Telegrammi. 250



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 250 del 13 luglio 2010
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail:
nbawac at tin.it
 
Sommario di questo numero:
1. Paolo Arena e Marco Graziotti intervistano Maria G. Di Rienzo
2. Paolo Arena e Marco Graziotti intervistano Roberto Mazzini
3. Marilena Spriano: L'unica strada
4. Il 15 luglio a Ronciglione
5. Da Nepi per Nangololo
6. Il cinque per mille al Movimento Nonviolento
7. "Azione nonviolenta"
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'
 
1. LA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA. PAOLO ARENA E MARCO GRAZIOTTI INTERVISTANO MARIA G. DI RIENZO
[Ringraziamo Paolo Arena (per contatti: paoloarena at fastwebnet.it) e Marco Graziotti (per contatti: graziottimarco at gmail.com) per averci messo a disposizione questa intervista a Maria G. Di Rienzo.

Paolo Arena e Marco Graziotti fanno parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che si svolgono settimanalmente a Viterbo.

Maria G. Di Rienzo e' una delle principali collaboratrici di questo foglio; prestigiosa intellettuale femminista, saggista, giornalista, narratrice, regista teatrale e commediografa, formatrice, ha svolto rilevanti ricerche storiche sulle donne italiane per conto del Dipartimento di Storia Economica dell'Universita' di Sydney (Australia); e' impegnata nel movimento delle donne, nella Rete di Lilliput, in esperienze di solidarieta' e in difesa dei diritti umani, per la pace e la nonviolenza. Tra le opere di Maria G. Di Rienzo: con Monica Lanfranco (a cura di), Donne disarmanti, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003; con Monica Lanfranco (a cura di), Senza velo. Donne nell'islam contro l'integralismo, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2005. Un piu' ampio profilo di Maria G. Di Rienzo in forma di intervista e' in "Notizie minime della nonviolenza" n. 81]

 

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come e' avvenuto il suo accostamento alla nonviolenza?

- Maria G. Di Rienzo: Come sbocco naturale di una riflessione politica sulla relazione tra mezzi e fini.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali personalita' della nonviolenza hanno contato di piu' per lei, e perche'?

- Maria G. Di Rienzo: Martin Luther King e Rosa Parks perche' sono i primi che ho incontrato in ordine di tempo e quelli che hanno acceso il mio sogno; Barbara Deming per la connessione tra femminismo e nonviolenza; Lisistrata, perche' anche se non e' mai esistita incarna tutte le sconosciute maestre di nonviolenza dall'inizio dell'umanita' ad oggi; Mao Valpiana perche' e' la “presenza-pazienza persistente” della nonviolenza in Italia.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali libri consiglierebbe di leggere a un giovane che si accostasse oggi alla nonviolenza? E quali libri sarebbe opportuno che a tal fine fossero presenti in ogni biblioteca pubblica e scolastica?

- Maria G. Di Rienzo: Tutto quel che trova di Gandhi, King, Capitini, Dolci. E a parte i testi di questi ultimi, nelle biblioteche vedrei bene: Hannah Arendt, Sulla violenza, Vandana Shiva, Sopravvivere allo sviluppo; Robin Morgan, Il demone amante; David Henry Thoreau, Disobbedienza civile. Anche un po' di manualistica non ci starebbe male (Gene Sharp ecc.).

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali iniziative nonviolente in corso oggi nel mondo e in Italia le sembrano particolarmente significative e degne di essere sostenute con piu' impegno?

- Maria G. Di Rienzo: La lotta nonviolenta delle donne dello Zimbabwe, di Equality Now, del Wluml (Women living under muslim laws) per il mondo, le campagne antimilitariste dei “Beati i costruttori di pace” e di “Cento donne cento bici” per l'Italia.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: In quali campi ritiene piu' necessario ed urgente un impegno nonviolento?

- Maria G. Di Rienzo: Ce n'e' bisogno dappertutto, ma la violenza di genere e' in questo momento la mia preoccupazione principale, e li' vorrei fossero messe energie.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali centri, organizzazioni, campagne segnalarebbe a un giovane che volesse entrare in contatto con la nonviolenza organizzata oggi in Italia?

- Maria G. Di Rienzo: Il Movimento Nonviolento italiano e il Centro di ricerca per la pace di Viterbo.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come definirebbe la nonviolenza, e quali sono le sue caratteristiche fondamentali?

- Maria G. Di Rienzo: Un percorso di liberazione fatto di empatia, egualitarismo, cooperazione, democrazia e gioia.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e femminismo, ecologia, impegno antirazzista e lotta per il riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani, lotta antimafia, lotte del movimento dei lavoratori e delle classi sociali sfruttate ed oppresse, lotte di liberazione dei popoli oppressi, pacifismo, antimilitarismo, disarmo, diritto alla salute e all'assistenza?

- Maria G. Di Rienzo: Avete praticamente nominato il decalogo della nonviolenza. Poiche' la nonviolenza contrasta e trasforma odio, indifferenza, oppressione, dominio, ingiustizia, guerra, terrorismo, stupro, violenza domestica, poverta', tutte le aree citate le sono inestricabilmente connesse.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e psicoterapie?

- Maria G. Di Rienzo: Le esperienze di Basaglia in Italia hanno certamente posto le basi per un rapporto; personalmente conosco meglio gli antipsichiatri come Laing e Cooper e soprattutto il percorso di quest'ultimo mi e' sembrato assai compatibile con la nonviolenza.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e informazione?

- Maria G. Di Rienzo: Le campagne di informazione sono un momento chiave della lotta nonviolenta. E visto lo stato attuale dei mezzi di comunicazione in Italia, per il nostro paese si tratta di un'area critica.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione filosofica?

- Maria G. Di Rienzo: Una nuova universalita', in cui la connessione fra viventi e' centrale.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione delle e sulle religioni?

- Maria G. Di Rienzo: Quasi tutte possono accostarsi alla nonviolenza e crescere bene con essa grazie alla “regola d'oro” del “non fare ad altri cio' che non vorresti fatto a te” (che e' presente in svariate forme nella maggioranza delle religioni attuali).

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'educazione?

- Maria G. Di Rienzo: Crea maestre/i e allieve/i che praticano il rispetto reciproco e sono interessati alla qualita' di cio' che apprendono.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'economia?

- Maria G. Di Rienzo: L'idea che progredire, guadagnare, non significhi competizione ad ogni costo e mera espansione, fare cose “piu' grandi”, avere “di piu'”; l'economia che si ispira alla nonviolenza sa di essere uno strumento al servizio del benessere dei viventi, e non uno scopo in se stessa.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sul diritto e le leggi?

- Maria G. Di Rienzo: La giustizia “riparatrice”, in cui offensore ed offeso possono guarire insieme.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'etica e sulla bioetica? E cosa alla riflessione sulla scienza e la tecnologia?

- Maria G. Di Rienzo: La congruita' fra mezzi e fini.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione storica e alla pratica storiografica?

- Maria G. Di Rienzo: Permette di scoprire e indagare epoche, culture, persone sommerse dalla visione militarista della storia, quelle che non hanno mai smesso di ritessere cio' che la violenza lacera e che sono portatrici di un messaggio di convivenza radicalmente diverso da quel che la storia insegnata a scuola suggerisce.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Tra le tecniche deliberative nonviolente ha una grande importanza il metodo del consenso: come lo caratterizzerebbe?

- Maria G. Di Rienzo: Come una discussione in cui nessuno e' perdente.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Tra le tecniche operative della nonviolenza nella gestione e risoluzione dei conflitti quali ritiene piu' importanti, e perche'?

- Maria G. Di Rienzo: La testimonianza quotidiana, l'azione diretta, l'informazione, perche' sono alla portata di chiunque e sono efficaci.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come caratterizzerebbe la formazione alla nonviolenza?

- Maria G. Di Rienzo: Lavorando su: comunicazione onesta, compassione coraggiosa, pazienza persistente, continua trasformazione, come chiavi di un'esistenza umana.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come caratterizzerebbe l'addestramento all'azione nonviolenta?

- Maria G. Di Rienzo: Come la ricerca di un modo responsabile, giusto, armonioso e pacifico di vivere insieme.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali mezzi d'informazione e quali esperienze editoriali le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far conoscere o a promuovere la nonviolenza?

- Maria G. Di Rienzo: "Azione Nonviolenta", la newsletter “La nonviolenza e' in cammino”.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali esperienze in ambito scolastico ed universitario le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far conoscere o a promuovere la nonviolenza?

- Maria G. Di Rienzo: Le conosco “ad orecchio”, per cui non mi sento di dare un giudizio.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti presenti in Italia danno sovente un'impressione di marginalita', ininfluenza, inadeguatezza; e' cosi'? E perche' accade? E come potrebbero migliorare la qualita', la percezione e l'efficacia della loro azione?

- Maria G. Di Rienzo: Che l'impressione sia quella e' certo. Che l'impressione corrisponda effettivamente alla sostanza delle cose e' meno certo: per quanto riguarda la marginalita' sono d'accordo, meno rispetto all'ininfluenza e all'inadeguatezza. La percezione di queste ultime due potrebbe in gran parte essere ascritta al paradigma della “velocita'”: poiche' le lotte nonviolente sono spesso “a lungo termine” i passi in avanti non sono visti come tali o sembrano minuscoli rispetto alla scala di cio' che si vuole ottenere.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti dovrebbero dotarsi di migliori forme di coordinamento? E se si', come?

- Maria G. Di Rienzo: Dovrebbero certamente. Magari smantellando, prima, al loro interno cio' che ha impedito sino ad ora di farlo: e cioe' condividendo liberamente e con rispetto responsabilita', capacita', esperienze, dando riconoscimento a tutti/e quelli/e che partecipano allo sforzo collettivo e non solo alle persone maggiormente “pubbliche”, affrontando finalmente le questioni di genere in modo serio (sarebbe sufficiente ascoltare, come inizio).

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti dovrebbero dotarsi di ulteriori strumenti di comunicazione? E con quali caratteristiche?

- Maria G. Di Rienzo: Per il momento, non vedo il modo di acquisirne di nuovi, giacche' comporterebbe un impegno finanziario inconcepibile per qualsiasi movimento “dal basso”. Pero' si potrebbe utilizzare meglio quelli che ci sono gia', aprendoli ad altre forme di comunicazione: ad esempio una rivista che organizza un concerto, un gruppo di attivisti che fa un programma radiofonico, ecc.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti tra nonviolenza e movimenti sociali, nonviolenza e istituzioni, nonviolenza e cultura; e ancora: tra nonviolenza e forze politiche, nonviolenza e organizzazioni sindacali, nonviolenza e agenzie della socializzazione; e tra nonviolenza e pratiche artistiche?

- Maria G. Di Rienzo: Sono tutte aree in cui si sono date e si danno esperienze nonviolente, o di accostamento alla nonviolenza; in strutture comunque gerarchiche come partiti, istituzioni e organizzazioni sindacali ci vuole piu' tempo e pazienza affinche' le buone intenzioni si trasformino in qualcosa di concreto, e spesso questo e' vero anche per i movimenti sociali.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e amicizia: quale relazione? E come concretamente nella sua esperienza essa si e' data?

- Maria G. Di Rienzo: Non riesco a pensare ad una relazione affettiva che non sia nonviolenta. Voler bene a qualcuno/a implica non desiderare di fargli/farle del male.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e percezione dell'unita' dell'umanita': quale relazione e quali implicazioni?

- Maria G. Di Rienzo: “Le nostre vite sono connesse. Apparteniamo ad un cerchio di altri”, disse Barbara Deming. Le implicazioni sono che ci somigliamo: somigliamo a coloro che amiamo, somigliamo a coloro che detestiamo, somigliamo ai nostri alleati ed ai nostri oppositori. Il nostro sguardo si affina, quando sappiamo questo, e chi pratica e studia la nonviolenza finisce per sapere questo.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e politica: quale relazione?

- Maria G. Di Rienzo: La nonviolenza e' politica.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e vita quotidiana: quale relazione?

- Maria G. Di Rienzo: Nella vita quotidiana per me e' soprattutto un'attenzione empatica a chi/che cosa ho intorno.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e cura del territorio in cui si vive: quale relazione? E quale relazione tra nonviolenza e cura delle persone con cui si vive?

- Maria G. Di Rienzo: La cura, del territorio e di ogni vivente, e' una delle componenti essenziali della nonviolenza.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: La nonviolenza dinanzi alla morte: quali riflessioni?

- Maria G. Di Rienzo: La morte rimossa, spettacolarizzata, banalizzata, strumentalizzata e' uno dei problemi di percezione della societa' odierna. La nonviolenza non puo' ovviamente liberare dal dolore della perdita, ma puo' insegnare a maneggiarlo meglio, a trasformare cio' che lo accompagna: senso di colpa, paura, depressione e rabbia.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali le maggiori esperienze storiche della nonviolenza?

- Maria G. Di Rienzo: Gandhi (liberazione dell'India), il movimento per i diritti civili in Usa, Rosenstrasse.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale e' lo stato della nonviolenza oggi nel mondo?

- Maria G. Di Rienzo: Sorprendentemente creativo, anche se non sempre ben organizzato. Ogni mese, da anni, racconto un'esperienza nonviolenta nella rubrica che tengo per “Azione nonviolenta”: non ci crederete, ma ogni mese mi arrovello su quale scegliere, perche' ce n'e' sempre in abbondanza.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale e' lo stato della nonviolenza oggi in Italia?

- Maria G. Di Rienzo: Meno creativo del resto del mondo, direi, un po' piu' chiuso, non tanto disposto ad osare cose nuove.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: E' adeguato il rapporto tra movimenti nonviolenti italiani e movimenti di altri paesi? E come migliorarlo?

- Maria G. Di Rienzo: A me sembra meno proficuo di quanto potrebbe essere. Potremmo migliorarlo incontrandoci di piu'.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale le sembra che sia la percezione diffusa della nonviolenza oggi in Italia?

- Maria G. Di Rienzo: Poco conosciuta, parecchio fraintesa, sovente mistificata. Per lo piu' la si confonde/identifica con la fede, il pacifismo o fenomeni esteri.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali iniziative intraprendere perche' vi sia da parte dell'opinione pubblica una percezione corretta e una conoscenza adeguata della nonviolenza?

- Maria G. Di Rienzo: Chi fa informazione corretta nel campo sta lavorando sodo e con passione, ma l'allargamento dello spettro di chi la riceve presenta delle difficolta'. Forse dovremmo sforzarci di collegarla di piu' e meglio al vivere quotidiano delle persone.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e intercultura, nonviolenza e scienze umane, nonviolenza e conoscenza di se': quali relazioni?

- Maria G. Di Rienzo: “Nessun essere umano dovrebbe essere pensato come altro da noi”, scrisse sempre Barbara Deming. Culture, scienze umane e conoscenza di se' diventano qualcosa di diverso dal solito quando ci si avvicina ad esse partendo da questo principio: si liberano dei paradigmi del dominio, del concetto superiore/inferiore, delle forzature relative alla socializzazione.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e linguaggio (ed anche: nonviolenza e semiotica): quale relazione?

- Maria G. Di Rienzo: Personalmente, lo studio della nonviolenza mi ha confermato qualcosa che avevo intuito e cercato di afferrare ed esprimere sin da bambina: le parole sono vive, le parole si trasformano, trasformano chi le ascolta, possono essere trasformate da chi le scrive e le pronuncia. Il linguaggio puo' decrittare se stesso, esponendo le contraddizioni dello stesso male che spesso veicola. Il linguaggio puo' reinventare se stesso, e il vocabolario puo' diventare un'azione nonviolenta. (Scusate l'entusiasmo, le parole sono la mia magia ed il mio mestiere...).

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e stili di vita: quale relazione? Nonviolenza e critica dell'industrialismo; nonviolenza e rispetto per i viventi, la biosfera, la "madre terra"; nonviolenza, compresenza, convivenza, scelte di vita comunitarie; nonviolenza, riconoscimento dell'altro, principio responsabilita', scelte di giustizia, misericordia: quali implicazioni e conseguenze?

- Maria G. Di Rienzo: La nonviolenza ci chiede di essere coscienti, coerenti, responsabili, aperti, capaci di amore: piu' riusciamo ad essere tali, meno il nostro stile di vita e' violento verso i viventi e l'ambiente, meno il nostro scopo nel maneggiare la giustizia e' sopraffazione o vendetta ma sempre piu' ristabilimento di relazioni bilanciate ed armoniose, meno consideriamo industria ed economia come slegate dall'ecosistema, ecc.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e coscienza del limite: quali implicazioni e conseguenze?

- Maria G. Di Rienzo: Chi non vuole o non riconosce “limiti” in realta' sta chiedendo al mondo di salutarlo come tiranno onnipotente. Purtroppo o per fortuna, siamo miliardi su questo pianeta, con miliardi di fratelli e sorelle non umani (verdi e frondosi, a quattro o due zampe, con pinne...) e l'unico modo per avere ed usare le ali della liberta' e' conoscere la loro condizione aerodinamica, sapere quanto in alto si puo' salire, e quando sono affollate le corsie fra le nuvole.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza come cammino: in quale direzione?

- Maria G. Di Rienzo: Verso un mondo in cui potremo vivere, amare, lavorare, riposare, creare, morire senza paura.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e internet: quale relazione? E quali possibilita'?

- Maria G. Di Rienzo: Fino ad ora, parlo per me, la trovo una buona relazione. Grazie ad internet ho incontrato (anche se solo virtualmente) dozzine e dozzine di straordinarie attiviste, donne di cui non avrei altrimenti neppure sospettato l'esistenza. Ed ho trovato testi, riferimenti bibliografici, resoconti... ho imparato un mucchio di cose. Le possibilita' sono ampie (informazione, azione, diffusione), soprattutto quando ci si organizza in reti.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Potrebbe presentare la sua stessa persona (dati biografici, esperienze significative, opere e scritti...) a un lettore che non la conoscesse affatto?

- Maria G. Di Rienzo: Ciao, sono una donna di mezza eta' e mi chiamo Maria Giuseppina Di Rienzo, ho scritto qualche libro da sola e qualche altro in compagnia, studio la nonviolenza e mano a mano quel che imparo se posso lo insegno ad altre/i; mi piace leggere, ascoltare musica, carezzare alberi, animali ed esseri umani; generalmente le persone dicono di me che so ascoltare, che sono una buona conferenziera/trainer, che apprendo velocemente, che ho i piedi per terra e che sono disposta a dare una mano. Ho anche un mucchio di difetti, ma credo in questa sede mi sia concesso ometterli...
 

2. LA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA. PAOLO ARENA E MARCO GRAZIOTTI INTERVISTANO ROBERTO MAZZINI

[Ringraziamo Paolo Arena (per contatti: paoloarena at fastwebnet.it) e Marco Graziotti (per contatti: graziottimarco at gmail.com) per averci messo a disposizione questa intervista a Roberto Mazzini.

Roberto Mazzini e' vicepresidente della cooperativa sociale Giolli, centro permanente di ricerca e sperimentazione teatrale sui metodi Boal e Freire]

 

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come e' avvenuto il suo accostamento alla nonviolenza?

- Roberto Mazzini: Facendo il servizio civile ho conosciuto persone che la conoscevano e mi hanno incuriosito a conoscerla, fuori dei pregiudizi che avevo.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali personalita' della nonviolenza hanno contato di piu' per lei, e perche'?

- Roberto Mazzini: Direi gli obiettori incontrati e Gandhi, i primi per la vicinanza credibile e la coerenza, Gandhi per lo spessore critico.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali libri consiglierebbe di leggere a un giovane che si accostasse oggi alla nonviolenza? E quali libri sarebbe opportuno che a tal fine fossero presenti in ogni biblioteca pubblica e scolastica?

- Roberto Mazzini: Metterei Gandhi ma accanto a qualcuno piu' pragmatico come la Patfoort o Galtung.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali iniziative nonviolente in corso oggi nel mondo e in Italia le sembrano particolarmente significative e degne di essere sostenute con piu'' impegno?

- Roberto Mazzini: In Italia tutte le lotte contro discriminazioni, tagli ai bilanci, leggi discriminatorie. Nel mondo non saprei. Ora sono molto piu' vicino a Boal e Freire che alla nonviolenza, perche' in Italia dove vivo non trovo molta coerenza nelle persone che si professano tali.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: In quali campi ritiene piu' necessario ed urgente un impegno nonviolento?

- Roberto Mazzini: Sul tema immigrazione e sicurezza.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali centri, organizzazioni, campagne segnalerebbe a un giovane che volesse entrare in contatto con la nonviolenza organizzata oggi in Italia?

- Roberto Mazzini: Dei piccoli gruppi e singoli come Pasquale Pugliese di Reggio Emilia.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come definirebbe la nonviolenza, e quali sono le sue caratteristiche fondamentali?

- Roberto Mazzini: Un approccio ai conflitti e alla vita, per ridurre la violenza diretta culturale e strutturale, caratterizzata dalla ricerca di strumenti di cambiamento che non distruggano l'oppositore.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e femminismo?

- Roberto Mazzini: Direi che in teoria sono forti, perche' ambedue lavorano per la liberazione dall'oppressione, anche se il secondo sembra piu' parziale. Il femminismo oggi pero' non so bene cosa sia.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza ed ecologia?

- Roberto Mazzini: Molti, l'ecologia mira a ridurre la violenza sulla natura, pero' ci sono vari approcci ecologici.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza, impegno antirazzista e lotta per il riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani?

- Roberto Mazzini: Direi stretti, sono parti della lotta per ridurre la violenza.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotta antimafia?

- Roberto Mazzini: La mafia e' in Italia l'esempio della maggiore violenza possibile.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotte del movimento dei lavoratori e delle classi sociali sfruttate ed oppresse?

- Roberto Mazzini: In teoria molto stretti, in pratica mi sembra che le lotte siano violente piu' che nonviolente.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotte di liberazione dei popoli oppressi?

- Roberto Mazzini: Quali lotte dei popoli oppressi?

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e pacifismo?

- Roberto Mazzini: Il pacifismo puo' essere una base di lavoro piu' ampio, la nonviolenza implica piu' coraggio personale.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e antimilitarismo?

- Roberto Mazzini: Molto stretti, ma oggi dov'e' il movimento antimilitarista?

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e disarmo?

- Roberto Mazzini: Il disarmo e' una logica conseguenza dell'impegno nonviolento. Ma oggi chi disarma?

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e diritto alla salute e all'assistenza?

- Roberto Mazzini: E' una violenza strutturale lasciare delle categorie di persone nell'emarginazione sociale, quindi il nesso c'e', ma come viene fatta la lotta per il diritto alla salute?

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e psicoterapie?

- Roberto Mazzini: Non saprei, ci sono molti approcci, alcuni secondo me possono essere compatibili, perche' aprono al mondo e al confronto con l'altro, altri sono troppo vicini a un riaggiustamento della persona per adattarla al sistema.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e informazione?

- Roberto Mazzini: L'informazione corretta e democratica e' un elemento base della nonviolenza, ma come ottenerla oggi?

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'educazione?

- Roberto Mazzini: Molti spunti, ci sono tante opere in tal senso, basta leggere i libri della Meridiana Editrice curati da Daniele Novara.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'economia?

- Roberto Mazzini: Un ricerca di un'economia che sia piu' equa, ma non basta la nonviolenza a mio avviso, serve una lettura anche marxista (le classi e il capitalismo), anarchica (l'autogestione), e ecologica (tipo di sviluppo o decrescita che vogliamo).

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sulla scienza e la tecnologia?

- Roberto Mazzini: Direi il concetto di Illich della convivialita'.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Tra le tecniche deliberative nonviolente ha una grande importanza il metodo del consenso: come lo caratterizzerebbe?

- Roberto Mazzini: Un metodo per decidere senza perdenti.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Tra le tecniche operative della nonviolenza nella gestione e risoluzione dei conflitti quali ritiene piu' importanti, e perche'?

- Roberto Mazzini: Non ci sono tecniche ma approcci, come quello della Patfoort.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali mezzi d'informazione e quali esperienze editoriali le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far conoscere o a promuovere la nonviolenza?

- Roberto Mazzini: Io conosco "Azione nonviolenta", mi sembra l'unica significativa, ma potrei sbagliare.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali esperienze in ambito scolastico ed universitario le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far conoscere o a promuovere la nonviolenza?

- Roberto Mazzini: Non saprei in Italia.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti presenti in Italia danno sovente un'impressione di marginalita', ininfluenza, inadeguatezza; e' cosi'? E perche' accade? E come potrebbero migliorare la qualita', la percezione e l'efficacia della loro azione?

- Roberto Mazzini: Sono marginali, ma non so perche', forse sono troppo ripiegati su di se', o troppo lontani dai movimenti reali della societa', o per liti interne.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti dovrebbero dotarsi di migliori forme di coordinamento? E se si', come?

- Roberto Mazzini: Se ci fossero i movimenti si', ma non mi risulta.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti dovrebbero dotarsi di ulteriori strumenti di comunicazione? E con quali caratteristiche?

- Roberto Mazzini: Come sopra.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e movimenti sociali: quali rapporti?

- Roberto Mazzini: Dovrebbero essere stretti, i nonviolenti immersi nei movimenti sociali.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti tra nonviolenza e istituzioni, nonviolenza e forze politiche, nonviolenza e organizzazioni sindacali?

- Roberto Mazzini: Di lotta per democratizzarle.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e agenzie della socializzazione: quali rapporti?

- Roberto Mazzini: Per migliorare l'educazione informandola a Freire e alla nonviolenza.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e politica: quale relazione?

- Roberto Mazzini: La nonviolenza e' azione politica.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e vita quotidiana: quale relazione?

- Roberto Mazzini: La nonviolenza deve informare tutta la nostra  vita quotidiana.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e cura delle persone con cui si vive: quale relazione?

- Roberto Mazzini: Stretta.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali le maggiori esperienze storiche della nonviolenza?

- Roberto Mazzini: Mi sembra inutile citarle in breve, esistono pubblicazioni e siti (vedi “Azione nonviolenta”).

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale e' lo stato della nonviolenza oggi nel mondo? E in Italia?

- Roberto Mazzini: Basso.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: E' adeguato il rapporto tra movimenti nonviolenti italiani e movimenti di altri paesi? E come migliorarlo?

- Roberto Mazzini: Credo che siamo in grande crisi in tutto il mondo.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale le sembra che sia la percezione diffusa della nonviolenza oggi in Italia?

- Roberto Mazzini: Non e' percepita.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali iniziative intraprendere perche' vi sia da parte dell'opinione pubblica una percezione corretta e una conoscenza adeguata della nonviolenza?

- Roberto Mazzini: Culturali, formative, e soprattutto azioni concrete nei luoghi di vita, sui temi caldi come immigrazione, poteri criminali, sicurezza...

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e intercultura: quale relazione?

- Roberto Mazzini: Coerenza.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e conoscenza di se': quale relazione?

- Roberto Mazzini: La seconda implica la prima.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e linguaggio (ed anche: nonviolenza e semiotica): quale relazione?

- Roberto Mazzini: Stretta, si puo' ferire col linguaggio.

*

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e stili di vita: quale relazione?

Stretta se vuoi essere coerente.

*

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e critica dell'industrialismo: quali implicazioni e conseguenze?

- Roberto Mazzini: Sono per la decrescita felice.

*

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e rispetto per i viventi, la biosfera, la "madre terra": quali implicazioni e conseguenze?

- Roberto Mazzini: Come sopra.

*

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza, compresenza, convivenza, scelte di vita comunitarie: quali implicazioni e conseguenze?

- Roberto Mazzini: Difficile dirlo in breve.

*

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Potrebbe presentare la sua stessa persona (dati biografici, esperienze significative, opere e scritti...) a un lettore che non la conoscesse affatto?

- Roberto Mazzini: Si', ma diventa troppo lungo e al momento non ho tutto questo tempo.

*

- Paolo Arena e Marco Graziotti: C'e' qualcosa che vorrebbe aggiungere?

- Roberto Mazzini: Mi sembra una lista di domande troppo lunga per rispondere con profondita'. Avrei preferito un'intervista breve, su alcuni punti e a voce. Spero comunque vi sia utile e mi piacerebbe sapere le reazioni. Buon lavoro.
 
3. RIFLESSIONE. MARILENA SPRIANO: L'UNICA STRADA
[Ringraziamo di cuore Marilena Spriano (per contatti: marilena.spriano at fastwebnet.it) per questa riflessione suscitato da una richiesta di intervista da parte di Paolo Arena e Marco Graziotti, che anch'essi ringraziamo]
 
Vi posso brevemente dire che credo nella nonviolenza come unica strada per risolvere i conflitti ed affrontare i problemi e credo nella nonviolenza come cammino indicato da Cristo a coloro che accettano di seguirlo perche' pensano che solo Lui possa dare un senso alla loro vita.
Non sono in grado (per carattere, cultura, capacita' personali) di indicare strade o dare consigli a chi mi sta intorno.
Ammiro molto chi ha il coraggio di alzare la voce e fare denunce contro le ingiustizie, ma faccio molta fatica a seguirli.
In questo momento sono soprattutto una mamma e una moglie, con un po' di problemi da affrontare ogni giorno (come tutti, ma un  po' di piu' che in altri periodi della mia vita) e non ho ne' il tempo ne' l'energia per riflessioni teoriche.
Il mio piccolissimo contributo alla nonviolenza si limita a cercare di far vivere il piu' serenamente possibile le persone che mi stanno intorno ed educare i miei tre figli al rispetto del prossimo.
 
4. INCONTRI. IL 15 LUGLIO A RONCIGLIONE
 
Il 15 luglio 2010 in piazza Sant'Anna a Ronciglione (Vt) si terra' una iniziativa pubblica di informazione della cittadinanza sulla gravissima situazione delle acque del lago di Vico.
L'iniziativa e' promossa dal "Comitato acqua potabile" di Ronciglione.
Tra i relatori la dottoressa Antonella Litta, rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente.
 
5. INIZIATIVE. DA NEPI PER NANGOLOLO
[Dal Comitato Nepi per la pace (per contatti: info at comitatonepiperlapace.it) riceviamo e diffondiamo]
 

Si e’ svolto sabato 10 luglio con grande successo a Nepi il concerto "Un pozzo per l'acqua e per la vita della popolazione di Nangololo in Mozambico".

Il concerto ha avuto luogo nel giardino dell’Istituto Suore Missionarie della Consolata e ha visto la bella e professionale esibizione dei gruppi musicali: Barricada 22, Meteora, Hare Krishna - Nepi, Guido Arcodia and friends, e la piacevole ed apprezzata sorpresa di canti e balli etnici interpretati dalle suore missionarie.

Il concerto fa parte di un fitto programma di iniziative dedicate alla raccolta di fondi da destinare alla  realizzazione di un pozzo che consentira’ l’accesso all’acqua ad oltre ventimila persone della comunita’ di Nangololo nell’area di Pemba in Mozambico e sara’ realizzato anche grazie alla collaborazione con le Suore missionarie della Consolata e  la Facolta’ di Geologia dell’Universita’ di Roma “La Sapienza”.

La costruzione di questo pozzo e’ uno dei progetti dell’Associazione La Lokomotiva ,condiviso  e sostenuto dal  Comitato Nepi per la Pace, dall’Associazione Oasi di Bari e dal Centro sociale autogestito “Valle Faul” di Viterbo.

La manifestazione di sabato scorso e’ stata aperta da suor Renata Conti, del Consiglio generale dell’Istituto suore missionarie della Consolata, che ha rivolto un affettuoso ed amichevole saluto di benvenuto a tutti i convenuti ed ha ricordato che garantire l’accesso all’acqua e condizioni di vita dignitose per tutti gli esseri umani, in ogni parte del mondo, deve essere l’impegno costante di ogni persona di buona volonta’.

La dottoressa Antonella Litta ha portato il saluto e ribadito l’impegno del Comitato Nepi per la Pace anche in questo specifico progetto che, come tanti  altri progetti di solidarieta’ gia’ realizzati, e’ il segno tangibile delle attivita’ di educazione alla pace del comitato nepesino.

Il professor Osvaldo Ercoli, personalita’ di spicco per le sue unanimemente riconosciute qualita’ di generosita’, onesta’ ed impegno civile in difesa dell’ambiente, della legalita’ e della pace, e’ tra gli illustri  “testimonial” di questo progetto. Il professor Ercoli ha avuto parole di saluto, elogio ed incoraggiamento per tutti i partecipanti e in particolare per i tanti giovani che si stanno impegnando in questo progetto che ha come obiettivo principale e diretto la costruzione del pozzo ma che contribuisce in modo sostanziale ad affermare dignita’ e giustizia nel mondo.

Presente anche Mario Petrucci, direttore della Caritas diocesana di Civita Castellana, che nel suo intervento di saluto ha annunciato il sostegno della Caritas diocesana a questo progetto di speranza e fratellanza con la popolazione di Nangololo.

I rappresentanti della comunita’ degli Hare Krishna di Nepi hanno proposto originali canti di musica religiosa indiana e hanno ricordato come la pace e il rispetto per il creato devono essere un comune sentire e il fine di ogni agire umano. Anch’essi hanno espresso l’intenzione di organizzare iniziative a sostegno della realizzazione del pozzo.

Il comitato Nepi per la pace vuole anche rivolgere un sentito ringraziamento a quanti si sono impegnati per l’ottima riuscita di questa manifestazione, a quanti hanno partecipato, alle suore per l’amichevole accoglienza, ai musicisti, ai cantanti, e in particolare ai ragazzi del Centro sociale “Valle Faul” che hanno predisposto un allestimento tecnico sonoro e di luci di altissima qualita’ e professionalita’.
 
6. APPELLI. IL CINQUE PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO
 

Anche con la prossima dichiarazione dei redditi si puo' destinare il cinque per mille al Movimento Nonviolento.

Non si tratta di versare denaro in piu', ma solo di utilizzare diversamente soldi gia' destinati allo Stato.

Destinare il cinque per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' facile: basta apporre la propria firma nell'apposito spazio e scrivere il numero di codice fiscale del Movimento Nonviolento, che e': 93100500235.

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Per ulteriori informazioni: tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 
7. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"
 
"Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.
Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 30 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona.
E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".
 
8. SEGNALAZIONI LIBRARIE
 
Riletture
- Walter Binni, La nuova poetica leopardiana, Sansoni, Firenze 1947, 1979, pp. XXIV + 200.
- Walter Binni, La protesta di Leopardi, Sansoni, Firenze 1973, 1977, pp. XII + 282.
 
9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
 
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
 
10. PER SAPERNE DI PIU'
 
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
 
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 250 del 13 luglio 2010
 
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
 
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