[Nonviolenza] Telegrammi. 1659



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1659 del 5 giugno 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Una legge per salvare delle vite

2. Breve resoconto della riunione del "Tavolo per la pace" di Viterbo del 4 giugno 2014

3. Una scheda di presentazione dell'associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo

4. Paolo Arena e Marco Graziotti intervistano Alessandro Colocolli (2010)

5. Segnalazioni librarie

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. UNA LEGGE PER SALVARE DELLE VITE

 

Le cronache giudiziarie riferiscono di tragiche vicende concluse con l'assurda morte di persone che potevano e dovevano essere salvate.

Non basta l'espressione atterrita di un immedicabile dolore, occorre fare qualcosa; e tra cio' che occorre fare vi e' questo: formare le forze di polizia alla conoscenza e all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

Proprio perche' l'attivita' delle forze dell'ordine e' cosi' delicata, e proprio perche' essa si svolge talvolta in situazioni particolarmente critiche, e' necessario che tutti gli operatori siano formati e addestrati alla riflessione gnoseologica e morale della nonviolenza ed ai metodi interpretativi, comunicativi, deliberativi, operativi e relazionali della nonviolenza.

Dopo la tragedia di Genova nel 2001 molti parlamentari di tutti gli schieramenti politici sottoscrissero un disegno di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza, ma quel disegno di legge non fu mai discusso in Parlamento e resto' lettera morta.

Occorre ora riprendere quell'iniziativa: chiediamo a tutti i parlamentari, e chiediamo a tutti i ministri, un impegno urgente affinche' tutti gli operatori di tutti i corpi di polizia statali e locali siano formati e addestrati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

Subito una legge che aiuti gli operatori delle forze dell'ordine a rispettare la legalita' e la dignita' umana fornendo loro adeguate strumentazioni teorico-pratiche, ovvero le risorse offerte dalla nonviolenza.

Subito una legge che formi le forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso di strumenti teorici e pratici, quelli offerti dalla nonviolenza, che possono essere decisivi per prevenire errori, abusi e violenze; che possano salvare delle vite.

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Cosi' come nel Sudafrica liberato di Nelson Mandela e Desmond Tutu la nonviolenza e' stata la risorsa utilizzata nel diritto penale e processuale che ha dato luogo a quell'esperienza luminosa della "Commissione per la verita' e la riconciliazione" che ha indicato all'umanita' la via adeguata per l'amministrazione della giustizia finanche nella piu' drammatica delle situazioni, occorre che la nonviolenza sia qui ed ora la risorsa utilizzata per una gestione dell'ordine pubblico che garantisca sicurezza, incolumita' e protezione dei diritti di tutti gli esseri umani, e che indichi all'umanita' la via adeguata per inverare nell'operato della polizia la legalita' democratica come pieno rispetto e promozione della dignita' umana.

 

2. INCONTRI. BREVE RESOCONTO DELLA RIUNIONE DEL "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO DEL 4 GIUGNO 2014

 

Nel corso della riunione di mercoledi' 4 giugno 2014 del "Tavolo per la pace" promosso dal Comune di Viterbo e cui prendono parte i rappresentanti di varie associazioni impegnate per la pace, la solidarieta' e i diritti umani sono state condivise le seguenti riflessioni e proposte.

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1. L'incontro si e' aperto con il ricordo di Giovanna Strich, scomparsa nel 2012, cui non pochi partecipanti erano legati da sentimenti di intensa gratitudine. E' stata rievocata la sua profonda umanita' ed il suo forte impegno morale e civile, politico ed amministrativo, costantemente volto alla difesa ed alla promozione della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, della giustizia sociale, della solidarieta' tra le persone e tra i popoli. Nel ricordo si e' fatto anche cenno al bel libro autobiografico Passaggi in Europa 1930-1960 (Annulli Editore, Grotte di Castro 2007).

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2. L'incontro e' proseguito con una presentazione reciproca delle persone partecipanti, con un accenno anche alle esperienze di lavoro sociale e di impegno civile in cui sono impegnate, e ad alcune attivita' di pace e di solidarieta' in corso e in programma.

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3. Il consigliere comunale delegato alla pace ha poi riferito del contatto preso con il "Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani" per realizzare le iniziative previste (adesione del Comune al documento proposto dal Coordinamento; adesione del Comune alla marcia Perugia-Assisi ed impegno per la sua promozione e valorizzazione a livello locale; adeguato inserimento dell'impegno per la pace nello statuto del Comune; adesione del Comune al "Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani"). Nella prossima riunione del Tavolo si approfondira' quali iniziative intraprendere a Viterbo in preparazione della partecipazione alla marcia per la pace Perugia-Assisi che si svolgera' il 19 ottobre. Per maggiori informazioni si veda nei siti www.entilocalipace.it e www.perlapace.it

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4. Il consigliere comunale delegato alla pace ha riferito anche dell'avvenuta presentazione della proposta per l'inserimento nell'elenco delle consulte comunali della Consulta comunale per l'immigrazione (atto preliminare che deve essere approvato dal Consiglio Comunale entro il mese di giugno, indispensabile affinche' successivamente la Consulta per l'immigrazione possa essere concretamente istituita).

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5. Si e' poi riflettuto ampiamente sulla piu' adeguata formulazione della lettera da inviare al Comune recante la richiesta del riconoscimento della cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini non cittadini italiani. Al termine di un'ampia, preziosa, polifonica riflessione si e' deciso di prendere una decisione definitiva nel prossimo incontro sulla base di una sintesi delle molte ulteriori considerazioni emerse; a tal fine e' stato dato mandato ad una delle persone partecipanti di redigere una bozza di sintesi.

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6. Si e' riflettuto anche a due riprese sulla questione della formale ufficializzazione del Tavolo con riferimento a peculiari adempimenti istituzionali e conseguenti aspetti organizzativi, ma senza giungere per ora a specifiche conclusioni.

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7. Il rappresentante dell'Operazione Colomba ha riferito dell'importante iniziativa della "Marcia internazionale per la pace in Albania" che si svolgera' dal 22 giugno al primo luglio 2014, illustrandone sinteticamente gli aspetti fondamentali, ed invitando alla partecipazione nelle varie ed articolate forme previste; per ulteriori informazioni si veda il sito www.operazionecolomba.it

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8. L'incontro si e' concluso con la convocazione del prossimo incontro per mercoledi' 18 giugno sempre presso il "Palazzetto della creativita'" in via Cattaneo 9 con inizio alle ore 17.

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Postilla prima: l'incontro odierno si e' protratto molto oltre il termine originariamente previsto; nel corso dell'incontro si e' anche avviata una sperimentazione consapevole della tecnica nonviolenta del "parlare in cerchio"; e' stato opportunamente suggerito di adottare in futuro anche altre tecniche nonviolente di facilitazione dei processi decisionali.

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Postilla seconda: ancora una volta questo resoconto e' stato redatto a memoria da una delle persone partecipanti, senza alcun mandato e senza quindi impegnare le altre persone presenti; si confida che esso riporti correttamente - per quanto invero assai brevemente - l'essenziale di cio' che e' stato esposto e concordato nel corso della riunione; ovviamente si esprime fin d'ora sincera gratitudine a tutte le persone che volessero correggere o aggiungere qualcosa.

 

3. RIFERIMENTI. UNA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE "ERINNA" - CENTRO ANTIVIOLENZA DI VITERBO

[Dal sito dell'associazione Erinna (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riprendiamo e diffondiamo la seguente breve scheda di autopresentazione]

 

L'associazione "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto).

Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza.

E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole.

Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia.

Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne.

Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne.

Il centro mette a disposizione:

- segreteria attiva 24 ore su 24;

- colloqui;

- consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio;

- attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione.

La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate.

L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza.

 

4. LA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA. PAOLO ARENA E MARCO GRAZIOTTI INTERVISTANO ALESSANDRO COLOCOLLI (2010)

[Estratto da "Coi piedi per terra" n. 305. Paolo Arena e Marco Graziotti fanno parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta". L'intervistato e' un vecchio amico di questo foglio]

 

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come e' avvenuto il suo accostamento alla nonviolenza?

- Alessandro Colocolli: Come approfondimento e rigorizzazione di cio' che gia' pensavo e gia' facevo.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali iniziative nonviolente in corso oggi nel mondo e in Italia le sembrano particolarmente significative e degne di essere sostenute con piu' impegno?

- Alessandro Colocolli: Tutte quelle condotte dalle donne.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: In quali campi ritiene piu' necessario ed urgente un impegno nonviolento?

- Alessandro Colocolli: Oggi qui nell'opposizione alla guerra; nella resistenza contro il colpo di stato razzista; nella lotta contro il patriarcato e il maschilismo assassini; nella difesa della biosfera casa comune.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali centri, organizzazioni, campagne segnalarebbe a un giovane che volesse entrare in contatto con la nonviolenza organizzata oggi in Italia?

- Alessandro Colocolli: Il Movimento Nonviolento.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come definirebbe la nonviolenza, e quali sono le sue caratteristiche fondamentali?

- Alessandro Colocolli: La lotta contro la violenza, l'ascolto dell'altro, la responsabilita' e l'accudimento. La cognizione della complessita', il fallibilismo, la coerenza tra mezzi e fini, la coscienza del limite, il metodo maieutico. Volendo condensare tutto in una formula: tu non uccidere.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e femminismo?

- Alessandro Colocolli: Il femminismo e' l'esperienza di riferimento per ogni persona amica della nonviolenza.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza ed ecologia?

- Alessandro Colocolli: Sono la stessa cosa.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza, impegno antirazzista e lotta per il riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani?

- Alessandro Colocolli: La nonviolenza e' per l'appunto la lotta per il riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotta antimafia?

- Alessandro Colocolli: La lotta antimafia e' in Italia l'ambito specifico in cui la nonviolenza ha fatto le sue migliori prove. E non mi riferisco solo a Danilo Dolci, ma all'insieme delle esperienze di lotta, da quelle del movimento contadino ad oggi. Cos'e' l'esperienza di Peppino Impastato se non nonviolenza in atto? Cos'e' l'esperienza di Pippo Fava se non nonviolenza in atto?

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotte del movimento dei lavoratori e delle classi sociali sfruttate ed oppresse?

- Alessandro Colocolli: La gran parte delle tecniche della nonviolenza sono state inventate dal movimento operaio e contadino; e particolarmente le organizzazione sindacali del movimento operaio e contadino sono state le maggiori esperienze organizzative nonviolente. La nonviolenza e' la teoria-prassi del movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita'.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotte di liberazione dei popoli oppressi?

- Alessandro Colocolli: Solo quando ed in quanto scelgono la nonviolenza le lotte di liberazione dei popoli oppressi hanno una possibilita' di riuscita; altrimenti anche se sconfiggono i regimi oppressivi contro cui si sollevano ne riproducono alcuni decisivi tratti; le rivoluzioni socialiste e libertarie fondate sulla via militare cessano presto di essere pienamente socialiste e libertarie. Il militarismo porta in se' il fascismo.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e pacifismo?

- Alessandro Colocolli: La nonviolenza e' il pacifismo giunto alla rigorizzazione logica e assiologica per cui si coglie che la pace si costruisce solo con mezzi di pace, si coglie che la pace non e' quiete ma vita attiva, e si coglie che la pace e' gestione dei conflitti adeguata, responsabile e liberatrice.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e antimilitarismo?

- Alessandro Colocolli: L'impegno contro la guerra o si traduce anche in impegno contro gli eserciti e contro le armi o non e' nulla. E se non fosse antimilitarista la nonviolenza non sarebbe anche quella proposta politica, sociale ed esistenziale che invece e': il militarismo essendo intrinsecamente autoritario, gerarchico, oppressore del debole e del fragile, distruttore del vivo fiore; ebbene, questo essendo il militarismo, la nonviolenza ne e' l'antagonista piu' netta.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e disarmo?

- Alessandro Colocolli: Impegno per la pace, opposizione alla guerra, antimilitarismo, implicano l'impegno per il disarmo: le armi col loro stesso esistere sono nemiche dell'umanita'.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e diritto alla salute e all'assistenza?

- Alessandro Colocolli: Essendo la nonviolenza la lotta per il riconoscimento di tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani, e l'inveramento di essi nel farsi stesso di essa lotta, la relazione e' di necessaria implicazione.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e psicoterapie?

- Alessandro Colocolli: La pratica della nonviolenza e' gia' terapeutica.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e informazione?

- Alessandro Colocolli: In quanto nonmenzogna, in quanto educazione come pratica della liberta' e della responsabilita', ed in quanto comunicazione che riconosce e degnifica, ebbene, la nonviolenza e' gia' interazione conoscitiva.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione filosofica?

- Alessandro Colocolli: La consapevolezza degli esiti pratici dei processi di pensiero.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sul diritto e le leggi?

- Alessandro Colocolli: Svolgimenti evolutivi decisivi: si veda l'esperienza della "Commissione per la verita' e la riconciliazione" in Sud Africa.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sulla scienza e la tecnologia?

- Alessandro Colocolli: La consapevolezza tematizzata da Hans Jonas nel suo classico libro Il principio responsabilita'.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti presenti in Italia danno sovente un'impressione di marginalita', ininfluenza, inadeguatezza; e' cosi'? E perche' accade? E come potrebbero migliorare la qualita', la percezione e l'efficacia della loro azione?

- Alessandro Colocolli: In primo luogo occorre uscire dalla subalternita'.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e istituzioni: quali rapporti?

- Alessandro Colocolli: La nonviolenza deve farsi giuriscostituente.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e amicizia: quale relazione?

- Alessandro Colocolli: La nonviolenza e' un atto di amicizia inclusiva, di rivolgimento amoroso al "tu-tutti" (secondo la formula capitiniana).

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e politica: quale relazione?

- Alessandro Colocolli: La nonviolenza costituisce il criterio cruciale e la scelta indispensabile della politica del XXI secolo.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale e' lo stato della nonviolenza oggi nel mondo?

- Alessandro Colocolli: E' in crescita la coscienza che solo la scelta della nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali iniziative intraprendere perche' vi sia da parte dell'opinione pubblica una percezione corretta e una conoscenza adeguata della nonviolenza?

- Alessandro Colocolli: Semplicemente condurre lotte nonviolente sulle questioni decisive: l'opposizione alla guerra, l'opposizione al colpo di stato razzista...

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Potrebbe presentare la sua stessa persona (dati biografici, esperienze significative, opere e scritti...) a un lettore che non la conoscesse affatto?

- Alessandro Colocolli: Sono una persona vecchia, e stanca. Non c'e' altro di interessante da dire.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: C'e' qualcosa che vorrebbe aggiungere?

- Alessandro Colocolli: Per carita'.

 

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- The essential David Hume, Mentor Book, New York and Toronto 1969, pp. 384.

- John Stuart Mill, On Liberty and Other Essays, Oxford University Press, 1991, pp. XXXVI + 596.

- Walden and Other Writings by Henry David Thoreau, Bantam, New York 1962, 1981, pp. VIII + 440.

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1659 del 5 giugno 2014

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