Una opposizione "partecipativa" alla legge finanziaria del governo Berlusconi



Una opposizione "partecipativa" alla legge finanziaria del governo Berlusconi

Il progetto di legge finanziaria 2003 del governo Berlusconi, con le sue
previsioni di ulteriori tagli alle risorse degli enti locali, vincoli alla
loro possibilità di spesa e blocco delle assunzioni non fa altro che
strangolare la loro operatività, sancendo la cancellazione del ruolo di
governo pubblico e democratico dei territori, delle risorse, delle comunità
locali.

Ciò ha lo scopo dichiarato di imporre la cessione al mercato del ruolo
pubblico nella gestione e vendere tali risorse e servizi.

La Rete del nuovo municipio, aggregazione di amministratori locali
costituitasi ad Empoli il 5 ottobre a partire dalla "Carta del nuovo
municipio" presentata al Forum sociale mondiale di Porto Alegre, proprio
allo scopo di contrastare questi processi di emarginazione delle comunità
locali dall'auto-governo delle proprie risorse e prefigurando scenari di
democrazia partecipativa, invita tutti gli amministratori locali sensibili
a questi problemi e l'intero "movimento di Porto Alegre" ad assumere la
lotta contro la finanziaria come parte di un conflitto più generale per un
altro mondo possibile.

A questo riguardo, la Rete indica il terreno della "disobbedienza", nelle
forme da definire localmente, insieme ai soggetti sociali colpiti
indirettamente dalla manovra finanziaria in questione: una possibile
modalità di "opposizione partecipativa" alla devastante finanziaria
Berlusconi.

Una molteplicità di atti simbolici di opposizione, da mettere in atto in
un'unica giornata da programmare nei giorni dell'approvazione parlamentare
della finanziaria, che siano in grado di coinvolgere le comunità locali
nella difesa di quel settanta per cento dello "stato sociale" attualmente
assicurato dagli enti locali, le cui risorse vengono tagliate a vantaggio,
tra l'altro, di incostituzionali azioni di guerra.

La Rete del Nuovo Municipio
Empoli, 5 ottobre 2002