La pace subito. 37



 

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LA PACE SUBITO

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Per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan

Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 37 del 19 luglio 2013

 

In questo numero:

1. Un incontro su Herbert Marcuse a Viterbo, nell'anniversario della nascita

2. Proposta di una lettera aperta da inviare al Presidente del Consiglio dei Ministri per la cessazione della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan

3. Alcuni indirizzi e-mail cui inviare la lettera aperta

 

1. INCONTRI. UN INCONTRO SU HERBERT MARCUSE A VITERBO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA NASCITA

 

Si e' svolto la mattina di venerdi' 19 luglio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio in memoria di Herbert Marcuse, il grande filosofo che nacque a Berlino il 19 luglio 1898, autorevole figura della scuola di Francoforte ed ispiratore dei movimenti libertari degli anni Sessanta e Settanta.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani da Ragione e rivoluzione, da Eros e civilta', da L'uomo a una dimensione e da alcuni dei saggi e degli interventi degli anni Sessanta e Settanta frutto della vivissima, appassionata e partecipe interlocuzione tra il filosofo e il movimento studentesco che contestava ogni potere violento ed affermava il diritto di ogni essere umano alla dignita', alla felicita', alla solidarieta'.

Come evidenziavamo gia' in un precedente incontro di commemorazione e di studio, "Marcuse, riletto oggi ad oltre trent'anni dalla scomparsa (il filosofo e' deceduto nel 1979), resta un punto di riferimento per il pensiero critico e per l'impegno nonviolento di solidarieta' e di liberazione, contro la guerra e contro il razzismo, per la dignita' e i diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della biosfera".

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Herbert Marcuse, filosofo, nato a Berlino nel 1898, fa parte della scuola di Francoforte; costretto all'esilio dal nazismo, si trasferisce in America; sara' uno dei punti di riferimento della contestazione studentesca e dei movimenti di liberazione degli anni '60 e '70. Muore nel 1979. Tra le opere di Herbert Marcuse segnaliamo almeno Ragione e rivoluzione, Il Mulino, Bologna 1966, 1974; Eros e civilta', Einaudi, Torino 1964, 1974; Soviet marxism, Guanda, Parma 1968; L'uomo a una dimensione, Einaudi, Torino 1967, 1975; Saggio sulla liberazione, Einaudi, Torino 1969, 1975. Tra le opere su Herbert Marcuse: Tito Perlini, Che cosa ha veramente detto Marcuse, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1968; Juergen Habermas (a cura di), Risposte a Marcuse, Laterza, Bari 1969; Hauke Brunkhorst, Gertrud Koch, Herbert Marcuse, Erre Emme, Roma 1989; cfr. inoltre tra gli studi complessivi e le monografie introduttive sulla scuola di Francoforte: Paul-Laurent Assoun, La scuola di Francoforte, Lucarini, Roma 1988; Giuseppe Bedeschi, Introduzione alla scuola di Francoforte, Laterza, Roma-Bari 1985, 1987; Martin Jay, L'immaginazione dialettica, Einaudi, Torino 1979; Gian Enrico Rusconi, La teoria critica della societa', Il Mulino, Bologna 1968; Goeran Therborn, Critica e rivoluzione, Laterza, Bari 1972; Pierre V. Zima, Guida alla scuola di Francoforte, Rizzoli, Milano 1976.

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I partecipanti all'incontro - in forte e persuasa coerenza con l'insegnamento marcusiano - hanno espresso ancora una volta il loro sostegno a varie iniziative di pace, di solidarieta' e per i diritti:

a) all'iniziativa contro i cacciabombardieri F-35 e le navi da guerra del programma Fremm; iniziativa che deve proseguire anche dopo lo sciagurato voto del Senato il 16 luglio;

b) all'iniziativa per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan;

c) all'appello allo sciopero delle donne contro il femminicidio;

d) all'appello per l'asilo ad Edward Snowden;

e) alla richiesta di liberazione di Bradley Manning;

f) all'impegno affinche' siano abolite al piu' presto le infami misure razziste imposte da precedenti governi golpisti: ed in particolare affinche':

- sia rispettata la Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica";

- cessi la persecuzione dei migranti;

- sia abolito il cosiddetto "reato di clandestinita'";

- siano aboliti i campi di concentramento;

- siano abolite le deportazioni;

- cessi la schiavitu';

- sia consentita la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera;

- sia legiferato subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune;

- sia legiferato subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia.

I partecipanti all'incontro hanno altresi' espresso profonda gratitudine e persuasa solidarieta' alla ministra Cecile Kyenge e pieno sostegno al suo impegno per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Ugualmente hanno espresso gratitudine e solidarieta' anche alla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, e formulato l'auspicio che essa possa essere la prossima Presidente della Repubblica.

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Nel corso dell'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha anche commemorato Paolo Borsellino, il magistrato eroe della lotta alla mafia di cui ricorre l'anniversario della morte (avvenuta il 19 luglio 1992); la rivoluzione sandinista (che il 19 luglio 1979 libero' il Nicaragua dalla sanguinaria dittatura della famiglia Somoza; negli anni successivi l'esperienza rivoluzionaria sandinista e' stata una delle piu' grandi esperienze storiche di solidarieta', liberazione, nonviolenza in cammino; infine, aggredita dal sanguinario terrorismo dell'imperialismo nordamericano, l'esperienza rivoluzionaria sandinista non volle degenerare in regime autoritario, cosicche' dieci anni dopo si concluse a seguito di elezioni in cui la maggioranza della popolazione stremata dalla guerra terrorista statunitense diede il governo del paese al blocco sostenuto dagli stessi Stati Uniti pur di far cessare l'aggressione genocida nordamericana); e la Convenzione di Seneca Falls (19-20 luglio 1848) che produsse la grande Dichiarazione che e' uno dei documenti fondativi della lotta delle donne - e quindi dell'umanita' - per l'uguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani.

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Concludendo l'ìncontro il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, Peppe Sini, ha ribadito che "tutte queste esperienze, tutte queste testimonianze, da Marcuse a Borsellino, dalla rivoluzione sandinista alla Convenzione delle donne di Seneca Falls, alle iniziative odierne di Cecile Kyenge e di Laura Boldrini, alle lotte odierne contro la guerra e contro il razzismo, contro le armi e contro la violenza, contro le menzogne e contro i delitti dei poteri oppressivi, contro il femminicidio e per salvare vite umane perseguitate da governi e poteri criminali, corrotti e brutali; ebbene, tutte queste esperienze, tutte queste testimonianze, e molte altre ancora - ieri ricordavamo Nelson Mandela e Fernanda Pivano, domani ricorderemo altre figure ed altre esperienze ancora - sono parte dell'unica lotta per l'emancipazione dell'umanita' intera, per la civilta' e la convivenza di tutti, per l'affermazione della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente. Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte. Vi e' un solo mondo casa comune dell'umanita' intera e l'intera umanita' - autocosciente, responsabile e solidale - deve rispettarlo e prendersene cura. La nonviolenza e' in cammino".

 

2. INIZIATIVE. PROPOSTA DI UNA LETTERA APERTA DA INVIARE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI PER LA CESSAZIONE DELLA ILLEGALE ED INSENSATA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA IN CORSO IN AFGHANISTAN

 

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

non passa giorno senza che dall'Afghanistan giunga notizia di massacri.

Innumerevoli esseri umani sono gia' morti e continuano a morire vittime di una guerra scellerata e insensata che nessuno puo' illudersi di vincere.

Una guerra scellerata e insensata cui l'Italia partecipa da oltre dieci anni in flagrante violazione della Costituzione della Repubblica Italiana.

Una guerra illegale in cui sono morti anche decine di italiani.

Una guerra costosissima, in cui per uccidere degli esseri umani si sperperano da decenni immense risorse economiche che dovrebbero essere utilizzate invece in difesa ed a promozione della vita, della dignita' e dei diritti degli esseri umani.

Lei queste cose le sa gia'.

Faccia dunque l'unica cosa legittima e ragionevole, moralmente decente, necessaria ed urgente: decida la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra; ed impegni concretamente il nostro paese per la fine della guerra, per il disarmo e la smilitarizzazione del conflitto, per salvare le vite anziche' sopprimerle.

Cessi di essere complice della criminale violazione della Costituzione italiana.

Cessi di essere complice dello sperpero di enormi risorse economiche a fini di morte.

Cessi di essere complice di innumerevoli omicidi.

Cessi di essere complice di questo orrore.

In quanto capo del governo lei e' ora il primo responsabile di una decisione ineludibile: facendo proseguire la partecipazione italiana alla guerra afgana lei e' tra i principali colpevoli delle uccisioni; facendo cessare la partecipazione italiana alla guerra afgana lei puo' diventare un esempio di buona politica, di rispetto del diritto, di agire morale.

Se queste parole la raggiungono, vi rifletta.

E sappia decidersi a fare la cosa giusta: solo la pace salva le vite. La guerra e' nemica dell'umanita'.

Faccia cessare il nostro massacro quotidiano.

Distinti saluti,

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3. MATERIALI. ALCUNI INDIRIZZI E-MAIL CUI INVIARE LA LETTERA APERTA

 

Proponiamo a chi ci legge di inviare la lettera aperta sopra riportata (o una analoga, ovviamente redatta in forme e toni civili e cortesi) ai seguenti indirizzi e-mail:

a) indirizzi istituzionali afferenti al Presidente, alla Presidenza e alla Segreteria del Consiglio dei Ministri: letta_e at camera.it; segreteriadelportavoce at governo.it; ufficio_stampa at governo.it; segrcd at governo.it; ucm at palazzochigi.it; segrgen at governo.it; uscm at palazzochigi.it; segreteriausg at governo.it; servizioraccordousg at governo.it; usg at mailbox.governo.it; i.antonini at governo.it; info at urp.it; urp.funpub at funzionepubblica.it;

b) un indirizzo afferente al sito dell'on. Enrico Letta: 360 at associazione360.it;

c) naturalmente chiunque puo' aggiungere - se lo riterra' opportuno - altri ministri, senatori, deputati;

d) analogamente chiunque puo' aggiungere i mezzi d'informazione cui riterra' opportuno inviare copia della lettera aperta;

e) idem per altri interlocutori istituzionali e non.

 

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LA PACE SUBITO

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Per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan

Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532

Numero 37 del 19 luglio 2013

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