[Nonviolenza] Telegrammi. 1643



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1643 del 20 maggio 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Contro la guerra, contro il razzismo

2. Francesco Gesualdi: Per un'Europa libera da lobby

3. Francesco Gesualdi: Buona Pasqua a tutte e a tutti

4. Alcune pubblicazioni di Francuccio Gesualdi e del "Centro nuovo modello di sviluppo"

5. Per promuovere incontri con Francuccio Gesualdi

6. Peppe Sini: Una proposta

7. Un modello di lettera alle persone amiche

8. Un modello di lettera ai mezzi d'informazione

9. "Storie di vita e profili sociologici". Un incontro di studio

10. Un incontro di studio il 24 maggio a Viterbo su "Ambiente e salute"

11. Il 5 per mille a Erinna

12. Una scheda di presentazione dell'associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo

13. Segnalazioni librarie

14. La "Carta" del Movimento Nonviolento

15. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. CONTRO LA GUERRA, CONTRO IL RAZZISMO

 

Gli atroci eventi degli ultimi giorni ci convocano tutti a un piu' persuaso ed energico impegno contro la guerra e contro il razzismo, contro le uccisioni e contro le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, per la difesa del mondo vivente casa comune dell'umanita'.

E' assurdo che la civilta' umana, che pure ha saputo realizzare tante cose egregie e meravigliose, ancora non abbia abolito le guerre e le torture, ancora non abbia bandito per sempre le uccisioni e le persecuzioni, ancora non abbia definitivamente eliminato la rapina e la schiavitu'; e' assurdo che ancora non si sia compreso che siamo tutti uniti da un unico destino, da una condizione condivisa, da un bene comune; che ancora non si sia colto che gli esseri umani - come gia' sapeva Aristotele - sono tutti bisognosi dell'aiuto reciproco, sono tutti - come dimostro' una volta per sempre Giacomo Leopardi - convocati all'universale solidarieta' che sola li salva e degnifica.

Vi e' una sola umanita', di persone tutte diverse e tutte eguali in diritti. E solo insieme possiamo salvarci dalla catastrofe; solo insieme possiamo realizzare la sobria, responsabile, generosa felicita' cui ogni essere umano aspira, cui ogni essere umano ha diritto.

Quando riflettiamo sullo stato presente del mondo, quando ragioniamo sui bisogni e sui compiti dell'umanita', ci appare evidente che occorre la scelta della nonviolenza.

*

Si vota domenica per eleggere il nuovo parlamento europeo, e nulla e' piu' necessario di questo: che in esso giungano finalmente persone amiche della nonviolenza, che una politica nonviolenta propongano per l'Europa.

Una persona che della nonviolenza e' forte testimone e' Francuccio Gesualdi, candidato nella lista "L'altra Europa con Tsipras" nella circoscrizione dell'Italia centrale.

Francuccio Gesualdi e' stato allievo di don Lorenzo Milani nella scuola di Barbiana, e' animatore del "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano, insieme a padre Alex Zanotelli ha promosso la nascita della "Rete di Lilliput", e' da sempre impegnato in molte iniziative concrete di solidarieta' e di difesa dei diritti umani e dell'ambiente, ha contribuito a far nascere e crescere in Italia la consapevolezza, l'azione e le reti del consumo critico ed etico, del commercio equo e solidale, degli stili di vita sobri e responsabili, dell'impegno per garantire a tutta l'umanita' il diritto al cibo, all'acqua, a un ambiente vivibile, alla dignita'. Ha scritto libri utilissimi come ad esempio il Manuale per un consumo responsabile (1999), Sobrieta' (2005), Le catene del debito (2013).

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo invita a votare Francuccio Gesualdi, per portare la nonviolenza nel parlamento europeo.

 

2. RIFLESSIONE. FRANCESCO GESUALDI: PER UN'EUROPA LIBERA DA LOBBY

[Ringraziamo di cuore Francuccio Gesualdi (per contatti: tel. 050826354, fax: 050827165, e-mail: coord at cnms.it, sito: www.cnms.it, blog: http://blog.francescogesualdi.eu/) per averci consentito di ripubblicare questo suo intervento.

Francuccio Gesualdi e' stato allievo di don Lorenzo Milani nell'esperienza della scuola di Barbiana, e' animatore dell'esperienza del "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano, insieme a padre Alex Zanotelli ha promosso la nascita della "Rete di Lilliput", e' da sempre impegnato in molte iniziative concrete di solidarieta' e di difesa dei diritti umani e dell'ambiente, ha contribuito in misura decisiva a far nascere e crescere in Italia la consapevolezza, l'azione e le reti del consumo critico ed etico, del commercio equo e solidale, degli stili di vita sobri e responsabili, della solidarieta' dei consumatori del Nord del mondo con i lavoratori del Sud contro la violenza sfruttatrice delle multinazionali, dell'impegno contro la trappola del debito che dopo averli rapinati affama e strozza i popoli, dell'azione per garantire a tutta l'umanita' il diritto al cibo, all'acqua, a un ambiente vivibile, alla dignita']

 

Abbiamo appena celebrato la festa della liberazione. Ma liberta' e democrazia sono beni che non si acquisiscono una volta per tutte. Sconfitto un nemico ne compaiono subito altri, non necessariamente sotto forma di invasori stranieri. Oggi i nemici della democrazia sono una scuola volutamente inadeguata, l'informazione monopolizzata dal potere economico, una classe politica che essendosi fatta casta da' piu' ascolto alle imprese che ai cittadini. E cio' non vale solo a livello di singole nazioni, ma soprattutto europeo.

Da tempo Corporate Europe Observatory (Ceo), un'associazione che tiene sotto controllo il rapporto fra imprese ed Unione Europea, denuncia che in Europa non comandano ne' governi ne' cittadini. In Europa comandano le multinazionali e le banche. Un'ulteriore conferma viene dal suo ultimo rapporto che si concentra sull'attivita' di lobby delle societa' finanziarie. Una presenza tanto efficace quanto discreta che si insinua fra le pieghe della complicata macchina decisionale europea. Perche' in Europa le cose non funzionano come in una qualsiasi democrazia parlamentare. In Europa l'assetto organizzativo e' piu' simile a un condominio che a uno stato. E come nei condomini le decisioni sono prese dai capifamiglia d'accordo con l'amministratore, allo stesso modo in Europa le decisioni sono prese dai governi assieme alla Commissione Europea.

Negli ultimi tempi sono state introdotte varie novita' che danno piu' potere al Parlamento europeo. Ma nonostante le riforme, l'organo che continua a svolgere una funzione strategica e' la Commissione Europea. Formato da 28 membri, un presidente e 27 commissari, i suoi componenti sono designati dal Consiglio dei primi ministri salvo approvazione del Parlamento europeo. Quanto alla sua funzione, e' del tutto paragonabile all'amministratore di condominio.

Apparentemente l'amministratore di palazzo svolge solo una funzione di supporto tecnico. Di fatto e' il vero gestore degli affari condominiali perche' suggerisce le decisioni da prendere e le trasforma in ordinanze. Analogamente, la Commissione Europea mette a punto le proposte che il Consiglio dei primi ministri deve discutere. E una volta approvate, le trasforma in direttive, ossia in ordinanze da fare rispettare in tutta l'Unione Europea.

Proprio per questa sua funzione, al tempo stesso di proponente e gestore delle decisioni assunte, la Commissione Europea e' l'organismo che esercita piu' potere in Europa. Un potere che senza troppi sotterfugi condivide con le imprese in nome di un principio per certi versi lodevole.

La Commissione ammette di non avere competenza su tutto, percio' ogni volta che deve affrontare un tema istituisce una commissione consultiva denominata "Gruppo di esperti". Ad esempio nel 2013 ha convocato 38 Gruppi di esperti sulle tematiche piu' disparate, dagli Ogm alle regole bancarie, dal doping sportivo, agli additivi alimentari. Talvolta piccole commissioni formate da non piu' di dieci persone. Talvolta gruppi affollatissimi, addirittura con ottanta membri. Ma la domanda importante non e' quanti sono, ma chi sono i componenti dei gruppi. Perche' i loro pareri diventeranno proposte che con buona probabilita' saranno trasformate in ordinanze valide per tutta Europa.

Le indagini condotte nei vari anni da Ceo, hanno sempre messo in evidenza una predilezione per i rappresentanti d'impresa. E il rapporto pubblicato il 9 aprile 2014 sui Gruppi di esperti istituiti per tematiche finanziarie ne e' un'ulteriore conferma. Il 70% dei loro componenti sono rappresentanti di banche, fondi di investimento, istituti assicurativi.

Si stima che complessivamente a Bruxelles ci siano 15000 rappresentanti di imprese e associazioni del mondo degli affari, con l'unico scopo di intrufolarsi negli uffici della Commissione europea ed ottenere decisioni favorevoli agli interessi della propria categoria. Il settore finanziario da solo tiene a libro paga 1700 lobbisti. Gente pagata fra i 70 e i centomila euro all'anno per una spesa complessiva di circa 123 milioni di euro.

Con tanta potenza di fuoco, la finanza si sta infiltrando anche nel Parlamento europeo. Centinaia di esponenti di istituzioni bancarie e  finanziarie, fra cui JP Morgan, Goldman Sachs, Deutsche Bank, Unicredit, hanno libero accesso al Parlamento europeo e quando sono in discussione provvedimenti di loro interesse si danno da fare in tutti i modi possibili per convincere i parlamentari ad assumere posizioni a loro gradite. E i risultati si vedono. Ceo cita il caso di un provvedimento di regolamentazione finanziaria sui cui vennero presentati 1700 emendamenti, 900 dei quali scritti di sana pianta dai lobbisti della finanza.

Per sconfiggere le lobby servono regole, trasparenza e controllo. Tre aspetti su cui i prossimi parlamentari dovranno assumere impegni precisi se vogliamo ridare alla democrazia un minimo di dignita'.

 

3. RIFLESSIONE. FRANCESCO GESUALDI: BUONA PASQUA A TUTTE E A TUTTI

[Ringraziamo di cuore Francuccio Gesualdi (per contatti: tel. 050826354, fax: 050827165, e-mail: coord at cnms.it, sito: www.cnms.it, blog: http://blog.francescogesualdi.eu/) per averci consentito di ripubblicare questo suo intervento scritto in occasione dell'ultima festivita' pasquale]

 

Buona Pasqua a tutte e a tutti. A chi la vive come festa della resurrezione, a chi come festa della liberazione, a chi come festa della speranza. La speranza che l'umanita' ce la fara' a convertirsi alla cultura del rispetto.

Fanno ben sperare le tante donne e i tanti uomini che si battono per l'equita', i diritti, la dignita', i beni comuni. Che frequentano le botteghe del commercio equo, che aderiscono ai gruppi d'acquisto solidale, che praticano il consumo critico e la finanza etica. Che vivono la sobrieta', la nonviolenza, la sostenibilita', la solidarieta' e l'accoglienza. In una parola fanno ben sperare tutte quelle persone che hanno fatto della coerenza un valore politico. Perche' la coerenza libera, la coerenza scalza, la coerenza trasforma.

Il nostro primo dovere e' lavorare per chi la speranza l'ha persa. Una lista molto lunga che si apre con i migranti che a casa propria una prospettiva di vita non l'hanno. Vorrebbero raggiungere l'Europa con visto regolare, ma l'Europa e' diventata una fortezza che ammette solo le braccia che servono. Tutti gli altri li respinge. Con ogni mezzo: muri, fili spinati, pattugliamenti per mare, terra e cielo. Nel 2004 ha istituito il Frontex, una forza di polizia intergovernativa con l'obiettivo di impedire ai clandestini di oltrepassare le frontiere europee. In Italia e' stato perfino istituito il reato di clandestinita', successivamente rimosso. E dopo la tragedia del 3 ottobre 2013, che vide allineate 366 bare sul molo di Lampedusa, anche la politica dei respingimenti si e' allentata. Sicuramente passi avanti, ma troppi morti giacciono sul fondo del Canale di Sicilia. Cadaveri di donne, uomini, bambini, colpevoli solo di aver cercato di fuggire da situazioni di guerra, fame, repressione. Dei trentacinquemila immigrati approdati sulle coste italiane nel 2013, il 66% provengono da zone di guerra: 9.805 siriani, 8.443 eritrei, 3.140 somali, 1.050 maliani, 879 afghani.

Per una volta dobbiamo affrontare il tema dell'immigrazione con gli occhi degli altri. Dobbiamo ricordarci che emigrare non e' un sollazzo neanche quando si viaggia in aereo. E' sempre una rottura, uno sradicamento che i piu' vorrebbero evitare. L'accettano perche' non hanno alternative. Allora affrontare il tema dell'emigrazione con gli occhi dei migranti significa innanzitutto operare affinche' ognuno possa vivere dignitosamente a casa propria. Certo col diritto a viaggiare. Ma come scelta, non per costrizione.

Percio' il nostro primo compito e' operare per piu' equi rapporti Nord-Sud, affinche' quote crescenti di ricchezza rimangano nei paesi di origine. Dobbiamo batterci per reintrodurre accordi che garantiscono prezzi stabili sulle materie prime. Dobbiamo batterci per mettere al bando la speculazione che genera volatilita' dei prezzi  e quindi insicurezza nei produttori. Dobbiamo batterci per garantire salari vivibili a chi lavora nelle fabbriche globali. Ma dobbiamo anche batterci per interrompere il commercio di armi che alimenta le guerre e rafforza i dittatori.

Contemporaneamente dobbiamo rinvigorire la cooperazione. Ma quella buona che va a vantaggio degli ultimi. Invece l'Unione Europea sta andando nella direzione opposta. Sta sostituendo sempre di piu' l'aiuto alle popolazioni, con accordi di libero scambio che permettono all'Europa di piazzare nei mercati del Sud i suoi scarti che fanno concorrenza sleale ai prodotti locali. Non possiamo continuare a scuotere il pero e poi sorprenderci perche' le pere cadono a terra.

E dopo esserci impegnati per permettere a tutti di vivere dignitosamente a casa propria, dobbiamo impegnarci per accogliere umanamente chi continua ad arrivare. Con l'obiettivo di garantire pieni diritti, compresi quelli politici, a chi si ferma. Tanto piu' che abbiamo bisogno di loro. Gia' oggi gli immigrati contribuiscono al 12% del nostro prodotto interno lordo. Senza le loro tasse avremmo difficolta' a finanziare pensioni e servizi. Una conferma che nessuno puo' vivere da solo. Che abbiamo tutti bisogno l'uno dell'altro.

La nostra sfida e' capire che si vive meglio nella condivisione che nella sopraffazione. La strada e' lunga. Ma ce la faremo.

 

4. MATERIALI. ALCUNE PUBBLICAZIONI DI FRANCUCCIO GESUALDI E DEL "CENTRO NUOVO MODELLO DI SVILUPPO"

 

- Franco Gesualdi, Signorno', Guaraldi, Rimini-Firenze 1972.

- Franco Gesualdi, Economia: conoscere per scegliere, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1982.

- Franco Gesualdi e Pierangelo Tambellini del Centro nuovo modello di sviluppo (Vecchiano - Pi), Energia nucleare. Cos'e' e i rischi a cui ci espone, Movimento Nonviolento, Perugia 1997.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Lettera ad un consumatore del Nord, Emi, Bologna 1990, 1994.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Boycott! Scelte di consumo scelte di giustizia. Manuale del consumatore etico, Macro/edizioni, San Martino di Sarsina (Fo) 1992.

- Francuccio Gesualdi, Jose' Luis Corzo Toral, Don Milani nella scrittura collettiva, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1992.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Sulla pelle dei bambini, Emi, Bologna 1994, 1995.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Nord/Sud. Predatori, predati e opportunisti. Guida alla comprensione e al superamento dei meccanismi che impoveriscono il Sud del mondo, Emi, Bologna 1993, 1996.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Guida al consumo critico. Informazioni sul comportamento delle imprese per un consumo consapevole, Emi, Bologna 1996.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Sud-Nord. Nuove alleanze per la dignita' del lavoro, Emi, Bologna 1996, 1997.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Geografia del supermercato mondiale. Produzione e condizioni di lavoro nel mondo delle multinazionali, Emi, Bologna 1996.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Ai figli del pianeta. Scelte per un futuro vivibile, Emi, Bologna 1998.

- Francesco Gesualdi del Centro nuovo modello di sviluppo, Manuale per un consumo responsabile. Dal boicottaggio al commercio equo e solidale, Feltrinelli, Milano 1999.

- Francesco Gesualdi, Giamila Gesualdi, Paola Costanzo, Te', infusi e tisane dal mondo, Sonda, Torino-Milano 2001.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Guida al risparmio responsabile. Informazioni sui comportamenti delle banche per scelte consapevoli, Emi, Bologna 2002.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Guida al telefono critico. Il mondo della telefonia messo a nudo, Terre di mezzo, Milano 2002.

- Willy Mutunga, Francesco Gesualdi, Stephen Ouma, Consumatori del nord lavoratori del sud. Il successo di una campagna della societa' civile contro la Del Monte in Kenya, Emi, Bologna 2003.

- Francesco Gesualdi, Acquisti trasparenti, Emi, Bologna 2005.

- Francesco Gesualdi, Giamila Gesualdi, Tutti i tipi di te', Sonda, Torino-Milano 2005.

- Francesco Gesualdi, John Pilger, Comprare con giustizia, Emi, Bologna 2005.

- Francesco Gesualdi, Centro nuovo modello di sviluppo, Sobrieta'. Dallo spreco di pochi ai diritti per tutti, Feltrinelli, Milano 2005.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Ai giovani figli del pianeta. Scegliamo insieme un futuro per tutti, Emi, Bologna 2005.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Guida al vestire critico, Emi, Bologna 2006.

- Francesco Gesualdi, Acqua con giustizia e sobrieta', Emi, Bologna 2007.

- Francesco Gesualdi, Il mercante d'acqua, Feltrinelli Milano 2007.

- Francesco Gesualdi, Lorenzo Guadagnucci, Dalla parte sbagliata del mondo. Da Barbiana al consumo critico: storia e opinioni di un militante, Terre di mezzo, Milano 2008.

- Francesco Gesualdi, Vito Sammarco, Consumattori. Per un nuovo stile di vita, La Scuola, Brescia 2009.

- Francesco Gesualdi, L'altra via. Dalla crescita al benvivere, programma per un'economia della sazieta', Terre di Mezzo, Milano 2009.

- Francesco Gesualdi, Dario Bossi, Il prezzo del ferro. Come si arricchisce la piu' grande multinazionale del ferro e come resistono le vittime a livello mondiale, Emi, Bologna 2010.

- Francesco Gesualdi, Cercatori del regno. Cammino missionario verso la Pasqua 2011. Una Quaresima per crescere nella spiritualita' dei nuovi stili di vita, Emi, Bologna 2011.

- Francesco Gesualdi, I fuorilega del nordest, Dissensi, 2011.

- Centro nuovo modello di sviluppo, I mercanti della notizia. Guida al controllo dell'informazione in Italia, Emi, Bologna 2011.

- Francesco Gesualdi, Facciamo da soli. Per uscire dalla crisi, oltre il mito della crescita: ripartiamo dal lavoro e riprendiamoci l'economia, Altreconomia, Milano 2012.

- Francesco Gesualdi, Le catene del debito. E come possiamo spezzarle, Feltrinelli, Milano 2013.

- Francesco Gesualdi, L'economia del bene comune, Feltrinelli, Milano 2013.

- Francesco Gesualdi, Cambiare il sistema. La storia e il pensiero del padre del consumo critico, fondatore del "Centro nuovo modello di sviluppo", Altreconomia, Milano 2014.

*

Ovviamente cfr. inoltre anche almeno:

- Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1967.

- AA. VV., La Rete di Lilliput. Alleanze, obiettivi, strategie, Emi, Bologna 2001.

 

5. RIFERIMENTI. PER PROMUOVERE INCONTRI CON FRANCUCCIO GESUALDI

 

Contattare il Centro nuovo modello di sviluppo, via della Barra 32, 56019 Vecchiano (Pisa), tel. 050826354, fax: 050827165, e-mail: coord at cnms.it, sito: www.cnms.it

 

6. REPETITA IUVANT. PEPPE SINI: UNA PROPOSTA

 

Alle persone amiche che sentono come me l'esigenza di impegnarsi affinche' una persona rappresentativa della nonviolenza come Francuccio Gesualdi possa essere eletto al parlamento europeo, cosa che sarebbe un bene per tutti, propongo di scrivere delle lettere alle persone loro amiche ed ai mezzi d'informazione - i media locali, nazionali, "social" - per segnalare la candidatura di Francuccio Gesualdi.

Allego due modelli di lettera che chiunque puo' utilizzare con le eventuali modifiche che riterra' opportune.

Grazie fin d'ora. Manca una settimana al voto. Facciamo uno sforzo adesso.

La nonviolenza e' in cammino.

 

7. MATERIALI. UN MODELLO DI LETTERA ALLE PERSONE AMICHE

 

Carissime e carissimi,

vorrei farvi sapere che nella circoscrizione dell'Italia centrale nella lista "L'altra Europa con Tsipras" e' candidato Francuccio Gesualdi.

Francuccio Gesualdi e' stato allievo di don Lorenzo Milani nella scuola di Barbiana, e' animatore del "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano, insieme a padre Alex Zanotelli ha promosso la nascita della "Rete di Lilliput", e' da sempre impegnato in molte iniziative concrete di solidarieta' e di difesa dei diritti umani e dell'ambiente, ha contribuito a far nascere e crescere in Italia la consapevolezza, l'azione e le reti del consumo critico ed etico, del commercio equo e solidale, degli stili di vita sobri e responsabili, dell'impegno per garantire a tutta l'umanita' il diritto al cibo, all'acqua, a un ambiente vivibile, alla dignita'. Ha scritto libri utilissimi come ad esempio il Manuale per un consumo responsabile (1999), Sobrieta' (2005), Le catene del debito (2013).

Vi proporrei sia di votarlo, sia di far circolare l'informazione.

Con Francuccio Gesualdi possiamo portare al parlamento europeo le esperienze, le riflessioni, le lotte e le proposte veramente necessarie.

Grazie dell'attenzione, grazie della solidarieta'.

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Indirizzo del mittente

 

8. MATERIALI. UN MODELLO DI LETTERA AI MEZZI D'INFORMAZIONE

 

Gentili signori,

vorrei farvi sapere che nella circoscrizione dell'Italia centrale nella lista "L'altra Europa con Tsipras" e' candidato Francuccio Gesualdi.

Francuccio Gesualdi e' stato allievo di don Lorenzo Milani nella scuola di Barbiana, e' animatore del "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano, insieme a padre Alex Zanotelli ha promosso la nascita della "Rete di Lilliput", e' da sempre impegnato in molte iniziative concrete di solidarieta' e di difesa dei diritti umani e dell'ambiente, ha contribuito a far nascere e crescere in Italia la consapevolezza, l'azione e le reti del consumo critico ed etico, del commercio equo e solidale, degli stili di vita sobri e responsabili, dell'impegno per garantire a tutta l'umanita' il diritto al cibo, all'acqua, a un ambiente vivibile, alla dignita'. Ha scritto libri utilissimi come ad esempio il Manuale per un consumo responsabile (1999), Sobrieta' (2005), Le catene del debito (2013).

Per informazioni e contatti: Centro nuovo modello di sviluppo, via della Barra 32, 56019 Vecchiano (Pisa), tel. 050826354, fax: 050827165, e-mail: coord at cnms.it, sito: www.cnms.it

Grazie dell'attenzione e distinti saluti.

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Indirizzo del mittente

 

9. INCONTRI. "STORIE DI VITA E PROFILI SOCIOLOGICI". UN INCONTRO DI STUDIO

 

Si e' svolto la sera di lunedi' 19 maggio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione su "Storie di vita e profili sociologici attraverso alcune opere letterarie e cinematografiche. Una ricerca dal punto di vista della dignita' umana".

All'incontro ha preso parte Marco Graziotti.

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Marco Graziotti e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo; nel 2010 insieme a Paolo Arena ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Laureato in Scienze della comunicazione, e' autore di una apprezzata tesi su "Nuove tecnologie e controllo sociale nella ricerca di David Lyon".

 

10. INCONTRI. UN INCONTRO DI STUDIO IL 24 MAGGIO A VITERBO SU "AMBIENTE E SALUTE"

[Nuovamente diffondiamo.

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. E' impegnata nell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) a livello locale e provinciale. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto vittoriosamente all'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato attribuito il 6 marzo 2013 a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai" con la motivazione: "per l'impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita' del territorio". Il 18 ottobre 2013 ad Arezzo in occasione delle settime "Giornate italiane mediche per l'ambiente" le e' stato conferito il prestigioso riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment" con la motivazione: "per la convinta testimonianza, il costante impegno, l'attenzione alla formazione e all'informazione sulle principali problematiche nell'ambito dell'ambiente e della salute". Il 25 novembre 2013 a Salerno le e' stato attribuito il prestigioso Premio "Trotula de Ruggiero"]

 

Sabato 24 maggio 2014 presso la sala conferenze dell'Ordine dei Medici di Viterbo, in via Genova 48, si terra' un corso Ecm su "Ambiente e salute: un rapporto indissolubile. Le patologie ambientali e il caso dell'inquinamento da arsenico nelle acque ad uso umano".

Responsabile scientifico: dottoressa Antonella Litta.

*

Programma del corso:

Ore 8,30: Iscrizione dei partecipanti.

Ore 9: Presentazione del corso del Presidente dell'Ordine dei medici di Viterbo, dott. A. M. Lanzetti.

Ore 9,15: Intervento del Presidente dell'Ordine dei medici di Latina, dott. G. M. Righetti.

Ore 9,45: "La comunicazione del rischio da arsenico nelle acque ad uso umano: centralita' del medico di famiglia", dottor L. Sordini.

Ore 10: "Inquinamento ambientale, epigenetica e malattie allergiche, cardiovascolari, obesita', autismo e malattie cronico-degenerative", dottor E. Burgio.

Ore 11: Pausa caffe'.

Ore 11,15: "L'arsenico nelle acque e negli alimenti: problematiche ambientali e sanitarie", dottoressa A. Litta.

Ore 11,45: "Cancerogenesi ambientale e prevenzione primaria", dottor E. Burgio.

Ore 12,45: Discussione in seduta plenaria.

Ore 13,15: Light Lunch.

Ore 14: "L'arsenico e le problematiche internistiche", dottor B. M. Mongiardo.

Ore 14,45: "L'arsenico e le problematiche materno-fetali", dottor G. Nicolanti.

Ore 15,15: "L'arsenico come interferente endocrino: le problematiche endocrino-metaboliche", dottor A. Del Prete.

Ore 15,45: "Ruolo del medico di medicina generale nelle malattie dei contaminati ambientali", dottor G. Conti.

Ore 16: Discussione in seduta plenaria.

Ore 17: Verifica Ecm.

Ore 17,30: Conclusione.

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Segreteria organizzativa e provider Ecm: Ordine dei Medici di Viterbo, via Genova 48, Viterbo, tel. 0761342980, fax: 0761220014, e-mail: aggiornamento@ordinemediciviterbo, sito: www.ordinemediciviterbo.it

 

11. INIZIATIVE. IL 5 PER MILLE A ERINNA

[Dall'Associazione Erinna - centro antiviolenza (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riceviamo e diffondiamo]

 

Dare il 5 per mille a Erinna vuol dire dare sostegno alle donne che vogliono uscire dalla violenza.

Vuol dire sostenere Erinna nel progetto di apertura della casa-rifugio per le donne e i loro figli che fuggono dalla violenza.

Grazie per la vostra sensibilita' nel volerci sostenere; ecco il nostro codice fiscale: 90058120560.

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Erinna e' una piccola associazione di donne che risiede a Viterbo e, con caparbieta' e tenacia, si occupa di violenza alle donne dal 1997. E' riuscita negli anni ad ottenere un luogo fisico a cui le donne si possono rivolgere. I proventi del 5x1000 sono sempre stati destinati ad azioni di sensibilizzazione rivolte alle scuole e alla cittadinanza. Il progetto "Tana libera tutte" che ha consentito l'apertura della casa-rifugio ha bisogno di essere sostenuto per evitare la chiusura della casa. Il vostro aiuto e' prezioso.

 

12. RIFERIMENTI. UNA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE "ERINNA" - CENTRO ANTIVIOLENZA DI VITERBO

[Dal sito dell'associazione Erinna (http://erinna.it) riprendiamo e diffondiamo la seguente breve scheda di autopresentazione]

 

L'associazione "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto).

Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza.

E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole.

Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia.

Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne.

Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne.

Il centro mette a disposizione:

- segreteria attiva 24 ore su 24;

- colloqui;

- consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio;

- attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione.

La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate.

L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza.

 

13. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Joachim Du Bellay, Les Regrets. Les Antiquites de Rome. La Defense et Illustration de la Langue française, Gallimard, Paris 1967, 1991, pp. 324.

- Pedro Calderon de la Barca, La vida es sueno, Catedra, Madrid 1981, pp. 192.

 

14. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

15. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1643 del 20 maggio 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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