Telegrammi. 952



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 952 del 14 giugno 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Contro la guerra, gli eserciti, le armi

2. L'appello dei giuristi in difesa della Costituzione

3. Associazione "Respirare": Gli esseri fatti d'acqua e i circensi senza pane

4. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. CONTRO LA GUERRA, GLI ESERCITI, LE ARMI

 

Contro la guerra, gli eserciti, le armi.

Contro tutte le uccisioni.

Pace, smilitarizzazione, disarmo.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

2. REPETITA IUVANT. L'APPELLO DEI GIURISTI IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE

[Riproponiamo ancora il seguente appello]

 

Con una inammissibile precipitazione il Senato ha approvato in commissione un disegno di legge di riforma costituzionale che s'intende portare in aula gia' martedi' prossimo. Ma la Costituzione non puo' essere profondamente mutata senza una vera discussione pubblica, senza che i cittadini adeguatamente informati possano far sentire la loro voce. E' inaccettabile che la richiesta di partecipazione, cosi' forte ed evidente proprio in questo momento, venga ignorata proprio quando si vuole addirittura modificare l'intero edificio costituzionale. I cittadini, che negli ultimi tempi sono tornati a guardare con fiducia alla Costituzione, non possono essere messi di fronte a fatti compiuti.

Offrendo ad una opinione pubblica offesa da prevaricazioni e prepotenze un'esigua riduzione del numero dei parlamentari, che passerebbero da 630 a 508 alla Camera e da 315 a 254 al Senato, si vuol cogliere l'occasione per alterare pericolosamente l'assetto dei poteri istituzionali (la riduzione dei parlamentari puo' essere affidata ad una legge costituzionale a se' stante, senza stravolgere la Costituzione). Viene attribuita una posizione assolutamente centrale al Presidente del Consiglio, mortificando il Parlamento e ridimensionando in maniera radicale la funzione di garanzia del Presidente della Repubblica. Il Parlamento e' conculcato nelle sue stesse funzioni e nella sua liberta', fino a poter essere sciolto dallo stesso Presidente del Consiglio, nel caso votasse contro una sua legge sulla quale fosse stata posta e negata la fiducia. L'intreccio tra sfiducia costruttiva e potere del Presidente del Consiglio di chiedere lo scioglimento delle Camere attribuisce a quest'ultimo un improprio strumento di pressione e rende marginale il ruolo del Presidente della Repubblica. I problemi del bicameralismo vengono aggravati, il procedimento legislativo complicato. Gli equilibri costituzionali sono profondamente alterati, cancellando garanzie e bilanciamenti propri di un sistema democratico. E ora si propone di passare da una repubblica parlamentare ad una presidenziale, di mutare dunque la stessa forma di governo, addirittura con un emendamento che sara' presentato in aula all'ultimo momento.

I firmatari di questo documento denunciano all'opinione pubblica la gravita' di questa iniziativa per i pregiudizi che puo' arrecare alle istituzioni della repubblica e si rivolgono a tutti i parlamentari perche' rinuncino a portare avanti una modifica tanto pericolosa del sistema costituzionale.

*

Umberto Allegretti, Gaetano Azzariti, Lorenza Carlassare, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Domenico Gallo, Ferdinando Imposimato, Raniero La Valle, Alessandro Pace, Alessandro Pizzorusso, Eligio Resta, Stefano Rodota', Gustavo Zagrebelsky

 

3. RIFLESSIONE. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": GLI ESSERI FATTI D'ACQUA E I CIRCENSI SENZA PANE

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Gli esseri fatti d'acqua sono gli esseri umani. E l'acqua che costituisce gran parte del loro corporeo consistere devono assumerla frequentemente: privati dell'acqua muoiono. L'accesso all'acqua potabile e' quindi un bisogno primario; senza acqua potabile viene meno il primo diritto umano: il diritto a vivere.

*

A Viterbo l'acqua e' avvelenata da una esorbitate presenza di arsenico, ben oltre il limite massimo tollerabile stabilito dall'Unione Europea (10 microgrammi per litro), limite massimo che peraltro e' il doppio del limite massimo tollerabile indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' (5 microgrammi per litro).

Primo dovere delle istituzioni locali sarebbe quello di adoperarsi per garantire acqua potabile alla popolazione. Cosa agevolmente realizzabile installando adeguati dearsenificatori nei punti di captazione delle acque poi immesse nei pubblici acquedotti.

Ma, con pochissime eccezioni, la gran parte delle istituzioni locali e del ceto politico sembra essere in tutt'altre faccende affaccendata.

Vediamo: l'ente gestore dei servizi idrici in molti Comuni del viterbese, la Talete spa, e' - per dirla in lingua corrente -un carrozzone mangiasoldi, una fabbrica di debiti, un erogatore di veleno, oltre che un rapinatore di pesanti bollette per la presunta fornitura ai cittadini di acqua potabile quando invece - per sua stessa esplicita ammissione - fornisce veleno.

La gran parte dei pubblici amministratori dei Comuni in cui l'arsenico viene diffuso nelle case al posto dell'acqua potabile dapprima si e' distinta nell'ignobile operazione di negare che vi fosse un problema, poi ha usato ogni sorta di squallidi mezzucci pur di non affrontare il problema, infine e attualmente si dedica al gioco dello scaricabarile, dichiarando la propria incapacita' e irresponsabilita' (ma se sono incapaci ed irresponsabili perche' pretendono di continuare a governare gli enti locali?), mentre la popolazione continua ad essere avvelenata.

La Regione Lazio sperpera ingenti risorse a destra e a manca, ma per contribuire a garantire acqua potabile ha fatto cosi' poco che il nulla e' poco meno.

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Nel frattempo viene l'estate e le amministrazioni locali ed il ceto politico sono impegnati a promuovere le sagre paesane, a finanziare spettacolini d'ogni sorta, a rigiocare il gioco del clientelismo, mentre la popolazione continua ad essere avvelenata.

"Panem et circenses" e' lo storico motto di tutti i regimi oppressivi intenti alla costruzione del consenso con provvedimenti demagogici e narcotici per mantenere la schiavitu'; qui si fa di piu': circenses sine pane; circenses sine aqua.

E poiche' si avvicinano le elezioni amministrative e quelle politiche del 2013, e poiche' alla fine del 2012 scade l'ennesima sciagurata deroga da parte dell'Unione Europea (deroga che fu stoltamente, scelleratamente concessa sulla base dell'impegno delle istituzioni italiane a realizzare i dearsenificatori entro il 2012), il teatrino dei politicanti della societa' dello spettacolo ha gia' cominciato ad esibirsi nel solito repertorio di laide menzogne, di criminali pagliacciate, di infami mistificazioni. Evitando di fare le uniche cose che veramente occorrono: dire la verita', cessare di avvelenare le persone, realizzare i dearsenificatori subito.

*

Che fare?

E' semplice, e lo ripetiamo per l'ennesima volta.

a) le istituzioni locali devono prendere atto della drammatica realta' e dire finalmente la triste verita' ai cittadini: ovvero che da anni vengono avvelenati, che l'acqua che ricevono nelle case e per la quale pagano salate bollette e' semplicemente avvelenata;

b) le istituzioni locali devono realizzare subito dearsenificatori alla fonte impegnando per questo fondi del proprio bilancio, salvo successivamente rivalersi sulla Regione Lazio e su altri eventuali soggetti gestionali ed istituzionali inadempienti;

c) e qualora fosse necessario, stante l'urgenza a provvedere ed il palese primario pubblico interesse, e sulla base dei presupposti teste' enunciati, le istituzioni locali devono promuovere anche ad integrazione (ripetiamo: ove necessario) dei costi da sostenere per l'immediata realizzazione dei dearsenificatori una sottoscrizione pubblica coinvolgendo la popolazione (e gli operatori economici e finanziari del territorio, e le altre varie istituzioni, associazioni e fondazioni nel territorio presenti) su base volontaria e con garanzia di adeguati controlli democratici sia sull'uso (e sull'eventuale restituzione qualora se ne dessero le condizioni) degli importi, sia sulla realizzazione delle opere (per evitare sperperi, clientelismo, ruberie, carrozzoni).

*

L'associazione "Respirare"

Viterbo, 13 giugno 2012

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

4. INIZIATIVE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e per contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 952 del 14 giugno 2012

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