[Nonviolenza] Telegrammi. 1639



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1639 del 16 maggio 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Il 5 per mille a Erinna

2. Un incontro per la pace a Viterbo

3. Un incontro a Viterbo nella Giornata internazionale per l'obiezione di coscienza

4. "Modelli di scrittura del giornalismo d'inchiesta". Un incontro di studio

5. Peppe Sini: Quello che occorre

6. Per promuovere incontri con Francuccio Gesualdi

7. Segnalazioni librarie

8. La "Carta" del Movimento Nonviolento

9. Per saperne di piu'

 

1. BUONE PRATICHE. IL 5 PER MILLE A ERINNA

[Dall'Associazione Erinna - centro antiviolenza (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riceviamo e diffondiamo]

 

Dare il 5 per mille a Erinna vuol dire dare sostegno alle donne che vogliono uscire dalla violenza.

Vuol dire sostenere Erinna nel progetto di apertura della casa-rifugio per le donne e i loro figli che fuggono dalla violenza.

Grazie per la vostra sensibilita' nel volerci sostenere; ecco il nostro codice fiscale: 90058120560.

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Erinna e' una piccola associazione di donne che risiede a Viterbo e, con caparbieta' e tenacia, si occupa di violenza alle donne dal 1997. E' riuscita negli anni ad ottenere un luogo fisico a cui le donne si possono rivolgere. I proventi del 5x1000 sono sempre stati destinati ad azioni di sensibilizzazione rivolte alle scuole e alla cittadinanza. Il progetto "Tana libera tutte" che ha consentito l'apertura della casa-rifugio ha bisogno di essere sostenuto per evitare la chiusura della casa. Il vostro aiuto e' prezioso.

 

2. INCONTRI. UN INCONTRO PER LA PACE A VITERBO

 

Si e' svolta mercoledi' 14 maggio 2014 una riunione del "Tavolo per la pace" promosso dal Comune di Viterbo e cui prendono parte i rappresentanti di varie associazioni impegnate per la pace, la solidarieta' e i diritti umani sono state condivise le seguenti riflessioni e proposte.

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1. Sono stati nuovamente e definitivamente confermati sia l'unanime apprezzamento per la presentazione al Consiglio Comunale dell'ordine del giorno predisposto dal "Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani" (cosi' come precedentemente concordato), sia la proposta della realizzazione - ovviamente nelle modalita' e nei tempi adeguati - dei prossimi coerenti e necessari passi:

a) adesione del Comune al documento;

b) adesione del Comune alla marcia Perugia-Assisi ed impegno per la sua promozione e valorizzazione a livello locale;

c) adeguato inserimento dell'impegno per la pace nello statuto del Comune;

d) adesione del Comune al "Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani".

Si e' anche proposto di verificare direttamente con la "Tavola della pace" (che promuove e coordina la marcia per la pace Perugia-Assisi) e con il "Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani" se gia' in passato il Comune di Viterbo abbia aderito sia a specifiche iniziative che al Coordinamento, al fine di riconoscere e valorizzare quanto di buono in tal ambito sia stato gia' fatto: a tal fine si e' concordato che il consigliere comunale delegato alle attivita' per la pace si occupi di effettuare le opportune verifiche.

Nei prossimi incontri ci si ripromette di elaborare alcune proposte specifiche di iniziative a Viterbo in preparazione della marcia Perugia-Assisi.

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2. E' stata nuovamente e definitivamente confermata all'unanimita' la proposta al Comune di procedere all'attribuzione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani, come gia' fatto da molti altri enti locali in tutta Italia, come riconoscimento di una gradita presenza ed anche al fine di invitare Governo e Parlamento a riconoscere finalmente a tutti i bambini nati in Italia gli stessi diritti di tutti gli altri bambini nati in Italia, in primis la cittadinanza che tutti li compendia.

Conseguentemente si propone:

a) di inviare al Sindaco, a tutti gli assessori ed a tutti i consiglieri comunali una lettera in tal senso, il cui testo potrebbe essere: "Il Tavolo per la pace di Viterbo propone al Comune di procedere all'attribuzione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani, come gia' fatto da molti altri enti locali in tutta Italia, come riconoscimento di una gradita presenza ed anche al fine di invitare Governo e Parlamento a riconoscere finalmente a tutti i bambini nati in Italia gli stessi diritti di tutti gli altri bambini nati in Italia, in primis la cittadinanza che tutti li compendia";

b) di chiedere all'assessore ai servizi sociali di attivarsi in tal senso con i colleghi di Giunta, ed al consigliere comunale delegato alle attività per la pace di proseguire nell'impegno in tal senso gia' avviato con i colleghi di Consiglio.

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3. E' stata nuovamente e definitivamente confermata all'unanimita' la proposta al Comune di dare concreto e convinto avvio ad un doveroso e indispensabile percorso di sempre maggior integrazione e riconoscimento di diritti per tutte le persone presenti nel territorio, in particolare con azioni positive a sostegno delle persone immigrate.

In tale prospettiva si e' raggiunto il consenso sul proporre al Comune di procedere al più presto ai seguenti due passi:

a) istituzione di un tavolo tematico per l'immigrazione: a tal fine si e' concordato che l'assessore comunale ai servizi sociali si attivi al piu' presto nelle sedi e con gli interlocutori istituzionali;

b) iscrizione nell'elenco delle Consulte comunali della Consulta comunale per l'immigrazione: a tal fine si e' concordato che il consigliere comunale delegato alle attività per la pace si attivi al piu' presto per promuovere gli adempimenti previsti.

Si è anche confermato il consenso sul proporre al Comune di procedere celermente e di effettuare successivamente passi ulteriori che vadano dall'istituzione dei consiglieri comunali stranieri aggiunti (provvedimento di competenza dell'ente locale), all'impegno per il riconoscimento a tutti i residenti dell'elettorato attivo e passivo nelle elezioni amministrative (provvedimento di competenza dell'organo legislativo, ovvero del Parlamento, con legge ordinaria), fino alla riforma necessaria per il riconoscimento dell'attribuzione del diritto di voto politico (riforma che allo stato attuale richiede una legge di rilevanza costituzionale) a tutte le persone che vivono, lavorano, contribuiscono al bene comune nel territorio italiano.

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4. E' stata confermata, con la richiesta di un ulteriore approfondimento, la proposta di un impegno del Comune per l'acquisizione con destinazione ad usi civili di utilita' sociale delle strutture militari viterbesi (edifici ed aree) inutilizzate.

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5. E' stata confermata, con la richiesta di un ulteriore approfondimento, la proposta di un impegno del Comune per una ricognizione degli atti amministrativi pregressi che possano configurare gravi violazioni dei diritti umani, al fine di una loro revoca. Con la raccomandazione che si proceda a tale revoca attraverso la promozione del consenso piu' ampio e della consapevolezza piu' adeguata.

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6. E' stato concordato all'unanimità di estendere gli inviti a partecipare ai lavori del Tavolo non solo genericamente a tutte le persone interessate ed a tutte le associazioni che operano a Viterbo nel campo della pace, della solidarieta' e dei diritti umani, ma anche specificamente - e quindi contattandole direttamente a tal fine - ad alcune strutture e persone ritenute particolarmente significative e rappresentative, con particolar riferimento, ad esempio, al Centro antiviolenza "Erinna", all'Auser, alle comunita' immigrate.

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7. E' stato concordato all'unanimita' di proporre al Comune di promuovere attivita' di formazione per favorire l'inclusione e la partecipazione delle persone immigrate, ed a tal fine si e' proposto al Comune di contattare Franco Pittau - uno dei piu' autorevoli esperti in materia, curatore del "Dossier statistico sull'immigrazione" ed animatore del centro studi che lo redige, che costituisce in Italia un fondamentale punto di riferimento - per predisporre adeguate iniziative, e di valorizzare le persone presenti a Viterbo che gia' hanno svolto in modo adeguato attivita' di mediatori interculturali e di supporto alle persone immigrate.

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8. E' stata confermata la proposta di un impegno del Tavolo a promuovere attivita' di formazione alla nonviolenza. Ci si ripromette di elaborare nei prossimi incontri alcune proposte a tal fine.

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9. Nel corso ed al termine dell'incontro sono state condivise varie notizie di attivita' in corso e di prossime iniziative sia dell'ente locale che di singole associazioni.

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10. E' stato anche proposto di utilizzare piu' attivamente la posta elettronica come strumento di circolazione delle informazioni e della documentazione, sia per rendere piu' agili i lavori nel corso delle riunioni (potendo contare sul fatto che la gran parte dei partecipanti conosca gia' il "riassunto delle precedenti puntate" e sia adeguatamente documentata sugli argomenti in discussione e sulle proposte di iniziativa), ma anche per poter approfondire temi che richiedono tempo (ed a tal fine la lettura individuale della documentazione disponibile e' forse insostituibile, cosicche' farla circolare per posta elettronica costituisce una buona pratica), ed infine anche per poter risolvere attraverso l'interlocuzione epistolare (e sia pure elettronica) questioni di non particolare importanza o di relativa semplicita' che pure richiedono una qualche attenzione e un po' di tempo (ad esempio il reperimento e la circolazione di materiali utili, la pronta diffusione di informazioni su iniziative in corso e in programma, richieste di informazioni puntuali, eccetera).

Pertanto sara' anche opportuno costruire una adeguata mailing list: l'elenco dei destinatari di questa stessa lettera e' parziale, sarebbe utile che ognuno di noi segnalasse altri indirizzi da inserire.

Ovviamente dell'invio delle comunicazioni diciamo cosi' "ufficiali", ed in particolare dell'invio della convocazione delle riunioni del Tavolo, se ne occupera' la segreteria del Tavolo, ma tutti i partecipanti al tavolo potranno personalmente scrivere a tutti gli altri per far circolare informazioni, materiali, opinioni, richieste.

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11. E' stato anche ancora una volta evidenziato (giova ripetere anche le cose ovvie) che la partecipazione al Tavolo per la pace e' del tutto libera, e che tutte le associazioni e le persone che vi prendono parte restano naturalmente libere di esprimere autonomamente e in tutte le sedi tutte le valutazioni, le posizioni e le proposte che ritengano opportune; per quanto concerne il Tavolo in quanto tale le posizioni che esso collegialmente esprime sono raggiunte col metodo nonviolento del consenso (che prevede che si prendano solo le decisioni su cui si raggiunge l'unanimita'), ed in una forma rafforzata: ovvero all'unanimita' dei presenti di due successivi incontri (vale a dire che ogni decisione per essere valida deve aver ottenuto l'unanimita' di tutti i partecipanti ad una riunione ed essere poi confermata all'unanimita' nella riunione successiva).

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12. E' cosa ovvia, ma e' comunque giusto esplicitarla, che le persone partecipanti all'incontro esprimono il loro cordoglio per l'ennesima tragedia accaduta nel Mediterraneo; cosi' come e' cosa ovvia, ma e' comunque giusto esplicitarla, che le persone partecipanti all'incontro si sentono profondamente impegnate contro le uccisioni, contro le guerre, contro le dittature, contro il razzismo, contro la violenza maschilista e femminicida, contro la devastazione della natura che mette in pericolo l'umanita' presente e le generazioni future.

Nel corso dell'incontro è stato sottolineato una volta ancora che l'impegno per la pace e l'impegno per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani e l'integrita' della biosfera sono una cosa sola.

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13. E' stata infine stabilita la data del prossimo incontro per mercoledi' 4 giugno sempre presso la struttura comunale in via Cattaneo 9 ("Palazzetto della creativita'"); e' stato anche stabilito che l'incontro avra' inizio alle ore 17 ed avra' termine alle ore 18,15, al fine di favorire la partecipazione piu' ampia. Si raccomanda pertanto la puntualita'.

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Post scriptum: questa sintesi e' stata redatta a memoria da uno dei partecipanti, senza alcun mandato e senza quindi impegnare alcun altro dei presenti, si confida che essa riporti correttamente - per quanto brevemente - l'essenziale di cio' che e' stato concordato nel corso della riunione; ovviamente si esprime fin d'ora sincera gratitudine a tutte le persone che volessero correggere o aggiungere qualcosa.

 

3. INCONTRI. UN INCONTRO A VITERBO NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'OBIEZIONE DI COSCIENZA

 

Si e' svolto nel pomeriggio di giovedi' 15 maggio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione in occasione della Giornata internazionale per l'obiezione di coscienza.

Come di consueto sono state lette e commentate la "Lettera ai cappellani militari" e la "Lettera ai giudici" scritte nel 1965 da don Lorenzo Milani, priore di Barbiana; lettere poi raccolte nel volume intitolato "L'obbedienza non e' piu' una virtu'", libro che costituisce un classico del pensiero della pace e della nonviolenza.

Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha proposto anche alcune riflessioni sulla figura di Antigone, che alla crudele ed empia legge di chi governa con la forza la citta' oppone la legge impressa nella coscienza di ogni essere umano: il dovere della pieta' verso i defunti, verso i viventi, verso i venturi, il dovere di dare l'esempio facendo la cosa giusta. E la leggendaria figura di Antigone rivive in tante persone realmente esistite che nel corso della storia dell'umanita' hanno saputo ripetere quel gesto, quel pensiero, quelle parole. Da Rosa Luxemburg a Simone Weil, da Virginia Woolf a Etty Hillesum, da Marianella Garcia a Germaine Tillion ed infinite altre.

L'obiezione di coscienza e' in primo luogo l'affermazione della coscienza, della responsabilita' morale che pertiene ad ogni persona, della solidarieta' che unisce l'intero genere umano e riconosce e rispetta e protegge la vita, la dignita' e i diritti di ogni individuo, e' il riconoscimento dell'umanita' come regno dei fini, come presenza non riducibile a strumento, come infinita possibilita' di verita' e di bene, come relazione dialogica, responsabilita' per l'altro (come hanno chiarito le acute meditazioni di Edith Stein, di Martin Buber, di Hannah Arendt, di Guido Calogero, di Emmanuel Levinas, di Hans Jonas, di Luce Fabbri...).

L'obiezione di coscienza e' la persona che si oppone alla violenza del potere oppressivo.

L'obiezione di coscienza apre la via a un mondo migliore.

E la prima obiezione di coscienza e' quella che si oppone alle guerre ed alle uccisioni, alle dittature ed alle persecuzioni, alla schiavitu', al razzismo, al maschilismo.

Ogni essere umano nella sua coscienza trova le ragioni che lo persuadono a scegliere il bene, a lottare per salvare le vite, a trattare le altre persone cosi' come vorrebbe che le altre persone trattassero lui, a scegliere la pace e la giustizia. A scegliere la nonviolenza.

Nella Giornata internazionale per l'obiezione di coscienza riaffermiamo il nostro impegno contro le guerre e contro il razzismo, contro la schiavitu' e contro la violenza maschilista e patriarcale; riaffermiamo il nostro impegno per la pace, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la difesa della biosfera casa comune dell'umanita'.

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Una breve notizia su Lorenzo Milani e la scuola di Barbiana

Lorenzo Milani nacque a Firenze nel 1923, proveniente da una famiglia della borghesia intellettuale, ordinato prete nel 1947. Opera dapprima a S. Donato a Calenzano, ove realizza una scuola serale aperta a tutti i giovani di estrazione popolare e proletaria, senza discriminazioni politiche. Viene poi trasferito punitivamente a Barbiana nel 1954. Qui realizza l'esperienza della sua scuola. Nel 1958 pubblica Esperienze pastorali, di cui la gerarchia ecclesiastica ordinera' il ritiro dal commercio. Nel 1965 scrive la lettera ai cappellani militari da cui derivera' il processo i cui atti sono pubblicati ne L'obbedienza non e' piu' una virtu'. Muore dopo una lunga malattia nel 1967; era appena uscita la Lettera a una professoressa della scuola di Barbiana. L'educazione come pratica di liberazione, la scelta di classe dalla parte degli oppressi, l'opposizione alla guerra, la denuncia della scuola classista che discrimina i poveri: sono alcuni dei temi su cui la lezione di don Milani resta di grande valore. Opere di Lorenzo Milani e della scuola di Barbiana: Esperienze pastorali, L'obbedienza non e' piu' una virtu', Lettera a una professoressa, pubblicate tutte presso la Libreria Editrice Fiorentina (Lef). Postume sono state pubblicate le raccolte di Lettere di don Lorenzo Milani priore di Barbiana, Mondadori; le Lettere alla mamma, Mondadori; e sempre delle lettere alla madre l'edizione critica, integrale e annotata, Alla mamma. Lettere 1943-1967, Marietti. Altri testi sono apparsi sparsamente in volumi di diversi autori. La casa editrice Stampa Alternativa ha meritoriamente effettuato nell'ultimo decennio la ripubblicazione di vari testi milaniani in edizioni ultraeconomiche e criticamente curate. La Emi ha recentemente pubblicato, a cura di Giorgio Pecorini, lettere, appunti e carte varie inedite di don Lorenzo Milani nel volume I care ancora. Altri testi ha pubblicato ancora la Lef. Opere su Lorenzo Milani: sono ormai numerose; fondamentali sono: Neera Fallaci, Vita del prete Lorenzo Milani. Dalla parte dell'ultimo, Rizzoli, Milano 1993; Giorgio Pecorini, Don Milani! Chi era costui?, Baldini & Castoldi, Milano 1996; Mario Lancisi (a cura di), Don Lorenzo Milani: dibattito aperto, Borla, Roma 1979; Ernesto Balducci, L'insegnamento di don Lorenzo Milani, Laterza, Roma-Bari 1995; Gianfranco Riccioni, La stampa e don Milani, Lef, Firenze 1974; Antonio Schina (a cura di), Don Milani, Centro di documentazione di Pistoia, 1993. Segnaliamo anche l'interessante fascicolo monografico di "Azione nonviolenta" del giugno 1997. Segnaliamo anche il fascicolo Don Lorenzo Milani, maestro di liberta', supplemento a "Conquiste del lavoro", n. 50 del 1987. Tra i testi apparsi di recente: il testo su don Milani di Michele Ranchetti nel suo libro Gli ultimi preti, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1997; David Maria Turoldo, Il mio amico don Milani, Servitium, Sotto il Monte (Bg) 1997; Liana Fiorani, Don Milani tra storia e attualita', Lef, Firenze 1997, poi Centro don Milani, Firenze 1999; AA. VV., Rileggiamo don Lorenzo Milani a trenta anni dalla sua morte, Comune di Rubano 1998; Centro documentazione don Lorenzo Milani e scuola di Barbiana, Progetto Lorenzo Milani: il maestro, Firenze 1998; Liana Fiorani, Dediche a don Milani, Qualevita, Torre dei Nolfi (Aq) 2001; Edoardo Martinelli, Pedagogia dell'aderenza, Polaris, Vicchio di Mugello (Fi) 2002; Marco Moraccini (a cura di), Scritti su Lorenzo Milani. Una antologia critica, Il Grandevetro - Jaca Book, Santa Croce sull'Arno (Pi) - Milano 2002; Jose' Luis Corzo Toral, Lorenzo Milani. Analisi spirituale e interpretazione pedagogica, Servitium, Sotto il Monte (Bergamo) 2008.

 

4. INCONTRI. "MODELLI DI SCRITTURA DEL GIORNALISMO D'INCHIESTA". UN INCONTRO DI STUDIO

 

Si e' svolto la sera di giovedi' 15 maggio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: "Modelli di scrittura del giornalismo d'inchiesta. La denuncia dei poteri criminali e del regime della corruzione nel lavoro di ricerca sociologica e nell'azione di documentazione, coscientizzazione dalla societa' civile e contrasto sociale, politico e culturale".

All'incontro ha preso parte Paolo Arena.

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Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali e comunicazioni di massa, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi mesi ha animato due cicli di incontri di studio di storia della sociologia e di teoria del diritto. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta.

 

5. EDITORIALE. PEPPE SINI: QUELLO CHE OCCORRE

 

Le elezioni europee convocano ad un confronto e un impegno su questioni fondamentali come il modello di sviluppo e la giustizia sociale, i diritti umani e la pace, le politiche per la salute e per l'ambiente, il cibo e l'energia, il diritto all'abitare e la mobilita', la democrazia e le sue procedure, la lotta contro le mafie, contro il razzismo, contro il maschilismo, la necessita' del disarmo e di un rapporto tra Nord e Sud del mondo finalmente basato sulla consapevolezza che vi e' una sola umanita' in un unico pianeta casa comune, l'urgenza di prendersi cura della biosfera e di rispettare gli altri esseri viventi.

Occorre inoltre contrastare la sistematica disinformazione che pretende di imporre come indiscutibili dogmi le menzogne piu' grottesche; occorre contrastare la propaganda infame delle destre mafiose e fasciste che vorrebbero imporci il loro totalitarismo, e la propaganda infame dei poteri dominanti che pretendono di persuadere gli oppressi che questa effettuale dittatura degli affamatori sia il migliore dei mondi possibili.

Alla menzogna reazionaria occorre opporre la verita' che e' sempre rivoluzionaria: la forza della verita', che e' un altro nome della nonviolenza, che e' il rispetto della vita, che e' la scelta dell'amore, che e' il riconoscimento della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, di tutti gli esseri viventi, del mondo vivente che e' uno. Occorre opporre ai signori della guerra, ai razzisti, agli sfruttatori, ai maschilisti, la lotta e il progetto della solidarieta', dell'eguaglianza di diritti, della responsabilita' e  della sobrieta', della liberazione delle oppresse e degli oppressi, della difesa della biosfera.

Tra le poche esperienze della sinistra europea che hanno saputo opporsi alla menzogna e alla violenza del disordine costituito e dei nuovi squadristi, vi e' quella della sinistra greca riunita nella coalizione di Syriza, il cui principale dirigente, Alexis Tsipras, e' la persona che anche l'unica lista della sinistra italiana propone a presidente della Commissione Europea e di cui assume il nome come elemento caratterizzante, denominandosi infatti "L'altra Europa con Tsipras".

Ebbene, per contrastare la destra al potere e la destra mafiosa e fascista, per difendere e promuovere la democrazia e la pace, ovviamente occorre un voto a sinistra, alla sinistra socialista e libertaria, femminista ed ecologista, antitotalitaria e solidale, nonviolenta.

E nell'unica lista della sinistra italiana, "L'altra Europa con Tsipras", occorre votare le persone (e solo le persone) che siano rappresentative in modo nitido e intransigente delle scelte, delle lotte, delle riflessioni, delle esperienze e dei valori che chiamiamo nonviolenza in cammino.

Per fortuna nostra e di tutti nella lista "L'altra Europa con Tsipras" e' candidata nella circoscrizione dell'Italia centrale una delle pochissime persone veramente rappresentative, con la coerenza di un'intera vita, della nonviolenza in cammino: e' Francuccio Gesualdi.

Proponiamo a chi ci legge di votare Francuccio Gesualdi e di promuovere ovunque sia possibile iniziative di informazione a sostegno della sua candidatura.

Per portare la nonviolenza nel parlamento europeo. E ve ne e' grande, urgente bisogno.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

6. RIFERIMENTI. PER PROMUOVERE INCONTRI CON FRANCUCCIO GESUALDI

 

Contattare il Centro nuovo modello di sviluppo, via della Barra 32, 56019 Vecchiano (Pisa), tel. 050826354, fax: 050827165, e-mail: coord at cnms.it, sito: www.cnms.it

 

7. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Tommaso Tuppini (a cura di), Hegel, Rcs, Milano 2014, pp. 168, euro 5,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

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Riletture

- AA. VV., La Rete di Lilliput. Alleanze, obiettivi, strategie, Emi, Bologna 2001, pp. 240.

- AA. VV., Nuove regole per il nuovo millennio, Emi, Bologna 2000, pp. 160.

 

8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

9. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1639 del 16 maggio 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

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