La nonviolenza contro il razzismo. 8



 

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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 8 dell'11 aprile 2013

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di agosto 2009 (parte quinta e conclusiva)

2. Ogni volta

3. Non e' folklore, e' il "doppio stato" nazista che sovverte la repubblica democratica

4. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94

5. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo

6. Per la messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord

7. Dello studio della nonviolenza

8. Troppa televisione fa male. Lo strano caso di Pierattila M.

9. Fermare il massacro, fermare le persecuzioni, fermare il colpo di stato razzista

10. Il silenzio degli affogati

11. Semplicemente

12. La guerra, il razzismo, le persecuzioni, le stragi

13. Alla sagra dell'ipocrisia

14. Una lettera ad Albino Bizzotto ed ai "Beati i costruttori di pace"

15. Per tornare un paese civile

16. Un governo fuorilegge perseguita milioni di innocenti. Contrastiamo il colpo di stato razzista con la forza della legalita', dell'ordinamento giuridico, della nonviolenza

17. Una grottesca intimidazione

18. 28 agosto 2000 - 28 agosto 2009. Tremila passi della nonviolenza in cammino

19. Le due funzioni del colpo di stato razzista

20. Un cruccio

21. A scorno del razzista. Un intermezzo

22. Non e' un gioco

23. Cessi la partecipazione italiana alla guerra afgana

24. Una lettera aperta al Presidente della Repubblica

25. La barbarie

26. Vicenza, la guerra, il razzismo. E il colpo di stato

27. Il punto e un appello

28. Un crimine contro l'umanita'

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI AGOSTO 2009 (PARTE QUINTA E CONCLUSIVA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di agosto 2009.

 

2. OGNI VOLTA

 

Ogni volta che cedi al male

hai ceduto al male per sempre.

 

3. NON E' FOLKLORE, E' IL "DOPPIO STATO" NAZISTA CHE SOVVERTE LA REPUBBLICA DEMOCRATICA

 

Si commette oggi da parte di molti nei confronti del colpo di stato razzista del governo Berlusconi e della Lega Nord lo stesso errore che si commise a lungo nei confronti dei nazisti: di derubricare a brutali eccessi di una condotta rozza e di costumi pittoreschi quelli che sono infami, scellerati, abominevoli crimini contro l'umanita'.

Si commette oggi da parte di molti lo stesso errore di non prender sul serio per cio' che realmente sono i ripugnanti proclami criminali, le infami istigazioni a delinquere, l'atroce apologia di reato, le efferate misure amministrative e i criminali dispositivi legislativi intesi ad espropriare di ogni diritto degli esseri umani innocenti, ad umiliare, ferire, opprimere in forme barbare e fin letali persone che non hanno fatto alcun male.

Si commette oggi da parte di molti lo stesso errore di non prender sul serio per cio' che realmente e' la concreta scientifica totalitaria criminalizzazione e persecuzione di milioni di persone innocenti.

Il colpo di stato nazista in Italia prende corpo cosi': con un duplice movimento dall'alto e dal basso: dal basso, con le delibere di amministratori locali crudeli e imbecilli oltre ogni misura; dall'alto, con le leggi ad hoc del grande eversore piduista e dei suoi sodali neofascisti, razzisti e mafiosi.

E si sta svuotando ed assassinando la democrazia e lo stato di diritto con la tecnica che fu dei nazisti, quella del "doppio stato" hitleriano indagata e denunciata da Ernst Fraenkel, quella che Hannah Arendt notomizzo' nei suoi capolavori.

*

Cio' che vedo e non posso tacere

La maggior parte degli italiani indigeni neppure si accorge che e' in corso nel nostro paese una spaventosa persecuzione razzista: che milioni di persone oneste e del tutto innocenti - ed anzi: spesso benemerite e degne di essere ringraziate e portate ad esempio di civile e generoso condursi - stanno subendo in Italia l'apartheid, lo schiavismo, ogni sorta di sfruttamento e di umiliazioni, la vera e propria caccia all'uomo, l'incarcerazione senza processo e la deportazione.

Diversi dei miei amici immigrati, tra cui persone eccellenti, che fino a poco tempo fa mi capitava di incontrare in piazza per fare quattro chiacchiere, adesso si nascondono. Sono costretti a nascondersi per sottrarsi alla persecuzione.

A qualche chilometro da casa mia vengono denunciati ed arrestati lavoratori immigrati solo perche' la notte si riparano dormendo in un capannone nei pressi dei campi di pomodori in cui lavorano in condizioni di supersfruttamento.

A un orrore come quello dei campi di concentramento in cui persone che non hanno commesso alcun male vengono chiuse in gabbia per 180 giorni filati, quasi solo le vittime medesime trovano la forza di opporsi e protestare, pur sapendo di rischiare rappresaglie crudelissime e fin omicide. Mentre la quasi totalita' degli italiani non ha nulla da ridire su questa immane oscena Guantanamo sparsa per la penisola, ed anzi vi e' chi propone di aprire ancora altri campi di concentramento.

*

Un dialoghetto

Ai miei amici della pubblica amministrazione e delle forze dell'ordine della citta' in cui vivo che incredibilmente numerosi in questi giorni mi chiedono cosa devono fare di fronte a tanto orrore che suscita in loro un penoso, sincero, drammatico conflitto di coscienza (sembrera' strano, ma lo chiedono a me, che dal secolo scorso non ho piu' incarichi pubblici; lo chiedono a me e non al sindaco, al questore, al prefetto: e forse sindaco, questore e prefetto dovrebbero riflettere sul motivo per cui questo accade), dico con decisione di astenersi dal fare cose di cui si vergognano, gli dico di rispettare la legge secondo la gerarchia delle leggi, e la prima e principale - mater et magistra - delle leggi italiana e' la Costituzione della Repubblica Italiana, e giacche' le misure razziste, schiaviste e squadriste del cosiddetto "pacchetto sicurezza" sono incostituzionali ed antigiuridiche, esse non vanno applicate perche' illegali, perche' criminali, perche' fasciste, e chi le applica si rende complice del colpo di stato, traditore della Repubblica cui ha giurato fedelta'. Mi dicono: "E col ministro come la mettiamo?". Rispondo: "Sappiamo tutti che per questo ignobile crimine quel ministro finira' in galera cinque minuti dopo che sara' finito in galera il presidente del consiglio dei ministri, e sappiamo tutti che il presidente del consiglio dei ministri non appena non godra' piu' dell'impunita' per le sue malefatte ci finira' eccome in galera, e che poi butteranno la chiave. E quando i golpisti oggi al governo saranno messi in condizione di non piu' nuocere, e saranno stati condannati in tribunale alla giusta punizione per gli scellerati delitti loro, allora anche nei loro confronti saremo pietosi, e ci batteremo perche' siano ammessi alla misura alternativa del rendere un servizio sociale ai migranti che da governanti a tal punto perseguitarono". "Scherzi?". "No".

*

"Insorgere per risorgere"

Dovremmo erigere le barricate contro il colpo di stato razzista, e invece il dibattito politico e' occupato dalle squallide avventure galanti mercenarie, dalle squallide boutades di gentaglia che a un dipresso non ha mai aperto un libro ed oggi delibera le leggi dello stato, dai deliri razzisti di pubblici amministratori hitleriani che in un paese civile sarebbero gia' in galera.

Dovremmo erigere le barricate contro il colpo di stato razzista, e invece i mass-media che narcotizzano giorno e notte la nostra gente fingono che non esista.

Dovremmo erigere le barricate contro il colpo di stato razzista, e invece la quasi totalita' del ceto dei burocrati e dei privilegiati che pur pretende di dirsi democratico, solidale, pacifista, antirazzista, onlussino ed ongino, eccetera eccetera, continua a rimirarsi l'ombelico.

Dovremmo erigere le barricate contro il colpo di stato razzista.

E almeno noi facciamolo, dunque.

Chiamiamo tutte le persone di volonta' buona, tutte le associazioni e le organizzazioni democratiche, tutte le istituzioni fedeli alla Costituzione della Repubblica Italiana all'insurrezione nonviolenta in difesa della legalita' e dell'umanita'.

Chiamiamo all'insurrezione nonviolenta in difesa della verita' e della giustizia.

Chiamiamo all'insurrezione nonviolenta in difesa della Costituzione e della Repubblica.

"Insorgere per risorgere" era il motto di "Giustizia e liberta'" nella lotta per la patria e per l'umanita' contro la barbarie nazifascista.

*

Quid agendum

In questo contesto, tra le cose che siamo facendo la piu' importante e' la campagna degli esposti contro il colpo di stato razzista: presentiamoli a tutte le magistrature ed a tutte le istituzioni, facciamone la base di un consapevole e responsabile movimento di massa del popolo italiano che vuole difendere la civilta' e l'umanita', la democrazia e l'ordinamento giuridico, la dignita' propria ed altrui.

Questa e' la prima e decisiva cosa, quella a contribuire alla quale chiamiamo tutti coloro che ci leggono.

Poi tra le cose che stiamo facendo ad esempio qui a Viterbo - come ho gia' scritto sopra - stiamo anche cercando di convincere (con colloqui pubblici e diretti, e sulla base di ineccepibili ed irrefutabili argomenti giuridici) gli operatori, i funzionari e i dirigenti degli organi dello stato preposti ad applicare le illegali misure razziste del cosiddetto "pacchetto sicurezza" (ed anche gli amministratori locali) ad attenersi scrupolosamente al dettato costituzionale ed al giuramento di fedelta' alla Costituzione e alla Repubblica Italiana che hanno implicitamente od esplicitamente prestato come precondizione per il loro incarico, ed a rendere quindi immediatamente ineffettuali quelle illegali misure razziste e squadriste palesemente incostituzionali ed antigiuridiche, nelle more dell'iter che porti alla loro abrogazione per pronunciamento della Corte Costituzionale o per nuova deliberazione del Parlamento.

E tra le cose che stiamo facendo c'e' anche l'aiuto materiale diretto e personale alle vittime innocenti perseguitate: un posto per dormire, due soldi per campare, un pasto caldo, un luogo protetto, un volto e una voce amica, una consulenza gratuita, un'indicazione utile per accedere a diritti e servizi, per trovare altre persone non dimentiche della propria ed altrui umanita'. C'e' bisogno anche di questo.

E sempre tra le cose che stiamo facendo c'e' anche diffondere l'informazione sulla sanatoria di settembre per colf e badanti, che non e' la panacea ma intanto puo' sottrarre alla persecuzione immediata alcune centinaia di migliaia di persone.

E ancora: l'invito, a chiunque ne abbia la possibilita', ad assumere - anche con orari assai ridotti - e mettere in regola persone che cosi' potranno essere salvate dalla criminalizzazione.

E infine e soprattutto: premere affinche' siano abrogate al piu' presto le misure razziste, schiaviste e squadriste; premere affinche' siano aboliti i campi di concentramento; premere affinche' cessino le deportazioni (e cessi l'omissione di soccorso mostruosamente "legittimata" dal criminale governo golpista, omissione di soccorso corresponsabile delle stragi in mare).

Non si tratta solo di salvare milioni di innocenti dalla persecuzione razzista: si tratta anche di salvare la democrazia, il diritto, la civilta', le nostre comuni liberta', la nostra qualita' medesima di esseri umani.

Dateci una mano.

 

4. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE VARIE FATTISPECIE DI REATO CONFIGURATE DA MISURE CONTENUTE NELLA LEGGE 15 LUGLIO 2009, N. 94

 

Alla Procura della Repubblica di ...

Al Presidente del Tribunale di ...

Al Presidente della Corte d'Appello di ...

Al Presidente della Corte di Cassazione

Al Presidente della Corte Costituzionale

Al Sindaco del Comune di ...

Al Presidente della Provincia di ...

Al Presidente della Regione ...

Al Questore di ...

Al Prefetto di ...

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Al Presidente della Camera dei Deputati

Al Presidente del Senato della Repubblica

Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura

Al Presidente della Repubblica Italiana

Al Presidente del Parlamento Europeo

Al Presidente della Commissione Europea

Al Presidente del Consiglio d'Europa

Al Segretario generale delle Nazioni Unite

Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94

Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", sono contenute varie misure, particolarmente all'art. 1 e passim, che configurano varie fattispecie di reato con specifico riferimento a:

a) violazioni dei diritti umani e delle garanzie di essi sancite dalla Costituzione della Repubblica Italiana;

b) violazione dei diritti dei bambini;

c) persecuzione di persone non per condotte illecite, ma per mera condizione esistenziale;

d) violazione dell'obbligo di soccorso ed accoglienza delle persone di cui all'art. 10 Cost.;

e) violazione del principio dell'eguaglianza dinanzi alla legge.

Si richiede il piu' sollecito intervento.

Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie.

L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p.

Firma della persona e/o dell'associazione esponente

indirizzo

luogo e data

 

5. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE IL FAVOREGGIAMENTO DELLO SQUADRISMO

 

Alla Procura della Repubblica di ...

Al Presidente del Tribunale di ...

Al Presidente della Corte d'Appello di ...

Al Presidente della Corte di Cassazione

Al Presidente della Corte Costituzionale

Al Sindaco del Comune di ...

Al Presidente della Provincia di ...

Al Presidente della Regione ...

Al Questore di ...

Al Prefetto di ...

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Al Presidente della Camera dei Deputati

Al Presidente del Senato della Repubblica

Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura

Al Presidente della Repubblica Italiana

Al Presidente del Parlamento Europeo

Al Presidente della Commissione Europea

Al Presidente del Consiglio d'Europa

Al Segretario generale delle Nazioni Unite

Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo

Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", e' contenuta una misura, quella di cui all'art. 3, commi 40-44, istitutiva delle cosiddette "ronde", che palesemente configura il favoreggiamento dello squadrismo (attivita' che integra varie fattispecie di reato), anche alla luce di pregresse inquietanti esternazioni ed iniziative di dirigenti rappresentativi del partito politico cui appartiene il Ministro dell'Interno e di altri soggetti che non hanno fatto mistero ed anzi hanno dato prova di voler far uso di tale istituto a fini di violenza privata, intimidazione e persecuzione, con palese violazione della legalita' e finanche intento di sovvertimento di caratteri e guarentigie fondamentali dell'ordinamento giuridico vigente.

Si richiede il piu' sollecito intervento.

Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie.

L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p.

Firma della persona e/o dell'associazione esponente

indirizzo

luogo e data

 

6. PER LA MESSA FUORILEGGE DELL'ORGANIZZAZIONE RAZZISTA DENOMINATA LEGA NORD

[Riproponiamo il seguente appello]

 

Al Presidente della Repubblica Italiana

Al Presidente del Senato della Repubblica

Al Presidente della Camera dei Deputati

Oggetto: Richiesta di iniziativa per la messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord

Egregi Presidenti,

ci rivolgiamo a voi come massime autorita' dello Stato per richiedere un vostro intervento al fine della messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord.

Tale organizzazione, che pur essendo assolutamente minoritaria nel Paese e' riuscita ad ottenere nel governo nazionale l'affidamento di decisivi ministeri a suoi rappresentanti, persegue e proclama una politica razzista incompatibile con la Costituzione della Repubblica Italiana, con uno stato di diritto, con un ordinamento giuridico democratico, con un paese civile.

Ritenendo che vi siano i presupposti per un'azione delle competenti magistrature che persegua penalmente sia i singoli atti e fatti di razzismo, sia l'azione organizzata e continuata e quindi l'associazione a delinquere che ne e' responsabile, con la presente chiediamo un vostro intervento affinche' si avviino le procedure previste dalla vigente normativa al fine della messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord e della punizione ai sensi di legge di tutti gli atti delittuosi di razzismo da suoi esponenti promossi, commessi, istigati o apologizzati.

Con osservanza,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 27 febbraio 2009

 

7. DELLO STUDIO DELLA NONVIOLENZA

 

Lo studio della nonviolenza

non e' la nonviolenza.

 

La chiacchiera sulla nonviolenza

non e' la nonviolenza.

 

La nonviolenza e' solo

la lotta nonviolenta.

 

La lotta nonviolenta

che ad ogni oppressione e ad ogni menzogna si oppone.

 

La lotta nonviolenta

per un'umanita' di persone libere ed eguali in diritti

per un'umanita' solidale e responsabile.

 

La lotta nonviolenta

per la difesa della biosfera

che e' l'unica casa di tutti.

 

Per la verita' che libera e che salva.

 

8. TROPPA TELEVISIONE FA MALE. LO STRANO CASO DI PIERATTILA M.

 

Troppa televisione fa male.

Fa male ai cittadini.

E valga il vero: il presidente della Regione Lazio Pierattila Marrazzo, che di televisione se ne intende, deve essere un patito (un "fan", si direbbe oggi) di "Lascia o raddoppia".

Poiche', invece di vergognarsi e pentirsi di essere complice della lobby di estrema destra che vuole devastare l'area archeologica e termale del Bulicame ed avvelenare i viterbesi realizzando un insensato ed illegale mega-aeroporto a Viterbo, cosa ti fa? Raddoppia.

Impegnandosi a realizzare (spendendo i soldi dei cittadini, due volte vittime) anche un altrettanto insensato mega-aeroporto a Frosinone, in un'area gia' devastata dall'inquinamento piu' criminale.

*

Also sprach Pierattila Marrazzo: non volete un mega-aeroporto? e allora ve ne facciamo due, tie'.

Cosi' noi schiattiamo avvelenati, e lui diventa campione di telequiz d'epoca.

Forse sarebbe opportuno che qualcuno glielo dicesse, a Pierattila Marrazzo ed ai suoi complici assessori, che a forza di devastare l'ambiente e danneggiare i cittadini, ben difficilmente troveranno qualcuno disposto a votarli ancora, tranne, forse, il marchese de Sade, o Leopold von Sacher-Masoch.

 

9. FERMARE IL MASSACRO, FERMARE LE PERSECUZIONI, FERMARE IL COLPO DI STATO RAZZISTA

 

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla liberta', alla dignita'.

La politica razzista del governo golpista e' illegale e assassina.

Con la forza della verita', con la forza della legalita', con la forza della nonviolenza ripristiniamo in Italia la vigenza della Costituzione della Repubblica Italiana, la vigenza dell'ordinamento giuridico democratico, la vigenza del diritto, la vigenza della civilta'.

Salviamo le vite degli esseri umani perseguitati.

Denunciamo alle magistrature ed alle altre competenti istituzioni i crimini e i criminali razzisti.

*

Chiediamo a tutte le persone che ci leggono di aderire all'iniziativa pratica, concreta, efficace, che di seguito proponiamo: segnaliamo a tutte le istituzioni la notitia criminis del colpo di stato razzista, valorizziamo le risorse dell'ordinamento giuridico per difendere la legalita' e l'umanita' dalla criminale eversione razzista.

*

Vi e' una sola umanita'.

 

10. IL SILENZIO DEGLI AFFOGATI

 

Questa cenere nera nel vento

questa puzza di carni bruciate.

 

Queste ossa spolpate dai pesci

nelle reti restate impigliate.

 

Queste leggi assassine che negano

ogni scampo ai figli dell'uomo.

 

Nessuna voce rispondeva al telefono

sullo schermo ronzava solo nebbia.

 

Il dottor Goebbels guidava il pulmino

il dottor Goebbels organizzava i festini

il dottor Goebbels da Palazzo Chigi.

 

11. SEMPLICEMENTE

 

Semplicemente, i "respingimenti" (e anche: l'omissione di soccorso, l'abbandono alla tragedia) di persone in pericolo di vita che chiedono aiuto sono un crimine contro l'umanita'.

Semplicemente, le deportazioni (di cui il governo mena vanto) sono un crimine contro l'umanita'.

Semplicemente, i campi di concentramento (riaperti in Italia con la legge Turco-Napolitano, e la detenzione nei quali con il cosiddetto "pacchetto sicurezza" e' stata portata a sei mesi; ed ora aperti per conto del governo italiano anche in Libia: campi in cui si consumano violenze efferate) sono un crimine contro l'umanita'.

Semplicemente, la persecuzione dei migranti con le misure naziste contenute nel cosiddetto "pacchetto sicurezza" e' un crimine contro l'umanita'.

Semplicemente, il tentativo del governo razzista e golpista di imporre l'apartheid nel nostro paese e' un crimine contro l'umanita'.

*

Semplicemente, ai crimini contro l'umanita' ogni essere umano ha il dovere e il diritto di opporsi.

 

12. LA GUERRA, IL RAZZISMO, LE PERSECUZIONI, LE STRAGI

 

La guerra, il razzismo, le persecuzioni, le stragi: un colpo di stato.

La guerra, il razzismo, le persecuzioni, le stragi: non esserne complice.

 

13. ALLA SAGRA DELL'IPOCRISIA

 

Alla sagra dell'ipocrisia

ieri comprai zoppo un cammello.

 

Alla sagra dell'ipocrisia

zuppa di pallottole, rognoni di cervello.

 

Alla sagra dell'ipocrisia

la lagrimuccia a nessuno negata.

 

Alla sagra dell'ipocrisia

ogni assassino fa la serenata.

 

14. UNA LETTERA AD ALBINO BIZZOTTO ED AI "BEATI I COSTRUTTORI DI PACE"

 

Caro Albino, care e cari "Beati i costruttori di pace",

da oggi, lunedi' 24 agosto, mi aggiungo anch'io per qualche giorno, come gia' hanno fatto altre persone, al digiuno di don Albino Bizzotto per interrogare le coscienze sulla costruzione della nuova base militare americana "Dal Molin" a Vicenza e cio' che essa significa ed implica.

Un digiuno gandhiano per richiamare a se stessi le proprie responsabilita', per esaminare ed illimpidire la propria condotta, per testimoniare una persuasa opposizione non solo alla guerra, alle armi, agli eserciti, ma anche ad ogni violenza: che e' sempre fratricida.

Grazie di aver avviato questa iniziativa, un affettuoso saluto,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 24 agosto 2009

 

15. PER TORNARE UN PAESE CIVILE

 

Per tornare un paese civile.

Vanno abolite le misure razziste, schiaviste, squadriste contenute nel cosiddetto "pacchetto sicurezza".

Vanno aboliti i campi di concentramento riaperti in Italia dalla legge Turco-Napolitano.

Vanno fatte cessare le deportazioni.

Va rispettato l'articolo 10 della Costituzione della Repubblica Italiana, che riconosce il diritto d'asilo.

Va rispettato l'articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana, che ripudia la guerra.

Per tornare un paese civile.

 

16. UN GOVERNO FUORILEGGE PERSEGUITA MILIONI DI INNOCENTI. CONTRASTIAMO IL COLPO DI STATO RAZZISTA CON LA FORZA DELLA LEGALITA', DELL'ORDINAMENTO GIURIDICO, DELLA NONVIOLENZA

 

Affinche' siano chiari i termini reali della situazione: un governo che impone il regime dell'apartheid, che ripristina lo squadrismo, che pratica le deportazioni, che reclude per mesi e mesi in campi di concentramento, che criminalizza persone del tutto innocenti, e' un governo fuorilegge.

E le misure razziste, schiaviste e squadriste da questo governo imposte al paese sono illegali, incostituzionali, antigiuridiche, criminali e criminogene.

E quindi il dovere di ogni persona di volonta' buona, di ogni organizzazione democratica, di ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana e' di difendere la legalita' e l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana violati dal governo razzista e golpista; il dovere di ogni persona di volonta' buona, di ogni organizzazione democratica, di ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana e' di opporsi al colpo di stato razzista del governo Berlusconi.

Questi  i termini reali della situazione.

*

Con la forza dell'ordinamento giuridico democratico

L'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana ha le risorse per contrastare e sconfiggere il tentativo di colpo di stato razzista.

Si tratta di usarle.

Per questo abbiamo promosso la campagna dei due esposti con cui segnalare a tutte le Procure d'Italia, ed a varie altre istituzioni variamente competenti in materia, la notitia criminis delle misure razziste e squadriste contenute nel cosiddetto "pacchetto sicurezza", con cio' attivando le procedure che ope legis possano portare alla ineffettualita' di quelle misure golpiste ed alla loro definitiva abolizione.

Questa nostra iniziativa - attualmente l'unica concreta che pone la questione nei suoi termini reali e che ha un'efficacia reale in termini giuridici ed amministrativi - sta avendo in questi giorni una grande espansione: da tutta Italia ci giungono riscontri, e riscontri assai significativi ci giungono soprattutto dalle istituzioni.

Per questo rivolgiamo un appello ancora a tutte le persone che ci leggono affinche' vi sia la piu' ampia adesione e la piu' ampia diffusione dell'iniziativa che proponiamo, in difesa della legalita' e dell'umanita', in difesa della Costitutuzione della Repubblica Italiana, in difesa dell'ordinamento giuridico democratico e della civile convivenza. In difesa della dignita'e  dei diritti di ogni essere umano.

 

17. UNA GROTTESCA INTIMIDAZIONE

 

Nel pomeriggio del 26 agosto 2009 ci e' giunta la prima telefonata intimidatoria in relazione alla nostra campagna degli esposti per la legalita' contro il colpo di stato razzista.

Una voce che di seguito chiamero' semplicemente La Voce, si e' esibita in una eruzione di volgarita', insensataggini, insulti e minacce contro la mia persona, tra l'altro affermando all'incirca (ma in un linguaggio alquanto piu' rozzo e triviale) che l'iniziativa degli esposti e' un crimine di lesa maesta', che io merito la persecuzione ed ogni possibile male, e simili amenita'.

Ho tentato inutilmente, con santa pazienza, di spiegare all'interlocutore che l'iniziativa degli esposti e' invece intesa proprio a difendere la legalita' e a contrastare il crimine: La Voce si rifiutava di ascoltare alcunche' e continuava a vomitare insulti e minacce.

Infine, al culmine della furia e del delirio La Voce ha chiuso la telefonata con un incongruo "Ciao ciao", formula di commiato cosi' incongrua coi toni e il linguaggio immediatamente precedenti che mi e' venuto il dubbio che potesse essere stato nient'altro che uno scherzo di cattivo gusto. Dubbio che ho tuttora.

Ma poiche' La Voce ha gravemente e grevemente minacciato non solo la mia persona ma anche quante altre si fossero unite all'iniziativa, e poiche' essa medesima o altri suoi sodali potrebbero compiere lo stesso gesto grottescamente intimidatorio nei confronti di altre persone, o iniziative ancor piu' insensate, sara' opportuno chiarire per tutte le persone che leggono queste righe quanto segue: primo, che l'iniziativa degli esposti a varie magistrature ed istituzioni e' ovviamente del tutto legittima; secondo, che opporsi al colpo di stato razzista e' diritto e dovere di ogni persona di volonta' buona, di ogni associazione democratica, di ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana; terzo, che alle volgari e grottesche minacce dei prevaricatori, dei provocatori o degli imbecilli non si deve cedere.

*

Detto questo, ancora una volta rinnoviamo l'invito all'impegno in difesa della legalita', della Costituzione della Repubblica Italiana, dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Ancora una volta rinnoviamo l'invito ad opporsi al colpo di stato razzista, schiavista e squadrista.

Ancora una volta rinnoviamo l'invito a rivolgersi a tutte le competenti magistrature ed istituzioni per segnalare loro la gravita' e l'illegalita' delle misure razziste e squadriste contenute nel cosiddetto "pacchetto sicurezza".

Ancora una volta rinnoviamo l'invito ad opporsi alla violenza nazista che torna.

*

Opporsi alla violenza nazista con la forza della verita'.

Opporsi alla violenza nazista con la forza della legalita'.

Opporsi alla violenza nazista con la forza dell'ordinamento giuridico.

Opporsi alla violenza nazista con la forza della democrazia e della civilta'.

Opporsi alla violenza nazista con la forza della nonviolenza.

 

18. 28 AGOSTO 2000 - 28 AGOSTO 2009. TREMILA PASSI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

 

Nel 2000, precisamente il 28 agosto, a promuovere e a documentare alcune iniziative in preparazione della marcia Perugia-Assisi per la nonviolenza che si tenne il 24 settembre di quell'anno, iniziammo le pubblicazioni di un notiziario telematico quotidiano dal titolo "In cammino verso Assisi", di cui apparvero 27 numeri fino al 23 settembre, e che dal 30 settembre di quello stesso anno 2000 divenne "La nonviolenza e' in cammino", il foglio che - con varie pause, di cui alcune anche prolungate - ancor oggi si pubblica.

Tra edizione standard (dal 2007 con la nuova testata "Notizie minime della nonviolenza in cammino") e supplementi vari, da allora ad oggi abbiamo pubblicato oltre tremila fascicoli.

Lungo questi nove anni l'area dei destinatari raggiunti con la diffusione diretta per e-mail e' stata nei momenti di massima diffusione di oltre ventimila interlocutori; a cui si aggiungono i lettori che il notiziario leggono abitualmente sul sito di "Peacelink" che gentilmente lo ospita, e quelli che lo trovano attraverso ricerche mirate di materiali specifici.

Come tutte le umane cose, anche questa esperienza dovra' finire.

Nell'ipotesi malaugurata che dovesse finire domani, ci piace pensare che e' valsa comunque la pena averla realizzata.

 

19. LE DUE FUNZIONI DEL COLPO DI STATO RAZZISTA

 

Due funzioni ha il colpo di stato razzista compiuto con il cosiddetto "pacchetto sicurezza".

La funzione economica: imporre il regime dell'apartheid ed avere forza-lavoro priva di diritti, in condizione servile. Governo e Lega Nord - e il blocco sociale che li sostiene, e i comitati d'affari di cui sono espressione - sanno bene che la forza-lavoro immigrata e' indispensabile all'economia italiana, il loro intento reale non e' di impedirne la presenza, ma di disporne in forma il piu' possibile schiavista.

La funzione ideologica: l'ideologia della fortezza assediata e del capro espiatorio e' il metodo di costruzione del consenso piu' efficace che tutte le dittature in essere e in fieri utilizzano. Governo e Lega Nord sanno bene che la loro eversione dall'alto, il loro regime gangsteristico, ha piu' possibilita' di riuscita e durata quanto piu' mette a frutto le tecniche totalitarie di manipolazione e narcotizzazione delle coscienze e di costruzione ideologica e propagandistica del consenso (certo, agendo un totalitarismo di tipo nuovo, che non pretende la mobilitazione delle masse, l'identificazione col capo carismatico, il pensiero unico: gli basta la passivita' diffusa, l'individualismo e il tribalismo amorale, il menefreghismo e l'analfabetismo civile di fascista memoria).

 

20. UN CRUCCIO

 

Chiedo venia, qualcuno pensa che sia davvero una buona idea consentire a un sindaco come ad esempio quello di Viterbo, che in quanto parlamentare ha sottoscritto una proposta di legge per insignire di un'onorificenza gli aguzzini nazifascisti di Salo', di istituire delle "ronde" che scorrazzino per la citta'?

 

21. A SCORNO DEL RAZZISTA. UN INTERMEZZO

 

Se in una situazione cosi' tragica come quella attuale in Italia, in cui un governo golpista sta tentando di imporre il regime dell'apartheid, e' consentito scrivere due righe di buonumore, oggi scriverei quelle che seguono.

L'arrivo l'altroieri della prima telefonata di insulti e minacce per aver promosso l'iniziativa degli esposti contro le misure razziste e squadriste contenute nel cosiddetto "pacchetto sicurezza", voglio pur dirlo a scorno di chi pensava forse di mettermi paura, mi ha restituito il sapore del tempo in cui, un quarto di secolo fa, coordinavo in Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Le telefonate di insulti e le lettere minatorie (le piu' farneticanti e buffe delle quali credo di avere ancora da qualche parte) erano allora un condimento inevitabile dell'impegno antirazzista. Mi pare di tornar giovane.

Dove si vede che anche la scempia bravata di un molestatore telefonico puo' assurgere alla funzione di una petite madeleine. E adesso torniamo a calzare il coturno.

 

22. NON E' UN GIOCO

 

Se ne parla come se fosse un gioco.

Non e' un gioco. E' un barbaro crimine e una immane tragedia.

Nel nostro paese oggi milioni di persone innocenti stanno subendo una persecuzione abominevole.

Nel nostro paese un colpo di stato razzista sta cercando di imporre il regime dell'apartheid.

Nel nostro paese un governo golpista sta facendo strame della legalita', della civilta', dello stesso sentimento di umanita'.

Se ne parla come se fosse un gioco.

Non e' un gioco. E' un barbaro crimine e una immane tragedia.

*

E' dovere di ogni persona di volonta' buona, e' dovere di ogni associazione democratica, e' dovere di ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana opporsi al colpo di stato che si concretizza nelle scellerate misure razziste, schiaviste e squadriste, incostituzionali ed antigiuridiche, criminali e criminogene, imposte da un governo anomico e golpista.

E' dovere di ogni persona di volonta' buona, e' dovere di ogni associazione democratica, e' dovere di ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana difendere la legalita', la civilta', l'umanita' dalla illegale violenza dell'eversione dall'alto.

E dovere di ogni persona di volonta' buona, e' dovere di ogni associazione democratica, e' dovere di ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana insorgere con la forza della verita', con la forza della legalita', con la forza della democrazia, con la forza dell'ordinamento giuridico, con la forza della nonviolenza, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della civile convivenza, in difesa del diritto.

 

23. CESSI LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA AFGANA

 

La partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan e' ed e' sempre stata del tutto illegale: essa viola infatti il diritto internazionale e l'art. 11 della Costituzione della Repubblica Italiana.

Cessi quindi la criminale partecipazione militare italiana a quella carneficina.

Si adoperi l'Italia perche' cessino le uccisioni, perche' si soccorrano tutte le vittime, perche' si disarmi il conflitto, perche' si costruisca la pace nel rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

 

24. UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

 

Egregio Presidente della Repubblica,

sono passate ormai alcune settimane da quando, il 15 luglio 2009, nel promulgare la legge n. 94 (il cosiddetto "pacchetto sicurezza") lei scriveva una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri della Giustizia e dell'Interno e per conoscenza ai Presidenti di Camera e Senato, lettera nella quale poneva gravi questioni sia in merito a punti specifici sia in merito al disegno generale di quel provvedimento.

Quella lettera, e' purtroppo il caso di dirlo, e' restata lettera morta.

Non solo il Governo, ma neppure il Parlamento ha ritenuto di doverle dare ascolto, di dare ascolto al capo dello Stato.

Mi perdonera' se le dico che era prevedibile.

Mi perdonera' se aggiungo che alla luce di quelle medesime considerazioni da lei dettagliatamente esposte ed altre analoghe, sarebbe stato necessario piuttosto che lei, sulla base dell'art. 74 della Costituzione, anziche' promulgare quella legge, chiedesse alle Camere con messaggio motivato una nuova deliberazione. Come le era stato accoratamente chiesto da innumerevoli cittadini, tra i quali alcune figure di immenso prestigio morale e civile.

*

Egregio Presidente della Repubblica,

da allora ad oggi quella legge, che reca quelle scandalose misure che lei stesso ha definito con espressioni inequivocabili, e' stata pubblicata sulla "Gazzetta ufficiale" e successivamente e' entrata in vigore, dall'8 agosto 2009.

E da allora e' una tragedia per milioni di esseri umani innocenti. Una tragedia.

Non so se lei, investito di una carica istituzionale cosi' rilevante, abbia alcuna occasione di frequentare persone senza alcun potere negli ambiti della loro vita quotidiana; temo di no. Mi creda allora se le dico che per milioni di innocenti quelle scellerate misure razziste implicano una autentica persecuzione, una abominevole persecuzione attualmente in corso.

*

Egregio Presidente della Repubblica,

so quali siano i limiti del suo ruolo, e cosi' come le chiesi a suo tempo di esercitare una sua precisa prerogativa, quella stabilita dall'art. 74 della Costituzione, con lo stesso atteggiamento di assoluto rispetto per la Costituzione non le chiedero' certo ora di travalicare quei limiti.

Ma pur nei limiti del suo ruolo, ed anzi: nel pieno adempimento dei doveri del suo ruolo, lei puo' e deve far sentire la sua voce.

Lei puo' e deve far sentire la sua voce in questo drammatico momento in cui si sta dispiegando in Italia un colpo di stato razzista; si sta dispiegando in Italia una persecuzione razzista; si sta dispiegando in Italia una flagrante eversione dall'alto che viola i fondamenti stessi dell'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana.

Lei puo' e deve richiamare tutti alla legalita', alla civilta', all'umanita'.

Lei puo' e deve esercitare il ruolo che la Costituzione le attribuisce all'art. 87, comma primo, di capo dello Stato e rappresentante dell'unita' nazionale.

Lei puo' e deve mettersi alla testa del popolo italiano nella necessaria difesa della Costituzione e della Repubblica, nella necessaria difesa dell'ordinamento giuridico democratico, nella necessaria ed urgente opposizione al crimine del razzismo.

Distintamente,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 28 agosto 2009

 

25. LA BARBARIE

 

Non passa giorno senza che l'Italia si inabissi ancor piu' in un baratro di barbarie.

Un potere vizioso e protervo oltre ogni immaginazione, da stare alla pari con le infamie descritte da Svetonio, devasta ad un tempo istituti e costumi, corrompe corpi ed anime, infierisce sulle vite piu' fragili ed oltraggia le piu' venerande.

Ebbe a scrivere una volta Bobbio che la democrazia si sorregge sulle buone leggi - le buone istituzioni - e sui buoni costumi: e contro le une e gli altri si scatena la furia dell'eversione dall'alto del blocco di potere berlusconiano.

Quelli di noi che hanno la fortuna di poterlo fare, vivono ormai in questo paese vite duplici ed antinomiche: nelle ore in cui leggo Eschilo, o Goethe o Leopardi o Melville vivo in un mondo civile, di umana infinita grandezza, chiuso il libro trovo la suburra delle suburre, il propagarsi dell'ordine hitleriano.

E poi ci sono quelli che la compagnia di Qohelet o Hannah Arendt a sostenerli non l'hanno, non immaginano neppure che esista, inghiottiti dalla narcosi che il regime della corruzione vomita loro addosso senza sosta dagli schermi televisivi.

E poi ci sono i fratelli e le sorelle dell'infinita Fontamara in cui viviamo, quelli che vengono dopo tutti, e dopo lo stesso nulla, e che il regime razzista perseguita e schiavizza e tortura in forme cosi' ripugnanti che non riesci a scriverne senza urlare di dolore.

Ed e' in questi fratelli e in queste sorelle che oggi si concentra tutta l'umanita' del nostro sventurato paese. E chi non ne condivide la sorte si e' gia' tramutato in sasso.

*

Il colpo di stato razzista denuncialo tu.

Il colpo di stato razzista contrastalo tu.

Il colpo di stato razzista respingilo tu.

Difendila tu la legalita' che libera e che unisce.

Difendila tu la civilta' che riconosce e avvicina.

Difendila tu l'umanita' che e' una.

 

26. VICENZA, LA GUERRA, IL RAZZISMO. E IL COLPO DI STATO

 

Non ci girero' intorno.

*

Primo: chi ancora non ha capito che e' indispensabile la scelta della nonviolenza, non puo' fare nulla di utile per la pace e la giustizia.

*

Secondo: cio' che e' in gioco a Vicenza e' lo stato del mondo.

*

Terzo: l'iniziativa di don Albino Bizzotto, usando una delle risorse estreme del repertorio delle tecniche della nonviolenza, quella del digiuno, segnala la drammaticita' della situazione e l'urgenza improcrastinabile di un impegno nitido e intransigente, coerente e adeguato, morale e civile. E sara' appena il caso di ricordare che il digiuno nell'approccio nonviolento gandhiano (il satyagraha) al conflitto e' diretto non a fare pressione su altri ma a fare chiarezza in se stessi assumendo in prima persona la responsabilita' di una situazione di ingiustizia.

*

Quarto: io che scrivo queste righe ho energicamente ed incessantemente contestato in questi ultimi anni il silenzio di tanta parte del cosiddetto pacifismo italiano rispetto all'orrore della guerra afgana, un crimine abominevole cui anche l'Italia illegalmente partecipa. E peggio, il fatto che quel silenzio sia stato pagato con finanziamenti e prebende dal governo e dagli enti locali occupati dai partiti politici prostituitisi alla guerra e alle stragi (soprattutto quelli che prima di arrivare al governo urlavano con piglio e linguaggio palesemente totalitario di esser contrari alla guerra "senza se e senza ma"). Chiedo adesso che chi e' stato fin qui effettuale complice della guerra afgana, anche solo tacendo di essa e parlando d'altro - ma si e' fatto molto di peggio da parte di tanti prominenti -, dismetta questa criminale condotta e si decida a tornare alla lotta per la pace che salva le vite. Cio' non cancella il passato, ma almeno riaprira' un futuro possibile.

*

Quinto: vi e' un'emergenza oggi in Italia che ogni altra supera, ed e' l'infamia e l'orrore del colpo di stato razzista, schiavista e squadrista che sta provocando sofferenze inaudite - e fin minacciando la vita - di milioni di innocenti nel nostro paese. Nessuna occasione sia tralasciata per ripetere che e' diritto e dovere di ogni persona di volonta' buona, di ogni associazione democratica, di ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana opporsi al colpo di stato razzista. Che il colpo di stato razzista va denunciato, contrastato e respinto nel museo degli orrori della storia. Nessuno sia complice del colpo di stato. Nessuno si arrenda al razzismo. Nessuno si rassegni all'apartheid. Che viva la Repubblica. Che viva la Costituzione. Che viva lo stato di diritto. Che viva la legalita', difesa di ogni essere umano dalla violenza dei malvagi. Che sia respinto il colpo di stato razzista. Difendiamo la dignita' e i diritti umani di tutti gli esseri umani. Con la forza della verita'. Con la forza del diritto. Con la forza dell'ordinamento giuridico democratico. Con la forza della nonviolenza.

*

Un abbraccio ad Albino, un abbraccio a tutte le amiche e tutti gli amici che sono a Vicenza.

*

In guisa di postilla, se posso permettermi, e per concludere con un sorriso: ieri ho ripreso a mangiare, ormai spossato; prego Albino di non portar troppo oltre la sua azione. Come si dice: abbiamo una certa eta'; e le persone - tutte le persone, ed a maggior ragione quelle che conosciamo e ci sono quindi piu' care - le vogliamo vive.

 

27. IL PUNTO E UN APPELLO

 

A che punto stiamo con la campagna degli esposti contro il colpo di stato razzista?

A buon punto ed ancora agli inizi.

A buon punto perche' abbiamo ormai gia' raggiunto con almeno una coppia di esposti gran parte delle Procure, delle Prefetture, delle Questure d'Italia.

E ne abbiamo avuto riscontro diretto in sede ufficiale, con l'esplicito apprezzamento dei rappresentanti delle istituzioni. Bene. Tra le adesioni particolarmente care quelle di parroci, di educatori, di operatori sociali, di pubblici amministratori, di circoli dell'Anpi (che si oppongono alle nuove leggi razziali per le stesse ragioni per cui combatterono il nazifascismo nell'epopea partigiana), e di amiche ed amici che sono da sempre maestri di pace e di nonviolenza: gia' molti, gia' troppo numerosi per poterli citare qui uno per uno.

Ancora agli inizi perche' vorremmo che non solo ogni Procura, ogni Prefettura, ogni Questura, ma anche ogni Comune, Provincia, Regione, e tutti i parlamentari e tutti i ministri, e la Cassazione, e il Csm, e la Corte Costituzionale, e il capo dello Stato, e le principali istituzioni sovrannazionali cui l'Italia partecipa, ricevessero non due o duecento, ma duemila o ventimila esposti e ancor piu'.

Che cioe' emergesse visibile, corale, luminosa una richiesta del popolo italiano: che ogni istituzione resti fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana, che ogni istituzione contrasti il colpo di stato razzista, e che con la forza della legalita', con gli strumenti dell'ordinamento giuridico, con l'azione adeguata e coerente delle istituzioni, quelle misure razziste, schiaviste e squadriste contenute nella legge 94 siano al piu' presto rese ineffettuali e il prima possibile siano definitivamente abrogate - o per pronunciamento della Corte Costituzionale, o per nuova deliberazione del Parlamento.

*

Rivolgiamo quindi ancora un accorato appello a chiunque ci legge: affinche' ovunque siano presentati gli esposti, ed affinche' ovunque sia diffusa la notizia di questa iniziativa.

Lo ripetiamo: non e' l'unica iniziativa possibile, molte altre cose si possono e debbono fare; ma essa ha il merito di porre la questione nei suoi termini corretti: ovvero che le misure razziste, schiaviste e squadriste contenute nella legge 94 sono incostituzionali ed antigiuridiche, criminali e criminogene, e stanno provocando hic et nunc una abominevole persecuzione di milioni di persone del tutto oneste e di tutto innocenti; e che quindi e' dovere oltre che diritto di ogni persona di volonta' buona, di ogni associazione democratica, di ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana difendere ad un tempo la legalita', la civilta' e l'umanita', e pertanto opporsi al colpo di stato razzista.

Che la Repubblica Italiana sia piu' forte dei golpisti razzisti.

Che la legalita' vinca sull'eversione dall'alto.

Che il popolo italiano non sia aggiogato alla barbarie nazista.

Che prevalga la civilta' giuridica, l'ordinamento democratico, l'umanita'.

 

28. UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'

 

Come chiamare le deportazioni nei campi di prigionia libici, in cui avvengono sevizie inaudite, di persone che avrebbero diritto d'asilo nel nostro paese?

Una violazione dell'art. 10 della Costituzione della Repubblica Italiana.

Un crimine contro l'umanita'.

*

Assistere inerti a simili crimini vuol dire farsene complici.

Assistere inerti al colpo di stato razzista in corso vuol dire farsene complici.

Assistere inerti allo scempio della legalita' costituzionale vuol dire esser complici del governo dell'eversione dall'alto.

*

E' dovere di ogni persona di volonta' buona, di ogni associazione democratica, di ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana denunciare e contrastare il colpo di stato razzista, difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, battersi per la legalita' che salva le vite, per l'ordinamento giuridico che invera la democrazia, per la civilta' che riconosce ad ogni essere umano dignita' e diritti inalienabili.

 

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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 8 dell'11 aprile 2013

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it