Loredana Flore: "La mia obiezione fiscale"



Il giorno 23 maggio gli esattori fiscali daranno corso alla pratica di
pignoramento relativa all'obiezione di coscienza alle spese militari
attuata dalla professoressa Loredana Flore, portavoce dell'Associazione per
la Pace di Taranto. Ecco la lettera in cui viene spiegata la ragione della
sua obiezione fiscale. 

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Caro amico,
come ricorderai, nel 1991 un evento terribile travolse il nostro paese e
sconvolse le nostre coscienze: la guerra del Golfo. Bombardamenti a
tappeto, proiettili all'uranio, armi sperimentali, embargo, vittime.
Migliaia di bambini irakeni morti.

Dopo quella data, ho deciso di diventare, cosi' come centinaia di altri
pacifisti, obiettrice fiscale alle spese militari, rifiutandomi di pagare
all'erario il 5% delle mie tasse, quelle che sarebbero state utilizzate per
spese militari. Ho, invece, versato l'equivalente di tale somma ad un Fondo
Nazionale per scopi di pace, indirizzato al Presidente della Repubblica.

Come me, tantissimi altri, in Italia e nella nostra provincia (Etta Ragusa,
Pio Castagna, Alessandro Marescotti, Maria Teresa Tarallo, Tito Anzolin,
Clara Alessio, Pino Bongiovanni, per citarne alcuni), hanno compito lo
stesso gesto di protesta.

L'obiettivo e' che sia varata dal parlamento una legge (sul modello dell'8
per mille), che consenta ai cittadini la libera scelta: se versare il
proprio contributo per il riarmo e le spese militari oppure in favore di
iniziative di pace.

Adesso il Fisco, seguendo un normale iter burocratico, rivuole indietro i
soldi (con gli interessi di mora), versati invece al Fondo Nazionale per la
pace.

Ho pertanto subito di recente un pignoramento e un oggetto della mia casa
e' stato messo all'asta. Il giorno 23 maggio gli esattori verranno a
portarselo via: in quell'occasione - spero saremo tanti amici -
"riscatteremo" il bene pignorato e verseremo tutti i fondi raccolti per
solidarieta' all'associazione AIFO (Associazione Amici Raoul Follereau),
per la cura di un bambino lebbroso in India.

Ti chiedo pertanto di aderire, nelle forme che riterrai piu' opportune (*),
all'iniziativa, esprimendo solidarieta' al mio gesto che, lungi dall'essere
un atto di evasione fiscale, si pone come un tassello sul lungo e faticoso
percorso dell'Educazione alla Pace.

Loredana Flore
portavoce dell'Associazione per la Pace di Taranto
c.p.2009
74100 Taranto 


(*) Cosa puoi fare in concreto?

1) scrivere una lettera alla SOGET, via Solito 49, 74100 Taranto (che ha
effettuato il pignoramento): 
Esprimo solidarieta' all'obiettrice fiscale alle spese militari prof.ssa
Anna M. Loredana Flore (numero contribuente 189182029, numero cartella
9404270, C.F.FLRNMR51E54G187S), sottoposta di recente a provvedimento di
pignoramento. 
L'obiezione di coscienza alle spese militari e' una libera scelta del
cittadino, che devolve perte delle proprie tasse, altrimenti destinate a
scopi militari, ad iniziative di pace. Non evasione fiscale, dunque, ma
obiezione di coscienza.
Si chiede che questo messaggio sia protocollato. Distinti saluti. Nome e
cognome.....
Indirizzo e citta'.....
Firma.....

2) scrivere un messaggio di posta elettronica al quotidiano piu' letto di
Taranto (Il Corriere del Giorno): cdg at corgiorno.it

3) versare un contributo sul c/c postale  12043741 intestato
all'Associazione per la Pace (gruppo di Taranto), c.p.2009, Taranto

4) partecipare lunedi' 15 maggio alle ore 18.30 all'incontro di
solidarieta' presso la biblioteca della Chiesta Valdese a Taranto in via
Generale Messina 71. 



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