Da Green Cross Italia Le scorie radioattive di Saluggia viaggeranno in treno: di seconda classe



Comunicato stampa

Le scorie radioattive di Saluggia viaggeranno in treno: di seconda classe


Viva preoccupazione è stata espressa dalla Sen. Prof.ssa Rita Levi
Montalcini, Presidente Onorario di Green Cross Italia e da Guido Pollice
Vicepresidente Internazionale di Green Cross, in merito alla notizia del
prossimo trasferimento di scorie radioattive dal Piemonte verso
l'Inghilterra.

"Siamo venuti a conoscenza che il prossimo 11 febbraio a Vercelli si
riuniranno i responsabili dei servizi di sicurezza per organizzare con la
Società SORIN dell'Enel il trasferimento da Saluggia a Drigg nelle
vicinanze di Sellafield (Inghilterra) delle scorie radioattive.

Per il trasporto è previsto l'utilizzo del treno: si intende, cioè, far
transitare il convoglio, composto da carri tradizionali nella galleria del
Frejus e nel tunnel sotto la Manica. I rischi sono evidenti. Inoltre, è
previsto che prima dell'arrivo in Inghilterra al convoglio siano agganciati
altri carri contenenti scorie radioattive provenienti dalla Germania.

In Germania vengono usualmente utilizzati carri speciali, con ruote di
circa due metri di diametro, in modo da prevenire l'uscita del carro dai
binari, una velocità di 13 km orari, super scortati e con chiusura delle
linee ferroviarie a qualsiasi altro trasporto (viaggiatori e merci).
Nel caso italiano, i carri tradizionali (per intenderci, quelli
rossicci-marroni con apertura laterale) sarebbero protetti da un carro
vuoto davanti e uno dietro, a mo' di cuscinetto.

"Se il contesto descritto venisse confermato ci troveremmo di fronte ad un
grave atto di irresponsabilità che mette a rischio il personale addetto
alle operazioni, le popolazioni dei territori interessati al passaggio
delle scorie, l'ambiente attraversato dal convoglio.

"L'episodio ripropone con periodica puntualità le domande storiche sulla
destinazione delle scorie, sui reali costi dell'energia nucleare. Il
continuare ad agire con miopia e senza una visione a lungo tempo comporta
dei rischi ambientali che non sono tollerabili.

E' necessario che su trasporti di questo tipo intervenga un controllo di
tipo socio-politico per permettere al quadro istituzionale di svolgere
un'attività di controllo e gestione su simili attività, che ponga al primo
posto la tutela dei cittadini e contemporaneamente cerchi una soluzione
sostenibile al problema delle scorie radioattive.



Per informazioni si può contattare Green Cross Italia Via Flaminia 53,
00196 Roma - o consultare il sito web www.greencrossitalia.it Contatto
Stampa: Sergio Ferraris, 06 36004300, 347 3803887




Roma, 6 febbraio 2003