Perù, polizia e esercito contro la gente che si oppone ai devastanti sfruttamenti minerari delle multinazionali -



 IL GOVERNO CERCA D'IMPORRE IL PROGETTO TÍA  MARÍA CON LA FORZA

31 marzo 2011

da Comunidades del Perú Afectadas por la Minería (CONACAMI PERU)

Il Governo centrale sta cercando di nuovo d'imporre in tutti i modi il progetto di sfruttamento minerario Tía María (della Souther Copper) malgrado la popolazione di Islay (la provincia peruviana in cui è previsto lo sfruttamento minerario – n.d.t.) si sia già pronunciata contro l'esercizio di attività minerarie in questa località, come ha dichiarato Felipe Cortez Caballos, dirigente nazionale della Confederazione Nazionale di Comunità Danneggiate dallo Sfruttamento Minerario (CONACAMI PERÚ).

Parlando con Radio Yaraví da Arequipa, Cortez Caballos ha dichiarato che il Governo sta tentando in ogni modo di imporre il progetto di sfruttamento minerario, ricorrendo anche all'uso della forza, e a questo scopo è stato inviato un grosso contingente di polizia ed è stato disposto l'intervento delle forze armate.

Caballos ha segnalato che il Governo non ha nessuna intenzione di rispettare la decisione della popolazione che nel settembre del 2009 si è pronunciata contro il progetto di sfruttamento minerario attraverso una consultazione locale nella quale il 97%  dei votanti ha detto no allo sfruttamento minerario nella propria provincia.

Ha detto inoltre che è stato dimostrato che il progetto minerario in questione è distruttivo, come hanno dimostrato le più di 3.000 osservazioni del Estudio de Impacto ambiental presentate dal municipio distrettuale di Cocachacra e dalla relazione della Oficina de las Naciones Unidas de Servicios para Proyectos (UNOPS), che segnala 138 falli nel progetto.

Ha ricordato che tra le principali osservazioni una delle più gravi è quella riguardante il danneggiamento delle risorse idriche della Valle del Tambo, che saranno  danneggiate dallo sfruttamento minerario, cosa che poi si ripercuoterà anche sulla produzione agricola di quella zona della provincia di Arequipa.

Infine, ha detto che CONACAMI PERÚ ha fatto un appello al Governo perché  venga rispettata la decisione della popolazione, ponendo come priorità la salute, il territorio e l'ambiente naturale della comunità piuttosto che gli interessi delle grandi imprese.

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