peru: un commento di maurizio chierici



Un autentico conoscitore della realta' latino-americana fa una fotografia delle
speranze e delle angosce del peru' di fine secolo.

BUONA LETTURA, PLG
-------------------------------------------------------------------------------
L'ORGOGLIO DI UN
POPOLO
Gli indios dell'America Latina rialzano la testa
La sfida andina coinvolge la stabilità di tutto il
continente. E anche gli Stati Uniti non possono stare a
guardare
In un Paese dal maschilismo feroce, due donne accompagnano
la disperazione indigena per rovesciare il populismo dei
notabili: cambiano faccia, ma l'oppressione è la stessa.
Alberto Fujimori e i suoi imbrogli sono l'ultimo capitolo
di un'America Latina che sembrava perduta nelle storie
brutte del passato. Invece sopravvive, chissà con quali
macchine di paura. La moglie di Alejandro Toledo è bionda,
bella: ebrea polacca con segni di resistenza al nazismo
nella storia di famiglia. Eliane Karp ha incontrato
Alejandro in California. Il figlio numero 9 di un campesino
con 14 figli, era sceso dalla montagna in corriera, mani in
tasca: nient'altro. Tenacia ed intelligenza, borse di
studio Usa e laurea a Stanford lo hanno segnalato all'Onu
di cui è diventato esperto economico. I suoi occhi lunghi
sono piaciuti ad Eliane. Un matrimonio che funziona perchè
marito e moglie non hanno mai rinunciato all'impegno che li
ha subito uniti: ridare dignità ai 65 milioni di indigeni
del continente. Sono pestati, emarginati, eppure è una
miseria che non annebbia la dignità della loro cultura
analfabeta. Soledad Alvear, nuovo ministro degli Esteri
cileno col presidente Ricardo Lagos, ha lavorato con Eliane
nel sud del Perù: tutte e due per conto della Banca
Mondiale e dell'Usaid. Si sono occupate di donne indigene.
Assieme hanno imparato il quechua (la lingua degli indios):
è allegra, le piace la gente e la gente la adora. Fa
discorsi che sembrano i discorsi di un'indiana: pieni di
immagini e di colori Se un economista indiano e la
sua moglie belgo-polacca hanno messo in crisi le ombre di
Fujimori, un poeta bianco che è diventato il cantore dei
quechua e la sua moglie cilena si sono giocati la vita
contro un potere inossidabile. L'amore di Arguedas per il
popolo che abita in cielo
fabbricati per impedire a un intellettuale borghese, pelle
trasparente, di mitizzare quei contadini le cui terre
piacevano ai notabili di città. Lo hanno chiuso in una
prigione senza respiro: il Sexto. Una rivolta è finita con
l'assassinio di 400 carcerati ed Arguedas è impazzito fino
al suicidio. Ha lasciato una moglie giovane, Sybila
Redondo, sociologa che è ripartita da dove il marito era
stato interrotto. Anche lei in galera, in mano alla polizia
di Fujimori: condannata non si sa con quale accusa e per
quanto. La madre scrittrice di Santiago l'ha
abbracciata dopo 5 anni. Sfigurata dalla tortura, sorda per
le botte. Vive in cella con le indigene: "A mio modo sono
felice Rincorrendo la commissione Carter (in Perù per
controllare la regolarità del processo elettorale), ho
incontrato Toledo: trotterellava a cavallo verso il palco
del comizio. Sombrero e capelli che scendevano sulle
spalle; sorriso ironico di un indio quasi bianco. Non ce la
farà mai, ci siamo detti. Fujimori, che aveva fatto fuori
Alberto Andrade, sindaco di Lima (bloccando ogni giornale e
ogni Tv), pensava di risolvere il problema indiano
infilandosi il poncho per distribuire pacchi regalo alla
folla dell'altopiano. Non ha capito che l'angoscia è piu
profonda. E che la borghesia di città (Andrade la
rappresenta) costretta a tener chiusa la bocca, ha dato una
mano al "Cholo" (così chiamano Toledo) cresciuto in America
pur di rovesciare la dittatura di Fujimori e sciogliere le
ombre degli agenti segreti di Vladimiro Montesinos. è
l'uomo che spaventa il Paese. Solo Montesinos potrà
salvare Fujimori col solito intrigo. Ma il guaio per loro è
grave. La commissione Carter, l'Organizzazione degli Stati
americani, e la Conferenza Episcopale peruviana avevano
avvertito: non c'è trasparenza, non si può votare. Gli Usa
sono spaventati dall'inquietudine degli indigeni della
cordigliera. I quechua dell'Ecuador restano sul piede di
guerra dopo che i militari hanno rovesciato il colpo di
stato: la dollarizzazione li costringe a vivere con 5
dollari al mese. Tutto sta per riscoppiare. 300 mila
indigeni Kuna di Panama hanno annunciato di togliere la
fiducia al governo di Mireya Moscoso. Faranno da soli.
Cos? non vivono pi E i Mapuche del civilissimo Cile
reclamano le foreste dove abitano da tremila anni, ma che
le multinazionali stanno recintando per mandarli via.
Danielle Mitterrand Š andata a rincuorarli. Come i quechua
e gli aymara del Per—, non si sentono piu soli. Ecco perchŠ
la sfida tra Fujimori e Toledo non rimarr… una piccola
storia peruviana. Coinvolge la stabilit… del continente.
Washington non star… a guardare.
Maurizio Chierici
------------------------------------------------------------------------------
FONTE: CORRIERE DELLA SERA - MAR. 11/4/2000
 


PIER LUIGI GIACOMONI
rhenus at libero.it

Net-Tamer V 1.11.2 - In Prova

------040120200000014035NTI--