il futuro dei computer



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  Martedi' 24 Dicembre 
  
 
   
  Un futuro di computer invisibili


23 dicembre 2002

di Bill Gates

Fra pochi anni il sistema medio di entertainment domestico potrebbe non
apparire molto diverso da quello che è ora, ma probabilmente sarà
disponibile un collegamento a Internet che consentirà di scaricare e
ascoltare musica e video digitali, visualizzare pagine di artwork e testi
musicali alla televisione, e persino interrompere l'ascolto in caso di
arrivo di un importante messaggio. Il pc sarà dotato di un processore
centrale, una memoria su disco, hardware grafico e un’interfaccia intuitiva
per l’utente. Aggiungendo un mouse senza fili e una tastiera, questo
sistema di entertainment inizierà ad essere molto simile a un personal
computer. Questi sistemi saranno acquistati e usati su vasta scala?
Assolutamente sì. Saranno riconosciuti come computer? Probabilmente no.

Secondo Gartner Dataquest, società di ricerca americana, l'industria
informatica mondiale ha realizzato nel 2002 il suo miliardesimo pc e si
prevede che nei prossimi sei anni ne sarà costruito un altro miliardo. Il
primo miliardo di computer era costituito quasi totalmente da portatili
tradizionali e da laptop, ma il secondo miliardo di pc sarà molto diverso.
Saranno ottimizzati per le finalità che le persone intendono effettivamente
realizzare - saranno pc formato block notes per prendere appunti in
occasione di riunioni o per leggere una e-mail stando seduti sul divano, pc
per l’entertainment che riproducano musica e film sulla televisione del
salotto e pc tascabili che consentano di restare connessi e informati in
qualunque posto si trovino. 

A questo va aggiunto il boom dei computer assemblati - il tipo di
processore usato nella telefonia mobile, nei distributori di carburante e
nei punti vendita dei centri commerciali - che stanno rapidamente
raggiungendo la potenza e la complessità dei pc convenzionali. A una prima
stima risulta che negli Stati Uniti le persone interagiscono già
quotidianamente, che lo sappiano o meno, con circa 150 sistemi assemblati.
Questi sistemi - che utilizzano circa il 90 per cento dei microprocessori
prodotti attualmente - adotteranno inevitabilmente gran parte delle
caratteristiche dei pc e saranno in grado di comunicare con le loro
controparti, cioè i pc tradizionali. 

Diventeranno anche onnipresenti in modo sbalorditivo. Nel 2001, secondo la
Semiconductor Industry Association, l'industria mondiale dei microchip, ha
prodotto circa 60 milioni di transistor per ogni uomo, donna e bambino
della terra. Questo numero raggiungerà il miliardo nel 2010.

Al tempo stesso, l’attuale pc per impiego generale continuerà a svolgere un
ruolo importante - e sempre più centrale - nella vita della maggior parte
delle persone, ma sarà anche al centro di un’ampia gamma di apparecchiature
intelligenti, attualmente non considerate dai più come «computer».

Questo scenario è in netto contrasto con i computer di appena qualche anno
fa - nell’era pre-Internet - quando questi erano ancora apparecchi
generalmente passivi, collocati in un angolo tranquillo della casa o nel
soggiorno. Riandando indietro nel tempo, i pc venivano usati per lo più per
scrivere lettere e documenti, per giocare o per gestire i bilanci
familiari. Erano poco usati come strumento di comunicazione, con
l’eccezione di qualche rete primitiva di e-mail e sistemi di bacheca
elettronica (bulletin-board). Il pc non era ancora diventato un elemento
essenziale per la maggior parte delle persone - non agli attuali livelli
della televisione, del telefono o dell’automobile.

Ma oggi siamo ai primi anni di un decennio veramente digitale, in cui
l'intelligenza del pc sta trovando la sua strada in tutti i tipi di
apparecchiature, trasformandole da strumenti passivi in strumenti
estremamente significativi e indispensabili per la vita d’ogni giorno.
Molte delle tecnologie fondamentali dei computer - potere di elaborazione,
capacità di memoria, funzioni grafiche e connessione alla rete - stanno
compiendo continui progressi e a una velocità che eguaglia o persino supera
la legge di Moore (famosa per avere previsto in modo preciso che il numero
di transistor su un chip per computer sarebbe raddoppiato con scadenza
biennale).

I computer stanno diventando più piccoli, più potenti, con minor consumo di
corrente e molto meno costosi, rendendo più facile la potenza di
elaborazione dei dati e la possibilità di connessione degli apparecchi di
uso quotidiano. Anche le interfacce utente - inclusi riconoscimento vocale
e calligrafico - stanno diventando sempre più efficienti e facili da usare.

La questione si fa interessante: davanti alla maggiori possibilità di
incorporare questi apparecchi poco costosi, flessibili e personalizzabili,
nella quotidianità, i computer stessi gradatamente «spariranno» nella
struttura della nostra vita. Anche se siamo ancora lontani da un mondo
popolato da macchine intelligenti senza corpo, i sistemi informatici del
prossimo decennio saranno così persuasivi e «naturali» da diventare
progressivamente invisibili. Al tempo stesso, i computer saranno diffusi a
tal punto che li daremo per scontati, esattamente come oggi la maggior
parte delle persone nei paesi sviluppati fa affidamento sul servizio
telefonico.

La diffusione e la semi-invisibilità dei computer saranno supportate da
nuove tecnologie, come display flessibili, a costo contenuto, chip delle
dimensioni di un'unghia per Mems (sistemi microelettromeccanici), in grado
di memorizzare terabyte di dati, oppure computer alimentati a induzione che
si affidano al calore e al movimento dell'ambiente per funzionare senza
batterie.

Cambierà anche l’economia dei computer. I costi minori faciliteranno ai
produttori di elettronica il compito di includere l’intelligenza e la
possibilità di connessione persino nelle apparecchiature più comuni. Alla
fine, la potenza stessa dei computer potrebbe diventare troppo ridotta per
essere misurata.

Tutto questo porterà a un cambiamento fondamentale nell'approccio ai
computer. Usarli sarà come usare l'elettricità quando si accende la luce. I
computer, come l'elettricità, avranno un ruolo in quasi ogni attività, ma
il sistema informatico stesso non sarà più un'esperienza fuori del comune.
Saremo focalizzati su quello che è possibile fare con i computer, non sugli
apparecchi stessi. Essi saranno ovunque attorno a noi, essenziali per quasi
ogni aspetto della nostra vita, ma in effetti saranno «scomparsi».