riflessioni sulla guerra di Padre David Maria Turoldo



Vorrei proporre a tutti gli amici di Peacelink alcune riflessioni sulla guerra di Padre David Maria Turoldo, tratte da un piccolo libro che e' venuto fuori dalla mia biblioteca, dal titolo significativo: "La guerra, sconfitta di Dio", delle edizioni Colibri'.

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"Per costruire la pace bisogna cambiare cultura; e tutti sappiamo che i cambi di cultura sono lenti e difficili. Perche' cambiare cultura significa cambiare mentalita'. Nella Bibbia questo cambiamento si chiama: conversione. E convertirsi e' l'atto supremo dell'uomo. Non e' per questa cultura di pace che tu perdi la faccia. Tu perdi la faccia, facendo la guerra. Se in questo momento di guerra (del Golfo Persico, gennaio 1991) un uomo, di qualsiasi cultura o paese, dicesse: Abbiamo sbagliato, torniamo indietro, questi sarebbe il piu' grande di tutti, chiunque egli sia. Ma per fare questo ci vuole il miracolo. Comunque noi crediamo anche nei miracoli".

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"Alla base ci deve essere la morale per la pace.
Vedete, nel nostro mondo tutto e' competitivo, tutto e' fondato sulla violenza e sulla sopraffazione. E' competitiva la scuola, e' competitivo il mercato, e' competitivo il partito, e' competitiva perfino la religione, se non stiamo attenti. Perche' la tentazione c'e': la tentazione di appropriarsi di Dio, invece di essere noi proprieta' di Dio. Come e' avvenuto in questi giorni (di guerra del Golfo), come avviene in ogni guerra: tutti pregano e intanto si fanno al guerra".

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"Spesso si discute se la guerra e' giusta o e' ingiusta. La guerra e' impossibile! Questa e' la nuova categoria che dobbiamo tutti acquisire. Oggi in caso di guerra non ci saranno piu' ne' vinti, ne' vincitori. E io ho imparato anche dall'ultima guerra mondiale che non ci sono liberatori, ma soltanto uomini che si liberano. Infatti, Hitler non e' stato vinto, il nazismo non e' stato vinto, il razzismo non e' stato vinto. E' stato solo emarginato, in attesa di esplodere ancora. Non ci sono liberatori. Provate a chiedere a tutta l'America Latina se esistono liberatori".

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"Magari cominciasse con voi giovani questa nuova cultura della pace, come fosse una nuova aurora. Perche' oggi la terra e' una cosa sola, una nave sulla quale siamo tutti imbarcati e non possiamo permetterci che affondi, perche' non ci sara' piu' un'altra arca si Noe' a salvarci. Il mondo e' uno, la terra e' una; e tutti insieme ci salveremo o tutti insieme ci perderemo. Deve scomparire il concetto di nemico, perche' una civilta' fondata sul concetto di nemico, non e' una civilta', ma una barbarie. La civilta' e' solo quella della pace".