Telegrammi. 950



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 950 del 12 giugno 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Una lettera aperta al Presidente della Repubblica

2. L'appello dei giuristi in difesa della Costituzione

3. "Economia - ecologia", un incontro di studio a Viterbo

4. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

 

Egregio Presidente della Repubblica,

come si puo' continuare ad essere complici di un crimine cosi' flagrante ed orribile come la guerra afgana?

Come si puo' perseverare in una cosi' palese e scellerata violazione della Costituzione della Repubblica Italiana?

La guerra e' un crimine contro l'umanita'.

La guerra consiste di innumerevoli uccisioni di esseri umani.

La guerra distrugge quella fiducia e quella cooperazione tra gli esseri umani che chiamiamo civilta'.

*

Torni finalmente l'Italia al rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani.

Torni finalmente l'Italia al rispetto della Carta costitutiva delle Nazioni Unite, che fin dal suo preambolo dichiara l'opposizione alla guerra essere il primo impegno dei popoli tutti e di tutte le nazioni.

Torni finalmente l'Italia al rispetto della Costituzione della Repubblica che lapidariamente "ripudia la guerra".

*

Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra afgana.

E si adoperi finalmente l'Italia per la pace con mezzi di pace, per la pace che salva le vite, per il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti, per recare concreto soccorso e non sofferenza ulteriore agli esseri umani nel dolore e nel bisogno; si adoperi finalmente l'Italia per la difesa e la promozione della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Vi e' una sola umanita'.

Vi e' una sola civilta': eredita' e processo plurale e unitario che unisce l'umanita' intera in un comune destino, in un comune impegno. La civilta' che consiste nel salvare le vite, nel prendersi cura dell'umana famiglia e della biosfera in cui vive.

*

Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra afgana.

Torni lo stato italiano al rispetto della legalita', della razionalita', della morale.

In questa tragica distretta dell'umanita', la pace che consiste nel salvare le vite e' il primo dovere di ogni persona decente come di ogni ordinamento giuridico democratico.

*

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 11 giugno 2012

 

2. REPETITA IUVANT. L'APPELLO DEI GIURISTI IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE

[Riproponiamo ancora il seguente appello]

 

Con una inammissibile precipitazione il Senato ha approvato in commissione un disegno di legge di riforma costituzionale che s'intende portare in aula gia' martedi' prossimo. Ma la Costituzione non puo' essere profondamente mutata senza una vera discussione pubblica, senza che i cittadini adeguatamente informati possano far sentire la loro voce. E' inaccettabile che la richiesta di partecipazione, cosi' forte ed evidente proprio in questo momento, venga ignorata proprio quando si vuole addirittura modificare l'intero edificio costituzionale. I cittadini, che negli ultimi tempi sono tornati a guardare con fiducia alla Costituzione, non possono essere messi di fronte a fatti compiuti.

Offrendo ad una opinione pubblica offesa da prevaricazioni e prepotenze un'esigua riduzione del numero dei parlamentari, che passerebbero da 630 a 508 alla Camera e da 315 a 254 al Senato, si vuol cogliere l'occasione per alterare pericolosamente l'assetto dei poteri istituzionali (la riduzione dei parlamentari puo' essere affidata ad una legge costituzionale a se' stante, senza stravolgere la Costituzione). Viene attribuita una posizione assolutamente centrale al Presidente del Consiglio, mortificando il Parlamento e ridimensionando in maniera radicale la funzione di garanzia del Presidente della Repubblica. Il Parlamento e' conculcato nelle sue stesse funzioni e nella sua liberta', fino a poter essere sciolto dallo stesso Presidente del Consiglio, nel caso votasse contro una sua legge sulla quale fosse stata posta e negata la fiducia. L'intreccio tra sfiducia costruttiva e potere del Presidente del Consiglio di chiedere lo scioglimento delle Camere attribuisce a quest'ultimo un improprio strumento di pressione e rende marginale il ruolo del Presidente della Repubblica. I problemi del bicameralismo vengono aggravati, il procedimento legislativo complicato. Gli equilibri costituzionali sono profondamente alterati, cancellando garanzie e bilanciamenti propri di un sistema democratico. E ora si propone di passare da una repubblica parlamentare ad una presidenziale, di mutare dunque la stessa forma di governo, addirittura con un emendamento che sara' presentato in aula all'ultimo momento.

I firmatari di questo documento denunciano all'opinione pubblica la gravita' di questa iniziativa per i pregiudizi che puo' arrecare alle istituzioni della repubblica e si rivolgono a tutti i parlamentari perche' rinuncino a portare avanti una modifica tanto pericolosa del sistema costituzionale.

*

Umberto Allegretti, Gaetano Azzariti, Lorenza Carlassare, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Domenico Gallo, Ferdinando Imposimato, Raniero La Valle, Alessandro Pace, Alessandro Pizzorusso, Eligio Resta, Stefano Rodota', Gustavo Zagrebelsky

 

3. INCONTRI. "ECONOMIA - ECOLOGIA", UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

 

Si e' svolto lunedi' 11 giugno 2012 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", un incontro di studio sul tema "Economia - ecologia: una proposta nonviolenta".

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati testi di Ivan Illich, Alexander Langer, Vandana Shiva.

 

4. INIZIATIVE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e per contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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