VELENO NELLA CODA



      trovata in internet nel sito www.caserta24ore.it
      ... il nucleare fa proprio male
      anna

      28/11/2003 - AMBIENTE: IL VELENO DEL NUCLEARE È NELLA CODA - wwf
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      Il colpo di coda del nucleare in Italia lo vivremo tra poco, quando si
dovrà decidere una volta e per tutte dove sistemare le pericolosissime
scorie prodotte da quel "sogno", della fine degli anni '50, del nucleare in
Italia prima del grande referendum del 1987. A quanto pare (stando a quanto
appreso dai mass-media) il Governo ha fatto marcia indietro
sull'individuazione del sito delle scorie nucleari a Scanzano jonico in
Basilicata. Quindi si riapre e si deve riaprire il dibattito sul futuro
stoccaggio delle scorie nucleari italiane. Non dobbiamo mai dimenticare che
esistono circa cinquantacinquemila metri cubi di scorie nucleari
"parcheggiate" un po' nelle centreli nucleari italiane ed un po' in siti
temporanei, in attesa di una definitiva sistemazione. Non dobbiamo
dimenticare che esistono circa cinquecento tonnellate di scorie annualmente
prodotte da ospedali ed aziende sanitarie provenienti dalla medicina
nucleare. Attualmente in Campania esistono circa 4620 metri cubi di scorie
nucleari stoccate presso la centrale nucleare del Garigliano, nel territorio
di Sessa Aurunca (CE). Inoltre nella centrale di Latina c'è il più grosso
sito di stoccaggio temporaneo d'Italia: circa 17500 metri cubi (mc) di
scorie nucleari. Poi ci sono altre zone dove vengono conservate le scorie:
Eurex Saluggia (4000 mc), Casaccia (12000 mc), Trino (3820 mc), Caorso (4250
mc), Bosco Marengo (450 mc), Itrec di Trisaia (4500 mc). Intanto
all'indomani dell'ultimo gravissimo BlacK-out che ha colpito l'Italia a fine
settembre 2003, da più parti abbiamo (noi ambientalisti) dovuto subire
l'accusa di non aver voluto il nucleare e quindi di aver bloccato lo
sviluppo della produzione di energia elettrica in autosufficienza. Si è
parlato della Francia che ha 59 centrali nucleari ma non si è detto che i
francesi convivono, oltre che con 59 pericoli distribuiti in tutto il loro
Paese, anche con circa 1500 siti di stoccaggio delle scorie nucleari, senza
dire poi delle scorie imbarcate su vecchie navi ed affondate nel mezzo del
Mediterraneo o negli oceani Atlantico e Pacifico. I tedeschi hanno iniziato,
intanto, il processo di disattivazione di tutte le centrali esistenti nel
loro Paese e così stanno facendo tanti altri Stati che si sono accorti della
fortissima insostenibilità del nucleare (almeno di quello che conosciamo
oggi). Perchè il "veleno" più pericoloso è proprio lì...(alla fine del
processo nucleare): "nella coda".