Minime. 760



NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 760 del 15 marzo 2009

Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca
per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Sommario di questo numero:
1. Con Giacomo Matteotti e Piero Gobetti
2. Una proposta di ordine del giorno ai Comuni, le Province e le Regioni
fedeli allo stato di diritto e all'umanita'
3. Alcune cose che occorre fare subito contro il razzismo
4. Per la messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord
5. Maria G. Di Rienzo: Una dea nuova
6. Navid Kermani: Profughi a Lampedusa
7. Alcuni materiali per una breve rassegna bibliografica per studiare e
contrastare il berlusconismo e l'eversione dall'alto oggi in Italia
8. Giorgio Bocca, Piccolo Cesare
9. Norberto Bobbio, Contro i nuovi dispotismi
10. Sandra Bonsanti, Maurizio De Luca, Corrado Stajano (a cura di), Dossier
Mandalari
11. Michele Caccavale, Il grande inganno
12. Guido Caldiron, La destra plurale
13. Guido Caldiron, Lessico postfascista
14. Furio Colombo, Silenzio stampa
15. Pino Corrias, Massimo Gramellini, Curzio Maltese, 1994 Colpo grosso
16. Floriano De Angeli (a cura di), Berlusconi 1
17. Simone Falanca, Alfa e Beta
18. Saverio Ferrari, Da Salo' ad Arcore
19. Giuseppe Fiori, Il venditore
20. Sergio Flamigni, Trame atlantiche
21. Claudio Fracassi, Michele Gambino, Berlusconi. Una biografia non
autorizzata
22. Paul Ginsborg, Berlusconi
23. Paul Ginsborg, L'Italia del tempo presente
24. Peter Gomez, Marco Travaglio, E continuavano a chiamarlo Impunita'
25. Peter Gomez, Marco Travaglio, La repubblica delle banane
26. Peter Gomez, Marco Travaglio, Le mille balle blu
27. Peter Gomez, Marco Travaglio, Regime
28. Peter Gomez, Marco Travaglio, Se li conosci li eviti
29. Peter Gomez, Marco Travaglio (a cura di), L'amico degli amici
30. Mario Guarino, I santuari proibiti
31. Mario Guarino, L'Italia della vergogna
32. Gianfranco Mascia, Qualcosa di sinistra. Intervista a Nanni Moretti
33. Gianfranco Mascia, Vademecum della bugia
34. Gianfranco Mascia, Filippo Lucarelli, 100 bugie per 100 giorni
35. Alice Oxman, Sotto Berlusconi
36. Procura della Repubblica di Palermo. Direzione distrettuale antimafia,
L'onore di Dell'Utri
37. Marco Revelli, Le due destre
38. Susanna Ripamonti (a cura di), Prescrizione e corruzione. Il processo
Sme-Ariosto
39. Giovanni Ruggeri, Berlusconi. Gli affari del Presidente
40. Giovanni Ruggeri, Mario Guarino, Berlusconi. Inchiesta sul signor tv
41. Eugenio Scalfari, Articoli
42. Leo Sisti, Peter Gomez, L'Intoccabile
43. Marco Travaglio, Bananas
44. Marco Travaglio, Berluscomiche
45. Tribunali di Milano e Napoli, Le mazzette della Fininvest
46. Sergio Turone, Lettere di Adam Smith al Cavalier Berlusconi
47. Tutto sulla P2
48. Elio Veltri, La legge dell'impunita'
49. Elio Veltri, Marco Travaglio, L'odore dei soldi
50. La "Carta" del Movimento Nonviolento
51. Per saperne di piu'

1. EDITORIALE. CON GIACOMO MATTEOTTI E PIERO GOBETTI

Se il parlamento dovesse approvare in toto o in parte i provvedimenti
razzisti contenuti nel cosiddetto "pacchetto sicurezza" (il proliferante
canceroso insieme di disegni di legge e decreti che sotto questa unificante
denominazione e' noto) e farli cosi' divenire a tutti gli effetti legge
dello Stato, saremmo di fronte a un golpe.
Sorprende la disattenzione e l'indifferenza di tanta parte dell'opinione
pubblica, anche di quella solitamente ben informata, che in queste
settimane - da quando il 5 febbraio il Senato ha dato il via libera al
disegno di legge che ha una funzione cruciale nello sfondamento delle difese
democratiche e nella devastazione della civile convivenza - pare essere
sempre in tutt'altre faccende affaccendata, faccende che rispetto alla
gravita' estrema dell'imposizione dell'apartheid in Italia ci sembrano
scandalosamente frivole ed autoreferenziali, obnubilate e scotomizzanti; un
atteggiamento peggio che ambiguo: complice.
E' necessario impedire che diventino legge le sciagurate proposte razziste
ed eversive del governo.
E' necessario che tutte le forze della democrazia si impegnino adesso in
difesa della civilta' giuridica e dei diritti umani, in difesa della
legalita' e dell'umanita', in difesa della Costituzione Repubblicana e della
verita' che rende liberi.
Un ulteriore cedimento provocherebbe la catastrofe.

2. INIZIATIVE. UNA PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO AI COMUNI, LE PROVINCE E LE
REGIONI FEDELI ALLO STATO DI DIRITTO E ALL'UMANITA'
[Riproponiamo il seguente appello]

Egregi Sindaci ed egregi Presidenti delle Province e delle Regioni,
egregi consiglieri comunali, provinciali e regionali,
vi proponiamo di porre all'ordine del giorno di sedute straordinarie
convocate ad hoc delle assemblee deliberative delle istituzioni di cui fate
parte la seguente proposta di ordine del giorno.
A nessuno sfugge la gravita' dell'ora.
Un cordiale saluto,
il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 11 marzo 2009
*
Proposta di ordine del giorno
Premesso che alcune disposizioni del cosiddetto "pacchetto sicurezza"
promosso dal governo con successivi decreti e disegni di legge tuttora
all'esame del Parlamento sono in flagrante contrasto con principi
fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, dello stato di
diritto, dell'ordinamento democratico, della civilta' giuridica, della
Dichiarazione universale dei diritti umani;
Il consiglio comunale (provinciale, regionale) di ...
invita il Parlamento a respingere le proposte di provvedimento palesemente
razziste ed incostituzionali.

3. INIZIATIVE. ALCUNE COSE CHE OCCORRE FARE SUBITO CONTRO IL RAZZISMO
[Riproponiamo il seguente appello]

Proponiamo che non solo le persone di volonta' buona, non solo i movimenti
democratici della societa' civile, ma anche e in primo luogo tutte le
istituzioni fedeli allo stato di diritto, alla legalita' costituzionale,
all'ordinamento giuridico democratico, si impegnino ora, ciascun soggetto
nell'ambito delle sue peculiari competenze cosi' come stabilite dalla legge,
al fine di contrastare l'eversione razzista che sta aggredendo il nostro
paese.
Ed indichiamo alle persone, ai movimenti ed alle istituzioni democratiche
alcune iniziative necessarie ed urgenti.
*
1. Respingere le proposte palesemente razziste, eversive ed incostituzionali
del cosiddetto "pacchetto sicurezza".
*
2. Adottare un programma costruttivo per la difesa e la promozione dei
diritti umani di tutti gli esseri umani:
a) provvidenze di accoglienza a livello locale, costruendo sicurezza per
tutte le persone nell'unico modo in cui sicurezza si costruisce: nella
solidarieta', nella legalita', nella responsabilita', nell'incontro,
nell'assistenza pubblica erogata erga omnes;
b) cooperazione internazionale: poiche' il fenomeno migratorio evidentemente
dipende dalla plurisecolare e tuttora persistente rapina delle risorse dei
paesi e dei popoli del sud del mondo da parte del nord, occorre restituire
il maltolto e cooperare per fare in modo che in nessuna parte del mondo si
muoia di fame e di stenti, che in nessuna parte del mondo vigano regimi
dittatoriali, che in nessuna parte del mondo la guerra devasti l'umanita',
che in nessuna parte del mondo i diritti umani siano flagrantemente,
massivamente, impunemente violati;
c) regolarizzazione di tutti i presenti nel territorio nazionale ed
interventi normativi ed operativi che favoriscano l'accesso legale nel
paese;
d) riconoscimento immediato del diritto di voto (elettorato attivo e
passivo) per tutti i residenti;
e) lotta alla schiavitu' ed ai poteri criminali locali e transnazionali che
la gestiscono e favoreggiano.
*
3. Aprire un secondo fronte di lotta per la legalita' e contro il razzismo,
con due obiettivi specifici:
a) dimissioni del governo golpista e nuove elezioni parlamentari;
b) messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord.

4. INIZIATIVE. PER LA MESSA FUORILEGGE DELL'ORGANIZZAZIONE RAZZISTA
DENOMINATA LEGA NORD
[Riproponiamo il seguente appello]

Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Presidente della Camera dei Deputati
Oggetto: Richiesta di iniziativa per la messa fuorilegge dell'organizzazione
razzista denominata Lega Nord
Egregi Presidenti,
ci rivolgiamo a voi come massime autorita' dello Stato per richiedere un
vostro intervento al fine della messa fuorilegge dell'organizzazione
razzista denominata Lega Nord.
Tale organizzazione, che pur essendo assolutamente minoritaria nel Paese e'
riuscita ad ottenere nel governo nazionale l'affidamento di decisivi
ministeri a suoi rappresentanti, persegue e proclama una politica razzista
incompatibile con la Costituzione della Repubblica Italiana, con uno stato
di diritto, con un ordinamento giuridico democratico, con un paese civile.
Ritenendo che vi siano i presupposti per un'azione delle competenti
magistrature che persegua penalmente sia i singoli atti e fatti di razzismo,
sia l'azione organizzata e continuata e quindi l'associazione a delinquere
che ne e' responsabile, con la presente chiediamo un vostro intervento
affinche' si avviino le procedure previste dalla vigente normativa al fine
della messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord e
della punizione ai sensi di legge di tutti gli atti delittuosi di razzismo
da suoi esponenti promossi, commessi, istigati o apologizzati.
Con osservanza,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 27 febbraio 2009

5. EDITORIALE. MARIA G. DI RIENZO: UNA DEA NUOVA
[Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) per
questo intervento]

L'hanno creata le attiviste indiane per i diritti umani. Si chiama Manushi
Swacchanarayani (Manushi e' un giornale femminista, la seconda parola si
puo' tradurre come "dea della scopa") e i suoi altari fioriscono nelle
piazze dei mercati, curati amorevolmente dalla popolazione. E' la
protettrice dei poveri venditori di strada, e spazza via la corruzione del
governo, le estorsioni, i pestaggi a chi si rifiuta di pagare tangenti;
spazza via le confische e le distruzioni. Come molte altre divinita'
"classiche" dell'India, Manushi Swacchanarayani ha piu' braccia, ma fra gli
oggetti che esse reggono, oltre alla scopa, ce n'e' uno assai poco
tradizionale. E' una videocamera, che si e' rivelata un attrezzo molto
efficace nel dissuadere gli aggressori. Sotto l'occhio della Dea, donne ed
uomini vivono e lavorano in pace.

6. UNA SOLA UMANITA'. NAVID KERMANI: PROFUGHI  LAMPEDUSA
[Dal quotidiano "Il Riformista" del 6 marzo 2009 col titolo "Vi racconto chi
sono quei 19.820 fantasmi sbarcati a Lampedusa", il sommario "Reportage
viaggio nell'isola su cui approdano le speranze dei dannati del pianeta" e
la nota editoriale "Questo reportage e' apparso nel settembre del 2008 sul
settimanale tedesco 'Die Zeit'. L'autore e' un orientalista e scrittore
tedesco di origine iraniana. Per i suoi studi accademici e le sue opere
letterarie ha ricevuto numerosi riconoscimenti in Germania. E' membro
dell'Accademia tedesca della lingua e della letteratura e della Conferenza
tedesca sull'Islam. Di recente ha vinto una borsa di studio dall'Accademia
tedesca di Villa Massimo e ha trascorso un anno a Roma"]

Profughi. Scappano dai loro Paesi in guerra, vagano per mesi, sopravvivono
per miracolo ai loro viaggi, stipati nella pancia delle navi. Scendere a
terra ricevendo i primi aiuti per loro e' un'autentica rinascita. Ma i
politici locali (e non solo) vorrebbero che non ci fossero e i vacanzieri
nemmeno sanno che esistono.
La porta della cancellata in ferro, che deve sbarrare il molo, e' soltanto
accostata. Il funzionario della dogana, che dapprima mi vuole mandare via,
dal momento che non ho nessun permesso, dopo un breve diverbio si accontenta
che io retroceda di due, tre metri. Oggi hanno una visita ufficiale, spiega,
e fa cenno con il capo in direzione di due uomini in abito scuro. I giovani
arabi che sono rannicchiati sul pavimento sono i primi profughi arrivati su
un barcone dopo giorni in cui il mare e' stato in burrasca, probabilmente
l'avanguardia, perche' piu' veloci degli altri. Dicono di aver sgraffignato
un peschereccio e di essere salpati ieri, nove amici, tutti sulla ventina,
pettinature alla moda, jeans lunghi alle caviglie come li indossano gli Hip
Hopper, uno pensieroso con gli occhiali, un altro belloccio con i capelli
lunghi, un portavoce che ostenta tranquillita'.
Qui i profughi li chiamano i "gitanti della domenica", che tentano di
propria iniziativa, spesso spontaneamente, e contro ogni aspettativa
riescono a non andare alla deriva e a non essere intercettati. Salpano dalla
Tunisia e neppure ventiquattr'ore piu' tardi calcano il suolo europeo. Sui
loro visi si legge lo sbalordimento. Non danno nemmeno l'impressione di
essere esausti, come fossero davvero dei gitanti. La maggior parte degli
altri profughi resta in viaggio per giorni, perche' fanno giri molto larghi
per sfuggire alle navi di pattugliamento dell'Agenzia Europea Frontex, che
cerca di intercettare le barche dei profughi prima che raggiungano le acque
territoriali europee. I Medici senza Frontiere, che attendono al porto,
sovente provano l'orrore puro, quando le barche arrivano: trenta, quaranta
uomini che hanno letteralmente dato la loro ultima camicia per accaparrarsi
un angusto posto sotto il sole infuocato, mezzi o del tutto morti per la
sete, lo sfinimento, la nausea. E loro, i nove amici, partono senza
rifletterci troppo, come per una gita mordi e fuggi, niente maltempo, niente
malattie, nessun danno ai motori, nemmeno troppo stretti, nemmeno il sole,
dal momento che ci stanno tutti sotto alla coperta del cutter, e sgusciano
attraverso le maglie del Paradiso, come in Africa chiamano Schengen.
I funzionari conducono i giovanotti nel centro di accoglienza, dove regna,
gia' con un'occupazione regolare con 700 profughi, una densita' di
popolazione come nemmeno in un grattacielo giapponese. Dell'espanso tagliato
grossolanamente, come quello utilizzato quale isolante nelle costruzioni,
funge da materasso, della carta come biancheria da letto, tutte le stoviglie
sono usa e getta.
Se si definisce il criterio di umanita' non secondo gli standard minimi di
un carcere europeo, bensi' come lo sfamarsi, l'avere un posto per dormire,
di che vestirsi, niente pestaggi, niente parole sgarbate, un medico in caso
di bisogno e perfino una psicologa, allora si', il centro e' umano. I
tunisini ozieranno li' per una o due settimane prima di venire trasferiti in
un altro centro sulla terraferma. Con la Tunisia non esiste ancora alcuna
convenzione di rimpatrio, percio' essi hanno delle buone probabilita', dopo
altri tre, quattro o anche otto mesi di disperazione, di essere buttati
sulla strada con un avviso di espulsione, che getteranno via. Tutti lo
sanno, anche lo Stato. La maggior parte di loro proseguira' in ogni caso
verso il nord, gli italiani da quelle parti non fanno molto caso a loro e
chi resta viene utilizzato: senza la manodopera illegale in Italia, che
guadagna due, tre euro l'ora, in Germania non vi sarebbero pesche a due, tre
euro al kg. Solo in Sicilia si dice che lavorino nei campi da trenta a
quarantamila clandestini.
La tranquillita' con cui i nove tunisini vengono interrogati e allontanati
dopo nemmeno venti minuti fa dimenticare che la loro situazione e' tuttavia
esistenziale. Tagliano i ponti con tutto cio' che la loro vita e' stata fino
a quel momento, iniziano una vita i cui contorni non riescono neppure a
delineare; vivono in Europa, nella Terra Promessa, ma senza diritti, senza
assicurazione malattia, senza previdenza sociale, lontani dalla famiglia e
sempre con la paura della polizia. Tra i drammi che normalmente si consumano
nel Mediterraneo o sul molo effettivamente sbarrato nel porto di Lampedusa,
la svolta del loro destino da' l'impressione di essere un caso normale,
quasi inesistente.
I funzionari della dogana e i Medici senza Frontiere fino alla fine di
settembre hanno gia' accolto a Lampedusa 19.820 uomini, gia' 19.820 uomini
solo quest'anno, piu' i nove tunisini di oggi. Ma in paese non si sa nulla
di loro. Il loro centro - che si trova un paio di chilometri fuori citta',
dietro una collina - non e' segnato su alcuna cartina, non e' segnalato da
alcun cartello ed e' accessibile soltanto con un permesso speciale, per
ottenere il quale le domande complete devono essere presentate per iscritto
con una settimana di anticipo. Soltanto al porto si potrebbero intravedere i
profughi, nel breve lasso di tempo tra l'approdo e l'allontanamento, ma solo
dall'alto della collina che sovrasta il porto, dal momento che, dal molo
stesso, dei blocchi di cemento sbarrano la vista. Come detto, il cancello e'
aperto, tutti potrebbero passeggiare fino al punto di approdo, pero' questo
lo fanno soltanto i cronisti come me, che si erano immaginati Lampedusa come
chissa' quale inferno. Come riferiscono i Medici senza Frontiere, prima i
profughi potevano scappare dal campo, perche' il filo spinato aveva alcuni
buchi, ma che cosa potevano mai fare senza soldi su un'isola dove non
possono nemmeno scomparire sott'acqua? Tre, quattro neri una volta si erano
guardati un po' attorno sul posto e avevano perfino ordinato una birra,
senza poterla pagare, allora il sindaco aveva sparso la voce che i profughi
bighellonavano nei bar, che si ubriacavano senza pagare e che apostrofavano
volgarmente i turisti. A sentir lui, l'isola sta andando a rotoli. In
realta', quasi tutti gli uomini con i quali sono venuto a colloquio a
malapena notano qualche cosa dei profughi. La maggior parte da anni non ne
ha mai incontrato nessuno. E coloro che trascorrono le vacanze a Lampedusa
vengono per il mare: vogliono abbronzarsi, nuotare o fare immersioni, e
niente li distrae da questo.
In tutto il mondo i ricchi hanno perfezionato i metodi con i quali chiudono
fuori la realta', si sono costruiti recinti, muri, spauracchi, in modo da
non vedere la miseria, ma che questo riesca loro perfino a Lampedusa, con
5.000 abitanti e 19.829 profughi solo quest'anno, mette in ombra qualsiasi
comunita' blindata. Non che essi non sarebbero un argomento valido. Anzi:
con loro come quasi unico argomento, il sindaco ha vinto le ultime elezioni.
Gia' prima delle elezioni, l'ospedale non era stato costruito, ma non viene
costruito neanche adesso perche' i profughi vengono "favoriti". Pero', se il
loro destino sta cosi' tanto a cuore al Vaticano, sono le chiese a doverli
accogliere, impreca il sindaco. Si devono allestire centri di prima
accoglienza galleggianti, lontano dalla costa, rivendica la sua vice. Devono
essere fucilati, consiglia il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, che ha
detto testualmente: "Dopo il secondo o il terzo avvertimento, boom. Si
spara, senza discutere ancora tanto. Li si uccide. Altrimenti non ne verremo
mai a capo".
Tutti fissano la nave illuminata con nel ventre le persone tratte in salvo.
C'e' stata tempesta. Con lo scooter, attraverso pozzanghere grandi come
stagni, di notte percorro avanti e indietro il lungomare deserto ma ben
illuminato sino a che, all'estremita' del vecchio porto, scopro degli uomini
davanti a una nave da guerra francese. Probabilmente e' troppo grande per il
molo sbarrato predisposto per i profughi. 65 somali sono stati tratti in
salvo nella tempesta, afferro, tra questi tredici donne, una in stato di
gravidanza, al quinto mese. Che sia una nave della Frontex, che abbia
raccolto i profughi, e cosi' vicino alla costa libica, stupisce i Medici
senza Frontiere. Nessuno sa niente di preciso, ma tutti credono, anche la
signora dell'Opera per i Profughi delle Nazioni Unite, che la Frontex sia
li' per tenere lontano dall'Europa i profughi, non per portarveli.
E i profughi, chiedo io, dove sono? Dal momento che l'autobus non e' ancora
arrivato, sono seduti all'interno della nave, dove stanno piu' al caldo. Il
numero dei somali lo conoscevo gia': probabilmente appartengono a un'unica
famiglia o a un unico clan, la loro fuga e' iniziata mesi fa, a casa avevano
la guerra, puo' essere che siano stati cacciati, certamente ci sono stati
dei morti. Da mesi in fuga, in circostanze drammatiche. Altro che gitanti
della domenica. Dal ponte i soldati passano grossi sacchetti di plastica
rossa, che sono quasi vuoti, uno per ciascun profugo, i loro averi, presumo.
Tutti sul molo parlano a voce piu' smorzata, bisbigliano quasi e parlano
pochissimo, se ne stanno li' a fissare la nave illuminata con i 65 tratti in
salvo nella pancia, come se attendessero Gesu' Bambino. Se ora tutti si
prendessero per mano, per cantare una canzone di Natale non sarei nemmeno
sorpreso, tanto riconoscenti sono per la benedizione, che vuol dire
salvezza. Le Organizzazioni per i profughi stimano che, su tre profughi che
raggiungono le coste europee, uno annega.
Ancora prima che l'autobus entri, percepisco l'inquietudine che coglie
tutti, una silenziosa eccitazione, nonostante solo tre soldati sulla nave si
siano messi in movimento. Attraverso un boccaporto entrano all'interno della
nave e dopo un attimo fuoriescono nuovamente con i primi profughi che
sorreggono al braccio. Prima un uomo piu' anziano, ferito alla gamba, poi la
donna incinta: proprio come Giuseppe e Maria, due persone incredibilmente
estranee, non solo per via della loro pelle scura e per l'abito largo ed
esotico della donna con il foulard rosso in testa, che, secondo la foggia
somala, scende fino alla pancia, ma molto di piu' per i loro sguardi
stravolti, timidi, impauriti eppure grati alla vita, giacche' l'hanno
conservata. Dietro a Maria la processione degli altri profughi, prima le
donne, per la maggior parte ragazze giovani, molto piu' magre e sottili
delle europee o delle africane nere del campo profughi nel pomeriggio, poi
gli uomini, altrettanto smilzi, che posano sulla terra i loro primi passi
con tale circospezione come fosse la prima volta. E davvero, per loro, e'
come una rinascita.

7. LIBRI. ALCUNI MATERIALI PER UNA BREVE RASSEGNA BIBLIOGRAFICA PER STUDIARE
E CONTRASTARE IL BERLUSCONISMO E L'EVERSIONE DALL'ALTO OGGI IN ITALIA

Segnaliamo di seguito alcuni testi utili per lo studio del berlusconismo e
dell'eversione dall'alto oggi in corso in Italia.
Una conoscenza adeguata e' premessa necessaria per un'adeguata azione di
contrasto, in difesa della legalita', della democrazia, dei diritti umani
nel nostro paese, con la forza della nonviolenza.
Per altri utili materiali rinviamo anche alla "breve rassegna bibliografica
per studiare e contrastare il neofascismo oggi in Italia, con la forza della
nonviolenza" che abbiamo pubblicato in "Voci e volti della nonviolenza" n.
264 del 21 novembre 2008.

8. GIORGIO BOCCA: PICCOLO CESARE
Giorgio Bocca, Piccolo Cesare, Feltrinelli, Milano 2002, pp. 190, euro 15.
Berlusconi e il berlusconismo raccontati da un giornalista di forte impegno
civile. "Berlusconi e' sicuramente un fenomeno italiano, ma e' anche il
segnale di una degenerazione democratica che attraversa, in vari modi, tutto
il mondo occidentale... Berlusconi e' il sintomo di una malattia mondiale
che si puo' individuare, in buona parte, nel dominio assoluto del denaro
sulla politica e in un liberismo sfrenato. Governare esclusvamente per i
propri interessi e non per l'interesse generale, l'uso sistematico della
menzogna, la demonizzazione degli avversari, lo screditamento di tutte le
istituzioni e dei poteri autonomi, la furia i produrre a ogni costo nuove
leggi che eliminano le tracce del sistema precedente: sono tutti segni che
rappresentano la declinazione italiana di una generale anomalia, in una fase
cruciale delle democrazie occidentali. Ma, oltre a questo, riemergono i
tratti piu' specifici di una continuita' italiana dura a morire: a ripresa
della corruzione e della mafia, l'abbandono del Sud, lo scempiodel
territorio, le tante piccole forme di cesarismo che forse segnano l'alba di
un nuovo regime" (dal risvolto di copertina).

9. NORBERTO BOBBIO: CONTRO I NUOVI DISPOTISMI
Norberto Bobbio, Contro i nuovi dispotismi. Scritti sul berlusconismo,
"Critica liberale", Roma 2004, Dedalo, Bari 2008, pp. 128, euro 14. Gli
interventi di Bobbio tra '94 e 2001 di denuncia del berlusconismo.

10. SANDRA BONSANTI, MAURIZIO DE LUCA, CORRADO STAJANO (A CURA DI): DOSSIER
MANDALARI
Sandra Bonsanti, Maurizio De Luca, Corrado Stajano (a cura di), Dossier
Mandalari. Mafia, politica, massoneria. I testi integrali delle
intercettazioni, pp. 32, in supplemento al settimanale "Avvenimenti" n. 3
del primo febbraio 1995. Un opuscolo documentario che ricostruisce e
documenta nessi tra mafia, massoneria e sostegno elettorale a Forza Italia.

11. MICHELE CACCAVALE: IL GRANDE INGANNO
Michele Caccavale, Il grande inganno. La banda del partito-azienda
berlusconiano raccontata da un ex deputato di "Forza Italia", Kaos Edizioni,
Milano 1997, pp. 240, lire 28.000. "La cronaca di un biennio trascorso
all'interno di una consorteria politico-affaristica nella quale si muovono -
coperti da mistificazionie  spregiudicatezze di ogni genere - loschi
personaggi e interessi affaristici palesi e occulti" (dalla IV di
copertina).

12. GUIDO CALDIRON: LA DESTRA PLURALE
Guido Caldiron, La destra plurale. Dalla preferenza nazionale alla
tolleranza zero, Manifestolibri, Roma 2001, pp. 360, lire 29.000. Un saggio
fondato su una solida documentazione: una delle migliori ricognizioni
disponibili sulla nuova destra criminale, razzista ed eversiva in Italia e
nel mondo, con un ampio capitolo sul "modello italiano".

13. GUIDO CALDIRON: LESSICO POSTFASCISTA
Guido Caldiron, Lessico postfascista. Parole e politiche della destra al
potere, Manifestolibri, Roma 2002, pp. 184, lire 28.000. La nuova destra
eversiva italiana al potere analizzata in un utile volume di saggi disposti
per lemmi in ordine alfabetico.

14. FURIO COLOMBO: SILENZIO STAMPA
Furio Colombo, Silenzio stampa. Notizie sulla fine delle notizie nel tempo
del postgiornalismo, Editori Riuniti, Roma 2007 (col titolo
Postgiornalismo), "Nuova iniziativa editoriale", Roma 2008, pp. 160, euro
6,90 (in supplemento al quotidiano "L'Unita'). Il degrado e l'asservimento
dei mass-media e del ceto politico al tempo del berlusconismo.

15. PINO CORRIAS, MASSIMO GRAMELLINI, CURZIO MALTESE: 1994 COLPO GROSSO
Pino Corrias, Massimo Gramellini, Curzio Maltese, 1994 Colpo grosso, Baldini
& Castoldi, Milano 1994, pp. 240, lire 22.000. Come Berlusconi vinse le
elezioni del '94, un'analisi in presa diretta.

16. FLORIANO DE ANGELI (A CURA DI): BERLUSCONI 1
Floriano De Angeli (a cura di), Berlusconi 1. Gli inizi misteriosi, i
compari della P2, gli amici di tangentopoli, i soci ambigui, i collaboratori
chiacchierati, Biblioteca e centro documentazione "Mafia connection", C. N.
Albertario - Gropello C. 1993, pp. 234, lire 24.000. Una raccolta ragionata
di materiali documentari e una sinossi cronologica conclusiva.

17. SIMONE FALANCA: ALFA E BETA
Simone Falanca, Alfa e Beta. Cosa c'entrano Berlusconi e Dell'Utri con la
stagione delle bombe 1992-1993?, Fratelli Frilli Editori, Genova 2003, pp.
230 (+ 4 pp. in forma di volantone con la prefazione di Nicola Tranfaglia),
euro 13. Da un decreto di archiviazione del Tribunale di Caltanissetta (qui
riportato integralmente) emergono vicende e questioni ancora aperte; con un
ampio saggio introduttivo del mediattivista che firma il libro.

18. SAVERIO FERRARI: DA SALO' AD ARCORE
Saverio Ferrari, Da Salo' ad Arcore. La mappa della destra eversiva, Nuova
iniziativa editoriale, Roma 2006, pp. 160, euro 5,90 (in supplemento al
quotidiano "L'Unita'"). Una sintetica rassegna delle organizzazioni
neofasciste dal 1945 ad oggi.

19. GIUSEPPE FIORI: IL VENDITORE
Giuseppe Fiori, Il venditore. Storia di Silvio Berlusconi e della Fininvest,
Garzanti, Milano 1995, pp. 222, lire 23.000. Un grande giornalista e storico
smaschera Berlusconi e le sue intraprese.

20. SERGIO FLAMIGNI: TRAME ATLANTICHE
Sergio Flamigni, Trame atlantiche. Storia della Loggia massonica segreta P2,
Kaos edizioni, Milano 1996, pp. 480, lire 39.000. Un ampio studio sulla
Loggia P2 di Gelli, di uno studioso che da parlamentare ha fatto parte delle
commissioni d'inchiesta sul caso Moro, sulla P2 e antimafia.

21. CLAUDIO FRACASSI, MICHELE GAMBINO: BERLUSCONI. UNA BIOGRAFIA NON
AUTORIZZATA
Claudio Fracassi, Michele Gambino, Berlusconi. Una biografia non
autorizzata. La via, le amicizie, gli affari, "Avvenimenti", Roma 1993,
1994, pp. 64, lire 1.500. Un'agile sintesi giornalistica.

22. PAUL GINSBORG: BERLUSCONI
Paul Ginsborg, Berlusconi. Ambizioni patrimoniali in una democrazia
mediatica, Einaudi, Torino 2003, pp. X + 92. Un breve, puntuale saggio dello
storico inglese docente a Cambridge e Firenze, acuto studioso dell'Italia
contemporanea.

23. PAUL GINSBORG: L'ITALIA DEL TEMPO PRESENTE
Paul Ginsborg, L'Italia del tempo presente. Famiglia, societa' civile, Stato
1980-1996, Einaudi, Torino 1998, pp. XVIII + 648, lire 36.000. Un libro
utile per la contestualizzazione.

24. PETER GOMEZ, MARCO TRAVAGLIO: E CONTINUAVANO A CHIAMARLO IMPUNITA'
Peter Gomez, Marco Travaglio, E continuavano a chiamarlo Impunita'. La vera
storia delle "toghe sporche" e degli altri processi a Berlusconi & C., Nuova
iniziativa editoriale - L'Unita', Roma 2007, pp. 44, euro 7,50 (in
supplemento a "L'Unita'"). Un volume che aggiorna due precedenti libri degli
autori - Bravi ragazzi (del 2002) e Lo chiamavano impunita' (del 2003) - e
riassume le vicende giudiziarie di Berlusconi.

25. PETER GOMEZ, MARCO TRAVAGLIO: LA REPUBBLICA DELLE BANANE
Peter Gomez, Marco Travaglio, La repubblica delle banane. Affari e malaffari
di trenta potenti nelle sentenze dei giudici, Editori Riuniti, Roma 2001,
pp. 544, lire 28.000. Un'ampia ricognizione, attraverso gli atti giudiziari,
di illecite imprese di potenti personaggi da Andreotti a Vitalone.

26. PETER GOMEZ, MARCO TRAVAGLIO: LE MILLE BALLE BLU
Peter Gomez, Marco Travaglio, Le mille balle blu. Detti e contraddetti,
bugie e figuracce, promesse e smentite, leggi vergogna e telefonate segrete
dell'uomo che da tredici anni prende in giro gli italiani: Napoleone
Berlusconi, Rcs, Milano 2006, Nuova iniziativa editoriale - L'Unita', Roma
2007, pp. 476, euro 7,50 (in supplemento a "L'Unita'"). Tutte le bugie - e i
processi - di Berlusconi (ma naturalmente quella degli autori e' una fatica
di Sisifo: nessun libro potrebbe contenerle tutte e tutti). Con le vignette
di Ellekappa. E una fotografia del '78 che e' un compendio di storia
d'Italia passata, presente e - temiamo - futura.

27. PETER GOMEZ, MARCO TRAVAGLIO: REGIME
Peter Gomez, Marco Travaglio, Regime. Biagi, Santoro, Freccero, Luttazzi,
Sabina Guzzanti, Paolo Rossi, tg, gr e giornali: storie di censure e bugie
nell'Italia di Berlusconi, Rcs, Milano 2004, Nuova iniziativa editoriale -
L'Unita', Roma 2007, pp. XXII + 410, euro 7,50 (in suppl. al quotidiano
"L'Unita'"). La censura in tv negli anni di Berlusconi al governo. Con una
postfazione di Beppe Grillo.

28. PETER GOMEZ, MARCO TRAVAGLIO: SE LI CONOSCI LI EVITI
Peter Gomez, Marco Travaglio, Se li conosci li eviti, Chiarelettere, Milano
2008, pp. 576, euro 14,60. Il parlamento al tempo del berlusconismo (un
libro utile, con qualche errore e qualche eccesso di generosita').

29. PETER GOMEZ, MARCO TRAVAGLIO (A CURA DI): L'AMICO DEGLI AMICI
Peter Gomez, Marco Travaglio (a cura di), L'amico degli amici, Bur-Rcs,
Milano 2005, pp. XXIV + 744, euro 11,50. Il sottotitolo - un vero sommario -
recita "Perche' Marcello Dell'Utri e' stato condannato a nove anni in primo
grado per concorso esterno in associazione mafiosa. La requisitoria dei PM e
la memoria della difesa".

30. MARIO GUARINO: I SANTUARI PROIBITI
Mario Guarino, I santuari proibiti, Laser edizioni, Viareggio 1996, pp. 320,
lire 27.000. Un libro di inchiesta giornalistica su vicende di intrecci tra
politica corrotta, economia inquinata e criminalita' organizzata.

31. MARIO GUARINO: L'ITALIA DELLA VERGOGNA
Mario Guarino, L'Italia della vergogna, Laser Edizioni, Viareggio 1995, pp.
256, lire 28.000. Un'ampia inchiesta giornalistica su politica corrotta e
corruttrice, economia illecita, mafia e massoneria.

32. GIANFRANCO MASCIA: QUALCOSA DI SINISTRA. INTERVISTA A NANNI MORETTI
Gianfranco Mascia, Qualcosa di sinistra. Intervista a Nanni Moretti,
Fratelli Frilli Editori, Genova 2002, pp. 112, euro 11,50. Gli interventi
alla manifestazione del 14 settembre 2002 in piazza San Giovanni a Roma, la
"Festa di protesta" contro il regime berlusconiano, e un'ampia intervista al
regista che in quei mesi era divenuto uno degli animatori e dei simboli del
movimento dei "girotondi". Con un coloratissimo reportage fotografico.

33. GIANFRANCO MASCIA: VADEMECUM DELLA BUGIA
Gianfranco Mascia, Vademecum della bugia. Da Stalin a Berlusconi, Fratelli
Frilli Editori, Genova 2002, pp. 144, s.i.p. Nella menzogna e' uno dei
tratti piu' caratteristici della comunicazione berlusconiana: una
descrizione con esemplificazioni ed analisi, e una serie di proposte per la
resistenza democratica; un utile brillante agile libro scritto dal fondatore
dei comitati Bo.Bi. (Boicotta il Biscione). Con una prefazione di Nando
dalla Chiesa.

34. GIANFRANCO MASCIA, FILIPPO LUCARELLI: 100 BUGIE PER 100 GIORNI
Gianfranco Mascia, Filippo Lucarelli, 100 bugie per 100 giorni. Manuale per
difendersi da Berlusconi, Stampa alternativa, Viterbo 2002, pp. 64, lire
mille. Berlusconi e il suo governo: la truppa, le malefatte e alcune idee
per contrastarle con la forza della verita', con la scelta della
nonviolenza.

35. ALICE OXMAN: SOTTO BERLUSCONI
Alice Oxman, Sotto Berlusconi. Diario di un'americana a Roma 2001-2006,
Editori Riuniti, Roma 2007, Nuova iniziativa editoriale, Roma 2008, pp. 320,
euro 7,50 (in supplemento al quotidiano "L'Unita'"). Brevi note e molti
excerpta dai media a comporre un centone dei detti e fatti del governo
berlusconiano disvelato come empia orgia di crimini brutali e grottesche
idiozie. Con una prefazione di Marco Travaglio.

36. PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PALERMO. DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA:
L'ONORE DI DELL'UTRI
Procura della Repubblica di Palermo. Direzione distrettuale antimafia,
L'onore di Dell'Utri, Kaos Edizioni, Milano 1997, pp. 320, lire 30.000. "I
legami del berlusconiano Marcello Dell'Utri con Cosa nostra, nella richiesta
di rinvio a giudizio per concorso in associazione mafiosa", recita il
sottotitolo in copertina. Con una nota introduttiva di Leo Sisti e Peter
Gomez.

37. MARCO REVELLI: LE DUE DESTRE
Marco Revelli, Le due destre, Bollati Boringhieri, Torino 1996, pp. 256,
lire 22.000. Una utile proposta interpretativa.

38. SUSANNA RIPAMONTI (A CURA DI): PRESCRIZIONE E CORRUZIONE. IL PROCESSO
SME-ARIOSTO
Susanna Ripamonti (a cura di), Prescrizione e corruzione. Il processo
Sme-Ariosto, Nuova iniziativa editoriale, Roma 2005, pp. 202, euro 5,90 (in
supplemento a "L'Unita'"). Ampi stralci dagli atti del processo Sme: il
dispositivo della sentenza dei giudici della prima sezione penale di Milano,
la requisitoria della pm Ilda Boccassini, le arringhe degli avvocati
Pisapia, Salvemini, Pecorella e Ghedini. L'introduzione della curatrice si
apre cosi': "Silvio Berlusconi e' un corruttore".

39. GIOVANNI RUGGERI: BERLUSCONI. GLI AFFARI DEL PRESIDENTE
Giovanni Ruggeri, Berlusconi. Gli affari del Presidente, Kaos Edizioni,
Milano 1994, pp. 280, lire 28.000. Un tempestivo libro di inchiesta
giornalistica.

40. GIOVANNI RUGGERI, MARIO GUARINO: BERLUSCONI. INCHIESTA SUL SIGNOR TV
Giovanni Ruggeri, Mario Guarino, Berlusconi. Inchiesta sul signor tv,
Editori Riuniti, Roma 1987, Kaos Edizioni, Milano 1994, pp. 304, lire
30.000. La prima inchiesta giornalistica che denunciava "Gli oscuri esordi e
i finanziamenti dalla Svizzera; da Milano alla Loggia P2, tra 'mafia bianca'
e politici corrotti; la Fininvest dei prestanome; l'occupazione dell'etere e
il monopolio pubblicitario; le mani sui giornali e nello sport; gli ingenti
debiti e Forza Italia'... L'ambigua avventura di Silvio Berlusconi" (cosi'
ilsommario in copertina).

41. EUGENIO SCALFARI: ARTICOLI
Eugenio Scalfari, Articoli, Gruppo editoriale L'Espresso, Roma 2004, 5 voll.
per circa 6.500 pagine, euro 9,90 cadauno (in suppl. al quotidiano "La
Repubblica"). Tutti gli articoli di Scalfari apparsi su "L'Espresso" dal
1955 al marzo 2004 e su "La Repubblica" dal 1976 al marzo 2004.

42. LEO SISTI, PETER GOMEZ: L'INTOCCABILE
Leo Sisti, Peter Gomez, L'Intoccabile. Berlusconi e Cosa nostra, Kaos
Edizioni, Milano 1997, pp. 352, lire 30.000. Un libro di inchiesta
giornalistica che ricostruisce alcune specifiche vicende.

43. MARCO TRAVAGLIO: BANANAS
Marco Travaglio, Bananas. Un anno di cronache tragicomiche dallo stato
semilibero di Berlusconia, Garzanti, Milano 2003, Nuova iniziativa
editoriale - L'Unita', Roma 2007, pp. 368, euro 7,50 (in supplemento a
"L'Unita'"). Dal settembre 2002 al settembre 2003, le microcronache di un
paese senza qualita'. Con una prefazione di Furio Colombo.

44. MARCO TRAVAGLIO: BERLUSCOMICHE
Marco Travaglio, Berluscomiche. Bananas 2 la vendetta: le nuove avventure
del Cavalier Bellachioma dal kapo' al kappao', Garzanti, Milano 2005, Nuova
iniziativa editoriale - L'Unita', Roma 2007, pp. 512, euro 7,50 (in
supplemento a "L'Unita'"). Dal settembre 2003 al giugno 2005, altre
microcronache dell'infamia. Con una prefazione di Antonio Padellaro.

45. TRIBUNALI DI MILANO E NAPOLI: LE MAZZETTE DELLA FININVEST
Tribunali di Milano e Napoli, Le mazzette della Fininvest, Kaos Edizioni,
Milano 1996, pp. 280, lire 28.000. "Corruzione della Guardia di Finanza: la
sentenza di rinvio a giudizio e gli interrogatorii di Paolo e Silvio
Berlusconi (e altri). Il racket televisivo Fininvest in Campania con la
banda De Lorenzo - Di Donato - Pomicino" recita l'esauriente sottotitolo in
copertina.

46. SERGIO TURONE: LETTERE DI ADAM SMITH AL CAVALIER BERLUSCONI
Sergio Turone, Lettere di Adam Smith al Cavalier Berlusconi, Laterza,
Roma-Bari 1995, pp. VIII + 200, lire 18.000. La scintillante ironia e il
forte impegno civile di un indimenticabile maestro di giornalismo e di
militanza democratica.

47. TUTTO SULLA P2
Tutto sulla P2. Il "Piano di rinascita" di Gelli. La relazione Anselmi. I
novecento nomi nelle liste, "Avvenimenti", Roma 1994, pp. 96, lire 2.000. Un
opuscolo che reca vari utili materiali (tra cui un ampio estratto dalla
relazione della commissione parlamentare d'inchiesta sulla P2, commissione
presieduta da Tina Anselmi).

48. ELIO VELTRI: LA LEGGE DELL'IMPUNITA'
Elio Veltri, La legge dell'impunita', Nuova iniziativa editoriale, Roma
2003, pp. 160, euro 4 (in supplemento a "L'Unita'"). Un'ampia ricognizione
documentaria sul tema dell'immunita' parlamentare e sulla pretesa di
impunita' berlusconiana.

49. ELIO VELTRI, MARCO TRAVAGLIO: L'ODORE DEI SOLDI
Elio Veltri, Marco Travaglio, L'odore dei soldi. Origini e misteri delle
fortune di Silvio Berlusconi, Editori Riuniti, Roma 2001, pp. 350, lire
24.000. Alcune vicende della resistibile ascesa di Berlusconi. Un efficace,
documentato compendio che ebbe vasta eco.

50. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

51. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per
contatti: azionenonviolenta at sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
www.miritalia.org; per contatti: mir at peacelink.it, luciano.benini at tin.it,
sudest at iol.it, paolocand at libero.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per
contatti: info at peacelink.it

NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 760 del 15 marzo 2009

Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca
per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

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possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web:
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