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Vi giriamo un comunicato stampa del Gruppo parlamentare dei Verdi in merito
alla situazione delle Quote Latte.

a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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Quote latte: la situazione si sta effettivamente 'normalizzando' come
sostiene il Ministro Alemanno ? A giudicare dalle 'anomalie' che ancora si
riscontrano nel registro delle quote e nell'anagrafe bovina si direbbe
proprio di no. Su questo tema la senatrice Loredana De Petris ha presentato
ieri una interrogazione parlamentare che vi alleghiamo.

INTERROGAZIONE

        Al Ministro delle politiche agricole e forestali

Premesso che


        - l'intero impianto della legge n.119/03 di riforma del regime
applicativo delle quote latte si fonda sulla necessità di assicurare la
regolarità, la trasparenza e il controlllo della gestione ed attribuzione
agli operatori zootecnici dei diritti di produzione;

        - ad oggi l'anagrafe bovina nazionale, nonostante due anni di
Commissariamento governativo, ancora non consente di effettuare con
efficacia quei controlli incrociati indispensabili per consentire una
verifica tempestiva delle situazioni anomale;

        - la "Commissione per la verifica e l'accertamento dello stato
della commercializzazione del latte e dei prodotti lattieri", insediata dal
Ministero delle politiche agricole, ha fornito, nella Relazione finale
consegnate alla Camere, alcuni elementi di indubbio interesse per
ricostruire i percorsi ed i fenomeni illeciti connessi al regime delle
quote latte;

        - in particolare negli allegati alla suddetta Relazione finale è
inserita una nota del Comando Carabinieri Politiche Agricole (prot.208/5
del 2/9/2002) nella quale si afferma testualmente "...gli acquirenti
dispongono di quote di 'carta' o per averle da Amministratori regionali
compiacenti o dalla Autorità statale collusa (nb: è possibile provarlo)....
con tali quote essi possono ritirare i seguenti prodotti in nero alla
fonte: I) Latte estero di dubbia qualità (igiene, sanità) II) Latte in
polvere III) Burro IV)Creme di latte  V) Formaggi e cagliate VI) Latte
fuori quota nazionale.... "come quote di carta gli acquirenti giustificano
di aver ritirato latte presso produttori fittizi o inesistenti..... di
solito tali quote risultano di produttori che.... non esistono e hanno
aziende fantasma con capi bovini zero, sono miriadi di piccoli agricoltori
che, a loro insaputa, solo perché hanno alcune vacche sia da latte, sia
nutrici, con veterinari ASL ovviamente collusi, risultano produttori e così
mantengono attive le quote...";

        - negli allegati alla medesima Relazione finale sono contenuti i
dati aggiornati sulle autorizzazioni sanitarie rilasciate ai sensi del
D.P.R. n.54/97 agli allevamenti registrati alle ASL che effettivamente
svolgono l'attività di produzione di latte alimentare, dai quali si evince
che delle 61.043 aziende che dichiarano produzione (modello L1) solo 40.227
risultano titolari del suddetto indispensabile titolo;

considerato inoltre che


         - in attuazione della legge 119/03 il SIAN pubblica il registro
delle aziende titolari di quota. Incrociando tali nominativi con le
dichiarazioni di produzione (modelli L1) risulterebbe che un numero elevato
di titolari non ha compilato tali dichiarazioni negli ultimi due anni,
essendo pertanto suscettibile della revoca del titolo;


chiede


        - di conoscere se l'AGEA, le Regioni, l'Ispettorato per la
Repressione delle Frodi e gli altri organi addetti ai controlli sul regime
applicativo delle quote latte hanno effettuato negli ultimi mesi verifiche
sui primi acquirenti di latte e sugli allevamenti che non risultano
titolari di autorizzazione sanitaria, in relazione a quanto contenuto nella
Relazione finale della "Commissione per la verifica e l'accertamento dello
stato della commercializzazione del latte e dei prodotti lattieri";

        - se i medesimi organi di controllo sopra citati hanno condotti
negli ultimi mesi i controlli del caso sugli operatori zootecnici che pur
risultando titolari di quota, non risultano presentare la dichiarazione
annuale di produzione;

        - di conoscere quali sono le cause che non consentono ancora, ad
oggi, la regolare operatività dell'anagrafe bovina nazionale.  
Roma, 15 marzo 2004 


Sen. Loredana De Petris
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