Carovana in Medioriente - Ramallah, 14 marzo 2004




Intorno alla mobilitazione mondiale del 20 marzo si sono costruite le delegazioni che saranno in Palestina-Israele, Kurdistan e Iran. Globalproject in collaborazione con Associazione Ya Basta è presente nella carovana garantendo aggiornamenti e servizi informativi. Per leggere l'appello vai all'indirizzo: http://www.globalradio.it/article.php3?id_article=1585


Ramallah, 14 marzo 2004
Questa mattina abbiamo lasciato Gerusalemme alle 6.00 per spostarci a
Ramallah e da li raggiungere Ni'lin, uno dei villaggi ad Ovest di
Ramallah, dove e' in costruzione il Muro dell'apartheid. Come nelle altre
zone della West Bank interessate dalla costruzione del muro, le terre dei
villaggi vengono confiscate e le coltivazioni distrutte. A Ni'lin le ruspe
entrano in azione anche di notte, abbattendo i secolari ulivi. Anche negli
altri villaggi della zona ci sono state manifestazioni di protesta.
Anziani, donne e bambini hanno manifestato la loro rabbia contro
l'avanzata delle ruspe sulla propria terra. A gennaio a Budrus, un
villaggio piu' a Nord, le proteste spontanee hanno bloccato la costruzione
del muro, facendone arretrare il percorso iniziale verso la Linea Verde.
Il muro, com'e' noto, non e' costruito sulla Linea Verde, il confine
riconosciuto nel 1967, ma penetra in piu' punti, anche per molti
kilometri, nei territori palestinesi, in alcuni casi circondando
completamente villaggi e citta'.
A Nai'lin la manifestazione di questa mattina ha avuto inizio alle 9.00.
Ci siamo riuniti nella piazza principale per spostarci in corteo verso una
delle zone dove sono visibili gli scavi su cui sara' eretto il muro. Da
qui abbiamo raggiunto la vicina Altamia, frazione del villaggio di Medya,
dove il corteo si e' avvicinato ai buldozer che continuavano
ininterrottamente il loro lavoro protetti dai soldati e dagli addetti alla
sicurezza. L'obiettivo dei manifestanti era interrompere, almeno per un
giorno, i lavori. Come delegazione di osservatori internazionali ci e'
stato chiesto di interporci tra abitanti e soldati. La determinazione del
corteo, con in testa donne e bambini, di fronte al rifiuto dell'esercito,
ha ottenuto l'allontanamento temporaneo di buldozer e soldati. L'esercito
ha ripetutamente aperto il fuoco e lanciato lacrimogeni verso i
manifestanti tra i quali ci sono stati diversi feriti.
Successivamente ci siamo spostati a Al qualla, a pochi chilometri di
distanza. Qui la situazione, a detta degli stessi palestinesi, e' stata
molto piu' tesa. L'esercito ha iniziato fin da subito a rispondere con le
pallotole e lacrimogeni ma, anche in questo caso, la resistenza dei
manifestanti ha fatto arretrare l'esercito costretto ad abbandonare una
ruspa, che e' stata demolita e data alle fiamme.
Durante il ritorno verso Ramallah abbiamo appreso che, le numerose
proteste degli abitanti nella zona di Ni'lin hanno ottenuto una temporanea
sospensione dei lavori.
Con la Palestina negli occhi

Carovana per I diritti in Medio Oriente
Delegazione Ya Basta! ­ Global Project
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Delegazione in Palestina Israele
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Per ascoltare le corrispondenze del 14 marzo: No al muro dell'Apartheid
http://audio.globalradio.it/audio/2004/03/14_03_04/diretta_palestina_1050.mp3
http://audio.globalradio.it/audio/2004/03/14_03_04/diretta_palestina_1140.mp3
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