La domenica della nonviolenza. 16



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LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 16 del 10 aprile 2005

In questo numero:
1. Maria Luigia Casieri: Per una prima rassegna di ricercatori che abbiano
interagito con l'opera di Emilia Ferreiro
2. Maria Luigia Casieri: Un profilo di Emilia Ferreiro

1. MATERIALI. MARIA LUIGIA CASIERI: PER UNA PRIMA RASSEGNA DI RICERCATORI
CHE ABBIANO INTERAGITO CON L'OPERA DI EMILIA FERREIRO
[Il testo seguente e' estratto dalle pp. 882-902 del II tomo del testo di
Maria Luigia Casieri, Il contributo di Emilia Ferreiro alla comprensione dei
processi di apprendimento della lingua scritta, 5 voll., Viterbo 2004.
Maria Luigia Casieri (per contatti: nbawac at tin.it), nata a Portici (Na) nel
1961, insegna nella scuola dell'infanzia ed e' una delle principali
animatrici del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo. Ha organizzato a
Viterbo insieme ad altri il "Tribunale per i diritti del malato"; assistente
sociale, ha svolto un'esperienza in Germania nell'ambito dei servizi di
assistenza per gli emigrati italiani; rientrata in Italia si e' impegnata
nel settore educativo; per dieci anni ha prestato servizio di volontariato
in una casa-famiglia per l'assistenza ai minori; dal 1987 e' insegnante di
ruolo nella scuola per l'infanzia; ha preso parte a varie iniziative di
pace, di solidarieta', per i diritti; ha tenuto relazioni a convegni e corsi
di aggiornamento, e contribuito a varie pubblicazioni. Opere di Maria Luigia
Casieri: Il contributo di Emilia Ferreiro alla comprensione dei processi di
apprendimento della lingua scritta, Viterbo 2004.
Emilia Ferreiro, argentina, docente in Messico, psicolinguista e
psicopedagogista illustre, e' una delle piu' grandi studiose viventi del
processi di alfabetizzazione; e' di fondamentale importanza il suo
contributo sul tema dell'apprendimento della lettura e della scrittura da
parte dei bambini. Tra le molte opere di Emilia Ferreiro si veda in primo
luogo l'ormai classico volume scritto in collaborazione con Ana Teberosky,
La costruzione della lingua scritta nel bambino, Giunti, Firenze 1985]

Premessa
Il lavoro di Emilia Ferreiro e' eminentemente di ricerca. Le sue riflessioni
interpretative, le sue proposte metodologiche ed operative, le sue
elaborazioni teoriche, si fondano sempre su una solida base esperienziale e
su una inesauribile capacita' di ascolto delle persone e soprattutto dei
bambini con un atteggiamento di autentico rispetto, reale sollecitudine,
profonda apertura.
Sottolineare che l'attivita' di ricerca e' il dato saliente, e il motore
fondamentale, del lavoro di Emilia Ferreiro, implica quindi che la sua
pratica e la sua elaborazione siano caratterizzate da un costante lavoro di
equipe, da una sinergia che fa si' che intorno alla sua figura si sia creata
sia una rete internazionale di ricercatori che in varie parti del mondo
cooperano con lei, quanto un vastissimo insieme di esperienze applicative
che ha fatto si' che sempre piu' nelle scuole primarie e per l'infanzia essa
sia diventata punto di riferimento imprescindibile con specifico riferimento
alla costruzione della lingua scritta nel bambino, ambito in cui la
fecondita' euristica delle sue proposte di riflessione e' risultata decisiva
per il lavoro quotidiano degli insegnanti.
Da tutto cio' consegue che parlare dell'opera di Emilia Ferreiro significa
anche parlare almeno dell'opera dei gruppi di studiosi e insegnanti operanti
a piu' stretto contatto con la studiosa argentina. Ma anche rimandare a
quella dinamica di dibattito e di incontri e di ricerche che esprime la
massima fecondita' proprio nell'intrecciarsi di esperienze e percorsi
culturali provenienti da diverse tradizioni disciplinari e che tutte
guardano con interesse a un possibile modo nuovo di interrogarsi sulla
lingua scritta.
E' chiaro che si tratta di materia sfuggente ad ogni possibile
sistematizzazione e delimitazione e quindi e' possibile in questo contesto
soltanto indicare ambiti o figure che in qualche caso possiamo individuare
anche soltanto alla stregua di punte di iceberg di un fenomeno molto piu'
vasto ma informale e in movimento e quindi non sempre e non necessariamente
del tutto emerso.
In questa parte del nostro lavoro indichiamo pertanto alcuni studiosi e
studiose che con Emilia Ferreiro hanno significativamente collaborato (o le
cui ricerche e prospettive hanno incontrato e si sono confrontate con le
sue), ed alcune delle ricerche in cui essa e' stata ed e' impegnata insieme
agli specifici colleghi di lavoro e per cosi' dire compagni di viaggio.
Naturalmente segnaleremo anche studiose e studiosi impegnati su temi comuni,
in un rapporto di complementarita' o di confronto critico, con approcci
condivisi o analoghi, o parzialmente convergenti, o comunque utilmente
comparabili.
Molti sono infatti gli studiosi e i ricercatori che in varie parti del mondo
hanno collaborato con lei (sia direttamente in un rapporto di condivisione o
prossimita', sia indirettamente afferendone il lavoro e le proposte a un
comune campo di problemi) e che, a partire da un condiviso o analogo
approccio teorico e/o metodologico, hanno condotto ricerche e sviluppato
tematiche affini, approfondendone e diramandone i percorsi di ricerca,
talvolta confermandone i risultati in altri contesti culturali e
linguistici.
E' evidente che una ricognizione in profondita' del peculiare lavoro di
ricerca e teorico delle studiose e degli studiosi di seguito indicati esula
dai fini e deborda dalle dimensioni del presente lavoro. Ma e' evidente
altresi' che non si puo' prescindere dal darne almeno una non inadeguata
notizia, quantunque in modo necessariamente panoramico e cursorio, per
minimi cenni e a mo' di rassegna (1).
*
Una visione panoramica
1. Lungo l'asse diacronico
Il nucleo iniziale
Del gruppo di ricerca inizialmente costituitosi in Argentina facevano parte,
insieme a Emilia Ferreiro, Ana Teberosky, Alicia Lenzi, Susana Fernandez,
Ana Maria Kaufman, Delia Lerner.
Dopo il colpo di stato dovettero tutte allontanarsi dall'Argentina e
continuarono la loro attivita' di ricerca in diversi paesi. A questa vicenda
non sara' del tutto estranea la nascita di una prospettiva, sempre piu'
sistematica, indirizzata all'ambito delle ricerche comparate.
*
A partire dall'esperienza ginevrina
Emilia Ferreiro a Ginevra inizio' un rapporto di collaborazione e di ricerca
a partire da un comune interesse linguistico, ben presto anche allargato
alla lingua scritta, con Hermine Sinclair (2).
Un'altra importante figura legata all'Universita' di Ginevra e' Ioanna
Berthoud-Papandropoulou.
Altre figure ancora della scuola piagetiana insieme a cui Emilia Ferreiro
scrisse e pubblico' articoli lungo gli anni '70, oltre allo stesso Piaget,
sono Alina Szeminska, Christine Othenin Girard, Harold Chipman, Jean-Paul
Bronckart, Eddy Rappe du Cher, Benedicte de Bellefroid.
Sin dalla permanenza ginevrina inizio' un rapporto di collaborazione con
Margarita Gomez Palacio in molte ricerche, svolte in territorio messicano.
Come abbiamo ricordato nel profilo biografico della Ferreiro
(nell'introduzione generale di questo lavoro) a Ginevra con Piaget lavoro'
anche il marito della studiosa, Rolando Garcia.
*
Nuevas Perspectivas
Partecipano al convegno "Nuevas perspectivas" con propri contributi
interdisciplinari autori che riconoscono l'importanza delle competenze
linguistiche e cognitive nell'apprendimento della lingua scritta: Margarita
Gomez Palacio, che e' curatrice insieme a E. Ferreiro dell'opera che ne e'
derivata; Kenneth S. Goodman (Universita' di Arizona);  Walter H.
MacGinitie, Katherine Maria y Susan Kimmel (Universita' di Victoria,
Canada); Jerome C. Harste y Carolyn L. Burke (Universita' di Indiana); Maria
Angelica Carbonell de Grompone (Uruguay); Hermine Sinclair (Universita' di
Ginevra); Yetta Goodman (Universita' di Arizona); Ana Teberosky (Imipae,
Barcellona); Liliana Tolchinsky e Iris Levin (Universita' di Tel Aviv);
Courtney B. Cadzen (Universita' di Harvard); John Downing (3), (Universita'
di Victoria, Canada); Claire Blanche-Benveniste (Universita' di Provenza);
Alonzo B. Anderson y William H. Teale (Universita' di California, San
Diego); Elsie Rockwell (Ipn, Messico); Claire A. Woods (Universita' di
Pennsylvania) (4).
*
2. Per aree geografiche
Un comune impegno in progetti di alfabetizzazione dell'America Latina
Il Proyecto Principal
Nei progetti inseriti nell'ambito del "Proyecto Principal" per
l'alfabetizzazione in America Latina promosso dall'Unesco, sono a vario
titolo impegnati come responsabili dei progetti, condividendo uno stesso
paradigma teorico: Maria Elena Cuter, Ana Maria Kaufman e Mirta Castedo,
Mercedes Pons, (Argentina); Marilia Gerais Duran e Maria Leila Alves,
Madalena Freire, Esther Pillar Grossi e Maria Celeste Koch, Eliana Matos de
Figueiredo Lima, Lucia Brown Rego, Telma Weisz (Brasile); Margarita Gomez
Palacio, Leticia Calzada e Laura Navarro (Messico); Delia Lerner e Sol
Leval, Delia Lerner, Maglaly Munoz, Margarita Palacios e Ana Bermudez
(Venezuela).
L'impegno condiviso ha dato luogo anche ad un incontro volto alla
comparabilita' dei processi attivati e ad una prima analisi degli esiti. Vi
hanno partecipato come coordinatori della discussione: Maria Bernadete
Marques Abaurre (Brasile), Myriam Nemirovsky (Messico), Clotilde Pontecorvo
(Italia), Ana Teberosky (Spagna) (5).
*
Red Latinoamericana de Alfabetizacion in Argentina
Si tratta di un'associazione civile, senza fini di lucro, che si costituisce
intorno all'obiettivo fondante di trasformare le condizioni di
alfabetizzazione nella lettura, scrittura e insegnamento della matematica
dei bambini, giovani e adulti.
Si va organizzando nel 1991 per iniziativa di Emilia Ferreiro e riunisce
persone e gruppi impegnati nei processi di alfabetizzazione, con diversi
ruoli e qualifiche professionali (maestri, professori, bibliotecari,
ricercatori, autori di libri e riviste specializzate), diversamente
coinvolti in organismi istituzionali (da enti statali a organizzazioni non
governative o fondazioni) e la cui azione e' rivolta a diverse fasce di
popolazione (adulti o bambini, popolazione urbana o rurale, indigeni), ma
tutti uniti dalla condivisione di un quadro teorico e da un comune intento
di trasformare le condizioni di alfabetizzazione nella propria regione.
La sua azione si sviluppa in diversi paesi: Messico, Venezuela, Uruguay,
Brasile e Argentina.
Inizialmente Nora Elichiri ha assunto il coordinamento in Argentina,
successivamente il coordinamento nazionale e' stato assunto da Diana
Grunfeld mentre il coordinamento regionale e' rispettivamente affidato a
Estela Vergelin, Monica Baez e Mirta Castedo.
Il gruppo di consulenti e' composto, oltre che da Emilia Ferreiro, anche da
Delia Lerner, Ana Maria Kaufman, Susana Fernandez e Alicia Lenzi.
L'ambito di interesse e di attivita' si estende progressivamente alla
matematica, a partire da una comune concezione dei processi di apprendimento
e di insegnamento.
In questo ambito Claudia Broitman e' coordinatrice e Patricia Sadosky
consulente.
Preziosa e' anche la collaborazione di Mirta Castedo, Mirta Torres, Maria
Elena Cutter, Maria Claudia Molinari, Horacio Itzcovich, Susana Wolman,
Adriana Castro, Mercedes Etchemendy, Carolina Napp, Alejandra Rossano,
Graciela Zilberman, Maria Emilia Quaranta.
Attualmente la commissione di coordinamento e' composta da: Ana Siro, Mabel
Tarrio, Claudia Broitman, Diana Grunfeld, Monica Baez, Flora Perelman,
Cinthia Kuperman, Mabel Maccario, Liliana Alegre, Alejandra Saguier,
Griselda Trepat, Silvana Corvalan e Marina Iparraguirre.
La cornice teorica entro cui opera l'associazione e' definita da una rete di
concetti, che testualmente citiamo.
"L'alfabetizzazione e' un'acquisizione linguistica e concettuale che si
ottiene principalmente attraverso attivita' sociali di utilizzazione della
lingua scritta.
L'alfabetizzazione implica l'acquisizione della conoscenza del sistema di
scrittura socialmente utilizzato, e costituisce al tempo stesso lo strumento
mediante cui acquisire nuove conoscenze.
E' necessario recuperare le esperienze sociali sulla lettura e la scrittura
favorendo l'uso e la circolazione di veri libri, buona letteratura ed ogni
tipo di materiale scritto.
Considerare la condizione eterogenea di ogni gruppo di alfabetizzazione
esige un intervento pedagogico che trasformi le disuguaglianze in
opportunita' di apprendimento collettivo. Richiede di offrire diversita' di
strategie didattiche, di interventi e di percorsi di apprendimento, secondo
le necessita' emergenti.
La formulazione di politiche educative per i settori marginali della
popolazione deve tenere in conto che i bambini di questi settori di
popolazione non hanno bisogno di 'educazione compensativa' ma,
semplicemente, di servizi educativi di buona qualita'.
Ci si prefigge un insegnamento che miri alla costruzione di conoscenze
matematiche dense di significato, cioe' che siano disponibili per essere
utilizzate nella soluzione di problemi.
Considerare l'utilizzazione delle conoscenze dei bambini come punto di
partenza per apprendere qualcosa di nuovo: che si tratti di apprendimenti
realizzati nel contesto scolastico o meno, che siano conoscenze intuitive,
asistematiche, erronee o prossime al sapere che la scuola desidera
insegnare.
Generare condizioni di insegnamento per il lavoro collettivo in matematica,
includendo la comunicazione, l'analisi dei risultati, i procedimenti, gli
errori e la diffusione dei risultati" (6).
*
L'attivita' di ricerca nel Die-Cinvestav in Messico
E' il dipartimento di ricerca educativa che opera presso il Centro di
Ricerca e Studi Avanzati dell'Istituto Politecnico Nazionale di Citta' del
Messico. Nel 1996 ricorre il ventennale della sua istituzione.
Oltre a Emilia Ferreiro, che ne costituisce la figura cardine, vi hanno
svolto un prezioso lavoro di ricerca sull'acquisizione della scrittura
Alejandra Pellicer, Sofia A. Vernon, Silvia Camean, Celia Diaz, Graciela
Quinteros, Laura Navarro, Miguel ¡ngel Vargas, che furono suoi allievi.
Ma il Die ha costituito il luogo di incontro e di elaborazione di un piu'
ampio gruppo di ricercatori: Cecila Rojas, Silvia Rojas, Alejandro de la
Mora, Elizabeth Heynes, Dinorah De Lima, Jorge Enrique Vaca Uribe, Rebeca
Barriga Villanueva.
Molte delle figure che hanno contribuito all'attivita' del Die, attualmente
lavorano in altre strutture di ricerca: l'Unam, l'Uam, El Colegio de Mexico
e altrove (rilevante ad esempio il lavoro di Jorge Enrique Vaca Uribe
all'Instituto de Investigaciones en Educacion dell'Universidad Veracruzana,
o di Sofia Vernon all'Universidad Autonoma de Queretaro), ma hanno
ovviamente continuato ad occuparsi dei problemi della lingua scritta, del
suo statuto epistemologico, del suo processo evolutivo nel bambino.
Sempre in Messico una rilevante figura, nell'ambito della didattica, e'
anche Beatriz Rodriguez.
*
In Brasile
L'impatto del lavoro e delle proposte di Emilia Ferreiro e' stato enorme in
tutta l'America Latina; se ovviamente in Messico, paese in cui ha sede il
Die-Cinvestav, e in Argentina, paese d'origine della studiosa, la sua
influenza e' grandissima, non minore e' negli altri paesi, e tra essi anche
in Brasile, ove operano moltissime ricercatrici e ricercatori, ed operatori
educativi, che con la Ferreiro collaborano attivamente, i nomi di alcune ed
alcuni dei quali abbiamo gia' citato sopra (7).
Molte le figure di rilievo, tra esse a mero titolo d'esempio e tra molte
altre che abbiamo gia' citato e citeremo ancora ricordiamo Maria Bernadete
Marques Abaurre, Beatriz Cardoso, Marta Kohl de Oliveira, Telma Weisz.
Significativa anche la fortuna editoriale delle opere della Ferreiro e sulla
Ferreiro in Brasile, dove non solo sono stati tradotti tempestivamente i
suoi volumi, ma sono anche stati pubblicati alcuni volumi a lei dedicati (ad
esempio quelli di Maria da Graca Azenha, Ivaldo Inacio Delgado, Maria do
Rosario Longo Mortatti, Tania Maria de Melo Moura, Vera Massagao Ribeiro,
Maria Jose' Vale), e la sua opera e' stata oggetto di piu' tesi
universitarie e lavori in ambito accademico (ad esempio i testi di Silvia de
Mattos Gasparian Colello e di Marcia Cristina de Oliveira Mello); infinito
naturalmente e' il numero dei saggi e degli articoli a lei dedicati apparsi
in volume o in rivista.
*
Nei paesi americani di lingua spagnola
Naturalmente rinunciamo qui a dare un quadro dettagliato paese per paese per
quanto concerne l'America Latina ispanofona; e' evidente che l'influenza del
lavoro di Emilia Ferreiro si e' estesa ovunque dando luogo sovente a
sviluppi ulteriori di grande rilevanza. Ci limitiamo a segnalare che abbiamo
raccolto un'ampia messe di documentazione specifica oltre che per
l'Argentina e il Messico anche per Cile, Columbia, Costa Rica, Cuba,
Nicaragua, Peru', Uruguay, Venezuela.
*
In America del Nord
In Canada
Nel Quebec i temi del lavoro della Ferreiro sono stati sviluppati anche in
lavori di Jacqueline Theriault, Lucile Lapointe, Nathalie Lavoie, Rita Veira
de Figueiredo Boneti, Lisa Saint-Laurent, Jocelyne Giasson.
All'Universita' di Toronto operano Angela Hildyard, David R. Olson e Nancy
Torrance.
Alla University of British Columbia Hillel Goelman.
Segnaliamo infine l'attivita' e le ricerche di Walter H. MacGinitie,
Katherine Maria, Susan Kimmel, e del compianto John Downing,
dell'Universita' di Victoria.
*
Negli Stati Uniti d'America
Segnaliamo particolarmente Kenneth S. Goodman e Yetta Goodman (Universita'
di Arizona); Jerome C. Harste e Carolyn L. Burke (Universita' di Indiana);
Courtney B. Cadzen (Universita' di Harvard); Alonzo B. Anderson e William H.
Teale (Universita' di California, San Diego); Claire A. Woods (Universita'
di Pennsylvania); Elizabeth Sulzby (Universita' del Michigan); Jens
Brockmeier (New School University di New York).
*
In Europa
In Belgio
Segnaliamo l'attivita' che si svolge presso l'Universita' di Lovanio.
*
In Francia
Una figura storica e' senz'altro individuabile in Claire Blanche-Benveniste
(Universita' di Provenza).
Da citare e' senz'altro anche il lavoro di Jean Hebrard. Segnaliamo anche
particolarmente il lavoro di Anne-Marie Chartier, e il lavoro di Therese
Folch.
Nella linea di ricerca di Emilia Ferreiro si collocano anche i lavori di
Gerard Chauveau e Eliane Rogovas-Chauveau.
Ricordiamo anche il lavoro di Jean-Pierre Jaffre' (del Cnrs) e dei suoi
collaboratori.
A Lione ha lavorato sulle proposte di Emilia Ferreiro il gruppo di
ricercatori riuniti intorno a Jean-Marie Besse (tra cui M.-M. de Gaulmyn, D.
Ginet, O. Rolland, M.-H. Luis, S. Colella E F. Mazuir, collaboratori della
ricerca condotta negli anni '80 (8); e recentemente l'Equipe de Psychologie
Cognitive de l'Education et de la Formation, in sigla PsyEF, di cui con
Besse fanno parte Marie-Helene Luis, Anne Messegue', Beatrice Alepee,
Nathalie Calamel, Axelle Guillot, Anthony Moulin, Karine Paire, Emmanuele
Petit Charles, Jorge Vaca, Isabelle Zafrany, Stephanie Plantin-Guichard,
Laurent Monteremal, Karine Paturel, Evelyne Pupier, Karine Thevenet, Guy
Brissaud, Monique Rouzaire, Nadia Veilleux-Sourd).
Ugualmente, a Tolosa, il gruppo riunito intorno a Jacques Fijalkow (tra cui
Angeline Liva e Bernard Balas, con Fijalkow coautori di un contributo nel
volume del 1991 a cura di Orsolini e Pontecorvo) (9); e recentemente
l'Equipe universitaire de recherche en education et didactique, in sigla
Eured, di cui fanno parte anche Eliane Fijalkow, Christian Galan, Serge
Ragano, Gail Taillefer, Laurence Pasa, Veronique Creuzet.
Di particolare rilevanza e' il lavoro di Michel Brossard, dell'universita'
di Bordeaux.
*
In Germania
Segnaliamo l'attenzione all'opera di Emilia Ferreiro nell'ambito del
progetto "Kinder auf dem Weg zur Schrift" dell'Universita' di Brema. Ma ci
sembra che nell'area di lingua tedesca ne' in ambito accademico ne' in
ambito editoriale l'opera di Emilia Ferreiro abbia ancora incontrato
l'attenzione necessaria.
*
In Gran Bretagna
Segnaliamo ad esempio il lavoro di Terezinha Nunes, all'Universita' di
Oxford.
*
In Grecia
Gella Varnava Skoura, professore di pedagogia all'Universita' di Salonicco,
e Hara Dafermou, lavorano con ruoli diversi ad un progetto sperimentale
nazionale.
Ricordiamo anche le universita' di Atene e Tessalonica.
*
In Italia
In Italia, oltre a Clotilde Pontecorvo hanno realizzato ricerche a partire
dallo stesso paradigma teorico e in alcuni casi collaborando direttamente
con Emilia Ferreiro: Antonella Devescovi, Daniela Fabbretti (10), Grazia
Noce (11), Margherita Orsolini, Marina Pascucci Formisano, Franca Rossi,
Cristina Zucchermaglio.
Non va dimenticata la presenza a Milano di Lilia Andrea Teruggi il cui
interesse in questo ambito di studi risale al periodo della sua attivita' in
Argentina.
Marina Cinieri, e' soprattutto impegnata in esperienze di formazione in
servizio degli insegnanti nelle scuole comunali di Genova.
Una citazione a parte merita Giacomo Stella, che si e' specificamente
occupato anche della concettualizzazione della lingua scritta in eta'
prescolare nei bambini sordi e con difficolta' di apprendimento. Sugli
stessi temi e' particolarmente rilevante anche il lavoro di Cesare Gorrini,
Dionigi Iogha' ed Emilio Brunati.
Segnaliamo anche la significativa attenzione al lavoro della Ferreiro da
parte di Francesco Tonucci; ugualmente significativa quella di Raffaele
Simone.
Segnaliamo anche l'attivita' di Elena Mignosi, dell'Universita' di Palermo.
*
In Olanda
Segnaliamo il lavoro di Robert-Jan Simons, dell'Universita' di Utrecht.
Segnaliamo inoltre l'attivita' di Ludo Verhoeven all'Universita' di Nimega.
*
In Portogallo
Segnaliamo almeno il lavoro di Joaquim Rodrigues Bento, di Antonio Jose'
Candeias, di Maria Rita Braga Marquilhas.
*
In Spagna
Il punto di riferimento fondamentale e' costituito da Ana Teberosky (Imipae,
Barcellona).
Presso l'universita' di Barcellona lavora anche Liliana Tolchinsky.
Segnaliamo anche almeno l'attivita' del Centro de documentacion e
investigacion sobre literatura infantil y juvenil, della Fundacion German
Sanchez Ruiperez di Salamanca.
Sempre in Spagna opera attualmente Myriam Nemirovsky.
*
In Svizzera
Ovviamente e' rilevante il legame con Ginevra e con i continuatori cola' del
lavoro di Piaget.
Segnaliamo anche almeno l'attivita' di Marie-Jose' Beguelin all'Universita'
di Neuchatel.
*
In Israele
Centrale e' l'attivita' di Liliana Tolchinsky e di Iris Levin
dell'Universita' di Tel Aviv. Segnaliamo anche l'attivita' di Dina Tirosh.
*
3. In forme specifiche
Alcune ulteriori pubblicazioni, ricerche, collaborazioni
Pubblicazioni e ricerche sull'argomento, in affinita' alla prospettiva di
Emilia Ferreiro sono dovute anche, tra molti altri, a Fernando Avendano,
Marie-Jose' Beguelin, Beatriz Cardoso, Jose' Antonio Castorina, Margit
Frenk, Annette Karmiloff-Smith, Luis Fernando Lara, Jim Miller, Elizabeth
Sulzby, Regina Weinert (seppure talora da diverse prospettive epistemiche).
Nadja Moreira ha curato l'edizione in portoghese della ricerca comparativa
sulle narrazioni delle storie di Cappuccetto Rosso; Isabel Garcia Hidalgo,
ricercatrice presso il Collegio de Mexico, ha curato la realizzazione del
programma informatico Textus nella stessa ricerca.
Per notizie su varie altre opere e ricerche, e relative collaborazioni,
rinviamo alle prime tre sezioni della bibliografia generale della presente
tesi. Qui ci limitiamo riassuntivamente a proporre una mera elencazione dei
nomi degli studiosi con cui ha collaborato in varie pubblicazioni: H.
Sinclair, J. Piaget, A. Szeminska, G. Ford, C. Jakubowics, Ch. Othenin
Girard, H. Chipman, J. Berthoud, J. P. Bronckart, Rappe du Cher, R. Garcia,
A. Teberosky, B. Bellefroid, M. Gomez Palacio, E. Guajardo, B. Rodriguez, A.
Vega, R. L. Cantu', Y. Goodman, Y., M. Haussler, Strickland, R. Diatkine, E.
Garcia Reinoso, S. Lebovici, J. C. VoInovich, K. S. Goodman, W. H.
McGinitie, K. Maria, S. Kimmel, J. C. Harste, C. L. Burke, M. A. Carbonell
de Grompone, L. Tolchinsky, I. Levin, C. B. Cadzen, J. Downing, C.
Blanche-Benveniste, A. B. Anderson, W. H. Teale, E. Rockwell, C. A. Woods,
E. Taboada, F. Coulman, K. Ehlich, C. Coll, L. Navarro, S. Vernon, M. L.
Loperena, Y. Corona, M. E. Hope, J. Vaca, G. Gagne', A. Purves, H. Goelman,
A.  Oberg, F. Smith,  T. Weisz, M. Clark, D. Olson, N.  Torrance, A.
Hildyard, L. F. Lara, F.  Garrido, C. Pontecorvo, G. Noce, E. Sulzby, C.
Zucchermaglio, M. Orsolini, B. Burge, L. Resnick,  C. Dibar Ure, N. E.
Elichiry, I. Fuenlabrada, M. Nemirovsky, Block, R. Hamel, Y. Lastra, H.
Munoz, A. Ardila, F. Ostrosky,  M. B. Abaurre, M. E. Cuter, A. M. Kaufman,
M. Castedo, M. Pons, M. Gerais Duran, M. L. Alves, M. Freire, E. P. Grossi,
M. C. Koch, E. Matos de Figueiredo Lima, L. Brown Rego, L. Calzada, D.
Lerner, S. Leval, M. Munoz, M. Palacios, A. Bermudez, A. Pellicer, B.
Rodriguez, A. Silvia, N. Ribeiro, I. Garcia, M. Carretero, M. Pope, R.
Simons, J. Pozo, J. M. Besse, M. De Gaulmyn, D. Ginet, B. Lahire, G. Stella,
F. Nardocci, A. Bentolila, D. Tirosh, L. Verhoeven, D. Keller-Cohen, R.
Arzapalo, L. B. Leite, A. A. de Medeiros, J. A. Castorina, M. Kohl, M.
Brossard, J. Fijalkow, I. Garcia, L. A. Teruggi, B. Garza Cuaron, R.
Barriga, P. Butragueno, M. Bilger, K. van den Eynde, F. Gadet, T. Nunes, C.
Diaz, S. Schmelkes, G. Quinteros, D. Goldin, R. M. Torres, M. Alvarado, F.
Avendano, M. Baez, M.-J. Beguelin, M. Frenk, J. Miller, R. Weinert, J.
Brockmeier, Min Wang S. Luquez, M. Kriscautzky; A. Soto, M. Pascucci, M. A.
Pinto, C. Zamudio Mesa, S. Plane, F. Sabio, F. Rossi, M. Nemirovsky, L.
Sterponi.
*
Tesi di dottorato dirette da Emilia Ferreiro
Emilia Ferreiro ha anche svolto una cospicua attivita' didattica
contribuendo alla formazione di ricercatrici e ricercatori che sovente sono
divenuti valenti studiosi e non di rado suoi collaboratori in ulteriori
ricerche.
Presso il Die-Cinvestav, dove insegna, Emilia Ferreiro ha diretto le
seguenti dissertazioni di dottorato:
Castedo, Mirta (2003), Procesos de revision de textos en situacion didactica
de intercambio entre par;
Alvarado, Monica (2002), La construccion del sistema grafico numerico en los
momentos iniciales de la adquisicion del sistema grafico alfabetico;
Diaz, Celia (2001), Constancia y variacion grafica en la evolucion
conceptual de la escritura. Una aproximacion a la comprension del
conocimiento ortografico;
Vernon, Sofia A. (1997), La relacion entre la conciencia fonologica y los
niveles de conceptualizacion de la escritura;
Pellicer, Alejandra (1997), La construccion de la escritura por parte de
ninos maya-hablantes. El caso especifico de la representacion de las
consonantes globalizadas (tesis de maestria);
Luquez Antonini, Sonia (2003), La revision de textos en pantalla: ninos de 8
a 12 anos revisando versiones de una historia tradicional;
Hernandez, Ernesto (2003), La redaccion de textos con intencionalidad
argumentativa de alumnos de bachillerato;
Kriscautzky, Marina (2000), La simulateneidad: un problema de organizacion
textual en producciones escritas infantiles;
Rodriguez, Beatriz (1997), El trabajo con textos en los momentos iniciales
de la alfabetizacion en medio rural;
Vargas, Miguel A. (1997), Comunicacion epistolar entre trabajadores
migrantes poco escolarizados y sus familias;
De la Garza, Yolanda (1997), Los usos de la metafora en textos descriptivos
infantiles;
Vargas, Maria del R. (1995), El inicio de la alfabetizacion en ninos
tzotziles (condirezione con Alejandra Pellicer);
Navarro, Laura E. (1995), Evaluacion de aprendizaje escolar en cursos
comunitarios: Competencias y saberes en torno a la lengua escrita;
Quintero, Graciela B. (1994), El uso y funcion de las letras en el periodo
pre-alfabetico;
Diaz, Celia (1992). La segmentacion en la escritura, El caso de los cliticos
en el espanol;
Camean, Silvia G. (1990), Las diferencias cualitativas en los periodos
previos a la fonetizacion de la escritura en el nino (Publicacion Die n.
17);
Pellicer, Maria A. (1988), La expresion linguistica de relaciones temporales
en producciones escritas de ninos entre 7 y 12 anos de edad;
Nemirovsky, Myriam E. (1988), La representacion grafica de la resta;
Vaca, Jorge E. (1986), Lo alfabetico en el sistema de escritura: Que' piensa
el escola? (Publicacion Die n. 13);
Vernon, Sofia A. (1986), El proceso de construccion de la correspondencia
sonora en la escritura (en la transicion entre los periodos pre-silabicos y
el silabico) (Publicacion Die n. 6);
Kalman, Judith R. (1984), La organizacion del texto escrito en el adulto
neo-lector.
Oltre alle tesi dirette presso il Die-Cinvestav Emilia Ferreiro ha diretto
anche, presso l'Universita' di San Paolo in Brasile la seguente tesi di
Telma Weisz:
Weisz, Telma (1998), Relacoes entre aspectos graficos e textuais: a
maiuscula e a segmentacao do texto na escrita de narrativas infantis,
Universidad de Sao Paulo, Facultad de Psicologia (condirezione di Emilia
Ferreiro con Lino de Macedo).
*
Collaborazioni a riviste
Emilia Ferreiro ha pubblicato articoli scientifici nelle seguenti riviste
specializzate.
In inglese: Journal of Education, International Journal of Psychology,
European Journal of Psychology of Education, The Annals of the American
Academy of Political and Social Sciences, Harvard Educational Review,
Publishing Research Quarterly, Human Development, Language and  Education;
in francese: Archives de Psychologie, Revue Suisse de Psychologie, Etudes de
Linguistique Appliquee, Psychologie Francaise; in italiano: Eta' Evolutiva,
Rassegna di Psicologia, Rivista di Psicolinguistica Applicata; in
portoghese: Cadernos de Pesquisa (Brasile); in spagnolo: Revista
Latinoamericana de Lectura (Argentina), Infancia y Aprendizaje, Textos de
Didactica de la Lengua y de la Literatura, Substratum (Spagna).
Fa parte dei comitati editoriali di varie riviste specializzate pubblicate
in Argentina, Francia, Gran Bretagna, Italia, Spagna e Usa.
*
Collaborazioni con case editrici
Emilia Ferreiro ha pubblicato libri e capitoli di libri con le seguenti case
editrici: in spagnolo: Siglo XXI, Gedisa, Paidos, Fondo de Cultura
Economica, Aique; in portoghese: Artes Medicas, Atica, Cortez; in inglese:
Cambridge University Press, Heineman, Ablex, Pergamon Press, John Benjamins,
Lawrence Erlbaum, Mouton, Hampton Press, Falmer Press, Kluwer, Curzon Press;
in italiano: La Nuova Italia, Raffaello Cortina; in francese: Presses
Universitaires de France, Nathan, Presses Universitaires de Lyon, Peeters,
Presses Universitaires de Bordeaux, Hachette.
*
La collana "LeA. Lenguaje escritura Alfabetizacion" diretta da Emilia
Ferreiro presso la casa editrice Gedisa
Emilia Ferreiro dirige anche una collana specializzata sulle relazioni tra
linguaggio, scrittura e alfabetizzazione: "Coleccion LeA (Lenguaje,
Escritura, Alfabetizacion)" per la casa editrice Gedisa di Barcellona, con
22 volumi gia' pubblicati.
La collana diretta da Emilia Ferreiro per la casa editrice barcellonese ha
il seguente programma, enunciato nella nota editoriale riprodotta in
apertura di ogni volume: "La scrittura, in quanto tale, non e' l'oggetto di
nessuna disciplina specifica. Tuttavia in anni recenti si e' prodotto un
incremento notevole di lavori che hanno come oggetto la scrittura,
analizzandola dal punto di vista della storia, dell'antropologia, della
psicolinguistica, della paleografia, della linguistica... L'obiettivo della
collana Lea e' di diffondere una visione multidisciplinare su una varieta'
di temi: i mutamenti storici nella definizione del lettore e delle pratiche
della lettura; le complesse relazioni tra oralita' e scrittura; i distinti
sistemi grafici di rappresentazione e di notazione; le pratiche pedagogiche
di alfabetizzazione nel loro contesto storico; la costruzione della
testualita'; gli usi sociali della lingua scritta; i processi di
appropriazione individuale di questo oggetto sociale; le biblioteche e le
nuove tecnologie. I libri di questa collana permetteranno di riunire una
letteratura attualmente dispersa e di difficile accesso, consentendo cosi'
una riflessione piu' approfondita su questo oggetto ineludibile".
Riportiamo di seguito l'elenco dei volumi finora apparsi nella collana:
Blanche-Benveniste, Claire, Estudios linguisticos sobre la relacion entre
oralidad y escritura;
Bottero, Jean, et al., Cultura, pensamiento, escritura;
Bowman, Alan K., Greg Woolf (a cura di), Cultura escrita y poder en el mundo
antiguo;
Cardona, Giorgio Raimondo, Antropologia de la escritura;
Castillo, Antonio, Escribir y leer en el siglo de Cervantes;
Catach, Nina (a cura di), Hacia una teoria de la lengua escrita;
Chartier, Anne Marie, Jean Hebrard, Discursos sobre la lectura (1880-1980);
Chartier, Anne Marie, Jean Hebrard, La lectura de un siglo a otro;
Chartier, Roger, El orden de los libros;
Chartier, Roger, Las revoluciones de la cultura escrita;
Christin, Anne-Marie (a cura di), La escritura del nombre propio;
Desbordes, Francoise, Concepciones sobre la escriptura en la antiguedad
romana;
Ferreiro, Emilia (a cura di), Relaciones de (in)dependencia entre oralidad y
escritura;
Ferreiro, Emilia, Clotilde Pontecorvo, Nadja Ribeiro Moreira (a cura di),
Capucerita Roja aprende a escribir;
Foz, Clara, El traductor, la iglesia y el rey;
Goody, Jack (a cura di), Cultura escrita en sociedades tradicionales;
Harris, Roy, Signos de escritura;
Mignolo, Walter, Lenguaje y subalternacion del conocimiento;
Olson, David R., El mundo sobre el papel;
Olson, David R., Nancy Torrance (a cura di), Cultura escrita y oralidad;
Petrucci, Armando, Alfabetismo, escritura, sociedad;
Sampson, Geoffrey, Sistemas de escritura. Analisis linguistico.
*
Seminari, colloqui, interviste
Il magistero di Emilia Ferreiro si e' esercitato anche in una straordinaria
capacita' di ascolto e di incontro: sono innumerevoli le conferenze tenute e
i seminari da lei animati. Rinviamo alla prima sezione della bibliografia
per alcuni utili dati su interventi e interviste. E rinviamo alla notizia
biografica contenuta nell'introduzione al presente lavoro per ulteriori e
piu' dettagliate informazioni sull'attivita', sugli incarichi e sui
riconoscimenti internazionali.
*
Un sito di scritture di bambini e per bambini
Ricordiamo anche che Emilia Ferreiro ha promosso un sito di letture e
scritture dedicate ai bambini e fatte dai bambini: www.chicosyecritores.org
*
Note
1. Non c'e' bisogno di sottolineare che ciascuno degli studiosi di cui si
parlera' in questo capitolo ha una sua piena originalita' intellettuale e
una compiuta autonomia scientifica, e che il segnalare contatti, vicinanze e
analogie non implica in alcun modo un appiattimento di posizioni, la cui
diversita' e' una ricchezza preziosa.
2. Cfr. Emilia Ferreiro, "Tribute to Mimi Sinclair: The first years of
research on language acquisition and intellectual operations", in The
Genetic Epistemologist, volume 28, number 2, 2000.
3. Cfr. la commemorazione "Professor John Downing - a Tribute" in Journal of
the Simplified Speelling Society, n. 3, 1987.
4. Ferreiro, E., M. Gomez Palacio, (eds.), Nuevas perspectivas sobre los
procesos de lectura y escritura, Siglo XXI, Mexico, 1982.
5. Ferreiro, E. (ed.), Los hijos del analfabetismo. Propuestas para la
alfabetizacion escolar en America Latina, Siglo XXI, Mexico, 1989.
6. http://www.redalfa.retina.ar/ACUERDOS.HTM
7. Sull'impatto a livello di massa e sul carisma della Ferreiro in Brasile
si veda ad esempio l'episodio citato da Evaldo Inacio Delgado (Pilares do
interacionismo. Piaget, Vygotsky, Wallon e Ferreiro, Editora Erica, Sao
Paulo 2003, p. 103), che riferisce di un incontro tenuto da Emilia Ferreiro
nel 1987 nella capitale del Rio Grande do Sul, che si tenne allo stadio, con
la partecipazione di oltre diecimila insegnanti.
8. Su cui cfr. Jean-Marie Besse, "Scrivere nella scuola dell'infanzia", in
Margherita Orsolini, Clotilde Pontecorvo (a cura di), La costruzione del
testo scritto nei bambini, La Nuova Italia, Scandicci (Firenze) 1991.
9. Cfr. Jacques Fijalkow, Angeline Liva, Bernard Balas, "La copiatura di un
testo nei bambini e negli adulti come indicatore di alfabetizzazione", in
Margherita Orsolini, Clotilde Pontecorvo (a cura di), La costruzione del
testo scritto nei bambini, La Nuova Italia, Scandicci (Firenze) 1991.
10. Cfr. Clotilde Pontecorvo, "Ricordo di Daniela Fabbretti", in Rassegna di
Psicologia, n. 3/2002.
11. Cfr. Clotilde Pontecorvo, "Ricordo di Grazia Noce", in Rassegna di
Psicologia, n. 2/1993.

2. MAESTRE. MARIA LUIGIA CASIERI: UN PROFILO DI EMILIA FERREIRO
[Riproponiamo un testo gia' apparso sul n. 790 di questo notiziario, estratt
o dalle pp. 9-18 del tomo primo di Maria Luigia Casieri, Il contributo di
Emilia Ferreiro..., cit.]

Emilia Ferreiro, nata in Argentina nel 1937, e' tra i primi studenti, e ben
presto docenti, del corso di Psicologia a Buenos Aires, quando ancora la
facolta' non aveva identita' autonoma ma faceva parte della facolta' di
lettere e filosofia.
Nel corso di psicologia dell'ateneo bonaerense era allora dominante la
tradizione psicoanalitica, soprattutto basata sulla conoscenza di Freud e
Melanie Klein; ma la Ferreiro con altri colleghi cercava di aprire nuovi
spazi di studio, di ricerca e di approfondimento che non fossero giocati sul
prevalere delle dimensioni fantasmatiche e racchiusi nei limiti della
psicologia del profondo.
Le alternative erano limitate.
La psicologia generale era di fatto coincidente con la psicologia
sperimentale.
Anche questo approccio, data l'impostazione che allora lo caratterizzava,
non la persuadeva.
Aveva lavorato infatti nell'Ospedale di Cliniche partecipando alla
somministrazione di test e sin da allora emergeva quella che sara' una delle
caratteristiche peculiari del suo impegno di ricercatrice: la consapevolezza
della non neutralita' della scienza, l'esigenza profonda, intellettuale e
morale, di schierarsi, di assumere un impegno di lotta per la giustizia,
l'uguaglianza, i diritti, a partire dalla propria collocazione.
Spirito critico, che sapeva coniugare analisi intellettuale a scelte
culturali e politiche, molto prima che nascesse l'odierna polemica sui test
di misurazione dell'intelligenza si rese conto che la funzione clinica degli
psicologi non faceva che sanzionare cio' che la scuola aveva decretato e
finiva con lo svolgere un ruolo di selezione sociale e di espulsione dal
sistema scolastico.
Non prosegui' il suo lavoro sui Wisc.
La lettura del libro di Jean Piaget, L'intelligenza del bambino, fu un
incontro stimolante, offriva un approccio finalmente convincente e fu ricco
di future aperture.
Emilia Ferreiro insegnava Piaget all'Universita' di Buenos Aires, quando il
colpo di stato la porto' all'Universita' di Ginevra.
*
L'esperienza ginevrina, raccontata con toni caldi e spesso ironici, talvolta
aneddotici ma sempre ricchi di spessore, nel testo-intervista condotto da
Daniel Goldin nel 1999, e' centrale nella formazione e nella successiva
evoluzione dell'opera di Emilia Ferreiro.
Intenerisce il candore con cui vengono raccontate le circostanze, le
occasioni, i timori, gli imbarazzi e le segrete difficolta', che fecero di
quel trovarsi la', con quelle persone, il volano di un'avventura
intellettuale che fara' di Emilia Ferreiro "un gigante sulle spalle di un
altro gigante".
Collaboro' con Baerbel Inhelder che le aveva chiesto di tenere lezioni sugli
psicoanalisti americani della tradizione della Psicologia dell'Io nella
convinzione che questa potesse costituire il trait-d'union tra psicoanalisi
e psicologia genetica.
Fu allora che inizio' la collaborazione con Hermine Sinclair che si occupava
di analisi del linguaggio e con cui pubblico' piu' di un articolo. E' da
questa collaborazione e da questo interesse che nascera' la scelta
dell'oggetto della tesi di dottorato, realizzata sotto la direzione di
Piaget, e il successivo interesse per la lingua scritta.
Nel frattempo era entrata al Centro di Epistemologia Genetica, come anche il
marito Rolando Garcia (l'illustre fisico che con Piaget pubblico' gli studi
sulla causalita' nel bambino e sull'epistemologia delle scienze).
All'epoca si stava appunto studiando la causalita' e la trasmissione del
movimento e le fu affidato come tema di ricerca il movimento browniano.
Fu sua partner di ricerca Alina Szeminska con cui si instauro' un rapporto
di collaborazione che ando' molto oltre il mero rispetto dei ruoli
istituzionali e a cui Emilia Ferreiro tributa (forse non senza l'umilta' e
la generosita' che la contraddistinguono) il merito di gran parte della sua
personale affermazione e il successo del suo lavoro di ricerca.
Nel 1970 discuteva la tesi di dottorato sulle relazioni temporali nel
linguaggio dei bambini, arrivando a ridefinire le relazioni tra logica e
linguaggio all'interno di una teoria generale dell'organizzazione delle
azioni e l'autonomia del linguaggio come "sistema di simboli socialmente
costituiti" rispetto agli altri aspetti che Piaget attribuisce allo sviluppo
della funzione semiotica nel bambino.
Il lavoro sulla lingua scritta consentira' di mantenere a oggetto di
indagine un sistema di simboli socialmente organizzati, pur spostando
l'attenzione dall'ambito della lingua parlata a quello della lingua scritta.
*
Questo nuovo oggetto di indagine emerse nel ritorno in Argentina, dove
l'appello drammatico della realta' faceva sembrare lezioso occuparsi di
problemi relativi alle frasi subordinate.
Il ruolo della scuola, l'incidenza delle aspettative dei docenti sul
linguaggio infantile emergono prepotentemente insieme alle problematiche
delle difficolta' di apprendimento e dell'insuccesso scolastico.
Dal 1973 (o dal 1974 a seconda delle fonti) inizia quella ricerca che seppe
dare spazio all'imprevisto, all'inatteso, al non noto, e che costituira' uno
spartiacque nella comprensione dei processi di apprendimento della lingua
scritta, nella comprensione della scrittura come oggetto di conoscenza,
nelle politiche di alfabetizzazione soprattutto dell'America Latina, nelle
pratiche scolastiche di insegnamento, e che culminera' con la pubblicazione
nel 1979 del libro scritto insieme ad Ana Teberosky e che a tutt'oggi non
puo' essere ignorato da nessuno che si occupi dell'argomento.
Il testo si apre con una approfondita analisi dei dati dell'Unesco sulla
situazione mondiale dell'analfabetismo. La lucida consapevolezza delle
contraddizioni, la denuncia delle ingiustizie e delle disuguaglianze,
quand'anche non siano oggetto preminente dei suoi scritti e delle sue
attivita', ne costituiscono il sostrato e la motivazione profonda.
Intorno a quelle attivita' di ricerca si costitui' dunque un gruppo di
giovani ricercatori, che un nuovo colpo di stato disperse in molte parti del
mondo e a cui forse si deve il progressivo nascere dell'interesse per
l'attuazione di ricerche comparative.
*
Il ritorno a Ginevra di Emilia Ferreiro la vede occupare il ruolo di
professore associato all'Universita', mentre dal 1977 inizia la sua
collaborazione con Margarita Gomez Palacio, responsabile in Messico del
Plano Nuevo Leon, un piano di ricerca, diagnosi e recupero dei bambini in
difficolta' d'apprendimento. La ricerca si svolge a Monterrey dal 1977 al
1978 e mira a comprendere le difficolta' che determinano l'insuccesso
scolastico, insuccesso individuato come fonte determinante del perpetuarsi
dell'analfabetismo e del fallimento delle campagne di alfabetizzazione.
L'attivita' di ricerca in collaborazione con Margarita Gomez Palacio
prosegue ancora alcuni anni, dando luogo alla pubblicazione di un paio di
libri, mentre e' responsabile del Sistema de Educacion Especial, ovvero di
quel settore del sistema dell'istruzione che si occupa dei bambini che non
riescono a rimanere all'interno del sistema ordinario di formazione.
E' dal 1977 al 1981 che, insieme alle attivita' di ricerca che muovono
dall'esigenza di comprensione delle difficolta' di apprendimento, si fa
strada un tema nuovo, quello relativo alla concettualizzazione della
scrittura della pluralita' e della negazione.
Ancora una volta la metodologia seguita consente l'emergere
dell'inaspettato, quando affiora un problema imprevisto, quello della
scrittura della falsita' che mostra di essere conflittuale con lo statuto di
verita' della parola scritta.
*
Emilia Ferreiro si rivolge per la prima volta ad un gruppo di adulti
analfabeti.
Per la prima volta si assume l'idea che gli analfabeti non siano dei bambini
e non siano degli ignoranti ma, pur non padroneggiando la chiave per la
comprensione del sistema di scrittura convenzionale, possiedano una
quantita' di idee e ipotesi sia sulla lingua scritta che sul funzionamento
del sistema di rappresentazione.
Finora le campagne di alfabetizzazione non avevano mai trovato il modo di
occuparsi di cosa pensino gli adulti analfabeti sulla scrittura e quindi non
esistevano strumenti per comprenderne le difficolta' e, soprattutto, per
poter offrire le informazioni rilevanti a partire dai saperi gia' da loro
elaborati.
*
Quando Margarita Gomez Palacio accetto' la docenza alla Universidad de las
Americas non si interrompe l'influenza esercitata da Emilia Ferreiro sulla
Sep, ovvero la Secretaria de Educacion Publica.
Ben presto e sempre di piu' risultera' contraddittorio occuparsi dei
processi di apprendimento dei bambini trascurando il ruolo esercitato dalla
scuola nel favorire o, piu' frequentemente, nell'ostacolare o addirittura
impedire lo spontaneo e motivato percorso di apprendimento dei bambini.
Vi sono saggi vibranti in cui Emilia Ferreiro, documenti alla mano,
statistiche e protocolli di interviste svolte con i bambini, denuncia quanto
sforzo e quanta strada di costruzione di apprendimenti complessi alcuni
bambini abbiano compiuto sulla comprensione del funzionamento del sistema di
rappresentazione del linguaggio e sulle funzioni e proprieta' della lingua
scritta, incompresi, nella piu' assoluta solitudine, spesso senza neppure
poter contare su quello che piu' tardi chiamera' il ruolo di informante
dell'adulto. La Ferreiro ci mostra talvolta uno spaccato da cui
drammaticamente emerge che particolarmente i bambini che prima del loro
ingresso nella scuola elementare poche o nulle opportunita' di contatto con
la cultura scritta hanno avuto, ciononostante hanno appreso:
straordinariamente hanno appreso, valorizzando quel poco di informazioni mal
poste, conquistando giorno dopo giorno la costruzione di propri saperi per
essere prima incompresi e infine "respinti" da quegli stessi docenti che
avrebbero dovuto favorirne e garantirne gli apprendimenti.
Le prime ricerche sulla scuola iniziano dunque da un'analisi dei dati di
insuccesso relativi ad una specifica situazione scolastica, comparati con i
processi di concettualizzazione attuati dagli stessi bambini per andare a
verificare quali effettivamente fossero i fattori di apprendimento che
determinano le difficolta' e gli esiti finali di insuccesso che danno luogo
alla pratica della bocciatura.
Di qui l'interesse di indagine si sposta anche sulla conoscenza di alcune
pratiche scolastiche quali il dettato.
*
Emerge gia' dalle brevi righe che precedono uno degli aspetti di maggior
rilievo dell'opera di Emilia Ferreiro, quella di appassionata e instancabile
quanto appassionante divulgatrice dei concetti che con l'attivita' di
ricerca scientifica andava formalizzando. Ad un linguaggio brillante e
pamphlettistico, alla tagliente ironia dei testi divulgativi, si accompagna
il rigore delle argomentazioni chiare e sistematiche svolte nei rapporti di
ricerca.
Intanto il lavoro in Messico aveva significato il ritorno di Emilia Ferreiro
in America Latina, dove attualmente lavora presso il Dipartimento di Ricerca
Educativa (Die) del Centro di Ricerca e Studi Avanzati (Cinvestav) presso
l'Istituto Politecnico Nazionale (Ipn) di Citta' del Messico.
Negli anni ottanta e novanta collabora con l'Unesco nell'ambito del
"Proyecto Principal de Educacion de America Latina y el Caribe" per
affrontare congiuntamente il problema dell'analfabetismo in America Latina
fortemente correlato con il problema dell'alto tasso di ripetizione nei
primi anni di scuola primaria.
Nella cornice del "Proyecto Principal" Emilia Ferreiro convoca e incontra un
gruppo di operatori a vario titolo impegnati nei diversi progetti con ruoli
di responsabilita', per arrivare ad un primo bilancio delle problematiche
affrontate, dei risultati emergenti, delle prospettive future.
Accanto all'impegno pubblicistico e divulgativo, realizzato attraverso la
partecipazione a simposi e convegni internazionali destinati a diversi
uditori (dai pediatri, agli editori, agli insegnanti e alfabetizzatori) e la
collaborazione ad una pluralita' di riviste, si fa strada progressivamente
un impegno editoriale non limitato alla pubblicazione di libri di cui e' di
volta in volta autrice o curatrice.
*
I campi di indagine si ampliano e si approfondiscono penetrando di volta in
volta specifici momenti della concettualizzazione infantile con cui si
intrecciano tematiche relative al rapporto tra oralita' e scrittura, e alle
loro unita' costitutive, alla rappresentazione del calcolo, al rapporto tra
sistema grafico e ortografico, alla dinamica tra influenza dell'ambiente e
delle costruzioni endogene, alla storia della scrittura, alla presenza di
elementi ideografici nei sistemi alfabetici di scrittura, alle funzioni
della punteggiatura, all'emergere di nuove tecnologie di scrittura.
Emilia Ferreiro promuove il dibattito e riunisce studiosi di diverse
discipline accomunati dal condiviso interesse per la lingua scritta,
finanche attraverso la conduzione di una collana pubblicata dall'editore
Gedisa. Il progetto editoriale della collana
"Lenguaje-escritura-Alfabetizacion" mira a fare di questi tre ambiti un
campo interdisciplinare di indagine.
*
Ha pubblicato articoli scientifici in varie riviste specializzate e
particolarmente in riviste di lingua inglese: Journal of Education,
International Journal of Psychology, European Journal of Psychology of
Education, The Annals of the American Academy of Political and Social
Sciences, Harvard Educational Review, Publishing Research Quarterly, Human
Development, Language and  Education; in riviste di lingua francese:
Archives de Psychologie, Revue Suisse de Psychologie, Etudes de
Linguistique Appliquee, Psychologie Francaise; in riviste di lingua
italiana: Eta' Evolutiva, Rassegna di Psicologia, Rivista di
Psicolinguistica Applicata; in riviste di lingua portoghese: Cadernos de
Pesquisa (Brasile); in riviste di lingua spagnola: Revista Latinoamericana
de Lectura "Lectura y Vida" (Argentina), Infancia y Aprendizaje, Textos de
Didactica de la Lengua y de la Literatura, Substratum (Spagna). Fa anche
parte dei comitati editoriali di varie riviste specializzate pubblicate in
Argentina, Francia, Gran Bretagna, Italia, Spagna e Usa.
Ha pubblicato libri e capitoli di libri con case editrici in spagnolo: Siglo
XXI, Gedisa, Paidos, Fondo de Cultura Economica, Aique; con case editrici in
portoghese: Artes Medicas, Atica, Cortez; in inglese: Cambridge University
Press, Heineman, Ablex, Pergamon Press, John Benjamins, Lawrence Erlbaum,
Mouton, Hampton Press, Falmer Press, Kluwer, Curzon Press; in italiano: La
Nuova Italia, Raffaello Cortina; in francese: Presses Universitaires de
France, Nathan, Presses Universitaires de Lyon, Peeters, Presses
Universitaires de Bordeaux, Hachette.
Ha inoltre tenuto corsi, conferenze, seminari, ed ha svolto attivita' di
consulenza presso universita' e istituzioni preposte all'educazione in vari
paesi.
Per la sua attivita' Emilia Ferreiro ha ottenuto numerosi riconoscimenti
internazionali.
Tra gli altri ha ricevuto lauree honoris causa dalle universita' di Buenos
Aires, Argentina (1992), di Rio de Janeiro, Brasile (1995), di Cordoba,
Argentina (1999), di Rosario, Argentina (2000), del Comahue, Argentina
(2003), di Atene, Grecia (2003).
E' stata inoltre insignita della Guggenheim Fellowship (1972),
dell'International Citation of Merit de la International Reading Association
(1994), dell'Orden Andres Bello (nel grado "banda de honor" primera clase)
da parte del governo del Venezuela (1997), dell'Orden al Merito Educativo
nel grado di Gran Oficial da parte del governo del Brasile, con cerimonia di
consegna da parte del presidente Fernando Henrique Cardoso (2001), della
Medalla Rectoral y diploma de Visitante Ilustre da parte dell'Universidad de
Chile (2003), del Nombramiento de "Maestra ilustre", da parte della
Secretaria de Educacion del governo della citta' di Buenos Aires (2003); dal
1993 e' inoltre membro del Reading Hall of Fame (International Reading
Association).
E' inoltre Investigador Nacional (del livello 3, il massimo) del Sistema
Nacional de Investigadores de Mexico (dal 1985), e membro regolare della
Academia Mexicana de Ciencias (dal 1992).
E' professore titolare del Departamento de Investigaciones Educativas del
Cinvestav (Centro de Investigaciones y Estudios Avanzados) dell'Ipn
(Instituto Politecnico Nacional) di Citta' del Messico (dal settembre 1979;
dal 1997 e' Investigador Cinvestav 3-F, la qualifica massima).
E' stata invitata a presentare i suoi lavori in conferenze internazionali in
vari paesi dell'America Latina (Argentina, Brasile, Uruguay, Venezuela,
Peru', Costa Rica, Colombia, Cuba), in Canada, USA, Israele e in Europa
(Svizzera, Francia, Spagna, Inghilterra, Olanda, Italia, Portogallo,
Grecia).
E' stata visiting professor in istituzioni di educazione superiore in
Europa: Universita' di Roma, Universidad Autonoma de Madrid, Ecole Pratique
des Hautes Etudes alla Sorbona, Parigi.
Ugualmente e' stata visiting professor in istituzioni di educazione
superiore in America Latina: Centro de Estudios Avanzados de la Universidad
de Buenos Aires; Universidad Federal de Pernambuco (Brasil); Universidad de
la Republica (Uruguay);  Universidad Nacional Autonoma de Mexico (Unam), e
Colegio de Mexico in cui ha tenuto la prestigiosa Catedra Torres Bodet.
E' stata altresi' membro delle commissioni di valutazione del Sistema
Nacional de Investigadores de Mexico (periodo 1995-1998), del  Consejo de
Investigaciones Cientificas y Tecnologicas de Argentina, delle Fondazioni W.
K. Kellogg e Guggenheim, dell'Unesco. Attualmente e' membro dei Ciees
(Comites Inter-institucionales de Evaluacion de la Educacion Superior),
Mexico.
E' la promotrice e il centro di una rete internazionale di ricercatori
impegnati nella sperimentazione e nello sviluppo delle proposte teoriche,
metodologiche ed interpretative da lei elaborate.

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LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 16 del 10 aprile 2005