era digitale siamo solo all'inizio



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 Giovedi' 27.12.2001  Scrivi alla redazione  
   

 Nonostante la crisi attuale, 
i prossimi anni segneranno il boom
Era digitale, siamo solo all’inizio

26 dicembre 2001

di Bill Gates

Oggi che le puntocom si sono liquefatte, gli Stati Uniti hanno subito un
attacco terroristico e il clima economico generale è decisamente più
difficile, l'entusiasmo per i personal computer e la rivoluzione di
Internet degli Anni Novanta non è che un ricordo lontano. Ma se i fatti
recenti ne hanno raffreddato l'eccitazione, la rilevanza della rivoluzione
digitale è tutt'altro che diminuita. 

Il fenomeno per il quale la tecnologia digitale è diventata una componente
essenziale dell'ambiente di lavoro, della casa e della scuola non è una
moda. L'avvenire digitale è più importante che mai.

Come tutte le rivoluzioni tecnologiche, quella digitale sta avvenendo per
ondate successive. La prima trasformò negli Anni Novanta il modo in cui
comunichiamo e scambiamo informazione. Quasi da un giorno all'altro i
personal computer e Internet ci permisero di inviare e-mail, idee e dati
pressoché in tempo reale. 

La seconda ondata avrà una portata molto più ampia. Man mano che si
aggiungeranno al PC una serie di dispositivi intelligenti attraverso
collegamenti in rete ogni giorno più veloci, economici e affidabili,
assisteremo alla trasformazione in formato digitale di una serie di
prodotti e servizi, dai libri ai film e ai sistemi di fatturazione. I primi
dieci anni del XXI secolo saranno il decennio digitale. 

Finora abbiamo visto come gli atomi si trasformavano in bit e grossi pezzi
della produzione di molti mezzi di comunicazione si smaterializzavano e
diventavano virtuali. Ma sarà in questo decennio che incominceremo a
pensare in termini del tutto nuovi alla metamorfosi digitale e all'aumento
di produttività che ne consegue. 

Prendiamo ad esempio la musica. E' rimasta in formato digitale da quando
gli LP sono stati sostituiti dai CD nei primi Anni Ottanta, ma fino a poco
tempo fa avevamo bisogno di qualche tipo di disco per contenere i dati
musicali. 

Adesso che la musica si affranca dalla forma fisica per diventare una
sequenza di bit, per averne accesso non abbiamo bisogno di niente altro che
di un dispositivo intelligente in grado di decifrarla. Lo stesso fenomeno
si ripeterà in mezzi così diversi come il software, la fotografia, il video
e il libro. 

Il software ha cominciato a essere commercializzato online fin dalla
nascita della Rete, ma soltanto poco tempo fa le larghezze di banda hanno
reso possibile la circolazione delle enormi masse di bit che compongono i
programmi sofisticati per lavorare, studiare o divertirsi. 

Negli anni che abbiamo di fronte a noi ogni volta più persone avranno
accesso a linee di alta velocità a basso costo e Internet diventerà il
mezzo principale tramite il quale il software sarà distribuito, aggiornato,
mantenuto e persino amministrato. 

I programmi che una volta compravamo inscatolati e dovevamo aggiornare alla
meno peggio con una certa frequenza si trasformeranno in un codice vivente
dinamico capace di aggiornarsi e ripararsi da solo attraverso la rete.

Un altro esempio sono le videocamere digitali che adoperiamo attualmente
per riprendere i volti e le immagini a noi cari e inviarli agli amici che
vivono nella stanza accanto o dall'altra parte dell'oceano. 

Immagazzinare e scambiare video digitali di altissima qualità è una realtà
alla portata di chiunque. E se oggi i libri digitali stentano a decollare,
sono certo che diventeranno oggetti di uso comune nel giro di qualche anno. 

Con nuovi programmi per la visualizzazione del testo e pc grandi come
tavolette elettroniche, leggere, prendere appunti e cercare informazione
sullo schermo diventerà più facile e divertente che mai.

Gli effetti a lungo termine della rivoluzione digitale saranno profondi e
senza dubbio positivi in moltissimi settori, e trasformeranno radicalmente
l'economia del mercato. In parte ciò avverrà a causa di un semplice
abbassamento dei costi. 

Le merci digitali costano molto meno delle loro equivalenti materiali e
richiedono di essere fabbricate soltanto una volta. I costi di inventario
si ridurranno come conseguenza della maggiore efficienza ma anche perché
sarà fattibile allestire delle reti di distribuzione «virtuali». L'editoria
elettronica, ad esempio, può diventare un modello di industria ad alta
efficienza con costi di produzione, confezionamento e distribuzione
praticamente nulli.

Insieme alla distribuzione virtuale si diffonderanno la fatturazione e i
pagamenti online. Secondo lo studio di consulenza Jupiter Research,
l'insieme delle aziende statunitensi spende 18 milioni di dollari annui per
redigere e spedire bollette e fatture cartacee, un costo che potrebbe
ridursi dell'80 per cento attraverso la gestione elettronica.

La rivoluzione digitale farà nascere modelli inediti di servizio al
consumatore caratterizzati da un forte controllo da parte di quest'ultimo.
Saremo in grado di scegliere, ad esempio, fra comprare un prodotto oppure
noleggiarlo e ricevere periodicamente gli aggiornamenti in automatico,
magari scaricandolo sul nostro computer in orario normale a una determinata
tariffa oppure durante la notte con lo sconto. 

Le varianti e le opportunità sono quasi infinite.
Questi vantaggi saranno positivi sia per le grosse aziende sia per quelle
piccole, che già oggi grazie a Internet hanno migliorato in maniera
notevole la capacità di vendere la propria produzione sul mercato globale. 

Potenziata da tecnologie come XML (eXtensible Markup Language), la prossima
ondata della rivoluzione digitale consentirà a queste piccole aziende di
prelevare risorse in qualsiasi punto del pianeta e di unire le proprie
risorse a quelle di altre aziende per produrre beni e servizi a misura dei
consumatori. 

Nel mondo digitale lo sviluppo di beni e servizi diventerà ogni volta di
più un processo di collaborazione. Gli stessi fattori di produzione saranno
fluidi, perché saranno le tecnologie di fabbricazione anziché le merci a
essere riprodotte.

Questa espansione digitale nasconde alcuni rischi. Poiché diventerà più
facile fare copie perfette di un numero crescente di prodotti, sarà ogni
volta più importante assicurare la protezione dei diritti di proprietà
intellettuale, specialmente in quei paesi in cui l'applicazione delle leggi
in materia resta inadeguata.

Se alcune industrie hanno dovuto fare sforzi considerevoli per entrare nel
mondo digitale, sono molto più numerose quelle che raccolgono i benefici
della transizione. Investire oggi nella tecnologia di domani è più che mai
essenziale per la competitività.

Presidente della Microsoft