rassegna stampa: CONSUMI IN TILT, BOOM DEI DISCOUNT



 la GDO determina prezzi e possibilità di accesso ai cibi, i discount sono
l'ultima frontiera dove al cittadino consumatore poco viene garantito è
possibile la costruzione di una rete di approvviggionamento di un paniere
con caratteristiche di tracciabilità, free ogm garantito etc, essenziale
per i cittadini a prezzi piu bassi della GDO? Per noi si.....

N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a
altragricoltura at italytrading.com


a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Greenplanet", 28 febbraio 2004
CONSUMI IN TILT, BOOM DEI DISCOUNT
I dati Istat confermano la stasi. Allarme dei commercianti. Un aumento del
5,4% per i supermercati più economici. La crescita complessiva del 2 per
cento nel 2003 è la più bassa degli ultimi due anni. Cgil: il paese è più
povero. Si rinuncia agli acquisti non indispensabili ROMA - L´anno dei
prezzi fuori controllo e dell´inflazione percepita, si chiude con una
frenata per le vendite al dettaglio. Un dato prevedibile e preoccupante che
segue la tendenza innescata a ottobre e che rilancia l´allarme consumi: al
netto della variazione dei prezzi, la flessione è dello 0,1% sia rispetto a
dicembre 2002, sia nella media dei dodici mesi sul 2002. Una débacle
sottolineata da Marco Venturi, presidente di Confesercenti, e dal Centro
studi di Confcommercio - che ha colpito soprattutto il segmento non
alimentare, sottoposto ad una contrazione in quantità dell´1,1% in termini
tendenziali e dell´1,5% nella media dell´intero anno rispetto al 2002. Al
netto della variazione dei listini, preoccupa il consuntivo per le piccole
e medie imprese, in calo tendenziale rispettivamente del 2,3 e del 2,5%. Di
segno più invece la performance delle grandi imprese (quelle con oltre 6
addetti) che hanno messo a segno una crescita tendenziale del 2,1% e media
nel 2003, dell´1,7% sul 2002. La tenuta del comparto alimentare mette in
luce il crescente interesse dei consumatori verso la grande distribuzione
"economica": in quest´ottica vanno letti i risultati di supermercati e
soprattutto degli hard discount. La cavalcata dei prezzi verso l´alto ha
spinto molti utenti a rivolgersi a questo tipologie di vendita. Infatti
l´incremento rispetto a dicembre 2002 è stato dell´1,6% e del 2% nella
media d´anno. Includendo la dinamica di prezzi, l´aumento è stato del 5,3%
per i supermercati e del 5,4% per i discount alimentari. Ed è solo tenendo
conto della dinamica di prezzi e quantità, che i numeri "girano" in
positivo nelle altre comparazioni. In questo modo, per l´Istat, il valore
delle vendite al dettaglio ha segnato un incremento dell´1,8% rispetto allo
stesso mese dell´anno precedente. Le vendite di prodotti alimentari sono
aumentate del 4,4% e quelle di prodotti non alimentari dello 0,1%. Più in
generale, il valore totale delle vendite è aumentato in media del 2%
rispetto al 2002, con una crescita del valore delle vendite di prodotti
alimentari (+4,6%) più sostenuta di quella dei prodotti non alimentari
(+0,2%). Le forti difficoltà registrate dalle realtà commerciali più
piccole, emergono anche seguendo il confronto sui dati forniti
dall´istituto di statistica: infatti, l´aumento tendenziale dell´1,8% del
valore del totale delle vendite è il risultato di incrementi del 4,5% delle
vendite delle imprese della grande distribuzione e soltanto dello 0,1%
delle vendite delle imprese operanti su piccole superfici. I consumatori,
in pratica, spostano sempre più le proprie preferenze verso la grande
distribuzione. Una tendenza che si consolida maggiormente sui prodotti
alimentari (+4,9% contro il 2,3% dei "piccoli"). Nel complesso, le vendite
sono aumentate, rispetto al 2002, del 4,7% nella grande distribuzione e
dello 0,2% nelle imprese più piccole. All´incremento degli alimentari si
affianca così la discesa dei non alimentari: è crisi per le vendite di
"calzature articoli in cuoio e da viaggio" (meno 0,7% sia sul dicembre 2002
sia sull´intera media d´anno). Scende dello 0,2% il comparto "foto-ottica e
pellicole"; e calano dell´1,5% i "supporti magnetici e strumenti musicali".
Al palo (senza variazioni) settori come "utensileria per la casa,
ferramenta", "prodotti farmaceutici" e segni di ripresa per
"elettrodomestici" (+1%), "mobili, articoli tessili, arredamento" (+0,9%)
Repubblica, 25 febbraio 2004