Telegrammi. 925



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 925 del 18 maggio 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. In ricordo di Bertrand Russell

2. "L'Italia ripudia la guerra". Una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri

3. A Soriano un incontro con Vito Ferrante

4. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento

5. Segnalazioni librarie

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. MAESTRI. IN RICORDO DI BERTRAND RUSSELL

 

Il 18 maggio ricorre l'anniversario della nascita di Bertrand Russell (nato il 18 maggio 1872 e scomparso il 2 febbraio 1970), il grande filosofo e attivista per la pace e il disarmo.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ricorda come uno dei piu' preziosi e cordiali maestri e ne ripropone la testimonianza e il messaggio ad ogni persona di volonta' buona.

*

Una breve notizia su Bertrand Russell

Bertrand Russell e' una figura pressoche' leggendaria, nato nel 1872 da Lord e Lady Amberley e deceduto quasi un secolo dopo nel 1970 dopo una vita straordinariamente intensa, civilmente impegnata e intellettualmente feconda. Filosofo, scrittore, ha subito la prigione per il suo impegno pacifista ed ha avuto il Premio Nobel per la letteratura; ha promosso iniziative contro la guerra e per il disarmo, per i diritti civili e il progresso sociale; tra tante altre iniziative: quelle per l'obiezione di coscienza, la dichiarazione Einstein-Russell, la lettera "ai potenti della terra", la fondazione del movimento Pugwash, la campagna per il disarmo nucleare, la costituzione del Tribunale internazionale per i crimini di guerra nel Vietnam. Opere di Bertrand Russell: la bibliografia di Russell e' sconfinata, per i temi che maggiormente ci interessano sono particolarmente utili la monumentale Autobiografia, edita da Longanesi, ed i numerosissimi saggi di argomento pacifista, politico ed etico. Una utile antologia essenziale con specifici riferimenti bibliografici e' nel volume di Mario Alcaro, Bertrand Russell, che citiamo di seguito. Opere su Bertrand Russell: specifico su Russell pacifista e impegnato per i diritti umani e' il libro di Mario Alcaro, Bertrand Russell, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1990; piu' centrati sugli aspetti filosofici sono i libri di Alfred J. Ayer, Russell, Mondadori, Milano 1992; Michele Di Francesco, Introduzione a Russell, Laterza, Roma-Bari 1990; Alberto Granese, Che cosa ha veramente detto Russell, Ubaldini, Roma 1971.

 

2. APPELLI. "L'ITALIA RIPUDIA LA GUERRA". UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Signor Presidente del Consiglio dei Ministri,

sovente lei ripete che occorre ridurre la spesa pubblica per risanare il bilancio dello stato.

Ebbene, di tutti gli sperperi dei pubblici denari il piu' grande e piu' grave e' quello che finanzia la guerra.

L'Italia da un decennio sta partecipando illegalmente all'atroce guerra afgana.

Altissimi ne sono i costi in termini di vite umane assassinate.

Ed altissimi ne sono i costi in termini di denaro speso per uccidere invece che per salvare le vite.

Prenda una decisione ragionevole e morale, coerente con la Costituzione della Repubblica Italiana, inveratrice del fondamentale principio "Non uccidere".

Decida l'immediata cessazione della partecipazione italiana alla guerra.

Decidendo l'immediata cessazione della partecipazione italiana alla guerra lei puo' salvare molte vite.

Decidendo l'immediata cessazione della partecipazione italiana alla guerra lei puo' risparmiare ingentissime somme da destinare al bene comune.

Decida l'immediata cessazione della partecipazione italiana alla guerra.

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L'associazione "Respirare"

Viterbo, 17 maggio 2012

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

3. INCONTRI. A SORIANO UN INCONTRO CON VITO FERRANTE

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Il 16 maggio 2012 si e' svolto a Soriano nel Cimino (Vt), nell'ambito di un ciclo di iniziative di riflessione e accostamento alla nonviolenza, un incontro con Vito Ferrante, presidente dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit).

Durante l'incontro Vito Ferrante ha offerto una preziosa e commovente testimonianza della sua esperienza ventennale in difesa del diritto alla salute e della dignita' umana di tutti e tutte.

L'Afesopsit da oltre vent'anni lotta per difendere i diritti delle persone che hanno un disagio mentale; e questa lotta, che potrebbe apparire connessa ad una sola categoria di persone, e' in realta' una lotta per la dignita' umana di tutte e tutti, una lotta che vuol vedere riconosciuta l'umanita' prima della malattia.

L'esclusione degli uomini e delle donne con disagi e' all'ordine del giorno ed avviene anche in quei luoghi preposti all'assistenza.

La stigmatizzazione della malattia mentale oscura ed impedisce il reciproco riconoscimento di umanita' e da' vita a comportamenti che ledono la dignita' umana.

Per eliminare lo stigma e' necessario partire dalle famiglie e fare formazione in modo che si crei cultura sulla malattia e si rompa la coltre di vergogna e di silenzio, che spesso e' dovuta proprio ad una mancanza di conoscenza.

La prevenzione e' importante se si vuole affrontare adeguatamente la malattia, se si vuole aiutare efficacemente le persone.

Per questo l'associazione sta lavorando tra l'altro a progetti di formazione e prevenzione che coinvolgano le famiglie, le scuole, gli operatori dei pubblici servizi.

Da oltre vent'anni l'Afesopsit e' impegnata in un'attivita' di solidarieta' ed assistenza concreta che sostiene i servizi socio-sanitari pubblici e sopperisce alla mancanza di operatori e strutture sul territorio.

E' commovente constatare ed apprendere che ci sono persone che gratuitamente offrono la loro disponibilita', le loro energie, il loro tempo, per aiutare tutti i sofferenti che non ottengono adeguata assistenza dal servizio pubblico. Ma allo stesso tempo la constatazione della necessita' di questi eroi deve indignare. E' inaccettabile che uno Stato che riconosce nella sua Carta Costituzionale il diritto alla salute e all'assistenza faccia tagli sul personale e le strutture dei servizi sanitari pubblici territoriali, abbandonando le persone che hanno un disagio.

Per questo e' di fondamentale importanza appoggiare la lotta dell'Afesopsit, che si batte proprio per la difesa di questi diritti negati.

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I partecipanti all'incontro del 16 maggio 2012

Soriano nel Cimino, 17 maggio 2012

Per ulteriori informazioni: recapito postale: c/o Alessandro Pizzi, contrada Pantane 17/A, 01038 Soriano nel Cimino (Vt), recapito telefonico: 0761748820, recapiti e-mail: alexpizzi at virgilio.it , luisaciavattini at gmail.com

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Allegato primo: Una breve scheda di autopresentazione dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit)

L'Afesopsit, Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia, nasce nel 1993 con l'intento principale di garantire alle persone con disturbo mentale il riconoscimento e l'esercizio dei diritti umani e civili, al fine di poter accedere ad un livello soddisfacente della qualita' di vita propria e dei loro familiari. Qualita' di vita intesa come risposta concreta ai bisogni fondamentali dell'abitare, lavorare, avere relazioni sociali ed affettive e godere del tempo libero. In altre parole contribuire a tradurre nella pratica quotidiana non solo l'applicazione della legge 180, ma sopratutto lo spirito che la anima, basato sul superamento della logica di separatezza che per lungo tempo ha contrapposto concetti del tipo medico/paziente, operatori sociosanitari/familiari, sano/malato, sapere tecnico/altri saperi, istituzioni/associazionismo... e sull'affermazione di una logica di partecipazione democratica, condivisione, reciprocita', mutualita' e collaborazione sinergica. Alle persone con disagio psichico e ai loro familiari, l'Associazione offre accoglienza e ascolto dei bisogni; aiuta a prendere contatto con i vari servizi sanitari e sociali, affinche' venga effettuata la presa in carico non solo della persona in difficolta' ma dell'intero sistema familiare; fornisce loro informazioni riguardo diritti previsti dalla legge (pensione, sussidio...). Offre sostegno psicologico inserendo persone e famiglie all'interno di una rete di auto mutuo aiuto, aiutandole cosi' ad uscire dall'isolamento e dal senso d'impotenza e disperazione che ne consegue. Promuove, insieme alle equipe multidisciplinari dei vari servizi con cui collabora, la formulazione e realizzazione di progetti individuali. Vigila sulla loro effettiva attuazione, sulle modalita' dei processi attivati, sui metodi applicati, in particolare sulla qualita' delle relazioni costruite con l'utente e la sua famiglia, sia in ambito pubblico che privato convenzionato. Infine verifica gli esiti di tali trattamenti e percorsi, soprattutto in relazione alla durata degli stessi.

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Allegato secondo: Per contattare direttamente l'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit)

Si puo' telefonare al presidente Vito Ferrante: 3332056497, e al dottor Walter Tosches: 3207161450; l'e-mail dell'associazione e': afesopsit at libero.it

 

4. INIZIATIVE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e per contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Brian Aldiss, L'albero della vita, Longanesi, Milano 1978, pp. VIII + 216.

- Poul Anderson, A noi le stelle!, Edizioni dello Scorpione, Milano 1967, "Gamma" n. 18, pp. 160.

- Poul Anderson, Il meglio di Poul Anderson, Armenia, Milano 1978, "Robot Antologia" n. 8, pp. 240.

- John Brunner, La scacchiera, Mondadori, Milano 1969, 1979, "Urania" n. 799, pp. 256.

- John Brunner, Le finestre del cielo, Casa Editrice La Tribuna, Piacenza 1972, "Science fiction book club" n. 43, pp. 242.

- John Brunner, Un dio per la Terra, Edizioni dello Scorpione, Milano 1967, "Gamma" n. 20, pp. 160.

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 925 del 18 maggio 2012

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