Pensieri sul mondo di una venticinquenne



Ciao, a tutti mi chiamo Silvia e vivo a Brescia. Sono quasi tre anni che
lavoro presso una Cooperativa sociale, noi ci occupiamo delle raccolte
differenziate in giro per i comuni. Da poco ho preso il computer cosi' i
miei colleghi mi hanno regalato un libro che spiega come navigare in
Internet in maniera corretta.
In effetti la prima volta che mi sono collegata non sapevo dove girarmi mi
arrivavano milioni di informazioni e alla fine non ho capito un gran chè;
una cosa però l'ho capita subito: con Internet puoi sapere milioni di cose
che succedono per il mondo. Allora ho cominciato a cercare dei siti
interessanti,volevo trovare la lista di tutti i prodotti in commercio che
vengono venduti al supermercato tipo quelli della Neslè, e infatti li ho
trovati, bhe mi sono venute le lacrime a leggere quello che la gente dei
paesi del sud è costretta a subire per potermi vestire, mangiare e anche
divertire. Dopo la mia accurata lettura non prenderò mai più niente, ma non
sono soddisfatta perchè chissà quante marche non conosco ancora, poi ho dei
problemi con l'acquisto delle banane perchè non si trova una marca diversa
dalle solite tre. Vedo il nostro mondo sempre più ammalato e la gente ormai
è troppo presa nel comprare l'ultima novità che quel maledetto tubo
catodico continua a sputare, non ci fermiamo più a aiutare qualcuno e ci
stiamo chiudendo sempre più in noi stessi, vorrei sposarmi ma ho paura di
fare un figlio, anzi forse è vergogna perchè non ho niente di buono da
offrirgli,i fiumi sono sempre più inquinati e la natura non ha più spazio
in mezzo a questi chilometri di cemento; allora mi chiedo: è forse giusto
fare dei figli sapendo che ormai il nostro mondo è condannato alla morte?
Navigando ancora mi sono accorta che siamo in molti a pensarla cosi', ma
pochi in confronto al resto del mondo ed io vorrei poter fare di più, nel
mio piccolo mi dò da fare, quando vado a casa di amici li stresso sulla
raccolta differenziata, gli dico smistate la carta, le bottiglie e
soprattutto il vetro reciclabile a vita, ma poi cosa si inventato il
TERMOUTILIZZATORE, una sorta di caldaia che brucia i rifiuti producendo
calore, ed io penso, bella idea,invece no, nel giro di poco tempo le
campane della plastica sono quasi sparite, e la gente con la politica del
termoutilizzatore tende a buttare via tutto pensando di fare bene, tutto
questo lo devo al signor Ronchi, persona per bene ma anche lui ha
sbagliato. Allora chiedo facciamo qualcosa di
concreto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 

Ciao da Silvietta da Brescia