16/11 Roma: la prima SLOWCITY in bici



Dal magmatico mondo della Massa Critica nasce la

********** SLOWCITY ************

Roma - Domenica 16 novembre 2003
Piazza del Popolo, ore 5,30 a.m.

Percorso:
Piazza del Popolo/ Piazzale Flaminio/ Viale G. Washington/ Via F. La
Guardia/ Viale S.
Paolo del Brasile/ Porta Pinciana.


Che cosa è una slowcity?

Se il mondo vive di equilibri e contrappesi, ci sembra giusto contrapporre
alla non
proprio brillante velocità della velocity di domenica 2 novembre una
slowcity, ovvero una
plural tenzone in cui può trovar posto ogni categoria di velocipede
(incluso conducenti di
ogni tipo), dal supertecnoaccessoriato72 marce al cancellone cigolante
corona28pignone52dapasseggio.
La competizione sarà sicuramente permeata dello spirito di sbracatezza che
ha sempre
contraddistinto le Masse Critiche più divertenti e performanti.

*** Il percorso è obbligato e vince chi arriva ultimo ***

cioè chi riesce ad arrivare ultimo senza mettere i piedi a terra. Gli
accorgimenti tecnici
sono tutti consentiti, ad eccezione di ruote laterali supplementari (le
rotelline!) e di
manubri stabilizzanti eccedenti la misura di metri 1,80. Giroscopi e
copertoni larghi 24
pollici sono ammessi. La lunghezza del tragitto dovrebbe essere di circa un
chilometro.

Penalità ed esclusioni:

1-	Mezzi non regolamentari (vedi sopra) verranno esclusi dalla
classifica, ma potranno
partecipare comunque e movimentare la situazione.

2-	Chi mette i piedi a terra o si appoggia ad una qualsiasi superficie
(albero, muro,
lampione, automobile, ecc.) viene squalificato, ma può comunque continuare
a fare casino
in tutta libertà. In alternativa ritorna alla partenza, se proprio ci
tiene, e viene
cronometrato.


3-	Due o più concorrenti che si accordino per costituire un tandem
parallelo appoggiandosi
uno all'altro avranno una penalità consistente in una riduzione del tempo
inversamente
proporzionale al numero dei tandemisti: es. 2 ciclisti affiancati e
appoggiati tempo
dimezzato, 3 ciclisti tempo ridotto ad un terzo, e così via.

4-	E' ammessa ogni tattica di ostruzione, purché pacifica e non
rischiosa per i mezzi e
gli equipaggi (es. non si può cospargere l'asfalto di olio o sapone, si può
tagliare la
strada sorridendo con gentilezza e riverenza, si può assordare con i Sex
Pistols a palla
un altro concorrente al fine di fargli perdere l'equilibrio, ma non si può
arpionarlo con
un fucile da pesca subacqueaŠ..e così via).

5-	E' concesso procedere non in linea retta purché non si torni
indietro. Considerato che
i consumatori di alcolici sono favoriti in una slowcity dall'andamento
zigzagante (gli
riesce naturale), l'assunzione di tali bevande deve aver termine un secondo
prima della
partenza. Non è permesso il rifornimento di alcolico durante il tragitto.

6-	Ognuna delle regole qui sopra può essere abolita quando e come ci pare.




Premiazione:
L'ultimo/a ad arrivare con minor penalità si potrà fregiare del titolo di
slow-biker, il
più lento/a di tutti/e, ma dovrà comunque cedere il titolo agli eventuali
concorrenti che
non si saranno presentati perché stavano dormendo e non si sono svegliati,
che, come ben
si sa, sono destinati ad essere sempre gli ultimi, a dispetto della
velocità declamata.