Coi piedi per terra. 594



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 594 del 13 giugno 2012

 

In questo numero:

1. No allo stravolgimento golpista della Costituzione della Repubblica Italiana

2. Cinque cose semplici e chiare sull'arsenico nell'acqua e sugli amministratori mendaci ed avvelenatori (23 febbraio 2011)

3. Per sostenere il Movimento Nonviolento

4. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

 

1. EDITORIALE. NO ALLO STRAVOLGIMENTO GOLPISTA DELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

 

Governo e Parlamento recedano dall'insensata e scellerata intenzione di stravolgere la Costituzione della Repubblica Italiana.

Governo e Parlamento rispettino la Carta a fondamento del nostro ordinamento giuridico, la Carta garante dei diritti del popolo italiano.

Governo e Parlamento rispettino la legalita' e la democrazia.

No allo stravolgimento golpista della Costituzione della Repubblica Italiana.

Condividiamo l'appello degli illustri giuristi in difesa della Costituzione, in difesa della Repubblica, in difesa della legalita' e della democrazia.

*

Testo dell'appello e primi firmatari

Con una inammissibile precipitazione il Senato ha approvato in commissione un disegno di legge di riforma costituzionale che s'intende portare in aula gia' martedi' prossimo. Ma la Costituzione non puo' essere profondamente mutata senza una vera discussione pubblica, senza che i cittadini adeguatamente informati possano far sentire la loro voce. E' inaccettabile che la richiesta di partecipazione, cosi' forte ed evidente proprio in questo momento, venga ignorata proprio quando si vuole addirittura modificare l'intero edificio costituzionale. I cittadini, che negli ultimi tempi sono tornati a guardare con fiducia alla Costituzione, non possono essere messi di fronte a fatti compiuti.

Offrendo ad una opinione pubblica offesa da prevaricazioni e prepotenze un'esigua riduzione del numero dei parlamentari, che passerebbero da 630 a 508 alla Camera e da 315 a 254 al Senato, si vuol cogliere l'occasione per alterare pericolosamente l'assetto dei poteri istituzionali (la riduzione dei parlamentari puo' essere affidata ad una legge costituzionale a se' stante, senza stravolgere la Costituzione). Viene attribuita una posizione assolutamente centrale al Presidente del Consiglio, mortificando il Parlamento e ridimensionando in maniera radicale la funzione di garanzia del Presidente della Repubblica. Il Parlamento e' conculcato nelle sue stesse funzioni e nella sua liberta', fino a poter essere sciolto dallo stesso Presidente del Consiglio, nel caso votasse contro una sua legge sulla quale fosse stata posta e negata la fiducia. L'intreccio tra sfiducia costruttiva e potere del Presidente del Consiglio di chiedere lo scioglimento delle Camere attribuisce a quest'ultimo un improprio strumento di pressione e rende marginale il ruolo del Presidente della Repubblica. I problemi del bicameralismo vengono aggravati, il procedimento legislativo complicato. Gli equilibri costituzionali sono profondamente alterati, cancellando garanzie e bilanciamenti propri di un sistema democratico. E ora si propone di passare da una repubblica parlamentare ad una presidenziale, di mutare dunque la stessa forma di governo, addirittura con un emendamento che sara' presentato in aula all'ultimo momento.

I firmatari di questo documento denunciano all'opinione pubblica la gravita' di questa iniziativa per i pregiudizi che puo' arrecare alle istituzioni della repubblica e si rivolgono a tutti i parlamentari perche' rinuncino a portare avanti una modifica tanto pericolosa del sistema costituzionale.

Umberto Allegretti, Gaetano Azzariti, Lorenza Carlassare, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Domenico Gallo, Ferdinando Imposimato, Raniero La Valle, Alessandro Pace, Alessandro Pizzorusso, Eligio Resta, Stefano Rodota', Gustavo Zagrebelsky

 

2. HERI DICEBAMUS. CINQUE COSE SEMPLICI E CHIARE SULL'ARSENICO NELL'ACQUA E SUGLI AMMINISTRATORI MENDACI ED AVVELENATORI (23 FEBBRAIO 2011)

[Riproponiamo il seguente testo]

 

Mentono due volte i mascalzoni che ancor oggi continuano a blaterare che "manca chiarezza" e "bisogna evitare allarmismi" sulla questione dell'arsenico nell'acqua destinata al consumo umano.

In verita' le cose sono da molto tempo fin troppo chiare.

In verita' prosegue l'avvelenamento della popolazione per responsabilita' diretta e criminale di pubblici amministratori sciagurati.

*

Sara' dunque opportuno ripetere ancora una volta cio' che da tempo e' evidente a tutte le persone ragionevoli.

1. La legge in vigore prevede che il limite massimo consentito di presenza di arsenico nell'acqua per consumo umano e' di 10 microgrammi per litro di acqua. Ove il limite sia superato occorre che i sindaci dei Comuni emettano ordinanza di non potabilita', e le istituzioni provvedano ad approvvigionare altrimenti la popolazione di acqua potabile. Chi dice altra cosa mente sapendo di mentire. Chi dice altra cosa si colloca fuori e contro la legge. Quei pubblici amministratori che in questi mesi hanno continuato a costringere la popolazione a bere acqua avvelenata, ed hanno ingannato la popolazione, devono essere perseguiti per il crimine commesso.

2. E' dovere delle istituzioni informare correttamente la popolazione: ne va della vita, ne va della salute delle persone. Molte dichiarazioni rilasciate e taluni documenti diffusi negli ultimi mesi ed ancora nelle ultime settimane da vari enti pubblici contengono notizie false e tendenziose, e che hanno contribuito alla prosecuzione dell'avvelenamento della popolazione. Tutti coloro che sono stati complici in questo infame gioco al massacro, in questa ignobile propalazione di menzogne, devono essere perseguiti per il crimine commesso.

3. E' dovere delle istituzioni garantire acqua potabile alla popolazione. Gli interventi agevolmente possibili ed assolutamente necessari ed urgenti sono stati indicati da mesi dall'"Associazione italiana medici per l'ambiente". I pubblici amministratori che hanno ritardato ed ancora ritardano questi interventi adeguati ed indispensabili devono essere perseguiti per il crimine commesso.

4. E' dovere delle istituzioni realizzare interventi strutturali immediati e adeguati per dearsenificare le acque distribuite attraverso i pubblici acquedotti. Le tecnologie appropriate sono disponibili e relativamente semplici. Le risorse pubbliche ci sono. I pubblici amministratori che non hanno voluto e tuttora non vogliono realizzare questi necessari interventi strutturali devono essere perseguiti per il crimine commesso.

5. Sia chiaro: anche una presenza di 10 microgrammi di arsenico per litro di acqua costituisce comunque un avvelenamento. Occorre dearsenificare del tutto l'acqua destinata al consumo umano, o perlomeno ridurla al di sotto della soglia dei 5 microgrammi/litro indicata dall'Organizzazione Mondiale della Sanita'. Ma nel frattempo quantomeno si rispetti ovunque - ovunque - il limite stabilito dalla legge vigente di 10 microgrammi/litro. E quei pubblici amministratori insipienti ed irresponsabili che continuano a costringere la popolazione a bere acqua con presenza di arsenico superiore, ebbene, devono essere perseguiti per il crimine commesso.

 

3. INIZIATIVE. PER SOSTENERE IL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Per chi ha un reddito, un modo per sostenere il Movimento Nonviolento e' destinare ad esso il 5 per mille delle tasse.

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e per contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

4. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

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Numero 594 del 13 giugno 2012

 

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