Un appuntamento domani: Ogni vittima ha il volto di Abele



Ai mezzi d'informazione
e soprattutto a varie care persone di volonta' buona

OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

IL 4 NOVEMBRE, DALLE ORE 8 ALLE ORE 8,30,
IN PIAZZA DEL SACRARIO A VITERBO,
IL CENTRO DI RICERCA PER LA PACE,

IN DOLORE E IN SILENZIO,

- COMMEMORA TUTTE LE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE,

- DICHIARA IL DIRITTO E IL DOVERE DI OGNI ESSERE UMANO COME DELLE
ISTITUZIONI DI OPERARE AFFINCHE' MAI PIU' SI FACCIANO GUERRE,

- DENUNCIA L'OSCENITA' DEI FESTEGGIAMENTI DELLA GUERRA E DEI SUOI APPARATI
DA PARTE DEI POTERI MILITARI E POLITICI CHE NUOVE GUERRE E NUOVE STRAGI
PREPARANO.

*

"Ogni vittima ha il volto di Abele" (Heinrich Boell)

"L'Italia ripudia la guerra" (art. 11 della Costituzione della Repubblica
Italiana)

Domani, 4 novembre, anniversario della conclusione per l'Italia della
"inutile strage" della prima guerra mondiale, il Centro di ricerca per la
pace di Viterbo commemorera' tutte le vittime di tutte le guerre a Viterbo,
in piazza del sacrario, dalle ore 8 alle ore 8,30.

*

La cerimonia sara' austera, composta, meditativa, silenziosa: come e' giusto
quando si rivolge il pensiero ad esseri umani defunti, e massime quando si
rivolge il pensiero ad esseri umani assassinati.

Essa consistera' nella deposizione di un omaggio floreale e in una
meditazione silenziosa.

Essa attestera' l'impegno morale e civile di opporsi a tutte le guerre,
che - come disse con espressione indimenticabile Mohandas Gandhi - sono
sempre omicidi di massa.

*

La cerimonia si svolgera' dalle ore 8 alle ore 8,30. Un orario scelto anche
per demarcare la distanza temporale e morale dalla oscena festa di
esaltazione della guerra e dei suoi apparati che alcune ore dopo, in guisa
di effettuale profanazione del riposo delle vittime, si terra' da parte dei
comandi militari e politici.

La cerimonia austera e silenziosa delle persone amanti della pace e
addolorate per tutte le vittime delle guerre, contrapporra' visibilmente il
silenzio del lutto e della fraternita' e sororita' umana, alla retorica e al
frastuono degli osceni festeggiamenti "necrofili e insensati" (per usare le
parole di Miguel de Unamuno) che poche ore dopo saranno esibiti da quegli
stessi comandi politici e militari che la morte delle vittime di tutte le
guerre festeggiano con l'esaltare la guerra ed i suoi esiti e i suoi
apparati, e che prolungano il  crimine della guerra preparando, promuovendo,
avallando ed eseguendo nuove guerre omicide e onnicide.

Il Centro di ricerca per la pace non partecipera' ai cinici ed offensivi
festeggiamenti della morte e delle stragi organizzati dai comandi militari e
politici, e denuncia con cio' come quelle lugubri e irresponsabili parate
siano scherno malvagio e orribile umiliazione per le vittime della guerra,
simbolico ucciderle ancora una volta.

Il Centro di ricerca per la pace chiama tutte le persone di volonta' buona
ad essere costruttrici di pace, ed in particolare chiama tutti i cittadini
italiani, e quindi anche tutte le istituzioni italiane, al rispetto piu'
rigoroso della legalita' costituzionale, fondamento del nostro ordinamento
giuridico e presidio delle nostre comuni liberta' e dei diritti di tutti
quanti nel nostro territorio si trovino. E' la Costituzione della Repubblica
Italiana che reca all'art. 11 il principio fondamentale, e il valore
supremo, espresso con le lapidarie parole "L'Italia ripudia la guerra".

Ogni vittima ha il volto di Abele.

L'Italia ripudia la guerra.

Mai piu' si faccia guerra: solo questo impegno rende lecito accostarsi alle
vittime delle guerre in dolore e in solidarieta'. Chi ancora la guerra
permette, promuove e propugna, le vittime offende e schernisce, ed
aggredisce e disonora l'umanita' intera.

Peppe Sini
a nome del Centro di ricerca per la pace di Viterbo

Viterbo, 3 novembre 2002

Mittente: Centro di ricerca per la pace
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo,
tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it