nucleare. le centrali fanno strage di pesci



da lanuovaecologia.it
Martedì 15 Aprile 2008
 
REGNO UNITO|

Nucleare, le centrali fanno strage di pesci


Miliardi di piccoli pesci e crostacei, ma sopratutto larve o uova, vengono risucchiati ogni anno dalle pompe e uccisi durante il processo di raffreddamento. In alcune aree si perde quasi il 50% del pescato

Le centrali nucleari britanniche, a causa del raffreddamento ottenuto mediante l'aspirazione dell'acqua marina, sarebbero responsabili di un ecatombe: miliardi di piccoli pesci e crostacei, ma sopratutto larve o uova, vengono infatti risucchiati ogni anno dalle pompe delle centrali e uccisi durante il processo di raffreddamento. E in alcune aree del Regno Unito il prezzo da pagare per questo disastro è quasi il 50% del pescato.

È la conclusione di uno studio redatto da Peter Henderson, ricercatore presso l'università di Oxford e direttore della 'Pisces Conservation Enviromental', una società di consulenza esperta in questioni marine. "Il numero di pesci che viene aspirato è colossale - ha detto al Times il professor Henderson - specialmente quelli di piccole dimensioni" - che passano attraverso le maglie da un centimetro poste all'ingresso dei condotti.

All'impianto di Dungeness, nel Kent, "stiamo parlando di circa 250 milioni di pesci in un lasso di cinque ore", ha spiegato Henderson. Benché le centrali nucleari non siano le sole responsabili del fenomeno - anche le termo-elettriche tradizionali usano il raffreddamento marino - sono quelle che destano le maggiori preoccupazioni: un impianto britannico risucchia infatti circa 60 metri cubi d'acqua marina al secondo, mentre quelli francesi - disclocati lungo il canale della Manica - arrivano a 120 mc.

Ed è per questo che nel mare del Nord meridionale, nella costa Est britannica e nel canale, secondo lo studio di Henderson, l'impatto delle centrali 'costa' all'industria ittica quasi il 50% del pescato. Quindi Henderson ha lanciato un apello: visto che la Gran Bretagna ha dato il via libera ad una nuova generazione di centrali nucleari, che siano dotate del sistema di raffreddamento a 'secco' - che salva i pesci. Ma costa di più. "È un problema da affrontare", ha detto Calum Roberts, professore in Conservazione Marina alla York University.