marmitte catalitiche e inquinamento



dal secolo xix di sabato 1 aprile 2000

marmitte catalitiche e inquinamento
GIOVANNI B. RUPNIK GIANFRANCO MIGONE'
c'è da essere molto perplessi sull'adozione della marmitta catalitica come
soluzione ai problemi deli'inquinamento, soprattutto in città. E lo diciamo
nel nostro ruolo di tecnici che da anni lavorano nel campo ecologico:
Infatti i modemi motori a benzina hann0 bisogno di "antidetonanti".
Eliminato il piombo e introdotta : la marmitta catalitica si è appesantito
I'inquinamento cittadino con maggiori emissioni dannose per la salute: tra
questi, prodotti cancerogeni, tra cui I'alfabenzopirene e
I'alfabenzoantracene, in aggiunta a un maggior volume di prodotti ossidanti.
Va detto che la marmitta se è fredda, non funziona: quindi all'awiamento a
freddo si hanno emissioni pericolose, specie in città.
Inoltre la marmitta catalitica è un punto caldo e qualora awenga una
perdita di carburante, nel caso specifico la benzina verde, potrebbe
innescare facilmente un incendio.
E come tutti sanno, gli incidenti con incendio si sono moltiplicati in
autostrada quando la marmitta è ad alta temperatura.
La sostituzione della marmitta catalitica esaurita è molto costosa e le
relative emissioni, incidendo sull'apparato respiratorio, possono provocare
allergie.
A questo punto ci si può domandare se ci sono rimedi e quali sono.
Innanzittutto è necessario, a nostro awiso, favorire il gasolio rispetto al
motore a benzina. Inoltre ' è sufficiente un filtro per fermare le
particelle di carbonio in sospensione: il filtro è poco costoso e dí facile
sostituzione.
II rendimento di un motore diesel, oggi, è del tutto paragonabile a quello
di un motore a benzina e il consumo è nettamente inferiore: sui 20
chilometri per litro, oltre al minor costo di circa il 20%. '. Invece delle
campagne senz'auto occorre far rispettare I'obbligo del "bollino blu" per
tutte le auto ` di tutti i tipi; creare 4 0 5 centri di valutazione delle
emissioni di benzine e gasolio per un approfondito e completo esame di
tutti i componenti delle due tiopologie di parchi macchine , con la
consulenza di radiologi, pneumologi e oncologi. Infine ci sembra
indispensabilé una corretta e completa informazione, magari con la
pubblicazione di questi risultati.
II futuro, a nostro awìso, dovrebbe aprirsi ai trasporti urbani a trazione
elettrica, metropolitane e filovie o diesel-elettrica. Occorrono incentivi
per I'acquisto degli autoveicolí diesel e un serio e approfondíto studio
sulla trazione a Gpl e a metano, oltre a íncentivi per I'acquisto di auto
elettriche per la città.
II nostro gruppo si propone di approfondire ulteriormente la conoscenza di
queste tematiche e di comunicarle.
"Ingegneri"