Telegrammi. 1206



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1206 del 7 marzo 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Peppe Sini: Cessi finalmente l'illegale partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan

2. Celebrata anche a Viterbo la prima Giornata europea in memoria dei Giusti

3. Il "Premio Donne, pace e ambiente Wangari Maathai" ad Antonella Litta

4. Severino Vardacampi: Per Hugo Chavez

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: CESSI FINALMENTE L'ILLEGALE PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA IN AFGHANISTAN

 

Mentre in Italia si ciancia di cose di gran lunga meno importanti, in Afghanistan una guerra scellerata continua a fare stragi di innocenti.

Mentre in Italia si ciancia di cose di gran lunga meno importanti, in Afghanistan soldati italiani sono mandati al macello - a morire e ad uccidere - in una guerra cui l'Italia mai avrebbe dovuto partecipare vietandoglielo la sua stessa Costituzione.

Mentre in Italia si ciancia di cose di gran lunga meno importanti, si tace sul fatto che della guerra e dei massacri in Afghanistan siamo anche noi criminalmente corresponsabili finche' anche l'Italia a quella carneficina partecipa.

*

Cessi finalmente l'illegale partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan.

Torni l'Italia al rispetto della sua legge fondamentale, la Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra.

Il primo dovere di una politica ragionevole e decente e' salvare le vite.

Il primo dovere di una politica ragionevole e decente e' opporsi alle uccisioni, e quindi alle stragi, e quindi alle guerre che di stragi consistono.

Torni l'Italia al rispetto della vita umana.

Cessi immediatamente l'illegale partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan.

*

Un parlamento che voglia essere rispettoso delle leggi, un parlamento che voglia essere rispettoso della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, questa prima deliberazione prenda: far cessare la partecipazione italiana alla guerra; ed insieme far cessare la persecuzione hitleriana degli immigrati nel nostro paese, abrogando le infami misure razziste attualmente in vigore; ed insieme far cessare l'abominevole sperpero di ingentissime risorse pubbliche a fini di persecuzione, di guerra e di strage - cominciando col rifiuto di realizzare ed acquistare i famigerati cacciabombardieri F-35.

 

2. INIZIATIVE. CELEBRATA ANCHE A VITERBO LA PRIMA GIORNATA EUROPEA IN MEMORIA DEI GIUSTI

 

Accogliendo un appello promosso dall'associazione "Gariwo - Comitato per la Foresta dei Giusti" e sottoscritto da numerosissime personalita' della cultura e dell'impegno civile, il 10 maggio 2012 il Parlamento europeo ha istituito la "Giornata europea in memoria dei Giusti", per ricordare "coloro che si sono opposti con responsabilita' individuale ai crimini contro l'umanita' e ai totalitarismi".

Essa verra' celebrata ogni anno il 6 marzo, anniversario della scomparsa di Moshe Bejski (1921-2007), l'illustre magistrato sopravvissuto alla Shoah e presidente della Commissione dei Giusti dello Yad Vashem (il Memoriale delle vittime della Shoah).

*

Il 6 marzo 2013 la prima "Giornata dei Giusti" e' stata celebrata anche a Viterbo per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani".

Nel corso della commemorazione sono stati letti e commentati alcuni testi di Primo Levi.

A conclusione dell'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha sottolineato l'importanza di serbare, diffondere e tramandare la memoria di tutti coloro che seguendo la voce della propria coscienza ed agendo in prima persona si sono opposti alla violenza totalitaria ed ai crimini contro l'umanita'. I Giusti indicano una via: la via della dignita' umana, la via della responsabilita' che salva le vite, la via della solidarieta' consapevole che vi e' una sola umanita' in un unico mondo casa comune di tutti gli esseri umani. I Giusti sono la prova che opporsi alla violenza anche piu' estrema e' possibile e doveroso, la prova che il bene puo' prevalere sul male, la prova che la nonviolenza e' in cammino. Con la forza dell'esempio i Giusti ci educano e ci persuadono e ci convocano alla responsabilita' personale per l'umanita' intera, alla civilta' che s'invera nella tua concreta azione buona che salva le altrui vite. Si possa noi ricordare sempre il loro insegnamento, si possa noi sempre onorarli nel nostro quotidiano agire, si possa noi essere degni del dono grande del loro essere esistiti.

 

3. RICONOSCIMENTI. IL "PREMIO DONNE, PACE E AMBIENTE WANGARI MAATHAI" AD ANTONELLA LITTA

[Riportiamo il seguente comunicato diffuso dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo la mattina del 6 marzo 2013]

 

Quest'oggi, 6 marzo 2013, a Roma, presso la Casa internazionale delle donne, insieme ad altre cinque donne impegnate per il bene comune verra' insignita del prestigioso riconoscimento del "Premio Donne, pace e ambiente Wangari Maathai" la dottoressa Antonella Litta, che da anni conosciamo ed apprezziamo per il suo straordinario impegno per la pace, l'ambiente, i diritti umani di tutti gli esseri umani, la legalita' e la nonviolenza.

Come gia' molte e molti altri hanno fatto, anche noi ci congratuliamo con Antonella Litta e riteniamo che questo riconoscimento costituisca un significativo sostegno alle importanti iniziative in cui e' impegnata.

Avvicinandosi l'8 marzo - giornata della lotta delle donne per la liberazione dell'umanita' - e' opportuno sottolineare ancora una volta come la riflessione e l'impegno delle donne costituisca la corrente calda della nonviolenza in cammino, ovvero come dalla lotta delle donne scaturiscano valori, condotte e percorsi fondamentali per affermare ed inverare la dignita' e i diritti di tutte e tutti; la solidarieta' che riconosce, rispetta e libera; la comune responsabilita' per la biosfera. Ed e' altresi' opportuno sottolineare ancora una volta anche come la lotta contro il femminicidio e la violenza sessuale, la lotta contro il maschilismo e il patriarcato, costituiscano impegni fondamentali ed ineludibili per tutte le persone e le esperienze impegnate per la pace, l'ambiente, la giustizia sociale, la solidarieta', i diritti umani di tutti gli esseri umani, la liberazione dell'umanita' da ogni oppressione e violenza.

Alleghiamo una breve notizia sulla dottoressa Antonella Litta e una nota per la stampa con cui l'Associazione "A Sud" (promotrice dell'iniziativa) presenta il "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai".

*

Allegato primo: Una breve notizia sulla dottoressa Antonella Litta

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi. E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate a consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione.

*

Allegato secondo: L'Associazione "A Sud" presenta il "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai"

"La pace nel mondo dipende dalla difesa dell'ambiente" (Wangari Maathai)

L'associazione A Sud in collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne e con il sostegno della Commissione delle elette del Comune di Roma presenta la seconda edizione del "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai", il 6 marzo 2013, alle ore 18, presso la Casa internazionale delle donne, Sala Tosi, via della Lungara n. 19, a Roma.

Cinque attiviste italiane riceveranno i premi Acqua, Fuoco, Terra, Aria e Animali; verra' consegnato inoltre il premio speciale "Contro ogni violenza sulle donne".

* Durante l'iniziativa che si terra' il prossimo 6 marzo, presso la sede della Casa Internazionale delle Donne a Roma, Monica Cirinna' - Presidente della Commissione delle elette del Comune di Roma - consegnera' un riconoscimento per il loro impegno civile e politico a cinque attiviste italiane che lottano per la difesa dei diritti dei cittadini, dei territori e degli animali. Oltre ai premi Acqua, Terra, Fuoco, Aria e Animali, sara' inoltre consegnato in questa occasione il Premio Speciale "Contro ogni violenza sulle donne".

Il "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai" nasce su iniziativa di A Sud nel 2012. La premiazione della prima edizione del Premio si e' tenuta il 6 marzo 2012, quando a ricevere il Premio sono state Isabella Tomassi (Premio Terra), Simona Ricotti (Premio Fuoco), Consiglia Salvio (Premio Acqua) e Sara Turetta (Premio Aria).

Gia' nella sua prima edizione, il premio ha costituito un'occasione per conferire un riconoscimento simbolico utile a dare visibilita' a situazioni spesso conosciute tanto nei sud come nei nord del mondo, nelle quali molte donne sono coinvolte, spesso per organizzare progetti e mobilitazioni sociali in difesa del territorio. Molte di queste donne sono in pericolo proprio a causa dell'invisibilita' a cui sono sottoposte. Istituire un Premio e costruire un'iniziativa pubblica promossa da un'importante istituzione come il Comune di Roma ha costituito inoltre una opportunita' di diffusione di temi e di sensibilizzazione della cittadinanza, un sistema di protezione di situazioni critiche che attraverso il riconoscimento istituzionale e la visibilita' internazionale possono prevenire eventuali ritorsioni.

Nel contesto attuale risulta sempre piu' urgente incrociare i temi della pace e della solidarieta' con quelli dei diritti di genere e ambientali. Parlare di ambiente e di impatti di disastri ambientali oggi vuol dire parlare di donne, le prime vittime dei conflitti ambientali ma anche sempre piu' spesso le prime leader di proteste in difesa della terra. Ci sono donne che possono essere considerate eroine...

Una di esse, a cui e' dedicato il premio, e' senz'altro Wangari Muta Maathai, prima donna africana a ricevere il Nobel per la Pace nel 2004, che dichiaro' al momento della premiazione: "Non ci puo' essere pace senza sviluppo sostenibile e non ci puo' essere sviluppo senza uno sfruttamento sostenibile dell'ambiente. La protezione dell'ecosistema deve essere considerata un mezzo per garantire la pace, in Paesi dove la scarsita' delle risorse genera inevitabilmente instabilita' politiche e sociali". Wangari Maathai, deceduta il 25 settembre 2011 a Nairobi, Kenya, ha lottato per piu' di trent'anni in difesa dell'ambiente e dei diritti delle donne ed ha contribuito in maniera significativa alla democratizzazione della sua nazione.

A ridosso della celebrazione dell'8 marzo, il premio ha l'obiettivo di testimoniare e dare un riconoscimento istituzionale alle donne italiane impegnate nelle lotte in difesa della pace, dei diritti di genere e dell'ambiente.

* Le premiate della seconda edizione

- Premio "Fuoco" per l'impegno in difesa del territorio e dei diritti contro la criminalita' organizzata a Francesca Massimino della "Cooperativa Placido Rizzotto - Libera Terra" San Giuseppe Jato (Pa). Francesca Massimino, vicepresidente della cooperativa Placido Rizzotto - Libera Terra di San Giuseppe Jato, vive in un paese di circa novemila abitanti a 30 km da Palermo ed e' in carrozzina a causa di un'atrofia muscolare spinale. Riscontrando innumerevoli ostacoli nella sua ricerca di un impiego, ha lavorato nei doposcuola e ha frequentato corsi di formazione, finche' non si e' finalmente imbattuta nel bando di selezione per la costituzione di una cooperativa per gestire i beni confiscati alla mafia. In undici anni di lavoro per la Cooperativa Placido Rizzotto - Libera Terra, Francesca si e' impegnata strenuamente nella lotta contro la mafia e nell'impegno per il riconoscimento dei diritti dei soggetti svantaggiati, per una societa' piu' giusta basata sui principi della legalita' e della solidarieta', contribuendo a diffondere il concetto per cui la legalita' non solo da' lavoro, ma paga anche i contributi. Riallacciare il legame tra lotta alla mafia e alle criminalita' per lo sviluppo, la legalita' e la sostenibilita' ambientale, riallacciare la responsabilita' dell'impresa con i territori nelle quali queste operano, essere soggetti attivi di partecipazione e coesione di una comunita', riallacciare il legame intergenerazionale, queste sono le sfide che insieme a Francesca Massimino la cooperativa Placido Rizzotto - Libera Terra sta portando avanti.

- Premio "Acqua" per l'impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita' del territorio ad Antonella Litta dell'"Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde - Italia)" di Nepi (Vt). Antonella Litta, medico di medicina generale a Nepi, e' specialista in Reumatologia, ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "La Sapienza" e ha contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology". E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute), Antonella e' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre" e partecipa e sostiene programmi di solidarieta' locali e internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", Antonella e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' portavoce del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e che si impegna per la riduzione del trasporto aereo. Come rappresentante dell'Isde ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate a consumo umano e nella proposta di iniziative specifiche da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione.

- Premio "Aria" per l'impegno in difesa del diritto alla salute e per la pace a Maria Concetta Gualato del "Comitato Mamme No Muos" di Niscemi (Cl). Maria Concetta Gualato e' portavoce del Comitato Mamme No M.U.O.S. di Niscemi (Cl). Niscemi e' diventata il cuore pulsante di una lotta fatta da cittadini e attivisti che hanno deciso di difendere a tutti i costi il diritto alla salute, all'ambiente, all'autodeterminazione del proprio territorio, esprimendo il netto rifiuto della guerra e di ogni strumento di offesa. Le mamme del Comitato Mamme No Muos sono impegnate in prima linea sul loro territorio, per il rispetto della cultura ambientale e in difesa della salute dei cittadini, con particolare riguardo alla salute delle giovanissime generazioni, rappresentate dai loro figli. Da novembre, le Mamme No Muos, insieme agli altri comitati, stanno presidiando la base Ulmo di Niscemi, per bloccare il passaggio dei mezzi che trasportano strumenti per la costruzione del Muos. L'impegno del Comitato Mamme No Muos e' contro ogni principio di guerra, nel rispetto reciproco, in nome della pace e della fratellanza universale. Il comitato e' impegnato per dare visibilita', non soltanto all'emergenza Muos, ma anche ai terribili effetti sulla salute provocati dai veleni che da oltre venti anni le 43 antenne in funzione sul territorio di Niscemi sprigionano, nella ferma convinzione che i tumori alla tiroide, agli organi riproduttivi e i distacchi della retina in adolescenti non possano non essere collegati all'emissione delle onde elettromagnetiche.

- Premio "Terra" per l'impegno contro la speculazione edilizia e il consumo di suolo ad Anna Maria Bianchi dell'associazione "Carte in regola" di Roma. Anna Maria Bianchi fino a qualche tempo fa era regista e autrice televisiva, per poi diventare una cittadina attiva a tempo pieno, impegnata con CarteinRegola nella prospettiva di tornare a essere entrambe le cose. CarteinRegola e' un laboratorio di cittadini, associazioni e comitati che vuole lavorare sulle Regole. Le Regole da inventare, le Regole da cambiare, le Regole da difendere. Regole che riguardano l'urbanistica, la mobilita', l'ambiente. La storia di Carteinregola e' recentissima ma molto intensa: partiti il primo dicembre 2012 con un'iniziativa dal titolo "Piediperterra", hanno percorso cinque km a piedi, attraversando tre Municipi, per raccontare luoghi emblematici delle criticita' urbane. Il lavoro di CarteinRegola e' proseguito poi con l'organizzazione di presidi in Campidoglio, per testimoniare la loro contrarieta' alla colata di cemento sulla citta' e sull'Agro romano, in via di approvazione attraverso 64 delibere. Attualmente, CarteinRegola sta lavorando alle Regole per il Comune di Roma, da consegnare a coloro che si candideranno a guidare la citta', ma anche a tutti i cittadini che devono fare delle scelte per decidere in quale citta' vogliono vivere. La convinzione che guida il lavoro di CarteinRegola e' che le Regole non siano un punto di arrivo, ma un punto di partenza, per costruire un mondo solidale e condiviso, per restituire dignita' e significato all'esistenza di ciascuno e perche' costruire un mondo migliore per tutti e per tutte non sia solo il solito modo di dire.

- Premio "Animali" per l'impegno in difesa dei diritti degli animali (dedicato alla memoria del vicequestore aggiunto del Corpo forestale dello Stato dottoressa Maria Rosaria Esposito. Venuta a mancare prematuramente lo scorso anno, la dottoressa Maria Rosaria Esposito e' stata il primo comandante designato al Nirda, il Nucleo Investigativo Reati ai Danni degli Animali, istituito dopo l'approvazione della Legge 189/04 sul maltrattamento di animali. In questa veste la dottoressa Esposito aveva personalmente diretto numerose inchieste brillantemente confermate dalle sentenze di condanna nei confronti degli imputati. La dottoressa Esposito ha ottenuto moltissimi risultati, distinguendosi per lo spirito di collaborazione ed ascolto dimostrato nei confronti del mondo del volontariato animalista, coniugandolo con il senso dello Stato e del dovere) a Laura Gulotta dell'"Associazione Eolo a 4 Zampe" di Lipari (Me). Dal 2001 Laura Gulotta vive e lavora alle isole Eolie dove svolge l'attivita' di medico veterinario. Sin dall'inizio consapevole delle avversita' nelle quali gli animali vivevano e vivono spesso per l'indifferenza umana che li condanna ad essere vaganti di quella "vaga" legislazione che non considerava il cane od il gatto se non come "res", una "cosa". Allo scopo di dar loro voce e grazie al comune intento di amici, nel 2002 nasce l'associazione Eolo a 4 zampe. Da quell'anno l'associazione ha condotto tante battaglie, ha salvato tanti animali strappandoli al loro destino. Nel 2012 l'Associazione Eolo a 4 Zampe, in collaborazione con l'Enpa e con le autorita' comunali, ha portato avanti, sul territorio di Lipari, un'operazione antirandagismo che ha visto la cattura, l'identificazione, la sterilizzazione e il successivo rilascio di 158 animali tra cani e gatti. Gli interventi chirurgici su cani e gatti sono stati effettuati presso l'ambulatorio chirurgico dell'Associazione, realizzato grazie all'impegno di Laura Gulotta, che da anni si batte per risolvere il problema randagismo nell'arcipelago delle Eolie occupandosi personalmente delle sterilizzazioni dei randagi.

- Premio speciale "Contro ogni violenza sulle donne" per l'impegno sul territorio contro le discriminazioni e la violenza di genere" a Daniella Ceci del Centro Antiviolenza "Roberta Lanzino" di Cosenza. Daniella Ceci, insegnante di storia e filosofia, e' socia fondatrice del Centro contro la violenza alle donne "Roberta Lanzino", dal 1989. Fin dalla nascita del Centro s'impegna, in forma di volontariato, come operatrice di accoglienza nell'ascolto e nell'accompagnamento alle donne vittime di violenza. Il Centro "Roberta Lanzino" opera da piu' di 20 anni a Cosenza, ma la sua attivita' e' rivolta all'intera regione Calabria. Al centro della pratica di accoglienza delle operatrici e' la donna ed il suo bisogno di un progetto per uscire dalla violenza, nella convinzione che ogni donna abbia una storia e che questa vada ascoltata senza giudizio ne' pregiudizio, ma dandole valore, rafforzandola. Tra le attivita' del Centro: colloqui telefonici e di accoglienza, ospitalita' in casa-rifugio, l'attivazione di percorsi personalizzati per uscire da situazioni di violenza, consulenze legali e psicologiche gratuite, costituzione di parte civile del Centro a fianco delle donne nei casi di particolare criticita'. Il servizio di Accoglienza nella Casa Rifugio ad indirizzo segreto, assicurato dal 2000 al 2009 presso locali gestiti dal Centro, e' stato sospeso nel luglio 2011. Attualmente le ospitalita' sono inoltrate presso altre strutture presenti sul territorio calabrese e nazionale. Complessivamente negli ultimi dieci anni sono state accolte dal Centro Antiviolenza "Roberta Lanzino" circa duemila donne.

* Le premiate della prima edizione

- Premio Terra a Isabella Tomassi. Isabella Tomassi, abitante di Pescomaggiore al centro del cratere aquilano, incarna la nuova generazione delle attiviste italiane che promuovono processi dal basso per la costruzione di una societa' piu' equa e rispettosa dell'ambiente, del territorio e dei suoi abitanti. Dal suo insediamento a Pescomaggiore, Isabella e' stata fra i promotori del processo di rivitalizzazione della vita comunitaria e delle pratiche tradizionali del piccolo borgo. Dopo il terribile terremoto che ha colpito la Provincia de L'Aquila, Isabella si e' distinta per il suo ruolo nella realizzazione del progetto Eva, ecovillaggio autocostruito, esperienza di eccellenza di ricostruzione abitativa e sociale.

- Premio fuoco a Simona Ricotti. Simona Ricotti, residente a Civitavecchia, territorio martoriato dell'Alto Lazio, e' da sempre impegnata nella difesa dell'ambiente, nella tutela dei diritti delle donne, nell'affermazione di una cultura della pace. Instancabile attivista del comitato No Coke, membro del Forum Ambientalista e vicepresidente dell'associazione antimafia "Caponnetto" si e' distinta per il suo impegno per la realizzazione di un mondo piu' giusto e socialmente e ambientalmente sostenibile e per il suo ruolo nella comunita' civitavecchiese. Ogni giorno nel suo territorio Simona mette in pratica i suoi ideali costruendo alternative alle pratiche mafiose, all'attacco dei diritti e alla distruzione dell'ambiente.

- Premio Acqua a Consiglia Salvio. Consiglia Salvio, attivista napoletana, e' una figura centrale del Forum dei Movimenti italiani per l'acqua. Membro della Cvx Gesu' Nuovo di Napoli, della Rete di Lilliput e referente del coordinamento regionale campano per la gestione pubblica dell'acqua, Consiglia ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti, dei beni comuni e alla promozione della pace in un territorio fortemente colpito dalle attivita' camorriste, dalla distruzione ambientale e dalla disgregazione sociale. Attraverso i suoi numerosi impegni Consiglia prodiga ogni giorno un contributo fondamentale al miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti del suo territorio e al loro accesso ai diritti.

- Premio Aria a Sara Turetta. Dopo anni di volontariato nei canili del milanese, Sara Turetta decide, in seguito ad un viaggio fatto nell'agosto del 2001 in cui ha conosciuto personalmente le condizioni dei cani randagi romeni, di dedicarsi anima e corpo alla loro drammatica situazione. Impiegata in una prestigiosa agenzia di pubblicita' nel 2002 da' definitivamente le dimissioni per poter gestire il nascente programma di sterilizzazione avviato in una localita' di provincia. Da allora vive tra l'Italia e la Romania e si occupa a tempo pieno di dirigere l'associazione che ha fondato, "Save the Dogs and other Animals", che, a dieci anni da quell'inizio, conta 40 operatori in Romania e 5 attivi presso l'ufficio di raccolta fondi di Milano.

* Per ulteriori informazioni: "A Sud - Ecologia e Cooperazione Onlus", via Romano Calo' 48/50, 00139 Roma, tel. 068803570, fax: 0696039813, sito: www.asud.net , email: redazione at asud.net

 

4. LUTTI. SEVERINO VARDACAMPI: PER HUGO CHAVEZ

 

Hugo Chavez, il presidente del Venezuela, dopo una lunga lotta con il cancro e' morto.

Ne' la sua figura ne' la sua azione devono essere mitizzate: nella sua esperienza anche i limiti, le confusioni, gli errori sono evidenti.

Ma il suo impegno per la giustizia sociale e' stato autentico, efficace la sua azione per migliorare le condizioni di vita delle classi oppresse, reale l'impegno per l'uguaglianza di diritti e in difesa dell'ambiente, concreto e coerente il suo bolivarismo e il suo socialismo; per il popolo del Venezuela, per l'America Latina tutta, e per tutti i popoli oppressi dall'imperialismo Hugo Chavez e' stato un punto di riferimento e un simbolo, uno che non rubava ma condivideva il pane: un compagno.

E nel quadro della durissima lotta di classe oggi in corso che vede da un lato i poteri dominanti del capitale transnazionale ed i suoi bracci politici, burocratici, militari e mediali scatenati nello schiavizzare e reprimere ed annichilire masse sterminate di esseri umani, ma che vede anche dall'altro lato popoli interi sollevarsi dopo secoli di sfruttamento coloniale e servile e ribellarsi a un ordine dominante ferocissimo che non solo li vorrebbe per sempre schiavi ma che con violenza inaudita rapina e devasta e distrugge irreversibilmente la stessa biosfera, nel quadro insomma delle tendenze e dei conflitti nell'epoca della globalizzazione, l'azione politica complessiva di Hugo Chavez e' stata assai apprezzabile ad un'analisi concreta della situazione concreta.

Certo, questo non basta: la rivoluzione necessaria che potra' liberare l'umanita' dall'oppressione deve essere femminista e nonviolenta; la qualita' essenziale del movimento di liberazione deve essere antiautoritaria, antimilitarista, antimaschilista; il socialismo o sara' libertario o non sara'.

Ma tra tutti i capi di stato e di governo degli ultimi decenni - se possono esservi capi di stato e di governo degni di apprezzamento - Hugo Chavez e' stato uno dei migliori.

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1206 del 7 marzo 2013

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