Coi piedi per terra. 188



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 188 del 13 maggio 2009

In questo numero:
1. Peppe Sini: Quando
2. Un appello da Assisi
3. Claudia Fusani: Le immagini della strage
4. Marco Mongiello: Dopo l'Onu e il Vaticano anche il Consiglio d'Europa
condanna le deportazioni
5. Umberto De Giovannangeli intervista Amos Luzzatto
6. Un ringraziamento a Dacia Maraini e a Leoluca Orlando
7. L'autogoal del presidente della Provincia
8. Il sindaco bombastico
9. Dacia Maraini: L'aeroporto tra le terme
10. Leoluca Orlando: Interrogazione parlamentare sul mega-aeroporto di
Viterbo
11. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e
s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: QUANDO

Quando il presidente del consiglio dei ministri afferma che l'Italia non
sara' multietnica riproduce l'infame delirio nazista della "razza pura",
ignaro evidentemente del fatto che "le razze" non esistono e che se vi e' un
luogo la cui storia e' frutto di infiniti incroci di culture e popoli
diversi questo e' l'Italia: lo testimoniano le innumerevoli emergenze
artistiche di cui questo paese e' cosi' ricco proprio perche' tante
tradizioni diverse vi si sono intrecciate.
*
Quando un capobastone della Lega Nord evoca il regime della segregazione
sulla metropolitana meneghina ripropone la condizione che vigeva sugli
autobus di Montgomery, prima che Rosa Parks rifiutasse di alzarsi e che
Martin Luther King organizzasse la lotta nonviolenta contro il razzismo.
*
Quando l'Italia viola il diritto d'asilo (e con cio' le Convenzioni
internazionali sottoscritte e uno dei principi fondamentali della
Costituzione della Repubblica Italiana - l'art. 10 che testualmente recita
"Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio
delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha
diritto d'asilo nel territorio della Repubblica"), ed il ministro
dell'Interno ne mena vanto, siamo gia' dinanzi a un crimine ed alla
rivendicazione di un crimine: un ministro che cosi' facendo espone alla
morte vittime innocenti dovrebbe essere cacciato dal governo del paese e
tratto nelle aule di giustizia.
*
Quando in parlamento giunge un disegno di legge che ancora nell'ultima
stesura reca la proposta di dichiarare criminali persone che non hanno
commesso nulla di male, perseguitandole quindi non per un loro atto, ma solo
perche' hanno avuto l'infelice idea di credere che l'Italia fosse ancora una
repubblica democratica, un ordinameno giuridico, un paese civile in cui
vivere in pace e onesta'; un disegno di legge che reca inoltre la proposta
di legalizzare lo squadrismo, che nella storia d'Italia abbiamo gia' assai
tristemente conosciuto; ebbene questo disegno di legge e' cosi' palesemente
illegale, antigiuridico e disumano che fa orrore gia' solo pensare che
qualcuno abbia osato proporlo.
*
Questa e' la situazione. Oggi, qui.
A tutto cio' occorre opporsi. Qui, oggi.

2. UNA SOLA UMANITA'. UN APPELLO DA ASSISI
[Dalla Tavola della pace (per contatti: e-mail: segreteria at perlapace.it,
sito: www.perlapace.it) e da tante altre persone amiche riceviamo e
diffondiamo]

Di fronte ai respingimenti illegali e inumani che sta effettuando il governo
italiano, i partecipanti al meeting  nazionale "Per un'Europa di pace", che
si e' svolto nella citta' di San Francesco d'Assisi dall'8 al 10 maggio 2009
per iniziativa della Tavola della pace e del Coordinamento nazionale degli
enti locali per la pace e i diritti umani, hanno rilasciato la seguente
dichiarazione.
*
Un governo senza umanita' minaccia di toglierci la nostra umanita'.
Questi fatti ci offendono e ci feriscono.
Chi non riconosce i diritti degli altri non riconosce neanche i nostri.
La decisione del governo italiano di respingere i disperati che fuggono
dalla guerra, dalle torture, dalla fame e dalla miseria ci fa male, ci
offende e ci ferisce. Non parliamo di immigrati ma di persone, donne, uomini
e bambini. Hanno paura, freddo e fame. Ci chiedono asilo e protezione e li
respingiamo senza pieta'.
Come italiani, proviamo vergogna. Nessun governo si puo' permettere di
venire meno ai doveri di solidarieta', di accoglienza e di difesa dei
diritti umani che sono iscritti nella nostra carta costituzionale e nel
diritto internazionale dei diritti umani. Nessun governo puo' togliere a
nessuno il diritto al cibo, alla salute, all'istruzione, ad un lavoro
dignitoso.
Questi fatti ci offendono e ci feriscono. Cosi' come ci sentiamo offesi e
feriti da tutte quelle leggi, quei provvedimenti, quelle dichiarazioni,
quelle parole velenose che stanno alimentando nel nostro paese un clima di
violenza, discriminazioni, intolleranza, insofferenza, razzismo, divisione e
insicurezza.
Un governo senza umanita' minaccia di toglierci la nostra umanita'. Non
possiamo accettarlo. Senza umanita' saremo tutti piu' poveri, insicuri e
indifesi. Solo riconoscendo agli altri i diritti che vogliamo siano
riconosciuti a noi, riusciremo a vivere meglio.
Per questo, mentre alcuni costruiscono muri e scavano fossati tra di noi e
il resto del mondo, noi ci impegniamo ad aprire le nostre citta' e comunita'
locali, a renderle sempre piu' accoglienti e ospitali per tutti, per chi ci
e' nato e per chi e' arrivato da poco. Le citta' in cui vogliamo vivere sono
le citta' dei diritti umani. Citta' belle, accoglienti, dove si vive bene
perche' ci si aiuta l'un l'altro.
I partecipanti al meeting nazionale "Per un'Europa di pace" promosso dalla
Tavola della pace e dal Coordinamento nazionale degli enti locali per la
pace e i diritti umani.
Assisi, 10 maggio 2009

3. UNA SOLA UMANITA'. CLAUDIA FUSANI: LE IMMAGINI DELLA STRAGE
[Dal quotidiano "L'Unita'" del 12 maggio 2009 col titolo "Strage di
clandestini, la Ue ha le immagini"]

Rigorosamente coperte dal segreto militare Nato esistono a Bruxelles presso
gli archivi della Commissione europea centinaia di immagini che documentano
una carneficina. Le hanno catturate i satelliti, testimoni rigorosi ed
eloquenti della strage di innocenti in corso da anni, almeno quattro, nelle
acque del canale di Sicilia e lungo le piste del deserto che dai paesi
subsahariani arrivano in Libia. Le rotte dei disperati in fuga da malattie,
carestie e persecuzioni e in cerca di una speranza di vita. Fu Beppe Pisanu,
nel 2006 ministro dell'Interno, il primo a denunciare quella documentazione:
"Sono immagini agghiaccianti - disse - che tutto il mondo dovrebbe vedere".
Vedere per capire. per cominciare a chiamare le cose col proprio nome. E
smetterla con le ipocrisie dei respingimenti delle navi e la propaganda
delle porte chiuse ai clandestini.
Quelle immagini raccontano di decine, centinaia di cadaveri che galleggiano
nelle acque del Mediterraneo. E, ancora di piu', di cadaveri lungo il
deserto. Mesi di marcia, arrivano solo i piu' forti, gli altri muoiono per
strada.
E' l'ora che quelle immagini diventino pubbliche. L'homo videns potra' cosi'
rendersi conto di cosa si parla quando si parla di clandestini in arrivo
dalla Libia. Non solo statistiche. Sono anche cadaveri che prima sono stati
uomini e donne. Per non dire mai, un giorno: "Non lo sapevo".

4. UNA SOLA UMANITA'. MARCO MONGIELLO: DOPO L'ONU E IL VATICANO ANCHE IL
CONSIGLIO D'EUROPA CONDANNA LE DEPORTAZIONI
[Dal quotidiano "L'Unita'" del 12 maggio 2009 col titolo "La condanna" e il
sommario "L'Europa accusa: Gli immigrati fuggono dalle persecuzioni, stop
alle deportazioni. Il Consiglio d'Europa: l'Italia fermi le deportazioni. Il
Consiglio d'Europa attacca il governo italiano. E' triste vedere che persone
in fuga dalla repressione non vedono tutelati i propri diritti, accusa
Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani. Fini accusa"]

Piovono le critiche sul governo italiano per il respingimento indiscriminato
in Libia degli immigrati. Dopo il Vaticano ieri e' stata la volta di Thomas
Hammarberg, il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa,
l'organizzazione di Strasburgo con 47 Stati membri da non confondere con
l'Ue, che ha definito l'azione del ministro Maroni "un'iniziativa molto
triste" che "mina la possibilita' per ogni essere umano di fuggire da
repressione e violenza ricorrendo al diritto d'asilo". Il commissario
svedese ha esortato la comunita' internazionale a sostenere le posizioni
dell'Onu e del Vaticano e a "fermare l'iniziativa unilaterale dell'Italia".
Ma voci di dissenso contro la svolta leghista pre-elettorale di Berlusconi
si sono levate anche dalla stessa maggioranza di governo. Da Algeri il
presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha detto che "fermo restando che
respingere l'immigrato clandestino non viola il diritto internazionale, va
ricordato anche che noi abbiamo come tutti gli altri il dovere di verificare
se tra quelli che vengono respinti ci siano persone che hanno il diritto di
richiedere asilo".
Quello dell'immigrazione, ha aggiunto Fini, e' un tema "cosi' delicato da
non poter essere affrontato in maniera superficiale o, peggio ancora,
propagandistica". Il presidente della Camera ha poi criticato direttamente
l'uscita di Berlusconi contro la societa' multietnica. "Non credo che abbia
molto senso dire che si voglia o meno una societa' multietnica: e' una
questione demografica" - ha detto l'ex leader di An, aggiungendo che "il
numero degli stranieri e' aumentato, ed e' destinato a salire ancora per
ragioni demografiche".
Hammarberg, che gia' in passato ha criticato la politica xenofoba del
governo italiano, si e' detto "totalmente in linea con le posizioni espresse
dal Vaticano" e ha auspicato che "l'Italia non vada avanti con questa
politica, che non e' una buona soluzione". Questa iniziativa, ha spiegato,
"mina totalmente il diritto di ogni essere umano di ottenere asilo". Secondo
il commissario per i diritti umani pero' Maroni agisce in questo modo anche
perche' a Bruxelles "ha trovato soltanto il silenzio dell'Ue".
Un'accusa di immobilismo che lo stesso Maroni aveva rivolto alla Commissione
europea in occasione della disputa con Malta sul barcone di immigrati
dirottato in Italia. Ma l'esecutivo comunitario guidato da Jose' Manuel
Barroso, che fra qualche mese dovra' tornare da Berlusconi a chiedere il
voto dell'Italia per un secondo mandato, continua a prendere tempo.
"Nessun commento", ha risposto ai giornalisti Michele Cercone, portavoce del
commissario Ue alla giustizia, Jaques Barrot, ribadendo che la Commissione
rispondera' solo dopo aver appurato meglio i fatti. Secondo la copresidente
dei Verdi europei, Monica Frassoni. quello dell'esecutivo Ue e di Barrot e'
"un silenzio assordante".

5. UNA SOLA UMANITA'. UMBERTO DE GIOVANNANGELI INTERVISTA AMOS LUZZATTO
[Dal quotidiano "L'Unita'" del 12 maggio 2009 col titolo "Intervista ad Amos
Luzzatto. L'Italia che ha paura di essere invasa non puo' che generare
mostri e razzisti" e il sommario "C'e' un clima di risorgente xenofobia.
Prima di respingere i migranti dovremmo chiederci quali trasformazioni
economiche e sociali ci siano in Africa e Asia. E il ruolo dell'Occidente"]

"L'Italia sta dando di se' l'immagine inquietante di un Paese in cui la
paura dell''invasore' domina sui valori della solidarieta' e
dell'accoglienza". A sostenerlo e' una delle figure piu' rappresentative
dell'ebraismo italiano: Amos Luzzatto, gia' presidente dell'Unione delle
comunita' ebraiche italiane (Ucei). "Troppi fatti dicono che in Italia c'e'
un clima di risorgente razzismo", denuncia Luzzatto.
*
- Umberto De Giovannangeli: Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha
ribadito che l'Italia andra' avanti nella politica del respingimento dei
migranti. Come valuta questa asserzione?
- Amos Luzzatto: Con grande preoccupazione. Prima di adottare un criterio
burocratico che consiste nel suddividere gli immigrati in regolari e
"clandestini", forse accettando i primi ma certamente rifiutando i secondi,
bisognerebbe porsi una domanda...
*
- Umberto De Giovannangeli: Quale?
- Amos Luzzatto: Bisognerebbe chiedersi che significato storico e politico
ha questo fenomeno macroscopico di pressione di masse che con tutti i mezzi
cercano di raggiungere l'Europa. Io credo che ci si debba porre seriamente
il problema di quali trasformazioni economiche e sociali stanno
verificandosi in Africa e in Asia, tali da poter spingere alla fuga
quantita' cosi' significative di persone che comprendono anche bambini, e
quali siano le responsabilita' dei Paesi a economia avanzata. Dobbiamo
interrogarci su questo, perche' non e' pensabile che in un mondo
globalizzato non si globalizzino anche le responsabilita'. Cio' significa
che a monte delle disposizioni di legge e di sicurezza, va delineata una
vera e propria politica delle migrazioni che tenga conto anche delle
difficolta' al limite dell'impossibilita' di sopravvivere nei Paesi di
origine. A me pare che una analisi completa in questo senso non sia ancora
stata fatta. E i guasti sono sotto gli occhi di tutti.
*
- Umberto De Giovannangeli: La politica di respingimento puo' essere una
soluzione?
- Amos Luzzatto: In coerenza con quanto ho affermato prima, dico che puo'
essere una soluzione a brevissima scadenza, il che vuol dire a scadenza al
massimo di mesi, oltre al fatto che questa "soluzione" presenta degli
aspetti di crudelta' che non dovrebbero essere concepibili in Paesi che si
ritengono civili. Io ricordo - se e' ancora permesso ricordare - che una
esperienza simile e' stata fatta a cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta
dell'altro secolo da folle di ebrei che avevano visto cancellata la loro
cittadinanza in Germania e che non trovarono accoglienza in altri Paesi.
*
- Umberto De Giovannangeli: La paura dell'"invasione" puo' generare mostri?
- Amos Luzzatto: Direi proprio di si'. Perche' i due ingredienti che
alimentano questi mostri sono, per l'appunto, la paura, che per definizione
esclude la razionalita', e il termine stesso di "invasione" che possiede
sempre una connotazione minacciosa e mai tiene in conto, facendosene in
qualche modo carico, della disperazione di coloro che sono ritenuti gli
"invasori". Guai a chiudere gli occhi di fronte ai fatti. E i fatti dicono
che in Italia c'e' un clima di risorgente razzismo. Che va denunciato e
combattuto. Prima di esserne travolti.
*
- Umberto De Giovannangeli: Quale immagine l'Italia sta dando di se' al
mondo?
- Amos Luzzatto: L'immagine di un Paese che non e' disponibile per una
solidarieta' vera con le popolazioni bisognose; un Paese che sembra essere
ossessionato da una minaccia esterna e che ha assunto come priorita'
assoluta di preservare quel tanto di ordine garantito che credono di avere
nei propri confini.
*
- Umberto De Giovannangeli: Solidarieta', accoglienza... C'e' ancora posto
per questi valori nell'Italia della paura e della diffidenza?
- Amos Luzzatto: Temo di no, perche' quando il disvalore dominante e' quello
della paura, della diffidenza nei confronti del disperato che si immagina
pronto a qualunque atto efferato, e' difficile riportare il discorso verso i
valori della solidarieta' che, peraltro, non possono piu' essere tradotti in
elemosina spontanea da parte delle anime belle, che sono sempre troppo
poche, e deve invece diventare una politica organizzata.
*
- Umberto De Giovannangeli: Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi,
ha affermato che l'Italia non sara' mai una societa' multietnica.
- Amos Luzzatto: Ma l'Italia e' gia' una societa' multietnica. E cosi' lo
saranno sempre piu' tutte le societa' europee. Ed e' sulla multietnicita'
che andra' ridefinita la stessa identita' nazionale. Berlusconi non puo'
credersi cosi' onnipotente da poter fermare il corso della storia.

6. EDITORIALE. UN RINGRAZIAMENTO A DACIA MARAINI E A LEOLUCA ORLANDO

Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la
riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della
democrazia, dei diritti di tutti ringrazia di tutto cuore la grande
scrittrice Dacia Maraini che con un suo acuto articolo apparso sul "Corriere
della sera" ha nuovamente posto all'attenzione dell'opinione pubblica
italiana il gravissimo scandalo della realizzazione a Viterbo di un
mega-aeroporto nell'area archeologica e termale del Bulicame, con
conseguenze devastanti per i beni ambientali e culturali, per la salute e i
diritti dei cittadini.
Il comitato ringrazia di tutto cuore anche l'on. Leoluca Orlando che con una
approfondita interrogazione parlamentare ha nuovamente posto all'attenzione
di ministri e parlamento lo stesso gravissimo scandalo.
Realizzare un mega-aeroporto a Viterbo e' del tutto insensato e illegale.
L'area termale del Bulicame va salvaguardata e valorizzata, non distrutta.
La salute dei cittadini va difesa, non massacrata.
L'Alto Lazio subisce gia' pesantissime servitu' inquinanti. Realizzare qui
un mega-aeroporto sarebbe un crimine e una follia.
Ricordiamo ancora una volta che la realizzazione di un mega-aeroporto in
quell'area e' del tutto fuorilegge, poiche' l'opera non ha mai superato (e
mai potrebbe superare) alcuna Valutazione d'impatto ambientale obbligatoria
per legge; poiche' viola gli strumenti di pianificazione territoriale ed
urbanistica vigenti e i relativi vincoli di salvaguardia; poiche'
devasterebbe un'area di enorme interesse archeologico; poiche'
distruggerebbe la zona termale e le fondamentali prospettive di sviluppo al
termalismo legate; poiche' provocherebbe un disastro ambientale e sanitario
in un'area di grande pregio e a ridosso di popolosi quartieri cittadini.

7. RIFLESSIONE. L'AUTOGOAL DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
[Riportiamo il seguente comunicato dell'11 maggio 2009 dal titolo
"L'autogoal del Presidente della Provincia" e il sottotitolo "Con una gaffe
clamorosa il Presidente della Provincia di Viterbo conferma che il Ministro
del Trasporti propone di sperperare centinaia di milioni di euro per
un'opera di cui non si conosce neppure il progetto"]

Il presidente della Provincia di Viterbo, alla notizia che il Ministro dei
Trasporti intende proporre al Cipe (il Comitato interministeriale per la
programmazione economica) di sperperare centinaia di milioni di euro di
soldi pubblici per realizzare un mega-aeroporto a Viterbo, prorompe in
questa bella espressione: "Adesso attendiamo di poter conoscere il progetto
sullo scalo predisposto da 'Aeroporti di Roma', cosa che auspichiamo possa
avvenire nei prossimi giorni".
Proprio cosi': il presidente della Provincia di Viterbo rivela che le
istituzioni neppure hanno mai visto uno straccio di progetto (che hanno
affidato, santi numi, all'impresa "Aeroporti di Roma" che gia' gestisce
Ciampino e Fiumicino, con i disastrosi risultati che tutti sanno). E cio'
non ha impedito a certi pubblici amministratori insipienti ed irresponsabili
di proporre di sperperare montagne di soldi pubblici "a scatola chiusa" per
finanziare un'opera di cui non esiste neppure il progetto.
Un mega-aeroporto peraltro irrealizzabile de facto ed illegale de jure. Che
ricadrebbe in un'area (l'area termale del Bulicame, in cui si trovano
preziosi beni archeologici, naturalistici, storico-culturali, terapeutici)
in cui le leggi vigenti ed i relativi vincoli di salvaguardia proibiscono
categoricamente di realizzarlo. Un mega-aeroporto che costituirebbe un
disastro ambientale e sanitario. Un mega-aeroporto che provocherebbe un
danno ingente a Viterbo e all'Alto Lazio e, lo diciamo en passant, darebbe
l'avvio a una serie infinita di procedimenti giudiziari dei cittadini contro
le istituzioni che all'opera dessero via libera in flagrante violazione di
legge.
*
E cosa si dovrebbe pensare se il Cipe decidesse di finanziare un'opera di
cui non esiste neppure il progetto? Un'opera che sappiamo essere nociva e
distruttiva. Un'opera che sappiamo essere irrealizzabile e fuorilegge.
Vi e' materia per un intervento delle competenti magistrature e per trarre
sul banco degli imputati tutti i pubblici amministratori complici di
un'operazione palesemente speculativa, devastatrice, immorale, insensata,
illecita.

8. RIFLESSIONE. IL SINDACO BOMBASTICO

Il sindaco di Viterbo ha perso l'ennesima buona occasione per starsene
zitto.
Pretendendo di replicare all'on. Leoluca Orlando - storica figura
dell'impegno antimafia - che con dovizia di documentatissimi dettagli in
un'approfondita interrogazione parlamentare ha smascherato lo scandaloso
imbroglio e il colossale disastro del mega-aeroporto a Viterbo, il sindaco
di Viterbo Giulio Marini, che e' anche parlamentare berlusconiano, ne ha
commessa un'altra delle sue.
*
Infatti il sindaco si rivela una volta di piu' per quello che e': uno che da
mesi e mesi rivendica la "bonta'" di un'opera nociva e distruttiva,
insensata ed illegale come il mega-aeroporto che distruggerebbe l'area
termale del Bulicame e avvelenerebbe salute e qualita' della vita dei
viterbesi. Come si fa a sostenere che un disastro ambientale, sanitario ed
economico e' una cosa buona?
*
Il sindaco di Viterbo e', a voler essere teneri, un insipiente ed un
irresponsabile. E si potrebbe aggiungere di peggio.
Infatti e' lo stesso Marini parlamentare cofirmatario della proposta di
legge per equiparare i repubblichini al servizio dei nazisti con i
partigiani.
E' lo stesso Marini parlamentare cofirmatario della proposta di legge per
perseguitare le associazioni ambientaliste che si oppongono allo scempio del
territorio.
E' lo stesso Marini sindaco dell'"ordinanza sicurezza" per perseguitare i
poveri e i migranti.
*
Ci chiediamo perche' Marini non si decida a compiere quell'atto ragionevole
di cui forse la citta' intera gli sarebbe grata: dimettersi da tutte le
cariche pubbliche che in modo ad un tempo cosi' inadeguato e tracotante
occupa.

9. REPETITA IUVANT. DACIA MARAINI: L'AEROPORTO TRA LE TERME
[Riproponiamo l'articolo di Dacia Maraini apparso sul "Corriere della sera"
del 5 maggio 2009 col titolo "L'aeroporto tra le terme"]

C'e' qualcosa di dissennato nel mito del progresso tecnologico senza limiti?
Lo dicono in molti. Il progresso tecnologico non guidato e non controllato
porta all'inquinamento, al disastro ecologico, agli abusi contro il
territorio, allo sperpero dei soldi pubblici, alle malattie. E ci sono
sempre nuovi dati che lo confermano. Eppure chi insegue il pericoloso mito
del progresso illimitato dice il contrario. Per costoro non puo' che portare
ricchezza, benessere, lavoro e civilta'.
Ma prendiamo un caso particolare: il progetto di un mega-aeroporto in una
zona di grande valore archeologico e termale. La piccola e bellissima citta'
di Viterbo con i suoi dintorni che mantengono vive le memorie della civilta'
etrusca, e' stata scelta per la realizzazione di un gigantesco aeroporto del
"mordi e fuggi" come lo definiscono i viterbesi. Li' in mezzo a un
ricchissimo giardino archeologico, distruggendo resti preziosi, invadendo
l'area termale chiamata Bulicame, si vorrebbero gettare tonnellate di
cemento per un turismo diretto soprattutto verso Roma.
Curioso questo fatto: mentre le linee aeree perdono clienti ed entrano in
crisi, gli aeroporti aumentano. Non e' una contraddizione? Ora ogni piccola
citta' pretende di avere il volo sotto casa per raggiungere le varie citta'
del mondo. Naturalmente sono soldi che circolano, aziende che si
arricchiscono, aerei che vengono comprati e venduti, biglietti che costano
sempre meno. Ma qualcuno pensa alle conseguenze sul territorio, sul clima,
sulla salute?
Il "Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto
aereo", guidato da Antonella Litta, ha le idee chiare. Le sue battaglie
vengono combattute soprattutto in rete, in collaborazione con il "Centro di
ricerca per la pace" guidato da Peppe Sini. I due Comitati danno voce ai
cittadini, ai medici, ai geologi, agli ambientalisti. Spediscono lettere
alle istituzioni governative. Chiedono un freno all'irresponsabile foga di
cementificare e adulterare il Paese. Spiegano con razionalita' le ragioni
del no. Che non riguardano solo Viterbo ma tutto il nostro gia' troppo
martoriato paese. Lo sviluppo tecnologico, ricordano, non puo' imporsi sulle
leggi della natura che alla lunga si ribella provocando disastri: alluvioni,
slavine, smottamenti, siccita', avvelenamento dell'acqua e dell'aria.
Certo e' comodo volare da un aeroporto sotto casa nelle piu' belle citta'
del mondo. Ma quanto ci costerebbe questa comodita'? Intanto riflettiamo sul
fatto che il traffico aereo contribuisce in larga misura al surriscaldamento
del clima. E proprio nel momento in cui l'Italia prende seri impegni per
ridurre il surriscaldamento, ci mettiamo a progettare nuovi aeroporti? Certo
la moltiplicazione dei voli puo' fare girare provvisoriamente il mercato, ma
alla lunga risulta anche antieconomica perche' e' energivora. Mentre
"l'umanita' ha bisogno di una economia della sobrieta' e della condivisione
che consideri i limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse". Lo
Stato si mostra generoso e avaro nello stesso tempo: con una mano da' soldi
alle Compagnie aeree e con l'altra taglia i costi ambientali e sociali che
vengono poi pagati dalle popolazioni piu' indifese e indigenti. Ha senso
tutto questo?

10. REPETITA IUVANT. LEOLUCA ORLANDO: INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SUL
MEGA-AEROPORTO DI VITERBO
[Riproponiamo l'interrogazione parlamentare presentata da Leoluca Orlando il
7 maggio 2009]

Al Ministro dell'Ambiente, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e al
Ministro dell'Economia
Premesso che,
- a Viterbo moltissimi cittadini, sostenuti da illustri scienziati,
cattedratici, personalita' delle istituzioni e dell'impegno civile, si
oppongono alla decisione di realizzare nell'area termale del Bulicame un
mega-aeroporto delle dimensioni atte ad accogliere un volume di traffico di
vari milioni di passeggeri all'anno; un'opera del tutto priva dei requisiti
di legge e del tutto irrealizzabile alla luce della situazione reale
dell'area e dei vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali
in essa presenti.
Infatti tale opera:
I. non potrebbe mai superare un rigoroso espletamento della Valutazione
d'impatto ambientale e della Valutazione ambientale strategica obbligatorie
per legge;
II. confligge con precise norme di tutela dei beni pubblici sia nazionali
che europee;
III. e' in contrasto con le norme ed i vincoli di salvaguardia in vigore
nell'area considerata ai sensi della pianificazione territoriale ed
urbanistica tanto regionale quanto comunale;
IV. provocherebbe la devastazione di rilevanti beni archeologici,
naturalistici, paesaggistici, storico-culturali, scientifici, terapeutici ed
economici insistenti nell'area;
V. provocherebbe un grave nocumento alla salute, alla sicurezza e alla
qualita' della vita della popolazione dei quartieri cittadini prossimi
all'area;
VI. confligge con attuali esigenze di sicurezza militari di rilevanza
strategica nazionale;
VII. porterebbe al collasso la rete infrastrutturale della mobilita' locale;
VIII. costituirebbe uno sperpero immenso di pubblico denaro;
IX. la procedura sin qui seguita per l'individuazione dell'area e' viziata
da flagranti errori di merito e di metodo (tali per cui un ente locale ha
gia' presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio e
qualificati centri studi di settore hanno ripetutamente denunciato
l'inammissibilita' dell'opera);
*
- in una recente comunicazione agli Amministratori locali il Comitato dei
cittadini che si oppongono all'opera ha elencato i seguenti effetti della
realizzazione di un mega-aeroporto nell'area termale del Bulicame a Viterbo:
1. Impatto locale sull'ambiente: devastazione dell'area termale del
Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico, economico,
sociale e simbolico peculiare e insostituibile.
2. Impatto sanitario sulla popolazione viterbese: gravissimi danni alla
salute, alla sicurezza, alla qualita' della vita.
3. Impatto sanitario sulla popolazione dell'Alto Lazio: cumulandosi il
mega-aeroporto con le altre gravosissime servitu' gia' presenti (in
particolare il polo energetico Civitavecchia-Montalto) la sinergia dei
fattori di inquinamento incrementera' danni, disagi e patologie.
4. Impatto sanitario globale: essendo il trasporto aereo fortemente
inquinante, ogni suo aumento si traduce in danno certo alla salute.
5. Impatto sociale su Viterbo: il mega-aeroporto non solo costituira' una
profonda aggressione alla salute e alla sicurezza delle persone, ma
provochera' anche un grave degrado della qualita' della vita, una forte
lesione a fondamentali diritti dei cittadini, un grave danno all'economia e
alla societa', il collasso delle infrastrutture del trasporto locale (gia'
gravemente insufficienti), la distruzione di beni ambientali, culturali,
agricoli, terapeutici, ricettivi, produttivi, scientifici.
6. Impatto sociale sull'Alto Lazio: accumulo di servitu' ed effetto
sinergico dei fattori di rischio e di depauperamento e degrado del
territorio e della sua economia.
7. Impatto globale sull'ambiente: essendo il mega-aeroporto finalizzato
all'incremento del trasporto aereo complessivo, esso contribuira' ad
accrescere l'inquinamento e l'effetto serra responsabile dei mutamenti
climatici che stanno mettendo in pericolo il futuro dell'umanita' e gli
equilibri della biosfera.
8. Per realizzare un'opera di tali dimensioni verrebbero sperperate ingenti
risorse pubbliche (che pertanto verrebbero altresi' sottratte ad opere e
servizi realmente utili e fin indispensabili per la popolazione);
*
- in un recente esposto alla Soprintendenza per i beni archeologici per
l'Etruria Meridionale e' stato evidenziato che dalla Planimetria redatta dal
Comune di Viterbo recante i vincoli paesaggistici, idrogeologici,
archeologici, termali presenti nell'area che sarebbe investita dall'opera,
risulta che il mega-aeroporto sorgerebbe letteralmente sopra un'area di
interesse archeologico con presenza di beni archeologici che la legge
tutela;
*
- gia' lo scorso anno, in una lettera al Presidente della Repubblica del 4
agosto 2008, il Comitato dei cittadini che si oppongono all'aeroporto
segnalava, tra l'altro, che "la realizzazione a Viterbo di un devastante
mega-aeroporto per voli low cost avrebbe i seguenti inaccettabili e
disastrosi esiti:
a) grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal
documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment -
Italia) del 18 marzo 2008;
b) grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene
naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e
simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento
fondamentale dell'identita' di Viterbo;
c) grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ
del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore
e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino;
d) grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi
della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua
rilevanza;
e) grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita' e
biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita;
f) conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale
dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi
Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento
diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilita'
tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la permanenza di
un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria
dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria
importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia'
precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale
di Viterbo del 25 luglio 2008;
g) immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva,
quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della
mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e
valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di
qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita'
un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea
Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando
la linea Viterbo-Capranica-Roma);
h) aggravamento di una condizione di servitu' per l'Alto Lazio, territorio
gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative;
i) infine, poiche' il punto di riferimento da parte dei promotori dell'opera
e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che in esso si svolge, si rileva come
proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei
piu' elementari diritti della popolazione locale, ed e' quindi evidentemente
scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra citta' (occorre invece una
drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino).
A cio' si aggiunga che:
l) l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa
precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso
Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo
n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare
presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che
potrebbe arrivare a superare i 3000 metri, ne' il suo orientamento";
peraltro il gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto
compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva - dimostrata dagli
studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due
chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare
l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato
al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud";
m) l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le
relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio
comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008;
n) l'opera e' totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali
requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di
Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica,
Valutazione d'impatto sulla salute.
Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un
devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per
Roma:
o) la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una
serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento in punto
di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18
gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia
ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente
affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo
dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla
commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti";
p) non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente
dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi
fattuale della realta' territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto
che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a
ridosso di emergenze archeologiche, naturalistiche, scientifiche, culturali,
agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera
ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di quella relazione,
cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice
dal vizio dell'atto presupposto e fondativo;
q) peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei
proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior
fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato
di non intendere affatto trasferire la sua attivita' nell'eventuale scalo
viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito
del programma "Report").
Infine:
r) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce della
situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia' citata inchiesta televisiva
della Rai: "Report", 27 aprile 2008);
s) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'attuale
trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento
dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra
l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno
2008);
t) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'esigenza
di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del
clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita' scientifica internazionale,
dagli statisti piu' avvertiti);
u) occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo
(particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di
autorevoli personalita' come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e
sostenere invece un modello di mobilita' piu' adeguato, sostenibile e
democratico": -
*
per sapere:
quali iniziative i Ministri interrogati intendano prendere per impedire che
i rilevanti beni naturalistici, culturali, terapeutici ed economici
dell'area termale del Bulicame siano devastati, e che la salute e la
sicurezza dei cittadini di Viterbo siano aggredite da un'opera aeroportuale
priva dei requisiti previsti dalla legge, opera la cui realizzazione
costituirebbe un sperpero di pubblici denari, un danno per la comunita'
locale ed una flagrante violazione delle norme e dei vincoli di salvaguardia
vigenti.
Roma, 7 maggio 2009
Leoluca Orlando

11. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO
DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di
Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della
salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail:
info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 188 del 13 maggio 2009

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