Re: [Disarmo] Arrendetevi, siamo circondati!: Ultimatum di Guaidó all’esercito di Caracas



Leggendo anche tutti gli articoli de ''il Manifesto'' precedenti sul Venezuela,
considero la tua considerazione non corretta.

Il Manifesto ha più volte spiegato che sono le sanzioni contro il Venezuela ed il blocco dei crediti all'estero che colpiscono la popolazione più debole, nell'intento di renderla ostile a Maduro. 

Guaidò cerca di amplificare questa ostilità attraverso l'offerta di aiuti ''gratuiti'': generi di prima necessità provenienti da ''amici'' esterni che vogliono un cambio regime.

È questo uno dei primi tasselli della strategia di regime change: fare apparire Maduro come un affamatore del suo popolo e Guaidò come un angelo che dà da mangiare agli affamati e medicine agli ammalati...

Il fatto che, giustamente Maduro li rifiuta, poiché non ce ne sarebbe bisogno se non ci fossero sanzioni e blocchi, ha spinto il leader ad affidarsi ad analoghi aiuti russi, che, per dignità, paga...

Quello che è importante per noi è agire con efficacia per smontare la propaganda di casa nostra, che attraverso menzogne incredibili vuol far passare Maduro come un dittatore e Guaidò come un liberatore.

Il 23.02 tutti in piazza.

Elio Pagani

PS: io non difendo ''il Manifesto'' a priori.
Se faccio girare suoi articoli è perché sono comodo con questi. Siamo tutti vaccinati e sappiamo che ogni testata ha un suo filtro e griglia interpretativa della realtà...

Il giorno gio 21 feb 2019, 23:04 jure LT <disarmo at peacelink.it> ha scritto:

Io non lo so se al Manifesto lo fanno apposta.

Noto solo che qua scrivono:
" Gli aiuti umanitari restano punta di lancia del tentativo di golpe in atto in queste settimane in Venezuela. Ieri sono arrivati a Caracas gli attesi cargo russi: 300 tonnellate di medicinali e attrezzature mediche spedite da Mosca al Venezuela, pagate – aveva precisato il presidente Maduro – dal governo. "
"  l’autoproclamato presidente Guaidó lancia (...) un ultimatum alle forze armate: «Avete tre giorni per attenervi all’ordine del presidente (lui, ndr) e permettere l’ingresso degli aiuti». "

Insomma, Il Manifesto ci informa che l'intento dichiarato di golpe strisciante (regime change) in corso in Venezuela, supportato da tutto il marciume imperialista occidentale (la compagnia dei volenterosi), è causa degli aiuti umanitari medici che i cargo russi si fanno pagare direttamente da Maduro, mentre ferma la roba che viene dagli USA via Colombia (non viene detto, ma così è e andrebbe scritto). Insomma profumino di armi segrete celate da AID pagate a caro prezzo dal dittatore al despota russo coi soldi rubati al popolo venezuelano, mentre rifiuta che la CIA armi gratis gli oppositori troppo pacifici. E mentre Guaidò sta urlando ai generali venezuelani di arrendersi. Agli aiuti umanitari. Una melma surreale da materializzare nelle menti dei dementi.

Ripeto: non dico lo facciano apposta.

Jure


Il 21/02/19 12:05, Elio Pagani (via disarmo Mailing List) ha scritto:

---------- Forwarded message ---------
From: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
Date: gio 21 feb 2019, 11:09
Subject: Ultimatum di Guaidó all’esercito di Caracas
To: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>


Ultimatum di Guaidó all’esercito di Caracas

Venezuela. L'autoproclamato presidente lancia le manifestazioni di sabato prossimo pubblicando su Twitter volti e nomi dei vertici delle forze armate. Primo assaggio di golpe in Costa Rica: gli uomini di Guaidó prendono il controllo dell'ambasciata

Red. EsteriIl Manifesto

21.02.2019

20.2.2019, 23:57

Gli aiuti umanitari restano punta di lancia del tentativo di golpe in atto in queste settimane in Venezuela. Ieri sono arrivati a Caracas gli attesi cargo russi: 300 tonnellate di medicinali e attrezzature mediche spedite da Mosca al Venezuela, pagate – aveva precisato il presidente Maduro – dal governo.

Nelle stesse ore l’autoproclamato presidente Guaidó lanciava le manifestazioni di sabato con un ultimatum alle forze armate: «Avete tre giorni per attenervi all’ordine del presidente (lui, ndr) e permettere l’ingresso degli aiuti». Altrimenti, dice, il 23 febbraio i venezuelani marceranno sulle basi militari e lungo le frontiere.

All’esercito Guaidó si rivolge con sempre più frequenza. Tramite i social: su Twitter sta pubblicando messaggi («Permetti l’ingresso degli aiuti») indirizzati ai vertici delle forze armate, identificati con nome, cognome e foto. Intanto in Costa Rica un primo assaggio di golpe è stato realizzato: uomini di Guaidó hanno assunto il controllo dell’ambasciata venezuelana. Dopo aver cacciato i diplomatici di Maduro, Maria Faria ora fa l’«ambasciatrice».


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