NOTIZIE MST: ALCA E PIANO NAZIONALE DI RIFORMA AGRARIA



NOTIZIE NOVEMBRE 
 
22/11 Un¹Alca disidratata (Letraviva MST/Folha)
Le notizie che arrivano da Miami stanno indicando che gli USA e gli altri
paesi accetteranno per ora l¹indicazione brasiliana per un accordo Alca
³disidratato² cioè più flessibile e meno ampio di quello previsto
all¹origine. L¹Alca dovrebbe includere un insieme minimo di benefici e
obblighi. I paesi che lo volessero potrebbero negoziare impegni aggiuntivi
su base bilaterale o multilaterale. Nessuno sarà poi forzato ad assumere
impegni su temi problematici come per esempio l¹antidumping, gli
investimenti, la proprietà intellettuale e gli acquisti del governo.
E¹ presto per festeggiare. Il passo indietro USA è tattico e temporaneo,
vogliono evitare la catastrofe tipo Cancun. Gli USA non nascondono la loro
scontentezza. L¹agenda definita a Miami sarà vaga e generica. Canada, Cile e
Messico hanno criticato questo modello di Alca uscito dall¹accordo
USA-Brasile. Avendo accordi molto ampi con gli USA insistono che anche
Brasile, Argentina e gli altri partecipanti all¹ALCA devono assumere impegni
dello stesso tipo. Non possono altrimenti ottenere gli stessi vantaggi (in
termini di accesso al mercato USA, per esempio). Anche gli USA hanno detto
che i vantaggi devono essere proporzionati agli impegni che si assumono.
Il Brasile accetta il principio della corrispondenza tra benefici e obblighi
ma ritiene che questa corrispondenza deve essere negoziata all¹interno di
ciascuna categoria di accordo.
(sintesi di un testo di  Paulo Nogueira Batista Jr. economista e
ricercatore)

21/11- I lavoratori rurali marciano contro l¹ALCA e i transgenici a Brasilia
Nel pomeriggio del 21 novembre, i lavoratori rurali accampati dal 19
novembre a Brasilia hanno realizzato una marcia che si è conclusa di fronte
all¹Ambasciata USA contro l¹ALCA. Oltre ai lavoratori rurali che fanno parte
dei movimenti che compongono Via Campesina, hanno partecipato anche
funzionari in sciopero dell¹Embrapa e lavoratori rurali della Contag. Alla
fine dell¹atto, i lavoratori hanno gettato spighe di mais transgenico di
fronte all¹ambasciata.

21/11 - Lula incontra i lavoratori rurali a Brasilia (Letraviva MST)
La mattina del 21 novembre il presidente Lula ha incontrato circa 5000
lavoratori rurali che il giorno precedente avevano partecipato alla
Conferenza della Terra per un Piano Nazionale di Riforma Agraria. Nelle
parole del presidente ³il Piano è essenziale per la realizzazione della
Riforma Agraria, ma la borghesia non vuole che questo accada². Lula ha poi
chiesto ai contadini di avere pazienza poiché la Riforma Agraria non accadrà
per magia². L¹incontro è avvenuto nel Padiglione delle Esposizioni a
Brasilia, luogo dove i lavoratori che avevano marciato per 10 giorni, erano
accampati. 

21/11 - Lula: la riforma agraria sarà fatta con obiettività (sito PT)
Il governo - ha detto Lula incontrando i lavoratori agricoli ­ non vuole
solo insediare le famiglie, ma organizzarle in cooperative, preparare le
istituzioni bancarie perché il credito al piccolo agricoltore sia ben
utilizzato, portare la tecnologia nelle campagne.  ³La riforma sarà fatta
con l¹obiettività necessaria, ma all¹interno di alcune priorità. Il nostro
problema non è solo insediare. L¹esperienza di collocare dei miserabili in
un cantone c¹è già stata. Il lavoro è più difficile, è organizzare i
lavoratori in cooperative, portare la tecnologia nelle campagne. Costruire
una combinazione tra produzione, industrializzazione e commercializzazione.
Dobbiamo discutere negli insediamenti che tipo di case verranno fatte.
Bisogna costruire un nuovo modello di scuola, un nuovo modella di sanità².
Stedile ha ringraziato il presidente e   ha detto che la maniera più
economica di creare posti di lavoro è investire nell¹agricoltura familiare e
nella riforma agraria: ³Grazie presidente per essere venuto qui ­ ha detto -
la sua presenza e il suo gesto rivelano il sentimento del ³companheirismo².
Stedile ha aggiunto che il Presidente della Repubblica sta confermando che
non si preoccupa solo dei numeri e della matematica ma mette al primo posto
la vita e i sentimenti. Stedile ha inoltre sottolineato che la riforma
agraria è urgente e necessaria e dichiarandosi a fianco del governo ha
affermato ³Non ho paura. Noi saremo soldati di questa battaglia²

20/11 - Rossetto afferma che il 2004 sarà l¹anno della riforma agraria
(Carta Maior)
All¹apertura della Conferenza della Terra a sostegno del Piano Nazionale di
Riforma Agraria, il Ministro Miguel Rossetto ha affermato che il 2004 sarà
l¹anno della riforma agraria in Brasile. ³Sappiamo che abbiamo fatto poco
quest¹anno. Le cose cambieranno, devono mutare². Genoino, presidente del PT,
ha cercato di dividere le responsabilità in relazione alla riforma agraria.
La riforma deve salire tre rampe di scale­ quella del Planalto, quella del
Congresso e quella del Potere Giudiziario. ³Sappiamo che gran parte dei
processi di esproprio si scontra nelle decisioni di alcuni giudici². Ha
dichiarato. 

20/11 - Rossetto promette 400.000 insediamenti entro il 2006 (Caros Amigos)
Il Ministro Rossetto ha promesso a Brasilia, durante la Conferenza della
Terra che entro il 2006 saranno insediate 400.000 famiglie, 130.000 saranno
beneficiate da programmi di credito fondiario e altre 500.000 otterranno i
titoli di proprietà di terre che già occupano. Ciò che non vogliamo e che ha
provocato conflitti ­ ha aggiunto il ministro ­ è la eccessiva lunghezza dei
processi. Alcuni durano anche 7/8 anni e questo provoca una enorme tensione
sociale. 
All¹inizio della settimana il ministro aveva annunciato un obiettivo di
355.000 famiglie da insediare attraverso il PNRA, cosa che ha generato dure
critiche da parte dei movimenti di senza-terra, che hanno definito
³ridicola², ³meschina² , ³insufficiente² questa meta.  L¹obiettivo è stato
ora portato a 400.000 famiglie. João Paulo Rodrigues, del coordianmento
nazionale del movimento ha dato sei mesi al presidente per realizzare parte
degli obiettivi: Non c¹è tregua per il presidente Lula, né c¹è tregua nelle
occupazioni² ha affermato. Se si arriva alla metà dell¹anno  e il presidente
non ha realizzato quello che è stato promesso oggi, di insediare le famiglie
che sono accampate, di andare avanti nel processo di riforma agraria, non
c¹è dubbio che i lavoratori, non solo del MST, ma anche di altri movimenti
sociali, torneranno a fare lotte come è stato fatto con altri governi².
Rossetto ha sottolineato che ³tutte le risorse per mettere in pratica il
PNRA sono garantite².
Nel 2004 Rossetto ha promesso l¹insediamento di 115.000 famiglie. Non ha
detto da dove verranno le risorse ma ha affermato che nel prossimo hanno le
risorse destinate all¹acquisizione della terra devono passare dalla
previsione attuale di 630 milioni di reais a 2.54 miliardi di reais  (1 euro
= 3,3 reais) 

19/11- Il Piano Nazionale di Riforma Agraria elaborato dal gruppo coordinato
da Sampaio (Carta Maior)
Insediare un milione di famiglie, generare tre milioni di posti di lavoro
diretti e permanenti nelle campagne, elevare il reddito minimo degli
insediati a 3,5 salari minimi, ampliando la partecipazione degli
insediamenti dall¹1% all¹8% del Prodotto Interno Bruto (PIB) agricolo.
Garantire alla popolazione rurale l¹accesso ai diritti sociali, soprattutto
la pensione e ai programmi di trasferimento diretto del reddito, come la
Borsa Famiglia. Questo al costo dell¹1,5% del PIB, circa 18 miliardi
investiti in quattro anni. Sono queste le mete del Piano Nazionale di
Riforma Agraria PNRA, elaborato dall¹equipe coordinata da Plinio de Arruda
Sampaio.  Il progetto è costituito da 100 pagine ed è stato preparato in 12
settimane da 8 tecnici e 40 funzionari dell¹Incra. E¹ un piano per costruire
nuovi insediamenti e recuperare quelli antichi, basato sull¹esproprio delle
terre improduttive.  I coloni dispongono di tre anni per definire il modello
di insediamento, poi cominciano a pagare il 5% all¹anno del costo della
terra, per 20 anni. Il Piano propone anche una ridefinizione della politica
agricola. 
Il Piano corre il rischio di restare sulla carta. Dal 15 ottobre è nelle
mani del Ministro Rossetto. Il Ministro sta per presentare un suo programma.
Si parla di allungare il tempo di realizzazione ad 8 anni
Il Piano prevede l¹insediamento nei prossimi quattro anni di un milione di
famiglie. Per fare questo il governo dispone inizialmente  di circa 120
milioni di ettari di terre improduttive, secondo i criteri che risalgono al
1970 (un capo di bestiame per ettaro). Se fossero adottati indici più
moderni, questo numero raddoppierebbe, ragione per cui il PNRA propone di
modificarli. Anche così i 120 milioni di ettari disponibili sarebbero
sufficienti per l¹esecuzione della riforma nei primi quattro anni. Le terre
pubbliche innalzerebbero la quantità delle terre disponibili a  circa 200
milioni. ³La terra è quel che non manca² garantiscono i tecnici che hanno
partecipato all¹elaborazione del piano.


20/11-Plinio de Arruda Sampaio: Starei male se il mio piano non fosse
utilizzato (Folha)
Plinio de Arruda Sampaio economista, professore, un pezzo della storia del
PT, l¹uomo che ha coordinato il gruppo che ha stilato il Piano Nazionale di
Riforma Agraria, ha reagito così ad alcune domande sul fatto che il governo
utilizzi o meno il suo lavoro. ³Ho consegnato al ministro un piano contro il
latifondo ­ ha detto ­ e la Costituzione dice di combattere il latifondo²
Sampaio è stato indicato dallo stesso presidente per coordinare il lavoro
del Piano e vuole mantenere buone relazioni sia con il governo che con i
movimenti sociali.  Il suo progetto elaborato tra luglio e ottobre parla
dell¹insediamento di 1 milione di famiglie entro il 2006, della creazione di
una legislazione che serva a far restituire subito allo stato le terre
³grilade²  e della modificazione dei criteri con i quali si valuta la
produttività dei terreni, tra gli altri punti che danno priorità
all¹ottenimento della terra attraverso  l¹esproprio. Al contrario di ciò che
dice il piano del ministero, il progetto dell¹economista scarta l¹idea di
dare priorità a programmi di credito fondiario. Aggiunge Sampaio "E¹
sbagliato dire che il mio piano preoccuperà i produttori, come se questi
dovessero smettere di produrre. Preoccuperà si il produttore, ma nel senso
che saprà di dover produrre di più per non lasciare la sua terra oziosa e
soggetta all¹esproprio².

21/11 Gli obiettivi di Lula sulla riforma agraria dividono i commentatori:
il parere di Bernardo Mançano Fernandez (Folha)
Il geografo Bernardo   Mançano Fernandes, della Unesp (Universidade Estadual
Paulista), molto vicino al MST, commentando le dichiarazioni del governo
dell¹inizio della scorsa settimana, sull¹insediamento di 355.000 famiglie
entro il 2006, ha commentato: "Con questo numero di insediamenti la
struttura fondiaria del paese non sarà modificata². Il governo Lula non avrà
realizzato la riforma agraria  se insedierà solo 355.000 famiglie attraverso
l¹espropriazione. La regolarizzazione fondiaria di 500.000 famiglie e
l¹insediamento di altre 150.000 attreverso il credito fondiario  non sono
secondo Mançano politiche di riforma agraria. Nel primo caso, le famiglie
continuano ad occupare le stesse terre che già occupavano. Nel secondo un
lotto passa da un piccolo proprietario a un altro. Non si modifica quindi in
questi due casi la struttura fondiaria. Questo non vuol dire che Mançano
(che ha partecipato con Sampaio alla stesura del PNRA) si opponga alla
realizzazione di questi progetti. ³Lula, se non vuole mentire, deve dire che
farà una politica di insediamenti rurali e di regolarizzazione fondiaria e
non una riforma agraria. Per fare la riforma agraria deve insediare un
milione di famiglie attraverso l¹espropriazione².

21/11 Gli obiettivi di Lula sulla riforma agraria dividono i commentatori:
il parere di José Eli da Veiga (Folha)
José Eli da Veiga, del dipartimento economico della USP, dice che la meta di
insediare 355.000 famiglie entro il 2006 è ³un poco al di sopra della
capacità dell¹Incra²  e non garantisce la qualità degli insediamenti. Per
lui, 100.000 famiglie all¹anno, più le 30.000 che il governo vuole insediare
quest¹anno, quindi 330.000 entro il 2006 sarebbe già un numero alto. Oggi ­
dice Vega ­ il prezzo della terra è più alto che in passato e la pressione
politica perché il governo facesse insediamenti era maggiore al tempo di
Cardoso (?)


19-20/11 - Marcia nazionale per la riforma agraria e Conferenza della Terra
Circa 5 mila lavoratori/lavoratrici rurali senza-terra sono arrivati a
Brasilia il 19 novembre (la marcia è partita da Goiania il 10 novembre) per
partecipare della Conferenza della Terra a sostegno del Piano Nazionale di
Riforma Agraria che si è svolta il 20 novembre nel Padiglione delle
Esposizioni del Parco della Città.   Alla Conferenza hanno partecipato:
Miguel Rossetto, ministro dello Sviluppo Agrario, l¹economista e professore
Plínio de Arruda Sampaio e rappresentanti della CONTAG, CPT, MST, VIA
CAMPESINA E MTL. La Conferenza ha discusso sulla realizzazione del nuovo
Piano Nazionale della Riforma Agraria, consegnato al governo nel mese di
ottobre. Nella serata del giorno 20 è stato preparato un documento
consegnato poi, il giorno 21 al presidente Lula.


19/11 ­ Il MST chiede sicurezza per il lavoratori senza terra minacciati nel
Paraná 
Il 14 novembre a Luziana, in una strada vicina all¹accampamento Luz, da una
camionetta con a bordo persone incappucciate, hanno sparato contro la
macchina di   Paulo Sérgio de Souza, 30 anni, dirigente MST.  Paulo Sérgio
de Souza, fa parte della lista dei ³condannati a morte². Questa lista è
stata divulgata nel mese di agosto dal Segretario dello stato per il Lavoro
e la Promozione Sociale   Padre Roque Zimmermann.  Il 18 novembre,
l¹organizzazione  ³Terra dei diritti² e il MST si sono rivolti agli
organismi federali e statali chiedendo un¹inchiesta relativa alle milizie
private e in particolare a questo attentato e la protezione dei lavoratori
rurali senza terra che fanno parte di questa lista. Questa misura era stata
già chiesta ad agosto, ma non è stata messa in pratica.

17-19 novembre proteste nel Rio Grande del Sud
Circa 2.200 contadini partecipano ad iniziative di protesta questa
settimana. Si tratta di tre marce con obiettivo Porto Alegre. La prima è
organizzata dal MST e parte da   São Jerônimo,
Le altre due, organizzate dal MPA cominciano il giorno 18 da  São Leopoldo.
Il 19 le marce arrivano a Porto Alegre. Obiettivo dei lavoratori è la Banca
centrale dove vengono definite le linee economiche del Brasile. I piccoli
agricoltori vogliono protestare contro l¹atteggiamento del governo nei
confronti del FMI e per il fatto che la maggior parte delle risorse federali
per l¹agricoltura sono destinate ai grandi fazendeiros.
Isaías Vedovatto, del coordinamento del MST ha sottolineato, durante la
conferenza stampa, la necessità che il governo federale adotti e realizzi il
nuovo Piano Nazionale di Riforma Agraria. Ha detto che quest¹anno sono state
insediate solo 52 famiglie nel Rio Grande del sud, il numero più basso degli
ultimi 15 anni e ha denunciato la forte repressione a cui il MST è
sottoposto con l¹invasione di accampamenti da parte della polizia e il
sequestro di strumenti di lavoro, materiale delle scuole itineranti,
coltelli da cucina, agende e altre cose appartenenti agli agricoltori.

10/11 Gilmar Mauro valuta il governo, l¹Incra, il PNRA alla partenza della
marcia per l¹attuazione del Piano Nazionale di Riforma Agraria (Adital)
Il dirigente del MST ritiene che il governo Lula rappresenti un passo avanti
per la classe dei lavoratori rurali poiché fino ad oggi nessun presidente
alleato della riforma agraria aveva salito le scale del palazzo del
Planalto. Il bilancio dell¹azione del governo fino ad oggi non è però
positivo: ³Il bilancio è negativo, questo va detto con chiarezza. Il governo
è andato avanti poco negli insediamenti, nella creazione di meccanismi di
esproprio e così via. La nostra aspettativa è che il Piano venga discusso a
partire dalla prossima settimana². Se il piano che prevede un milione di
famiglie insediate sarà approvato e attuato, continua Mauro, verranno
generati più di 3 milioni di posti di lavoro e ci sarà la possibilità che
cominci in Brasile un processo di distribuzione del reddito e della
ricchezza a partire dalla terra. Interrogato sull¹azione dell¹Incra dopo
l¹allontanamento di Resende, Mauro risponde che l¹Incra è ingessato, molto
burocratico e lento, dovrebbe muoversi molto più rapidamente.