Fw: Nicaragua: ultima intervista a Herty Lewites



 
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Sent: Tuesday, July 04, 2006 7:29 PM
Subject: I: ultima intervista

"La lotta è dura e difficile, però bisogna andare avanti...
perché dobbiamo fare cambiamenti e bisogna riunire le forze e spingere, anche se sappiamo che durante questa corsa, dieci giorni prima dell'arrivo, potrei anche morire..." (Herty Lewites, venerdì 30 giugno 2006)
 
La morte del candidato presidenziale per la "Alianza MRS", Herty Lewites, è ancora la principale notizia su tutti i mezzi di informazione nicaraguensi.
Durante la giornata di ieri, si è svolta un'attività in ricordo di Lewites proprio di fronte all'edificio dove la gente continua a fare la fila per portare l'ultimo saluto all'ex sindaco di Managua, deceduto lo scorso 2 luglio.
Durante gli interventi da parte di famigliari e dirigenti della Alianza MRS, oltre a ricordare la figura di Lewites, la sua lotta contro la dittatura somozista e il suo ultimo impegno per cercare di diventare il prossimo Presidente del Nicaragua, non si sono risparmiati attacchi diretti all'attuale dirigenza del Frente Sandinista, al patto, alla corruzione, a volte con un'irruenza un po' fuori luogo per il momento che si sta vivendo.
Irruenza dettata sicuramente dal dolore della perdita, ma anche dal nervosismo e dal fatto che le prossime settimane saranno decisive per il futuro politico della Alianza.
In un paese, il Nicaragua, in cui la "figura", l'immagine del candidato, riveste per la popolazione un'importanza ancora troppo forte rispetto ai contenuti dei programmi di governo, la perdita dell'istrionica personalità di Lewites rischia di mettere in ginocchio un movimento nato e coagulatosi intorno alla sua figura, più che a un progetto.
Il Programma di Governo sarebbe stato presentato verso metà luglio, ma l'intera campagna elettorale (che inizierà ufficialmente il 14 agosto) era già stata iniziata nel tentativo di strappare voti al FSLN, senza mezze misure e con toni molto forti.
Per quanto si sta vedendo in questi giorni, la Alianza MRS sembra voglia puntare per il futuro ad un incremento dell'intensità di questi attacchi, al ricordo sempre presente della figura di Lewites, sapendo che il nuovo candidato, chiunque sia, avrà il difficile compito di riempire un vuoto, soprattutto di immagine, difficilmente colmabile per attrarre il voto.
 
Il Frente Sandinista ha divulgato un messaggio ricordando la figura di Lewites, e il Segretario Generale e candidato, Daniel Ortega, lo ha ricordato nel suo intervento per l'anniversario della liberazione di Sébaco.
La Segretaria di Comunicazione, Rosario Murillo, ha dichiarato a un canale televisivo che "la morte di Herty è una perdita molto importante. E' stato un compagno che ha camminato con noi per molto tempo, dagli anni della lotta contro la dittatura e fino alla vittoria... Per noi è molto dolorosa questa perdita perché, oltre al compañerismo, alla relazione politica, io e Daniel eravamo amici di Herty. Per me è stato motivo di soddisfazione averlo potuto abbracciare nella Cattedrale (durante la messa celebrata dall'Arcivescovo di Managua a cui erano stati invitati tutti i candidati presidenziali). Sono andata verso la panca dove era seduto insieme al candidato Montealegre e ci siamo scambiati un segno di Pace, abbracciandoci. Mi ha detto che "l'amore è più forte dell'odio", frase da me forgiata per la campagna elettorale del 2001 ed io gli ho risposto di sì, che l'amore sarà sempre più forte dell'odio.
Herty ha poi aggiunto "non preoccuparti, perché siamo sempre gli stessi" ed io credo che sia così, che come esseri umani siamo sempre pieni di questo sentimento, di questa visione, di questa amicizia e di questo campañerismo"...
 
Solo una settimana prima della sua morte, Herty Lewites aveva concesso un'intervista a El Nuevo Diario.
Di seguito una breve sintesi della sua ultima intervista.
 
"Sono nato sotto una dittatura e non voglio morire sotto un'altra. Da quando ho iniziato la campagna elettorale nel 2000 per essere candidato per il Comune di Managua, non ho più avuto un giorno libero.
Ho una malattia: a me piace lavorare. Non bevo molto, non vado in giro di notte e il mio tempo libero lo passo al mare od occupandomi del giardino, ma anche tutto questo è finito perché ho deciso di dedicarmi alla Grande famiglia (il Nicaragua) invece che alla piccola.
La mia carriera politica l'ho iniziata nel 1958 con la Juventud Patriótica Nicaraguense.
Con il trionfo di Cuba c'era una grande euforia tra i giovani. Andavamo tutti in giro con la barba lunga e il nostro modello era Fidel Castro e volevamo una nostra rivoluzione. Con un gruppo di amici siamo andati a trovare l'ambasciatore cubano e in quel periodo siamo entrati nella lotta contro la dittatura.
Sono sempre stato di sinistra, ma in quel tempo non esisteva un luogo dove sviluppare questa tendenza perché o eri liberale o eri conservatore...E' da quando ho 18 anni che lotto e se continuo a lottare non è per bisogno personale, potrei ritirarmi e vivere tranquillamente. Il 5 novembre sarà decisivo, abbiamo già perso sei anni di questo secolo e non ne possiamo perdere altri cinque.
Il 5 novembre bisogna mettere le basi per una stabilità politica, una grande riforma alla Costituzione ed e lì dove sto lottando di più...
...Per me, il momento più bello della mia vita è stato il 20 luglio del 1979, nella Plaza de la Revolución, con la gente finalmente libera. Il più triste è stato il 25 febbraio del 1990 quando abbiamo perso le elezioni
La politica di adesso non è indecente, è veramente marcia e per questo sto lottando, per cambiarla...
...Ti dico una cosa. Nella mia vita di dieci grandi sogni che ho avuto se ne sono realizzati nove. Non è facile, ma quando uno insiste veramente, anche se non è facile, riesce a realizzare ciò in cui crede...
...Per me arrivare al potere significa sacrificarmi e non beneficiarmi e mi conoscete bene, sarò il Presidente più rompiscatole che ha avuto il Nicaragua nella sua storia. Ho una grande fiducia che potrò togliere questo paese dalla condizione in cui si trova. E' come se mi chiedessi "guarda, ho un piede rotto" ed io ti carico in spalla, ho la forza per portarti anche per cinque chilometri. Ho la forza fisica e psicologica per portare avanti questo paese e dargli una nuova direzione"...
 
(Testo Giorgio Trucchi - Assoc. Italia- Nicaragua gtrucchi at itanica.org )