Telegrammi. 1045



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1045 del 15 settembre 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. "Viterbo oltre il muro": Che mille voci si levino contro la guerra

2. Lettera aperta al Ministro dell'Economia e delle Finanze:  "Non un giorno di piu'". Appello per la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana

3. Segnalazioni librarie

4. La "Carta" del Movimento Nonviolento

5. Per saperne di piu'

 

1. APPELLI. "VITERBO OLTRE IL MURO": CHE MILLE VOCI SI LEVINO CONTRO LA GUERRA

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Oltre dieci anni di partecipazione italiana alla guerra afgana, oltre dieci anni di stragi di cui anche noi cittadini italiani portiamo la responsabilita' per non aver impedito allo stato italiano di prendervi parte (una partecipazione folle e criminale in flagrante violazione dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana).

Dieci anni di stragi e devastazioni. Di imbarbarimento la' e qui, di desensibilizzazione nostra di fronte al dolore degli altri, di nostra effettuale complicita' con il quotidiano massacro.

Quante persone sono state uccise? Quante mutilate per sempre? Quante ferite? Quante private di tutti i loro beni? Quante ridotte a una vita che e' mera sofferenza?

Questo orrore deve finire.

L'Italia deve cessare di contribuire a massacrare il popolo afgano. L'Italia deve cessare di fare la guerra. L'Italia deve opporsi alla guerra ed impegnarsi per la pace.

*

Ci uniamo quindi alla campagna nonviolenta "Non un giorno di piu'" per la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana; per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione; per il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Chiediamo al Presidente della Repubblica, al Governo e al Parlamento che lo stato italiano cessi immediatamente di partecipare alla guerra afgana, e si impegni concretamente per la pace che salva le vite.

*

Chiediamo a tutte le persone, i movimenti, le associazioni e le istituzioni che hanno a cuore il diritto alla vita e alla dignita' di tutti gli esseri umani, che hanno a cuore la civile convivenza e la solidarieta' che l'intera umanita' unisce, di aderire alla campagna nonviolenta "Non un giorno di piu'" per la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana, e di promuovere iniziative ed appelli a tal fine.

*

Che mille voci si levino contro la guerra.

Che si rispetti il dettato della Costituzione della Repubblica Italiana: "L'Italia ripudia la guerra".

Che si abolisca la guerra prima che essa distrugga la civilta' umana.

*

"Viterbo oltre il muro", gruppo di formazione e informazione nonviolenta

Viterbo, 14 settembre 2012

 

2. DOCUMENTAZIONE. LETTERA APERTA AL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE: "NON UN GIORNO DI PIU'". APPELLO PER LA CESSAZIONE IMMEDIATA DELLA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA AFGANA

 

Signor Ministro dell'Economia e delle Finanze,

la partecipazione italiana alla guerra afgana oltre a costituire una flagrante violazione golpista dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana, oltre a costituire una flagrante violazione del diritto internazionale, oltre a costituire un crimine contro l'umanita', e' anche un colossale sperpero di risorse pubbliche.

Un colossale sperpero di risorse pubbliche, di denaro dei cittadini italiani che invece di essere utilizzato per il benessere della nostra popolazione e' criminalmente usato a fini di male, di omicidio e distruzione, e' criminalmente usato per massacrare la popolazione afgana.

Quale indicibile orrore. E quale scellerata idiozia.

*

Un colossale sperpero di risorse pubbliche. Un crimine contro l'umanita'.

Abbiamo gia' chiesto al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti di Camera e Senato, un impegno per la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana; per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione; per il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Questo impegno ora chiediamo direttamente anche a lei.

*

Forse piu' dei suoi colleghi ministri lei, per l'incarico di cui e' investito, e' in condizione di valutare come i denari pubblici criminalmente sperperati nella guerra afgana potrebbero e dovrebbero piuttosto essere utilizzati per il benessere della popolazione italiana. Qualunque persona ragionevole lo capisce, ma da dieci anni i governi e il parlamento sembrano non volerlo riconoscere. Eppure e' cosi' semplice e cosi' evidente.

Lo spieghi ai suoi colleghi. Si impegni per salvare le vite umane che giorno dopo giorno la guerra afgana divora. Si impegni per il bene ad un tempo della popolazione afgana e di quella italiana, si impegni per il bene ad un tempo del nostro paese e dell'intera umanita'. Si impegni affinche' l'Italia receda da una guerra criminale e torni al rispetto della sua legge fondamentale.

Si adoperi senza ulteriori indugi per la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana; per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione; per il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Non attenda un giorno di piu' per fare una cosa buona e giusta, doverosa e necessaria.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Cessi immediata la partecipazione italiana alla guerra afgana.

*

Distinti saluti,

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 14 settembre 2012

 

3. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riedizioni

- Emanuele Castellani (a cura di), Canova, Skira'-Rcs, Milano 2005, 2012, pp. 192, euro 6,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

- Fiorenzo Fisogni (a cura di), Rodin, Skira'-Rcs, Milano 2005, 2012, pp. 192, euro 6,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

- Carlo Maria Martini, Parlate con il cuore, Rcs, Milano 2012, pp. 154, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

- Daniele Novara, Dalla parte dei genitori, Franco Angeli, Milano 2009, Rcs, Milano 2012, pp. XII + 244, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

*

Strumenti

- Pietro Ichino (a cura di), Codice del lavoro, Italia Oggi - Erinne, Milano 2012, pp. L + 910, euro 11,90 (in supplemento al quotidiano "Italia oggi").

 

4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

5. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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Numero 1045 del 15 settembre 2012

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