R: [ecologia] Ilva. Comunicato delle Donne per Taranto



Care amiche, cari amici, tutti, la solidarietà e la coscienza civica ci impongono in questo particolare e straordinario momento, un impegno ed un fronte comune, che vada al di là del credo politico e degli schieramenti! Siamo un popolo che subisce, vergognosamente, senza mai decidere e deliberare per il bene comune, concetto sempre molto lontano dai nostri interessi, quasi che dipendesse solo e soltanto dall'alto se per esempio i fumi e le polveri tossiche ci avvelenano e ci candidano ad una malattia penosa e devastante sino alla morte... siamo un popolo di rassegnati, ecco cosa siamo! Rassegnati davanti al dolore, rassegnati dinnanzi alla malattia, rassegnati dinnanzi alla devastazione dell'ambiente e dinnanzi alla pesante assenza del lavoro... quasi fossimo destinati e mai popolo attivo, partecipe delle sorti comuni... è per questo che dobbiamo cominciare ad avere una marcia in più! Noi territorio meraviglioso e decantato dai circuiti turistici, in realtà viviamo situazioni di degrado che consegneremo ai nostri figli ... è per questo che dobbiamo manifestare il nostro disagio e guardarci negli occhi senza vergogna... io vivo sotto la grande cappa della Centrale ENEL di Cerano... e con angoscia ho visto il mio territorio sconfitto e piegato dalla presenza del mostro.... aiutiamoci... facciamo fronte comune, solo l'unione ci darà la dignità di popolo pensante!

 

marialuisa

 

 

 

 

 

 

----Messaggio originale----
Da: drcarelli at virgilio.it
Data: 01/08/2012 16.34
A: <ecologia at peacelink.it>
Ogg: R: [ecologia] Ilva. Comunicato delle Donne per Taranto

in quanto donna ho sepre creduto di avere per natura il compito di tutelare la vita, anche dei  figli anche di quelli ancora non nati ,i fgli dei nostri figli, i figli di questa citta' che sembra non avere una madre e un padre ,ma che abbia sempre avuto tutori che hanno venduto i piccoli dando in cambio cibo avvelenato.E' ora ,ed e' questa, che rivendichiamo il significato del dare, che non piu' significare sfruttare e lasciare dietro malattia e morte, veleni e rifiuti tossici, forse e' il tempo che possiamo ,avendo dato gia' troppo in termine di vite e di malattie incominciare a pretendere cio' che e' giusto ,un ambiente ,un lavoro ,una vita che si dica tale. marianna
Da: a.marescotti at peacelink.it
Data: 1-ago-2012 16.01
A: "Lista Taranto PeaceLink"<taranto at peacelink.it>, "Lista ecologia"<ecologia at peacelink.it>, "news at peacelink.it"<news at peacelink.it>
Ogg: [ecologia] Ilva. Comunicato delle Donne per Taranto

COMUNICATO STAMPA (massima fiducia e solidarietà alla Magistratura):

"Ci sono momenti nella Vita di ognuno in cui non è possibile non fare delle scelte, in cui non si può più rimandare decisioni da prendere. Questo è il momento storico che stiamo vivendo in questa Terra martoriata, usata e abusata. Un momento che vede la città spaccata tra la rivendicazione di due diritti sacrosanti e fondamentali: la Salute e il Lavoro. Quanto sta accadendo, strategicamente studiato, è il segno di una Politica che ha fallito in questi anni, una politica che ha voluto sempre rimandare il problema e non ha mai voluto affrontare con lucidità una situazione che da anni si sta denunciando e da anni ci sta uccidendo. La strategia messa in atto in questi anni è stata vergognosa! Solo chi ha interesse a fare in modo che persista lo status-quo, nonostante questo crei malattia, morte e distruzione dell’economia locale, punta il dito su chi denuncia più che su chi ci uccide. Le perizie che ora attestano, nero su bianco, che l’Ilva “genera malattie e morte” non possono !
domani farci trovare nello stessa situazione di oggi. La nostra storia sta cambiando, questo è un dato di fatto. Così come è un dato di fatto che quell’industria altamente inquinante non può continuare a persistere sul nostro Territorio. La “favoletta” dell’ambientalizzazione e della “eco-compatibilità” è stata solo una favoletta crudele, raccontata persino ai bambini, che ha portato in questi anni la nostra Città a questo capolinea senza aver trovato alternative e senza aver lavorato per richiedere i danni a chi “con coscienza e volontà” (come si legge nell’ordinanza del Gip Patrizia Todisco) non ha mai salvaguardato la salute (degli operai e dei cittadini). E’ compito ora della Politica, fare un passo indietro, con coraggio e anche con umiltà, riconoscere che le azioni intraprese fino ad oggi hanno semplicemente continuato a donare a questa Terra malattia, morti e distruzione della nostre radici. E’ compito della Politica, fare ciò che fino ad oggi non ha fatto: trovare l!
e alternative e trovar
Noi "Donne per Taranto" ci poniamo nella posizione di chi attende con fiducia e speranza le risposte di una Magistratura che fino ad oggi ha compiuto un atto di Giustizia e di Verità per ognuno di  noi. Massima fiducia e solidarietà al Gip Patrizia Todisco e a tutti i periti e i giudici di Taranto che, tralasciando pressioni che vengono da ogni parte, compiranno fino in fondo il loro dovere a tutela dell’Unico Bene supremo e improcratinabile che è la VITA.

Donne per Taranto
donnepertaranto at libero.it
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