Un poeta viaggiatore, racconta...



UN POETA VIAGGIATORE, RACCONTA...

Nel tardo pomeriggio di ieri in una libreria di Milano, un poeta viaggiatore
si e' seduto ed ha raccontato, a chi aveva voglia di ascoltarlo, la sua
necessita' di cercare la pace...

Maurizio Maggiani, scrittore e giornalista, ma prima ancora viaggiatore e
contadino, ha cercato di raccontarci la storia narrata nel suo nuovo libro
"Il viaggiatore notturno". Come fossimo un gruppo di amici vecchi e nuovi
seduti intorno ad un fuoco, Maurizio, con il suo sguardo un po' perso, ha
iniziato a raccontare la storia della sua storia...

Il padre di Maggiani era un contadino, un contadino ambizioso che sognava di
migliorare la propria vita, il proprio stato sociale; che sognava di
diventare operaio. L'esercito gli diede questa possibilita'. Egli si
arruolo' volontario a sedici anni; a diciassette aveva gia' una qualifica:
radiotelegrafista-marconista-elettricista; una conoscenza dunque, un grande
passo in avanti. Ma quello stesso Stato che gli aveva dato una qualifica,
poco dopo riscosse la propria cambiale. A diciotto anni, il padre di
Maurizio, dovette partire per la guerra d'Africa; torno' moribondo, ammalato
di malaria. Poi si uni' ai partigiani della Garfagnana e torno' nel maggio
del 45 con una precisa idea della guerra; e con una precisa idea della
pace...

L'idea della pace e' stata "spalmata" sul corpo di Maurizio. "Mangia, gioca
e studia - gli diceva il padre - perche' tu puoi mangiare e giocare e
studiare". La conoscenza, la gioia, la salute e la pace sono le uniche cose
importanti per poter vivere e non sopravvivere, spiegava il padre a
Maurizio, e lui e' cresciuto toccando con mano la pace, l'unica vera
ricchezza. Il padre, consapevole di non aver nulla di materiale da
lasciare al figlio, sa perfettamente di aver qualcosa di piu' importante
da donare a questo ragazzino che cresce. Il padre di Maurizio e' sicuro di
aver combattuto per poter "regalare" la pace a suo figlio e a questa nuova
generazione che potra' vivere anche cent'anni e che mai vedra' una guerra...

Ma l'epoca della guerra arriva. Maurizio si sente la guerra di Bosnia
scaraventata addosso e perde tutte le sue certezze. Perde l'orientamento e
per questo decide di mettersi in viaggio. Decide di partire per cercare la
bellezza, affinche' possa perdurare anche nel tempo della guerra il diritto
alla conoscenza...

Ha incontrato tanta bellezza, questo narratore di favole; tanta bellezza
soprattutto in Bosnia, la' dove la guerra ha distrutto ogni speranza di
convivenza multietnica...

Maurizio, non come una rondine che parte e sa dove andare e soprattutto dove
tornare, ma come un orso errante che sente che deve andare ma non sa dove,
cammina per cercare l'amore in tempo di guerra e narrarlo poi a noi,
attraverso i  suoi libri e i suoi racconti, con la pace nel cuore...

Elisabetta Caravati