un quarto del pil italiano e' sommerso



da il nuovo.it di venerdi 26 aprile 2002
  
Venerdi, 26 Aprile 2002    19:06  
  
È sommerso oltre un quarto del pil italiano


Secondo uno studio dell'Fmi, in Italia è in nero il 27% del pil, la quota
più alta fra i paesi dell'Ocse, eccetto la Grecia. I lavoratori irregolari
sono fra il 30 e il 48% del totale 
  
 
MILANO – Oltre un quarto dell'economia italiana è sommerso e sfugge a
qualsiasi tipo di controllo, imposizione fiscale o misurazione statistica.
E la percentuale aumenta se si considera l’occupazione, con una quota fra
il 30 e il 48% dei lavoratori, che rimane in nero.
Secondo uno studio pubblicato dal Fondo monetario internazionale, il peso
del sommerso nel nostro paese  ammonta al 27% del Pil, il valore più alto
fra i paesi dell'Ocse (l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo
economico), eccetto la Grecia che con il 30% guida la graduatoria.

I valori attribuiti all'Italia sono lontani dai record di Nigeria
(primatista in Africa con un 77% di pil sommerso), Thailandia (regina in
Asia con il 70% del pil) o Bolivia (67% del pil, record negativo in America
Latina), ma restano ben al di sopra della media dei paesi Ocse che nel
periodo 1998-2000 si attesta al 14-16% del Pil. Al livello più basso Stati
Uniti e Austria, al 10% del pil, e la Svizzera al 9%.

Nei 21 paesi Ocse l'economia non ufficiale è raddoppiata, negli ultimi
trent'anni, dal 10% circa del 1970 al 20% e oltre del 2000 in Italia,
Belgio, Danimarca, Norvegia, Spagna e Svezia, con l’aumento più consistente
negli anni '90, quando si è passati dal circa 13% medio degli anni 1990-93
al 16% del periodo 1999-2000.

I tecnici del Fmi per quantificare l'economia sommersa prendono in
considerazione tutte le attività e le transazioni effettuate per eludere
l'imposizione fiscale. Un fenomeno che produce come effetto diretto mancati
introiti per le casse dello Stato e, di conseguenza, un ulteriore
inasprimento fiscale, che spinge nuove imprese e nuovi lavoratori a
sfuggire i prelievi, rifugiandosi nel sommerso.

Il Fondo monetario ritiene che quanto più l’economia di un paese è
regolata, tanto maggiore è la quota di sommerso: da una rilevazione su un
campione di 84 paesi risulta che un punto di incremento normativo si
associa a un 10% di incremento del sommerso.

È aumentata, ovviamente, anche la partecipazione della forza lavoro al
sommerso. Alla fine degli anni '90 in Europa si calcolavano 20 milioni di
persone in attività sommerse, 35 milioni nei paesi Ocse.