incidenti di vicenza di chi la responsabilità?



Ciao a tutti.
Come attivista del Presidio permanente di Vicenza,
vi posso assicurare che la nostra è una comunità di cittadini di cui fanno parte quelli che voi chiamate "disobbedienti", ex leghisti, attivisti provenienti dalla sinistra, dai sindacati, da associazioni varie e da greenpeace, casalinghe, anziani...
Tutti insieme abbiamo organizzato la manifestazione di ieri con l'intento di farne una grande azione collettiva di occupazione dei prati in cui stanno iniziando a costruire la base.
Non è andata così per l'atteggiamento della polizia.
E i ragazzi che hanno forzato la polizia erano lì pronti a "sacrificarsi" per permettere ai vicentini di entrare in quel pezzo di terra che vogliono rendere luogo di morte.
vi prego di tenere conto di questo.
Erano lì per aiutarci a liberare vicenza dalla militarizzazione dell'esercito usa. erano la parte determinata del corteo, certo.
E hanno provato a sfondare la polizia per tutto il corteo, per vedere se le forze dell'ordine(?) avrebbero deciso di ritirare i loro mezzi all'interno dela base. infatti, non ci sembrava sostenbile sfilare in corteo con la polizia così com'era disposta,davanti, dietro e ai lati del percorso della manifestazione,con decine di blindati della celere pronti a reagire alla minima provocazione.
teniamo conto che, come altri in questa lista hanno detto, le lotte si fanno tra la gente, per strada, e non per e-mail.
Noi ci abbiamo provato, a liberare vicenza. Non ci siamo riusciti, certo.
Ma ci ri proveremo,sicuramente.
Il nostro desiderio di pace vuole uscire dai nostri cuori.
Marta
(p.s.:parlo a titolo personale, non mi faccio portavoce di nessuno)
Prima di stampare questa mail, pensa se hai veramente la necessita' di farlo.


--- Dom 5/7/09, tiziano cardosi <tcardosi at indire.it> ha scritto:
   
> 
>  
> Scusate ma non concordo in pieno con la diagnosi di
> Michele.
> 
> 
> Ero a Vicenza, confermo l'infantilismo della galassia
> disobbediente di
> giocare alla guerra (cosa che spero li stanchi, a me pare
> solo una cosa
> ridicola), a fare azioni che "paiono" violente
> perché hanno bisogno di
> sfogare una eccesso testosteronico che avrebbe canali
> più adeguati di
> sfogo, ma non si possono dare responsabilità che non
> hanno al Presidio.
> 
> 
> Un'eventuale occupazione e invasione dell'aeroporto
> non sarebbe stata
> un'azione violenta, anche se il questore l'aveva
> proibita. Credo
> andrebbe gestita in maniera molto diversa.
> 
> 
> Ma la cosa che è stata grave è stata la
> provocazione della polizia:
> sono passato in auto alcune ore prima del corteo dalle
> strade
> interessate e lo spiegamento era impressionante; abbiamo
> fatto quei due
> chilometri col patema d'animo.
> 
> 
> Il questore ha schierato sul famigerato ponte i carabinieri
> del
> Tuscania, quanto di più brutale si possa immaginare
> nella gestione
> dell'ordine pubblico, sono stati i più feroci a
> Genova.
> 
> 
> I bus e le auto di chi arrivava a Vicenza sono stati
> perquisiti
> (inutilmente), a molti bus è stato impedito per ore
> di ripartire per
> impedire di arrivare a Vicenza.
> 
> 
> I resoconti dei media li conosciamo, vedono quello che
> vogliono e
> basta; non si può continuare a dar loro credito.
> Almeno non dobbiamo
> farlo noi.
> 
> 
> Le persone del presidio hanno avuto chiaro fin dal mattino
> che il
> questore cercava lo scontro violento attaccandosi alla
> minima
> provocazione, temevano che sarebbe potuta essere
> l'occasione per radere
> al suolo il presidio stesso come fu fatto in val di Susa;
> gli
> organizzatori si sono rifiutati di far partire il corteo
> finché la
> polizia non si fosse ritirata a distanza sufficiente dalla
> strada del
> corteo. Mi è parso che abbiano avuto senso di
> responsabilità e gliene
> rendo atto.
> 
> 
> La manifestazione è partita con 2 ore di ritardo
> quando la polizia si è
> allontanata di qualche decina di metri.
> 
> 
> Se vogliamo fare il paragone tra la violenza dello stato e
> quella dei
> disobbedienti direi che era 1000 a 1.
> 
> 
> Quella del 4 a Vicenza non era una manifestazione
> nonviolenta secondo i
> canoni gandhiani, ma a forza di fare l'analisi
> meticolosa delle lotte
> altrui noi non facciamo nulla. Questo è il mio
> timore e ve lo esterno.
> 
> 
> Un saluto
> 
> 
> Tiziano Cardosi
> 
> 
> 
> 
> Michele Boato ha scritto:
> 
>   
>   
>   
>    
>   DI CHI
> E' LA
> RESPONSABILITA' DEGLI INCIDENTI DI VICENZA NO DAL
> MOLIN?
>   DICHIARAZIONE DI
> MICHELE BOATO
>    
>    
>   Avevano ragione le
> associazioni
> nonviolente del Tavolo della Pace di Vicenza a
> non
> aderire alla manifestazione di oggi No Dal Molin: alcune
> componenti del
> Presidio  non garantiscono l'assoluta nonviolenza
> nelle loro iniziative.
>   Infatti, di fronte
> ad una
> presenza chiaramente provocatoria delle forze di Polizia,
> anche
> all'estreno del perimetro dell'aeroporto, i
> responsabili del corteo,
> che sono andati a trattare col vice Questore, non hanno
> adottato la
> dovuta flessibilità allo scopo di svolgere comunque
> la manifestazione,
> anzi hanno fatto indossare alle prime fila scudi e caschi
> per "giocare
> alla guerra" con le forze di polizia e hanno innescato
> l'"incidente"
> cercando di cambiare il percorso del corteo, lungo
> l'argine del
> Bacchiglione, subito dopo il ponte, in zona cioè
> esplicitamente vietata
> dall'autorizzazione. Cosa che il vice quiestore ha
> impedito con l'uso
> della forza.
>   Si è
> ripetuto lo schema
> di Genova: la stragrande maggioranza delle
> persone, venute per
> manifestare in maniera assolutamente pacifica, si è
> trovata coinvolta
> in scontri violenti progettati a tavolino sulla loro
> testa.
>   Non è un bel
> servizio alla pace
> e alla nonvilenza.
>    
>   Michele
> Boato
>   direttore
> ecoistituto del
> Veneteo, iscritto al Movimento Nonviolento
>   
>   INDIRE(INBOUND): messaggio controllato dal server
> antivirus
>   
> 
>  
> 
>