Coi piedi per terra. 691



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 691 del 18 settembre 2012

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di maggio 2011 (parte prima)

2. Un primo maggio contro guerre e razzismo, nel ricordo di Alfio Pannega

3. Il baccanale dei terroristi

4. Non so perche'

5. Assunte al ministero le streghe di Macbeth

6. Il terrorista e il ridanciano

7. Gli assassinii e chi li elogia

8. Di oggi, di noi

9. Cronache dal bivacco dei manipoli

10. Quanto costa?

11. Accecati

12. Elezioni amministrative e referendum

13. Un messaggio nella bottiglia

14. Contro guerra e razzismo

15. Opporsi alla guerra e al razzismo con la forza della nonviolenza

16. Contro la guerra e contro il razzismo occorre l'azione diretta nonviolenta

17. L'alternativa necessaria e urgente a sfruttamento, inquinamento e devastazione ambientale, guerra, razzismo, maschilismo e patriarcato

18. Lazzaro Lazzaracci: Le stragi che l'Italia sta compiendo

19. Alle elezioni amministrative un voto a sinistra (con cinque ragioni, tre criteri e una speranza)

20. Se tu non ti arrendi

21. Balberto Balbettoni: Non lo racconta la televisione

22. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MAGGIO 2011 (PARTE PRIMA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di maggio 2011.

 

2. UN PRIMO MAGGIO CONTRO GUERRE E RAZZISMO, NEL RICORDO DI ALFIO PANNEGA

 

Dopo che anche la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha confermato che in Italia e' stato compiuto un colpo di stato razzista che mostruosamente, hitlerianamente perseguita innumerevoli innocenti.

Dopo anni di massacri in Afghanistan, massacri di una guerra cui l'Italia illegalmente, criminalmente partecipa.

Dopo mesi di massacri in Libia, massacri di una guerra cui l'Italia illegalmente, criminalmente partecipa.

Cosa si attende ancora ad insorgere con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, contro il governo del colpo di stato razzista e della guerra stragista?

Cosa si attende ancora ad insorgere con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa della legalita', della democrazia, della civilta', del diritto di ogni essere umano a non essere perseguitato e ucciso?

Cosa si attende ancora ad insorgere con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, contro il razzismo e contro la guerra?

Cosa si attende ancora ad insorgere con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa del diritto alla vita e alla dignita' di tutti gli esseri umani?

Cosa si attende ancora ad insorgere con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa dell'umanita' che e' una?

In questa tragica distretta e' necessario che il popolo italiano scacci dal governo della repubblica la cricca dei golpisti razzisti e assassini.

E' necessario che il popolo italiano imponga il rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana, il rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani.

E' necessario che il popolo italiano faccia cessare l'orrore della partecipazione italiana alla guerra, faccia cessare l'orrore della persecuzione razzista.

Vi e' una sola umanita'.

 

3. IL BACCANALE DEI TERRORISTI

 

La piu' grande e scellerata potenza stragista del mondo, gli Stati Uniti d'America, gode dell'assassinio di un uomo ritenuto a capo di una assai piu' piccola e non meno scellerata organizzazione stragista.

Politicanti pluriomicidi - in America, in Russia, in Italia - eruttano proclami di trionfo, e misti alle loro parole tu vedi da quelle bocche colare bava e sangue, e masticati brani di carni umane.

*

Un omicidio e' sempre un omicidio.

Ogni assassinio, ogni strage, ogni guerra e' sempre un crimine contro l'umanita' intera.

*

Cessino le uccisioni.

Cessino le guerre.

Vi e' una sola umanita', unica ed infinitamente plurale, incarnata in innumerevoli esseri umani ciascuno diverso da ogni altro e tutti eguali nel diritto fondamentale che ogni altro diritto fonda: il diritto a non essere uccisi.

*

Cessino le uccisioni.

Cessino le guerre.

Si aboliscano eserciti ed armi.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

4. NON SO PERCHE'

 

Non so perche', ma ogni volta che bevo un bicchier d'acqua all'arsenico - che e' l'acqua che esce dal rubinetto di casa mia - mi vengono cattivi pensieri sul governo, sui soldi del pubblico erario spesi per fare le guerre, e finanche sul capitalismo.

Devo ricordarmi di parlarne al mio dottore.

 

5. ASSUNTE AL MINISTERO LE STREGHE DI MACBETH

 

Conclusi come tutti sanno i fasti del Ventennio, si ricomincio' a far guerre nel 1991, poi di bel nuovo nel 1999 e in questo nuovo secolo nascente non si e' piu' smesso. Di far guerre, di commettere stragi.

Le streghe di Macbeth vennero assunte dal governo italiano come interpreti della Costituzione.

Si prenda l'articolo 11, quello che "ripudia la guerra".

Che e' di una chiarezza cristallina nel proibire la guerra sia "come strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli", sia "come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".

Nemiche giurate della vetusta logica aristotelica, le streghe di Macbeth argomentano brillantemente che la seconda parte dell'articolo consentirebbe di fare l'esatto contrario di quanto stabilito dalla prima, cosicche' quel medesimo articolo sosterrebbe che l'Italia ad un tempo ripudia la guerra e ripudia quel ripudio, si oppone alla guerra e la fa.

E del resto, aggiungono strizzando l'occhio, per ripudiare bisogna pure aver prima sposato, no?

Plaude La Russa, si sdilinquisce Bersani.

*

Ora, o si diagnostica un'inopinata schizofrenia dell'assemblea costituente, o la si pianta di far macabri giochi di parole.

La seconda parte dell'articolo 11 ovviamente rafforza e non rovescia quanto dichiarato nella prima: basta leggere il testo con quel briciolo di intelligenza necessario a mettere in file le parole ed a cogliere il legame che le unisce (si chiama: ragionamento). Che e' cosa che i governanti assassini profondamente detestano: dalla loro condotta e' del tutto palese che a loro non piace leggere, e meno che mai leggere le leggi; a loro piace la guerra, a loro piace ordinare di uccidere. Sola igiene del mondo. Primavera di bellezza.

 

6. IL TERRORISTA E IL RIDANCIANO

 

Che uno stato che compie azioni terroriste debba essere denunciato come terrorista, a noi poveri vecchierelli sembra evidente.

Che uno stato che compie azioni terroriste debba essere contrastato come terrorista, a noi poveri vecchierelli sembra evidente.

Perche' a noi poveri vecchierelli sembra evidente che un omicidio e' un crimine, che una strage e' un crimine, che una guerra e' un crimine. Ci sta a cuore la vita di ogni essere umano.

*

Ma un giornalista in carriera mi scrive una frivola e piccata letterina per dirmi che definir terrorista lo stato padrone del mondo suscita a un tempo il suo sdegno e il suo sghignazzo.

Cosa ci sia da ridere dinanzi alle stragi proprio non riesco a capire.

 

7. GLI ASSASSINII E CHI LI ELOGIA

 

Che i regimi russo e cinese si congratulino con il governo statunitense per aver assassinato una persona, nessuno se ne stupisce.

Che facciano capriole di gioia politicanti di paesi come il nostro che la pena di morte non ammette, e specialmente politicanti che infinite volte si sono dichiarati alla pena di morte contrari, la dice lunga sul valore da attribuire alla parola di codesti messeri. A meno che la loro opposizione alla pena di morte fosse un'opposizione alle lungaggini dell'iter giudiziario, consentendo invece toto corde all'uccisione senza processo.

Si e' in fervida attesa di una proposta di legge ("bipartizan", come si dice oggi) per l'introduzione del linciaggio nel codice penale e - perche' no - nella nuova Costituzione secondo i dettami della P2; e di un decreto del ministero dei beni culturali per il recupero e la valorizzazione di auguste e virili tradizioni culturali (e certamente nazional-popolari, e di sicura resa spettacolare) come la faida, il taglione, il delitto d'onore e naturalmente la tortura (la buona, cara, amorevole tortura che certa sinistra laicista e bolscevica - quel Beccaria, quei Verri, quel Manzoni... - ha cosi' a lungo e cosi' indegnamente calunniato).

Ah, par di tornare giovani, coi nostri labari, coi nostri gagliardetti...

 

8. DI OGGI, DI NOI

 

Continuano le stragi in Afghanistan.

Continuano le stragi in Libia.

Continua la persecuzione dei migranti.

*

Illegalmente, criminalmente l'Italia partecipa alla guerra afgana.

Illegalmente, criminalmente l'Italia partecipa alla guerra libica.

Illegalmente, criminalmente l'Italia rifornisce di armi dittatori e golpisti, regimi violatori dei diritti umani, organizzazioni criminali.

Illegalmente, criminalmente l'Italia perseguita e schiavizza e fa morire esseri umani migranti.

Illegalmente, criminalmente. L'Italia.

E chi non si oppone e' complice.

*

Opporsi alla guerra.

Opporsi al razzismo.

Salvare le vite.

Vi e' una sola umanita'.

 

9. CRONACHE DAL BIVACCO DEI MANIPOLI

 

Il partito piu' razzista di tutti e il partito piu' bombardiere di tutti si rimettono d'amore e d'accordo a fare insieme il loro lavoro.

Giusto in tempo l'arrotino ha di bel nuovo affilato le arrossate lame.

Il capo dell'opposizione reclutato alla bisogna per portare il caffe' ai macellai, nelle pause necessarie al riposo del guerriero.

Fare a pezzi gli esseri umani e' un duro lavoro. Quanta fatica, ma anche quante soddisfazioni riserva l'esercizio dell'arte del governo.

 

10. QUANTO COSTA?

 

Quanto costa l'illegale, criminale partecipazione italiana alla guerra afgana ed alla guerra libica?

Quanto costa in termini di esseri umani assassinati?

E quanto in termini di necessita' di cure mediche ed assistenza per feriti e mutilati?

E quanto in termini di devastazioni ambientali?

E quanto in termini di impoverimento delle popolazioni dalle distruzioni belliche provocato?

E quanto in termini di risorse materiali ed intellettuali sperperate a fini di morte, a fini di strage, a fini di male, di male abissale ed irrimediabile?

E quanto in termini di semina di odio che nuove morti, nuove stragi, nuovo male abissale ed irrimediabile generera'?

E questo riguarda l'umanita' intera.

*

Ma a voler poi restringere lo sguardo sui soli costi finanziari per il solo pubblico erario del solo nostro paese: quanto costa all'Italia di spese militari, di armamenti, di proiettili, di attrezzature, di logistica, di organizzazione e personale impiegati a fini di male, a fini di morte?

E quanto di distruzione di risorse e di inquinamento venefico?

E quanto di sottrazione di risorse pubbliche ad altre attivita', queste orientate al bene invece che al male, alla vita invece che alla morte?

Perche' anche questo occorrera' considerare.

*

Vivo in una citta' in cui l'acqua che esce dai rubinetti delle case e' avvelenata dall'enorme presenza di arsenico. Le istituzioni sostengono di non avere risorse finanziarie per dearsenificare l'acqua che arriva nelle case: so bene che non e' vero, ma sta di fatto che questa e' la risposta del Comune, della Regione, del Governo: non ci sono le risorse finanziarie. Nelle pubbliche casse non ci sono soldi per non avvelenarci; ma ci sono per ammazzare afgani e libici.

Vivo in una regione in cui l'assistenza sanitaria e' ridotta in condizioni disastrose. Sono di quelli che si batterono negli anni Settanta del secolo scorso per ottenere una riforma sanitaria che a tutte le persone riconoscesse il diritto alla salute e all'assistenza. Oggi i ladri che tutto saccheggiano della riforma sanitaria han fatto strame, e delle vite dei piu' bisognosi di aiuto; e mentre di tutto ci derubano, all'unisono ripetono l'allegro ritornello: che non ci sono soldi per il diritto alla salute, alla cura, all'assistenza. Ma ci sono per ammazzare afgani e libici.

Ed e' inutile che aggiunga che vivo in un paese in cui il governo golpista da anni sta distruggendo la scuola pubblica: e sempre la stessa intona tiritera: non ci sono soldi per il diritto allo studio (ovvero per il diritto all'interiore responsabilita' e liberta' ed alla solidarieta' che ogni essere umano congiunge all'umanita' intera: responsabilita', liberta' e solidarieta' che dell'accesso al sapere comune sono il frutto piu' prezioso). Ma ci sono per ammazzare afgani e libici.

E dunque: quanto costa l'illegale, criminale partecipazione italiana alla guerra afgana ed alla guerra libica?

*

Ma lei - obietta il volto ora rubicondo ed ora emaciato che mi fissa sorpreso e sdegnato dall'acquario televisivo e insieme ammicca ossequioso e servile al padron suo rapace e bombardiere - ma lei, caro signore, cosi' ne fa quasi una questione personale...

E' sempre una questione personale.

E' sempre una questione personale. Di persone che vengono uccise e di persone che uccidono. E di persone rese complici del'orrore, e di persone che complici delle stragi non vogliono essere.

Di questo stiamo parlando, nessuno e' fuori del sacco, nessuno e' al di sopra della mischia: chi non salva le vite le uccide, chi non si oppone alla guerra ne e' complice, chi non sceglie la nonviolenza alla violenza massacratrice si e' gia' prostituito.

 

11. ACCECATI

 

Accecati dinanzi all'illegale, criminale partecipazione italiana alla guerra afgana, che continua, strage dopo strage.

Accecati dinanzi all'illegale, criminale partecipazione italiana alla guerra libica, che continua, strage dopo strage.

Accecati dinanzi all'illegale, criminale persecuzione razzista e schiavista compiuta dallo stato italiano nei confronti dei migranti.

Accecati dinanzi al terrorismo di stato degli Usa ed alla complicita' italiana con esso.

Accecati dinanzi alla catastrofe nucleare di Fukushima, col governo golpista italiano impegnato ad impedire il referendum, cosi' da poter tra qualche mese nuovamente tentare di imporre la criminale follia nucleare nel nostro paese.

Accecati dinanzi al colpo di stato berlusconiano.

Accecati dinanzi alla complicita' della quasi totalita' del ceto politico col colpo di stato berlusconiano.

Accecati dinanzi al potere mafioso che si fa regime, in Italia e nel mondo.

Accecati dinanzi alla devastazione ambientale che sta portando al collasso della biosfera.

Accecati dinanzi alla barbarie dei poteri dominanti che stanno recando l'umanita' alla catastrofe.

*

Tornare a vedere la realta'.

Scegliere la nonviolenza.

 

12. ELEZIONI AMMINISTRATIVE E REFERENDUM

 

Vale anche per questa tornata di elezioni amministrative un ragionamente che piu' volte abbiamo dovuto fare negli ultimi vent'anni.

Che fermo restando che occorre svolgere un'analisi concreta della situazione concreta, e quindi luogo per luogo, ente per ente, caso per caso, il dato politico complessivo e' che ancora una volta si pone l'esigenza di contrastare il regime berlusconiano e il suo colpo di stato razzista e bellicista.

Cosicche', ovunque sia possibile, si voti a sinistra per liste e per persone candidate che si oppongono al blocco berlusconiano, neofascista e filomafioso; si voti a sinistra per liste e per persone candidate impegnate contro la guerra e contro il razzismo, per il rispetto della legalita' costituzionale, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la difesa dell'ambiente. Sperando che ve ne siano ovunque si voti, di liste e candidature con queste caratteristiche.

*

Per quanto concerne i referendum si prosegua nell'azione informativa, di documentazione e sensibilizzazione su tutti e quattro i referendum: se anche poi il governo golpista con ignobili escamotages riuscisse ad impedire l'effettuazione di uno o piu' di essi (sara' la Corte di Cassazione a pronunciarsi in merito tra pochi giorni), e' comunque decisivo vincere quelli restanti.

In particolare contro la criminale follia nucleare e in difesa dell'acqua bene comune e diritto umano occorre continare in questi giorni a consolidare ed estendere la consapevolezza che e' necessario che il popolo italiano nell'esercizio diretto della sua sovranita' esprima una decisione che il governo golpista non possa violare.

 

13. UN MESSAGGIO NELLA BOTTIGLIA

 

Distratti da mille sciocchezze, ed anche da cose importanti ma non cosi' importanti ed urgenti come le tre decisive, i nativi italiani non si avvedono di essere stati ridotti a complici di tre crimini di dimensioni immani.

Le guerre in Afghanistan e in Libia, cui l'Italia illegalmente, criminalmente partecipa; guerre che ogni giorno causano stragi e devastazioni.

La persecuzione razzista dei migranti da parte dell'Italia e dell'Unione Europea; persecuzione che da anni ha caratteri specificamente hitleriani.

La catastrofe ambientale provocata da un modello di sviluppo predatorio che devastando irreversibilmente la biosfera sta materialmente divorando il futuro della civilta' umana.

Tre crimini che hanno alla loro base un'ideologia precisa: l'ideologia del potere maschilista e patriarcale, l'ideologia che e' alla radice dell'esercizio del potere come violenza proprietaria e assassina.

*

A fronte di questo indicibile orrore, la ex-sinistra politica organizzata ed istituzionale italiana di cedimento in cedimento si e' resa pressoche' integralmente complice, e complice giuliva, delle dominanti politiche naziste (i campi di concentramento, le guerre stragiste, lo sviluppismo onnidistruttivo). A conferma del fatto che sulle questioni cruciali cedere un poco e' capitolare del tutto.

Ma non meno catastrofica e' stata la parabola del cosiddetto associazionismo democratico: da quando - negli anni Ottanta - accetto' di lasciarsi schedare, aziendalizzare, finanziare ex alto e quindi rendere parassitario, parastatale e fiancheggiatore dello smantellamento del welfare state, e' stata una rovinosa caduta che tuttora continua, a livelli sempre piu' abissali.

E nulla mette conto di dire delle tronfie burocrazie del defunto movimento pacifista da se' medesime intombatesi sotto le loro ambiguita' e collusioni, la corruzione, puerilizzazione e subalternita' che pervasivamente hanno introiettato e propagato.

Quanto a certi fenomeni antipolitici scambiati per "il nuovo che avanza" e che invece sono non piu' che populismo fascistizzante, bastera' segnalare come su guerra e razzismo le posizioni da essi espresse siano a un dipresso le medesime della destra eversiva al potere.

Che poi in Italia vi siano tante brave persone e' fuor di dubbio, ma e' fuor di dubbio anche il fatto che il tempo che dovrebbero dedicare alla riflessione e alla lotta lo dedicano perlopiu' a lasciarsi narcotizzare dalla televisione, di bel nuovo ignari che dalla televisione - per dirla in breve - parlano sempre e solo gli assassini e i loro complici.

In questa scellerata passivizzazione di massa, in questa subalternita' totalitaria, in questa fuga dalla liberta' ovvero dalla responsabilita', in questa generalizzata resa che favorisce quei piu' scellerati crimini e' il sigillo della distretta dell'ora presente.

*

Cosa resta?

Resta la nonviolenza.

Resta la nonviolenza. Ma anche qui occorrera' capirsi.

Non la nonviolenza fanciullesca e farfallona degli ingenui cosi' ingenui da autoproclamarsi "nonviolenti" (quando il buon Capitini - che sapeva di cosa parlava e che soprattutto ne aveva dato prova resistendo al fascismo - suggeriva di adottare la piu' modesta ma piu' rigorosa definizione di "amici della nonviolenza").

E non la caricatura della nonviolenza di chi pensa che essa coincida con le buone maniere a tavola.

E non la pseudo-nonviolenza di chi pensa che basti far l'elemosina al mendicante e non partecipare alle spedizioni squadriste per poter dimenticare che il proprio privilegio si regge sull'altrui schiavitu'.

La nonviolenza che resta, la nonviolenza che occorre, e' quella tragica e apocalittica della "compagnia della buona morte" di cui scriveva Piero Gobetti.

E' la nonviolenza delle barricate che eredita l'esperienza della Prima Internazionale, e' la nonviolenza del "partito dei fucilati" nella Resistenza europea contro il nazifascismo, e' la nonviolenza del movimento delle donne in lotta in questa immensa Ciudad Juarez, e' la nonviolenza della resistenza contadina negli infiniti sud del mondo, e' la nonviolenza delle reti di umanita' resistente fin entro i gulag e i lager che pervadono il pianeta.

E' la nonviolenza di Mohandas Gandhi e di Chico Mendes, di Martin Luther King e di Marianella Garcia, di Iqbal Masih e di Anna Politkovskaja.

E' la nonviolenza pensata e agita da Rosa Luxemburg, da Virginia Woolf, da Simone Weil, da Hannah Arendt, da Franca Ongaro Basaglia, da Germaine Tillion, dalle Madri di Plaza de Mayo, dalle Donne in Nero, da Vandana Shiva.

Questa nonviolenza, la nonviolenza che occorre, e' il progetto politico necessario oggi alla salvezza dell'umanita'.

Questa nonviolenza, la nonviolenza che occorre, e' la lotta politica necessaria oggi alla salvezza dell'umanita'.

Questa nonviolenza, la nonviolenza che occorre, e' l'azione diretta nonviolenta che con la forza della verita' effettualmente contrasta la guerra, il razzismo, l'ecocidio.

Questa nonviolenza, la nonviolenza che occorre, e' l'azione diretta nonviolenta piu' forte degli eserciti e delle armi, piu' forte della violenza delle mafie e dei regimi, piu' forte dei poteri assassini.

Questa nonviolenza, la nonviolenza che occorre, e' l'azione diretta nonviolenta con cui qui ed ora dobbiamo far cessare la partecipazione italiana alla guerra, dobbiamo far cessare la persecuzione razzista dei migranti, dobbiamo far cessare la distruzione della casa comune dell'umanita' intera.

Questa nonviolenza, la nonviolenza che occorre, e' l'azione diretta nonviolenta con cui qui ed ora dobbiamo imporre le dimissioni del governo della guerra e del razzismo, del governo della speculazione e dell'inquinamento, del governo del saccheggio e della corruzione, del governo del maschilismo e del patriarcato.

Questa nonviolenza, la nonviolenza che occorre, e' l'azione diretta nonviolenta che nel suo farsi riconosce e invera i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Questa nonviolenza, la nonviolenza che occorre, e' l'azione diretta nonviolenta che si oppone concretamente alla violenza. O non e' nulla.

 

14. CONTRO GUERRA E RAZZISMO

 

Contro guerra e razzismo.

Per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

La nonviolenza e' in cammino.

La nonviolenza e' il cammino.

 

15. OPPORSI ALLA GUERRA E AL RAZZISMO CON LA FORZA DELLA NONVIOLENZA

 

Di stragi consiste la guerra, di stragi di esseri umani.

Di persecuzioni consiste il razzismo, di persecuzioni di esseri umani.

E' diritto e dovere di ogni essere umano opporsi alle stragi e alle persecuzioni.

E' diritto e dovere di ogni essere umano opporsi alla guerra e al razzismo.

Solo la scelta della nonviolenza riconosce e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Solo la forza della nonviolenza si oppone in modo adeguato e coerente alla violenza nemica dell'umanita'.

 

16. CONTRO LA GUERRA E CONTRO IL RAZZISMO OCCORRE L'AZIONE DIRETTA NONVIOLENTA

 

Contro la guerra e contro il razzismo occorre l'azione diretta nonviolenta per difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Contro l'eversione dall'alto berlusconiana occorre l'azione diretta nonviolenta per difendere la legalita' e la democrazia, la nostra Repubblica e la nostra Costituzione.

Contro la violenza assassina del terrorismo degli stati, delle associazioni criminali e dei singoli, occorre l'azione diretta nonviolenta in difesa della vita di ogni essere umano.

Solo la nonviolenza si oppone alla violenza.

Solo se si oppone alla violenza la nonviolenza e' tale.

 

17. L'ALTERNATIVA NECESSARIA E URGENTE A SFRUTTAMENTO, INQUINAMENTO E DEVASTAZIONE AMBIENTALE, GUERRA, RAZZISMO, MASCHILISMO E PATRIARCATO

 

L'alternativa necessaria e urgente e' la nonviolenza, femminista, plurale.

La consapevolezza necessaria e urgente e' la nonviolenza, femminista, plurale.

La lotta necessaria e urgente e' la nonviolenza, femminista, plurale.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

18. LAZZARO LAZZARACCI: LE STRAGI CHE L'ITALIA STA COMPIENDO

 

Le stragi che l'Italia sta compiendo

in Libia, sull'Italia ricadranno.

Quando si compie un male si' tremendo

sul criminale ricadra' a suo danno.

Piangono oggi i libici e domani

a piangere saranno gli italiani.

 

La complice vilta' di chi non ferma

i quotidiani eccidi di innocenti

ma resta immoto qual beffarda erma

il cui sorriso cela aguzzi i denti,

non si stupisca quando verra' il giorno

che quell'orrore qui fara' ritorno.

 

Non potra' chiedere pieta' domani

chi oggi altrui pieta' non ha concesso:

anche il suo corpo verra' fatto a brani

da chi apprese il suo messaggio stesso.

Il forte che oggi il debole divora

ugual tortura avra' nella sua ora.

 

Mi chiedo come possa infine uscire

da questo cerchio di dolore e morte

l'umanita', e come dalle spire

dell'odio possa liberarsi e sorte

mutare quindi ed una nuova storia

aprire, che del bene sia vittoria.

 

Comincia tu a resistere alla guerra

comincia tu ad opporti all'oppressione

comincia tu a proteggere la terra,

l'umanita'. Contrasta l'abiezione.

Ascolta il canto della tua coscienza:

questa speranza chiamo nonviolenza.

 

19. ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE UN VOTO A SINISTRA (CON CINQUE RAGIONI, TRE CRITERI E UNA SPERANZA)

 

Per le elezioni amministrative ovviamente e' necessario valutare caso per caso ogni singola realta' locale.

E tuttavia una indicazione complessiva e' possibile e necessario darla: votare a sinistra.

*

E votare a sinistra per cinque ragioni.

La prima ragione: votare a sinistra contro l'eversione dall'alto berlusconiana.

La seconda ragione: votare a sinistra per la legalita' e la democrazia.

La terza ragione: votare a sinistra contro la guerra e contro il razzismo, per la pace e la solidarieta'.

La quarta ragione: votare a sinistra per difendere l'ambiente casa comune dell'umanita' intera, e il diritto di ogni persona alla salute e all'assistenza, alla dignita' e a un mondo vivibile.

La quinta ragione: votare a sinistra per contrastare lo sfruttamento e l'oppressione in ogni loro forma; per affermare l'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani e la comune responsabilita' per i beni comuni.

*

Ma valgono anche alcuni ulteriori criteri generali.

Un primo criterio generale: votare solo persone decenti in liste decenti; se in una lista elettorale vi e' anche un solo malfattore o soverchiatore, quella lista non puo' essere votata.

Un secondo criterio generale: votare preferenzialmente candidate donne; in una societa' e in un sistema politico-istituzionale ancora cosi' fortemente e violentemente maschilista e patriarcale, e' ragionevole e doveroso votare preferenzialmente per candidate donne.

Un terzo criterio generale: votare per liste e persone candidate che abbiano programmi concretamente consapevoli della necessita' di fermare il disastro ambientale e di difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, comprese le generazioni future.

*

Una speranza infine: che sia possibile votare per persone amiche della nonviolenza, e che cresca tra le persone elette al governo della cosa pubblica anche nell'articolazione degli enti locali la consapevolezza della necessita' della scelta della nonviolenza sia nell'azione politica che in quella amministrativa. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

20. SE TU NON TI ARRENDI

 

Il fascismo non puo' vincere, se tu non ti arrendi.

Per quanto grande e distruttiva possa essere la forza del regime della violenza, la nonviolenza e' piu' forte.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

21. BALBERTO BALBETTONI: NON LO RACCONTA LA TELEVISIONE

 

Non lo racconta la televisione

la puzza del tuo corpo che marcisce

lo squarcio aperto dove incancrenisce

e invermina la carne, l'impressione

 

che dalle viscere cola e fluisce

insieme la tua vita e la ragione

la tua dignita' infranta e la passione:

resta il letame e l'anima svanisce.

 

Dalla televisione vedi solo

l'areo che veleggia nell'azzurro

la nuvoletta del colpo azzeccato

 

e quelle bombe ci hanno massacrato

di noi facendo stracci in un sussurro

disfatti in pozza di brago e di bolo.

 

22. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

Numero 691 del 18 settembre 2012

 

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