pinguini



so perfettamente che questa lista di discussione si occupa di argomenti seri
come la politica, l'economia, il rispeto dei diritti umani... stavolta vorrei
attirare l'attenzione su un rischio di catastrofe ambientale: l'estinzione dei
pinguini della Patagonia.
qualcuno forse ricordera' quello splendido libro di Sepulveda che si chiama
"mondo alla fine del mondo", qualcuno forse ricordera' le splendide descrizioni
d'ambiente del primo capitolo, ma anche il tentativo fatto
dall'autore-narratore e dal suo compagno cileno di impedire una strage.
qui vogliamo riproporre lo stesso motivo: i pinguini della Patagonia rischiano
l'estinzione tanto a causa delle bizze del tempo, quanto a causa della pesca di
frodo.
Se volete saperne di piu' leggete l'articolo apparso oggi sul "corriere della
sera" che vi offro e la scheda di illustrazione dei pinguini che aggiungo come
omaggio.

BUONA LETTURA, PLG
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Nella riserva di Punta
Tombo vivono un milione di uccelli marini: è la presenza
più estesa al di fuori dell'Antartide. Ma la pesca illegale
stravolge l'ecosistema: 85mila le vittime quest'anno
Strage nel santuario
dei pinguini
Patagonia: così l'uomo
mette in pericolo la colonia più grande del mondo
DAL NOSTRO INVIATOPUNTA TOMBO (Provincia di Chubut,
Patagonia argentina) Sembra un bambolotto spelacchiato di
peluche bianco e nero. Magro, esanime, è steso nel nido
sotto un cespuglio. Emette un flebile pigolio sibilante:
invoca cibo dai genitori. Aspetta che, come rondini
pascoliane, tornino a nutrirlo col becco. Il bambolotto di
peluche è un pinguino nato 3 mesi fa. Morirà in poche ore.
Perchè i genitori non verranno: andati in mare a cercare il
cibo per lui, sono diventati preda di un'orca. All'ombra di
un altro cespuglio, due pinguini adulti emettono un suono
che sembra la ballata triste di una tromba sfiatata. è il
pianto per i loro due piccoli morti appena nati: uno è
finito nel becco di un gabbiano, il secondo è stato ucciso
dalla polmonite. Sono scene di vita ordinaria nella più
vasta e straordinaria colonia del piccolo Pinguino di
Magellano al di fuori dell'Antartide: la riserva naturale
di Punta Tombo. Affollata quest'anno dalla cifra record di
quasi un milione di pinguini, quest'area unica al mondo, è
però anche flagellata da una moria senza precedenti(circa
85 mila vittime) causata da un'estate australe troppo
piovosa e con troppi sbalzi di temperatura. E dalla pesca
illegale che ha tolto il cibo alle migliaia di neonati.
è uno spettacolo a due facce, in effetti, quello che si
vive in questi giorni, e fino a metà aprile, a 1.500 km da
Buenos Aires e a un centinaio dall'altro paradiso naturale
della penisola di Valdès, dove si riproducono centinaia di
leoni ed elefanti marini. "Da non credere! Avevamo sempre
pensato che i pinguini vivessero solo sui ghiacci", hanno
scritto sul registro dei visitatori gli italiani Andrea e
Marcello Pucci, che come altri 40 mila turisti sono venuti
a scoprire la "pinguinera Stupore comprensibile: avete
mai passeggiato fra migliaia di buffi uccelli (5 chili per
50 cm) inetti al volo, dalla inconfondibile livrea che si
mescolano a nandù e guanachi? Che saltano fuori dalla
risacca e con la loro ridicola andatura caracollante
risalgono dalla spiaggia in una interminabile processione
simili a tante monachelle? Che popolano le colline, beccano
le gambe nude delle turiste, si fermano in mezzo alla pista
e bloccano le auto mentre vanno a ripararsi dal sole sotto
i cespugli di jume, dove hanno covato? "è stato un anno
record commenta Nestor Garcia, responsabile del
dipartimento conservazione della specie del ChubutOrmai
il numero delle presenze è stabile sul milione
Soprattutto dopo un calo del 21% nel '95 e la moria nel '92
di 17 mila esemplari causata dall'inquinamento."Sono
giunte più di 250 mila coppie di pinguini riproduttori e
oltre 300 mila pinguini immaturi sessualmente e anziani ù
aggiungono i "guardafauna" Oscar Ferreria, 29 anni, e
Fernando Acejo, 28, responsabili dell'area protettaLa
colonia continua ad ampliarsi: se prima nidificavano nel
raggio di 800 metri dal mare, ora scavano le tane anche a 3
chilometri Record di vivi, dunque, ma anche di
morti."Dei 100 mila neonati attesi ne sono rimasti in
vita forse 15 mila", sottolineano Amanda Nichaus e Amy Van
Buren, due biologhe dell'università di Seattle, istituzione
che, sotto la guida del professor Dee Boersma, dal 1983
studia la "pinguinera La riserva, creata nel 1979 su 210
ettari donati da un ex povero immigrato di Cosenza, Luigi
La Regina (lo sottolinea orgoglioso il figlio Luis Emilio),
ha ripreso da allora a popolarsi in tutta sicurezza: nel
1985 le coppie riproduttrici erano 180 mila; è stata
bloccata la caccia dei giapponesi, che cercavano il grasso,
la carne (con cui sfamare cani e gatti domestici) e la
pelle (da cui ricavare guanti da golf). Ed è stato
possibile il monitoraggio del modo di vivere di questa
specie. "A 50 di essi abbiamo legato un anello numerato su
una aletta spiegano le studiose americane mentre a una
decina è stata inserita sulla schiena una radiotrasmittente
che invia a un satellite i segnali, grazie ai quali
possiamo esaminare gli spostamenti e la rotta seguita nei
mesi di vita pelagica: da metà aprile, a 8 km orari, si
trasferiscono sulle coste del Brasile "E a fine
agosto tornano", esulta Andres Roberts, 43 anni, da 20 la
guida più esperta della zona, per il quale i pinguini sono
il "pane quotidiano", ma anche una grande passione. Roberts
discende dai 153 pionieri gallesi che nel 1865 popolarono
questa zona e ha lasciato la sua laurea in tecnica di
allevamento ovino per seguire i pinguini, convinto com'è
che i simpatici uccelli si rifugino a Punta Tombo perchè
terra sacra agli indiani della zona che qui seppellivano
gli stregoni. Magia a parte, a fine agosto ricomincia lo
spettacolo della natura che in questi giorni è al massimo
della rappresentazione. "I primi a sbarcare sono i maschi,
seguiti a settembre dalle femmine e in ottobre dai vecchi e
dai giovani, che, nati l'anno prima, devono cambiare il
piumaggio è la ricostruzione di AndresI maschi
riproduttori scavano i nidi sotto gli stessi cespugli
dell'anno precedente. Dopo un breve corteggiamento si
accoppiano, di solito con la stessa femmina. I pinguini,
però, sono più fedeli al luogo che alla partner! E sono
stati accertati anche casi di "omosessualità"Ai primi
di ottobre vengono deposte due uova e dopo una quarantina
di giorni di incubazione, condivisa con il maschio, nascono
i piccoli. Il nido non può essere lasciato incustodito,
perchè predatori sono ovunque: la skua, la petrella
gigante, il gabbiano cuoco, in cielo; l'armadillo, la volpe
grigia, in terra; orche, otarie, pescecani, in acqua. Per
quasi 2 mesi e mezzo padre e madre si danno il cambio nella
custodia. Nutrono i piccoli lasciandosi infilare il becco
nella gola dopo essersi provocati il rigurgito onde
consentire la fuoruscita del pescato. "Purtroppo quest'anno
il cibo è scarso fa presente Fernando AcejoLa colpa è
della pesca illegale di taiwanesi, giapponesi e spagnoli. I
loro pescherecci arano il mare e lo impoveriscono di
sardine, merluzzi, crostacei (krill). Ci mancava solo
questo! Quasi non bastassero i danni delle piogge, che
hanno portato via migliaia di uova, e gli sbalzi di
temperatura, che hanno causato una strageUn ultimo
pericolo è l'inquinamento da petroliere. "Come dimenticare
quando accadde nel '92? ricorda Oscar FerreiraUna
volta incatramati, i poveri animali si sono ritirati a riva
e non sono tornati in acqua, perchè il petrolio annulla la
permeabilizzazione. è stata una straziante agonia
collettiva. Li abbiamo visti vagare sulla spiaggia
beccandosi le piume nel tentativo di ripulire lo strato di
grasso subcutaneo che aiuta l'effetto isolante delle piume.
Alla fine, esausti, non si reggevano sulle zampine. E
morivano
Costantino Muscau
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L'ESPERTO
Omini in frac che
volano sott'acqua
I pinguini sono, per tutti, quei simpatici omini in frac
che entrano senza bisogno di tanti cambiamenti nei cartoni
animati o nella pubblicità di bibite o pastiglie alla menta
glaciale. Effettivamente, per quel loro modo di starsene
ritti, per la loro graziosa goffaggine, i pinguini sono,
tra gli uccelli, i più antropomorfici. Insomma, il buon
vecchio Disney ha dovuto faticare per fare di un topo
quell'ometto infantile e perbenino che è Topolino. Con
Pablo il pinguino gli è stato sufficiente qualche tocco, e
il lavoro era fatto. Eppure esiste il modo per spazzar via
i luoghi comuni. Basta raccontarlo mentre nuota: perchè il
pinguino sott'acqua non nuota, vola. Nonostante la sua
estrema specializzazione ha infatti mantenuto, là sotto,
l'atteggiamento e i movimenti di un uccello in volo. E del
resto è assodato che s'è evoluto da volatori. Anzi, più
precisamente da uccelli oceanici che erano insieme
nuotatori e volatori. Solo che lui, insistendo nella sua
specializzazione sottomarina, ha perso la capacità di volo.
Così si è trasformato in una specie di uccello-pesce. Le
ali sono diventate pale, le penne sembrano peli (dunque è
anche un po' un uccello-foca), mentre il colore è, se ci
pensate, proprio da pesce. Se però, per liberarli dalla
melensa ottica antropomorfica, i pinguini ho dovuto
piazzarli sott'acqua, non posso dimenticarmeli quando sono
fuori. Lì infatti è la loro socialità, lì in sterminate
colonie si riproducono. Lì soprattutto s'è sviluppata la
loro capacità di comunicazione, molto basata sulla
gestualità. Sono diciotto le specie di pinguini e, dal Polo
Sud, una è arrivata fino all'Equatore, alle Galapagos. è
proprio questa la specie più a rischio d'estinzione.
Evidentemente l'emigrazione di Pablo, il pinguino disneyano
che soffriva il freddo, non è stata una mossa vincente.
Danilo Mainardi
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PIER LUIGI GIACOMONI
rhenus at libero.it

Net-Tamer V 1.11.2 - In Prova

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