Legalita' e' umanita'. 56



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LEGALITA' E' UMANITA'
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 56 del 2 ottobre 2009

In questo numero:
1. Un appello da Verona: Disinnescare il "pacchetto sicurezza"
2. Arrigo Levi: Anche noi siamo stati stranieri
3. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente varie
fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio
2009, n. 94
4. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente il
favoreggiamento dello squadrismo
5. Cosa fare
6. Una lettera aperta al Presidente della Repubblica per richiedere un suo
urgente intervento

1. INIZATIVE. UN APPELLO DA VERONA: DISINNESCARE IL "PACCHETTO SICUREZZA"
[Attraverso Mao Valpiana (per contatti: Movimento Nonviolento, e-mail:
azionenonviolenta at sis.it) riceviamo e diffondiamo]

Il cosiddetto "pacchetto sicurezza" del governo Berlusconi - ovvero la legge
n. 94 del 15 luglio 2009, in vigore dall'8 agosto 2009 - a nostro parere
contiene norme anticostituzionali. E' una legge che discrimina, che colpisce
le persone non per eventuali reati commessi, ma in base al loro status
esistenziale (il "reato" di clandestinita'). E' una legge che contrasta con
le principali Convenzioni internazionali per i Diritti Umani, sottoscritte
anche dall'Italia. E' una legge che introduce il razzismo nel nostro
ordinamento. E' quindi necessario agire per modificare questa situazione,
che coinvolge sia i migranti sia i cittadini italiani, e per informare
l'opinione pubblica.
E' sulla base di questi presupposti che anche a Verona singoli cittadini,
associazioni e partiti stanno raccogliendo firme a sostegno di due esposti
che verranno poi inviati alla Procura della Repubblica di Verona, al
presidente della Corte Costituzionale, al presidente della Corte di
Cassazione.
Alcuni Tribunali (ad es. la Procura di Torino guidata dal magistrato Gian
Carlo Caselli) hanno gia' sollevato una questione di legittimita'
costituzionale. La "Legge" viene amministrata "nel nome del popolo italiano”
". Con questa iniziativa vogliamo che i cittadini si facciano parte attiva
nella difesa della Costituzione repubblicana, che rifiuta il razzismo e la
discriminazione (art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignita' sociale e
sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e
sociali).
Il primo esposto dice che nelle disposizioni in materia di sicurezza
pubblica della legge n. 94 del 15 luglio 2009 sono contenute varie misure,
particolarmente all'art. 1, che configurano varie fattispecie di reato.
Vediamole: violazioni dei diritti umani e delle garanzie di essi sancite
dalla Costituzione della Repubblica Italiana; violazione dei diritti dei
bambini; persecuzione di persone non per condotte illecite, ma per mera
condizione esistenziale; violazione dell'obbligo di soccorso ed accoglienza
delle persone di cui all'art. 10 Cost.; violazione del principio
dell'eguaglianza dinanzi alla legge.
Il secondo esposto afferma che nelle disposizioni in materia di sicurezza
pubblica della legge n. 94 del 15 luglio 2009 e' contenuta una misura -
all'art. 3, commi 40-44 - istitutiva della cosiddette "ronde", che
palesemente configura il favoreggiamento dello squadrismo.
Gli esposti chiedono quindi alle magistrature competenti di intervenire.
Tutti i cittadini veronesi maggiorenni possono firmare.
Le firme verranno raccolte nel corso della manifestazione "Naturalmente
Verona", che si tiene sabato 3 e domenica 4 ottobre in Piazza Isolo.
Gli esposti saranno depositati entro ottobre.
Questa iniziativa, avviata su proposta del Centro di ricerca per la pace di
Viterbo, sta coinvolgendo un numero crescente di associazioni su tutto il
territorio nazionale. A Verona si stanno muovendo singole persone,
associazioni, partiti.
*
Primi firmatari:
Associazioni: Nigrizia, Movimento Nonviolento, Associazione per la pace,
Comunita' Madonnina di S. Giovanni Lupatoto, Arci, Circolo Pink, Comunita'
cristiane di base, Donne in Nero, Emmaus Villafranca.
Partiti: Rifondazione Comunista, Sinistra e Liberta', Italia del Valori,
Verdi della Colomba.
Verona, 2 ottobre 2009

2. UNA SOLA UMANITA'. ARRIGO LEVI: ANCHE NOI SIAMO STATI STRANIERI
[Dal quotidiano "La Stampa" del 2 ottobre 2009 col titolo "Anche noi siamo
stati stranieri"]

"La Stampa" ha pubblicato negli ultimi giorni due storie esemplari: quella
dell'avvocato Loredana Ionita, romena residente a Torino, dove si e'
trasferita otto anni fa, e dove ha fatto, anche da clandestina, quattro
mestieri, compreso quello di badante, prima di veder riconosciuti i titoli
di studio che aveva conseguito nel suo Paese e di venire iscritta all'Ordine
degli Avvocati torinese. E quella di Massimo Tagliati, che in Piemonte e'
giunto quarant'anni fa dal Veneto. Non sapeva l'italiano, ma solo il suo bel
dialetto, e la sua prima maestra lo caccio' di classe definendolo "un
selvaggio". Ha "lottato con caparbieta'" per arrivare a essere accettato,
ora fa un lavoro dignitoso e si e' fatto una famiglia e degli amici.
Commentando questa lettera, Mario Calabresi ha osservato che il tema
dell'integrazione "sta diventando il piu' sentito dai lettori, quello che
appassiona e divide di piu'". Lo e', e non da ieri, ma da diversi decenni.
Torino e' stata, nel ricco Nord-Ovest, forse ancor piu' di Milano,
l'"America" per moltitudini di emigranti venuti dalle regioni piu' povere
d'Italia, e poi del mondo. Prima dei meridionali furono i contadini veneti,
fin dagli anni Trenta, a venire a cercare la fortuna nella citta' dell'auto.
Questo giornale, fedele alla vocazione democratica e liberale sua e della
citta', ha sempre svolto un ruolo responsabile nel favorire il processo di
"integrazione" dei nuovi arrivati, non sempre facile in una societa' dalla
forte identita' e piuttosto orgogliosa delle sue tradizioni, ma sempre assai
civile (ricordate quando si pubblicava in pagina di cronaca la "Posta
Nord-Sud"?).
*
Un fenomeno che divide
"Integrazione" e' parola corretta. Ma non esprime la drammaticita' e
complessita' di un fenomeno che ancora "divide", oggi forse piu' che mai.
L'Italia non conosceva afflussi di massa di popolazioni straniere dai tempi
delle invasioni barbariche; e solo da pochi anni, ultima tra le grandi
nazioni dell'Europa ricca, e' diventata la meta di moltitudini di emigranti
in cerca di fortuna. Molti di loro, per lo piu', sono decisamente
"abbronzati".
E anche se sappiamo bene, o dovremmo sapere, che i nuovi arrivati sono
essenziali per la crescita della nostra economia e del nostro benessere,
molti di noi rimangono turbati e offesi dal contatto con tanti "diversi".
Nel libro di terza elementare di mio nonno (nato nel 1858), che veniva
ancora conservato nella biblioteca di casa, noi ragazzi leggevamo,
trovandolo molto divertente, un dialogo tra padre e figlio che diceva cosi':
"Padre, ieri mi venne veduto un uomo nero. Figlio, quell'uomo e' un negro.
Padre, ma io ho paura. Figlio, ma anch'egli e' figlio di Dio". Noi,
all'epoca, gli uomini neri li avevamo visti solo nei film americani, dove la
loro parlata veniva doppiata con un accento che faceva ridere. Gli unici
"non bianchi" che conoscevamo erano i cinesi che vendevano "clavatte una
lila" agli angoli delle strade, e non facevano paura.
Poi, nel corso della mia vita (sono stato emigrante anch'io) ho incontrato
tante dure realta' di immigrati, o di "diversi", che aspiravano a
"integrarsi", a essere riconosciuti come eguali, e che venivano visti con
paura o con disprezzo.
*
Il dramma degli immigrati
Non ho l'eta' per avere assistito al grande dramma della nostra emigrazione
disperata nelle Americhe, ma non l'ho certo dimenticato, come l'hanno
dimenticato la maggior parte dei miei compatrioti: cosa di cui non so
capacitarmi. Ma non vi rendete conto che il dramma odierno degli immigrati
in Italia era stato prima il nostro identico dramma? E che buoni cristiani
siete, per disprezzare "lo straniero che vive in mezzo a noi", invece di
amarlo, come prescrive duramente la vostra fede?
Ho assistito personalmente, come inviato, nel "profondo Sud" del
Mississippi, alle drammatiche giornate dell'autunno 1964, quando la
rivoluzione negra faceva i primi passi timorosi, quando i giovani bianchi
venuti dal Nord per aiutare i neri a iscriversi per il voto nelle elezioni
presidenziali (vinse Johnson) rischiavano a ogni passo di venire ammazzati.
E ne vennero ammazzati tre. Che atmosfera spessa di odio e di paura si
respirava a Jackson, soltanto per essere uno straniero bianco, quindi amico
dei negri! La rivivo ogni volta che rivedo quel grande film che e'
Mississippi burning. Quanto lontana, inimmaginabile la meta della parita'.
Impensabile che dopo mezzo secolo l'America avrebbe eletto un nero
Presidente.
L'integrazione e' difficile in ogni Stato, in ogni condizione. Perfino in
Israele, i profughi delle ondate nordafricana o russa faticano ancora a
essere considerati uguali dagli "olim" europei delle prime ondate. E nelle
civilissime Francia e Inghilterra si hanno le "rivolte dei ghetti". A
maggior ragione bisogna saper favorire, con accortezza e generosita'
d'animo, nell'interesse loro e nostro (la civilta' nasce da tanti incroci
tra genti diverse), l'integrazione dello "straniero che vive in mezzo a
noi". Perche' anche noi fummo stranieri in terre ostili e lontane.

3. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS
CONCERNENTE VARIE FATTISPECIE DI REATO CONFIGURATE DA MISURE CONTENUTE NELLA
LEGGE 15 LUGLIO 2009, N. 94

Alla Procura della Repubblica di ...
Al Presidente del Tribunale di ...
Al Presidente della Corte d'Appello di ...
Al Presidente della Corte di Cassazione
Al Presidente della Corte Costituzionale
Al Sindaco del Comune di ...
Al Presidente della Provincia di ...
Al Presidente della Regione ...
Al Questore di ...
Al Prefetto di ...
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Parlamento Europeo
Al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente del Consiglio d'Europa
Al Segretario generale delle Nazioni Unite
Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie
di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94
Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di
attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa
obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis
concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante
"Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come
"pacchetto sicurezza", sono contenute varie misure, particolarmente all'art.
1 e passim, che configurano varie fattispecie di reato con specifico
riferimento a:
a) violazioni dei diritti umani e delle garanzie di essi sancite dalla
Costituzione della Repubblica Italiana;
b) violazione dei diritti dei bambini;
c) persecuzione di persone non per condotte illecite, ma per mera condizione
esistenziale;
d) violazione dell'obbligo di soccorso ed accoglienza delle persone di cui
all'art. 10 Cost.;
e) violazione del principio dell'eguaglianza dinanzi alla legge.
Si richiede il piu' sollecito intervento.
Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare
che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei
confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che
riterranno sussistere nella concreta fattispecie.
L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da
parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p.
Firma della persona e/o dell'associazione esponente
indirizzo
luogo e data

4. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS
CONCERNENTE IL FAVOREGGIAMENTO DELLO SQUADRISMO

Alla Procura della Repubblica di ...
Al Presidente del Tribunale di ...
Al Presidente della Corte d'Appello di ...
Al Presidente della Corte di Cassazione
Al Presidente della Corte Costituzionale
Al Sindaco del Comune di ...
Al Presidente della Provincia di ...
Al Presidente della Regione ...
Al Questore di ...
Al Prefetto di ...
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Parlamento Europeo
Al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente del Consiglio d'Europa
Al Segretario generale delle Nazioni Unite
Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento
dello squadrismo
Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di
attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa
obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis
concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante
"Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come
"pacchetto sicurezza", e' contenuta una misura, quella di cui all'art. 3,
commi 40-44, istitutiva delle cosiddette "ronde", che palesemente configura
il favoreggiamento dello squadrismo (attivita' che integra varie fattispecie
di reato), anche alla luce di pregresse inquietanti esternazioni ed
iniziative di dirigenti rappresentativi del partito politico cui appartiene
il Ministro dell'Interno e di altri soggetti che non hanno fatto mistero ed
anzi hanno dato prova di voler far uso di tale istituto a fini di violenza
privata, intimidazione e persecuzione, con palese violazione della legalita'
e finanche intento di sovvertimento di caratteri e guarentigie fondamentali
dell'ordinamento giuridico vigente.
Si richiede il piu' sollecito intervento.
Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare
che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei
confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che
riterranno sussistere nella concreta fattispecie.
L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da
parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p.
Firma della persona e/o dell'associazione esponente
indirizzo
luogo e data

5. UNA SOLA UMANITA'. COSA FARE

Un esposto all'autorita' giudiziaria piu' essere presentato recandosi presso
gli uffici giudiziari o presso un commissariato di polizia o una stazione
dei carabinieri.
Puo' essere anche inviato per posta.
Deve essere firmato da una persona fisica, precisamente identificata, e deve
recare un indirizzo per ogni comunicazione.
*
Noi proponiamo alle persone che vogliono partecipare all'iniziativa di
presentare e/o inviare i due esposti che abbiamo preparato alla Procura
competente per il territorio in cui il firmatario (o i firmatari - gli
esposti possono essere anche sottoscritti da piu' persone) risiede, e ad
altre magistrature di grado superiore (la Corte d'appello e' nel capoluogo
di Regione, la Corte di Cassazione e' a Roma; sempre a Roma sono le altre
istituzioni statali centrali).
Proponiamo anche di inviare l'esposto al sindaco del Comune in cui si
risiede (idem per il presidente della Provincia, idem per il presidente
della Regione; ed analogamente per questore e prefetto che hanno sede nel
capoluogo di provincia).
Ovviamente i modelli di esposto da noi preparati possono essere resi piu'
dettagliati se lo si ritiene opportuno. Ed altrettanto ovviamente gli
esposti possono essere inviati anche ad ulteriori istituzioni.
*
Indirizzi cui inviare gli esposti:
Naturalmente gli indirizzi delle istituzioni territoriali variano da Comune
a Comune, da Provincia a Provincia e da Regione a Regione.
Comunque solitamente:
- l'indirizzo e-mail delle Procure e' composto secondo il seguente criterio:
procura.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della
Procura della Repubblica ad Agrigento e' procura.agrigento at giustizia.it
(analogamente per le altre province).
- L'indirizzo e-mail dei Tribunali e' composto secondo il seguente criterio:
tribunale.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail del
Tribunale ad Agrigento e' tribunale.agrigento at giustizia.it (analogamente per
le altre province).
- L'indirizzo e-mail delle Prefetture e' composto secondo il seguente
criterio: prefettura.citta'sede at interno.it, quindi ad esempio l'indirizzo
e-mail della Prefettura di Agrigento e' prefettura.agrigento at interno.it
(analogamente per le altre province).
- Sempre per le prefetture e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche
all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp),
composto secondo il seguente criterio: urp.pref_citta'sede at interno.it,
quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento
e' urp.pref_agrigento at interno.it (analogamente per le altre province).
- L'indirizzo e-mail delle Questure e' composto secondo il seguente
criterio: uffgab.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad
esempio l'indirizzo e-mail della Questura di Agrigento e'
uffgab.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province).
- Sempre per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche
all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp),
composto secondo il seguente criterio:
urp.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio
l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento e'
urp.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province).
- E ancora per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche
all'indirizzo dell'Ufficio per gli immigrati, composto secondo il seguente
criterio: immigrazione.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it,
quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Ufficio per gli immigrati della
Prefettura di Agrigento e' immigrazione.ag at poliziadistato.it (analogamente
per le altre province).
Quanto alle istituzioni nazionali:
- Presidente della Corte di Cassazione: Palazzo di Giustizia, Piazza Cavour,
00193 Roma; e-mail: cassazione at giustizia.it; sito: www.cortedicassazione.it
- Presidente della Corte Costituzionale: Piazza del Quirinale 41, 00187
Roma; tel. 0646981; fax: 064698916; e-mail: ccost at cortecostituzionale.it;
sito: www.cortecostituzionale.it
- Presidente del Consiglio dei Ministri: Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370,
00187 Roma; tel. 0667791; sito: www.governo.it
- Presidente della Camera dei Deputati: Palazzo Montecitorio, Piazza
Montecitorio, 00186 Roma; tel. 0667601; e-mail: fini_g at camera.it; sito:
www.camera.it
- Presidente del Senato della Repubblica: Piazza Madama, 00186 Roma; tel.
0667061; e-mail: schifani_r at posta.senato.it; sito: www.senato.it
- Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura: Piazza
dell'Indipendenza 6, 00185 Roma; tel. 06444911; e-mail: segvpres at cosmag.it;
sito: www.csm.it
- Presidente della Repubblica Italiana: piazza del Quirinale, 00187 Roma;
fax: 0646993125; e-mail: presidenza.repubblica at quirinale.it; sito:
www.quirinale.it
Quanto alle istituzioni sovranazionali:
- Presidente del Parlamento Europeo: rue Wiertz 60 - Wiertzstraat 60, B-1047
Bruxelles - B-1047 Brussel (Belgium); tel. +32(0)22842005 - +32(0)22307555;
sito: www.europarl.europa.eu
Al Presidente della Commissione Europea: 1049 Brussels (Belgium); sito:
http://ec.europa.eu/index_it.htm
- Presidente del Consiglio d'Europa: Avenue de l'Europe, 67075 Strasbourg
(France); tel. +33(0)388412000; e-mail: cm at coe.int; sito:
www.coe.int/DefaultIT.asp
- Segretario generale delle Nazioni Unite: United Nations Headquarters,
Between 42nd and 48th streets, First Avenue and the East River, New York
(Usa); sito: www.un.org
*
Gli invii per fax o per posta elettronica o attraverso gli spazi ad hoc nei
siti istituzionali possono non essere ritenuti dai destinatari equipollenti
all'invio postale dell'esposto: si suggerisce quindi, almeno per quanto
riguarda le Procure, di inviare comunque anche copia cartacea degli esposti
per posta ordinaria (preferenzialmente per raccomandata).
Ma poiche' ormai crediamo di aver gia' raggiunto con almeno un invio gran
parte delle Procure, chi non avesse tempo ed agio di procedere agli invii
cartacei per posta ordinaria puo' limitarsi all'invio per e-mail, che
costituira' comunque un sostegno visibile e rilevante all'iniziativa.
*
Ovviamente e' opportuno che gli esposti siano inviati anche a mezzi
d'informazione, movimenti democratici, persone interessate: una delle
funzioni dell'iniziativa e' anche quella di ampliare la mobilitazione contro
il colpo di stato razzista informandone l'opinione pubblica e coinvolgendo
piu' persone, piu' associazioni e piu' istituzioni che sia possibile
nell'impegno in difesa della legalita', della Costituzione della Repubblica
Italiana, dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Infine preghiamo tutte le persone che presenteranno esposti di comunicarcelo
per e-mail all'indirizzo: nbawac at tin.it
Grazie a tutte e tutti, e buon lavoro.

6. APPELLI. UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PER RICHIEDERE
UN SUO URGENTE INTERVENTO

Al Presidente della Repubblica
per richiedere un suo urgente intervento
*
Egregio Presidente,
il ministro dell'Interno ed altri esponenti del governo hanno rilasciato nei
giorni scorsi dichiarazioni scandalosamente tracotanti, illegittime,
menzognere e tendenziose tese ad insultare ed aggredire i magistrati che
hanno sollevato eccezioni di costituzionalita' in relazione alle misure
razziste contenute nella nuova legge 94/2009.
*
Tale aggressione da parte di esponenti del potere esecutivo contro la
magistratura e' particolarmente virulenta ed ignobile, poiche' mira sia ad
intimidire direttamente i titolari della funzione giudiziaria, sia a far
credere all'opinione pubblica piu' disinformata che il potere giudiziario
stia venendo meno ai suoi doveri, mentre e' del tutto palese che la
magistratura sta semplicemente svolgendo il ruolo che ad essa precisamente
compete nelle esatte forme previste dall'ordinamento.
*
Peraltro l'incostituzionalita' e finanche l'antigiuridicita' delle misure
razziste, schiaviste e squadriste contenute nella legge 94/2009 sono cosi'
palesi che decine di migliaia di cittadini hanno sottoscritto appelli che le
hanno denunciate come tali, e pressoche' tutte le sedi giudiziarie d'Italia
sono state raggiunte da esposti che segnalano l'illegalita' di quelle
abominevoli misure.
Del resto, Lei stesso nella sua lettera all'esecutivo ed ai presidenti del
Parlamento del 15 luglio 2009 aveva posto espliciti ed inequivocabili
rilievi in merito, nella sostanza coincidenti od analoghi a quelli posti dai
magistrati che hanno sollevato le eccezioni di costituzionalita'.
Rilievi che in larga misura coincidono con quelli esposti nell'appello del
25 giugno 2009 contro l'introduzione dei reati di ingresso e soggiorno
illegale dei migranti, appello promosso e sottoscritto da molti illustri
giuristi, e che recava anche le firme autorevolissime di due presidenti
emeriti della Corte Costituzionale, Valerio Onida e Gustavo Zagrebelsky.
Appello che un governo stolto, ignorante e protervo non volle ascoltare.
*
Tutto quanto precede premesso, siamo a richiedere un Suo autorevole
intervento in difesa della Costituzione, in difesa dell'indipendenza e
dell'autonomia della magistratura, in difesa della separazione dei poteri
(talche' l'esecutivo non prevarichi il giudiziario), e contro ogni
aggressione all'ordinamento giuridico democratico sulla Costituzione della
Repubblica Italiano fondato, ed ai diritti umani sanciti dalla Dichiarazione
universale del 1948.
*
Un governo eversivo sta violando la Costituzione, sta imponendo un regime
razzista, sta aggredendo la Repubblica Italiana e le nostre comuni liberta'.
Lei non puo' non vedere.
Lei non puo' non intervenire.
Confidando in un Suo tempestivo intervento, voglia gradire distinti saluti,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 27 settembre 2009

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LEGALITA' E' UMANITA'
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 56 del 2 ottobre 2009
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

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