Smaltimento rifiuti, inceneritore e tasse



LETTERA APERTA

Al Sindaco

Agli Assessori

Ai Consiglieri comunali di Castropignano

e p.c.

Agli Organi di informazione

Ai siti internet di Castropignano

Ai corrispondenti delle mailing lists

Castropignano, 4 aprile 2005

OGGETTO: Smaltimento rifiuti solidi urbani: tasse, contributi e modalità



Egregi signori,

il 29 marzo ho ricevuto la lettera del Comune che annunciava di aver
affidato a Poste Italiane S.p.A. la stampa e distribuzione dei bollettini
per pagare la tassa sui rifiuti e, quasi come notizia secondaria, l'importo
della tassa dovuta comprensiva del 5% di addizionale ECA, di un altro 5% di
maggiorazione ECA e del 2,5% di tributo provinciale.

A parte la scadenza del 31 marzo che ha intasato l'ufficio postale, i
contribuenti preferivano forse sapere cosa sono, perché si pagano, a quali
servizi corrispondono, l'addizionale ECA, la maggiorazione ECA e il tributo
provinciale, e perché la tassa è ancora calcolata in base ai metri quadrati
di abitazione, quando è noto ed evidente che i costi lievitano
all'aumentare del peso e del volume dei rifiuti da portare alla discarica
di Montagano. Tanto è vero che il Piano di gestione rifiuti della Provincia
prevede l'introduzione del principio che "chi più inquina più paga".

Ma il motivo principale della presente è ben altro.

Tre giorni prima della vostra lettera, ho appreso dalla rivista "Il Ponte"
che la Giunta regionale, con delibera n.841 del 9 giugno 2004 tenuta ben
nascosta, ha deciso di finanziare la costruzione di un impianto di
"valorizzazione termica dei rifiuti"; in pratica un inceneritore. Un
impianto che concentra la pericolosità e la quantità di inquinanti nel
territorio del Comune condannato ad ospitarlo, che provoca malformazioni,
cancri e leucemie, che costa molto caro, che richiede, per essere
remunerativo (per i gestori!), un apporto di rifiuti corrispondente ad
almeno 800.000 abitanti e che non risolve, ma sposta nel tempo e nello
spazio, il problema dello smaltimento, oltre a scoraggiare la raccolta
differenziata e il riciclo. Alcuni esempi eclatanti:

A Pietrasanta (Lucca) devono tagliare i pini della Versilia per alimentare
l'inceneritore e rispettare così il contratto capestro con i gestori,
perché non hanno abbastanza rifiuti. (Gaia n.18/04, pag.24)
Nella civile Germania: "Le immondizie scarseggiano. Gli inceneritori
funzionano a vuotoŠ Le industrie e i comuni intentano processi per ogni
pezzo di immondiziaŠ si è accesa un'accanita concorrenza sulle quantità da
fornire, che non arrivano piùŠ I costi fissi, per 3/4 delle strutture
aziendali, sono distribuiti su quantità di rifiuti minime. Il deficit da
coprire deve essere colmato attraverso tasse sempre più alte" (Der Spiegel,
n.39, settembre 1996; citato da M.Ruzzenenti, L'Italia sotto i rifiuti,
Jaca Book, 2004).
L'inceneritore di Brescia (proposto come modello per il Molise) viola ben
quattro direttive comunitarie per le quali l'Italia è stata messa in mora.
(sito: www.inceneritori.org)
E' noto a tutti che il problema rifiuti è un grosso affare che attira la
malavita organizzata, ultimamente scovata anche in Molise. E' possibile che
dietro alla proposta dell'inceneritore e al mancato decollo della raccolta
differenziata vi siano interessi poco puliti.

L'unica politica seria in materia di rifiuti è quella che punta alla
RIDUZIONE della produzione di rifiuti (differenziati o meno), alla RACCOLTA
DIFFERENZIATA SPINTA, incentivata, ben curata, ai fini del RECUPERO e/o del
RICICLAGGIO dei materiali. Il recupero di energia dai rifiuti è l'ultima
possibilità DOPO aver praticato le suddette strade; che però si può fare
SOLO SE è favorevole il bilancio complessivo tra energia spesa e ricavata,
dall'inizio (raccolta rifiuti) alla fine (impiego di energia), non
trascurando un'importante domanda: chi paga e chi ci guadagna dall'intero
processo? Con i "termovalorizzatori" pagano caro i cittadini e guadagnano
bene i costruttori dell'impianto, i trafficanti di rifiuti e i rivenditori
di energia finale.

Dall'esperienza ormai decennale sembra evidente che la stragrande
maggioranza degli amministratori molisani, di tutti gli schieramenti, ancor
oggi non ha la convinzione o la volontà sufficienti per far decollare la
raccolta differenziata. In particolare la Comunità Montana Molise Centrale,
frequentata da molti di voi, sembra aver sempre perseguito lo scopo
principale di alimentare la discarica di Montagano (peraltro in
esaurimento) con i suoi impianti di selezione di rifiutiŠ che i cittadini
più coscienziosi hanno già selezionato! Un lavoro inutile e una beffa per i
cittadini!

In Italia comuni grandi e piccoli, del nord e del sud, hanno ampiamente
superato gli stessi obiettivi prudenziali del Decreto Ronchi (35% entro il
2005): Villafranca d'Asti è all'85%; Padula (SA) al 76,1%, Cicciano (NA),
13.000 abitanti, al 53%. Cioè si può ridurre ad appena il 15% la necessità
di discariche, inceneritori, viaggi con il camion della raccolta, ecc..

Da un esperimento personale, che illustrerò meglio in altra sede, risulta
che la mia famiglia produce solo il 9% in peso di rifiuto indifferenziato.
Il 51 % di materiale organico e il 6% di cenere di camino vengono
compostati e trasformati in humus nell'orto. Circa il 30% è carta e
cartone, il resto è vetro, plastica, alluminio, medicinali scaduti e pile.
L'onere per il comune si è ridotto al 45%: 9 di indifferenziato e il 34 di
materiali ben differenziati.

Per un elementare criterio di giustizia il sottoscritto dovrebbe
beneficiare di una corrispondente riduzione delle tasse per i rifiuti,
poiché rispetta pienamente la lettera e lo spirito del Decreto Ronchi e
delle direttive comunitarie e sgrava il Comune di più della metà dei propri
rifiuti.

Non vi chiedo di venire incontro al mio tornaconto personale perché i
rifiuti sono un'emergenza troppo grave. Vi chiedo cosa avete fatto finora e
cosa intendete fare in futuro per contrastare, in tutte le istituzioni con
le quali avete a che fare o dove avete "amici" (Comune, altri Comuni,
Comunità Montana, Provincia, Regione), la pericolosissima tendenza a
bruciare montagne di rifiuti e a favorire di fatto, più o meno
consapevolmente, inquinamenti, malattie e affari poco onesti di gente senza
scrupoli.

.

Ho fiducia nella vostra volontà di un proficuo dialogo per trovare insieme
le soluzioni più idonee all'emergenza rifiuti e alle altre emergenze
ambientali. Ma è corretto informarvi che, proprio per la gravità del
problema, in base alle vostre risposte deciderò se far valere i miei
diritti con forme di protesta riguardanti le tasse, che potrebbero
coinvolgere altri cittadini..

Cordiali saluti

Piergiorgio Acquistapace