[Disarmo] Arrendetevi, siamo circondati!: Ultimatum di Guaidó all’esercito di Caracas




Io non lo so se al Manifesto lo fanno apposta.

Noto solo che qua scrivono:
" Gli aiuti umanitari restano punta di lancia del tentativo di golpe in atto in queste settimane in Venezuela. Ieri sono arrivati a Caracas gli attesi cargo russi: 300 tonnellate di medicinali e attrezzature mediche spedite da Mosca al Venezuela, pagate – aveva precisato il presidente Maduro – dal governo. "
"  l’autoproclamato presidente Guaidó lancia (...) un ultimatum alle forze armate: «Avete tre giorni per attenervi all’ordine del presidente (lui, ndr) e permettere l’ingresso degli aiuti». "

Insomma, Il Manifesto ci informa che l'intento dichiarato di golpe strisciante (regime change) in corso in Venezuela, supportato da tutto il marciume imperialista occidentale (la compagnia dei volenterosi), è causa degli aiuti umanitari medici che i cargo russi si fanno pagare direttamente da Maduro, mentre ferma la roba che viene dagli USA via Colombia (non viene detto, ma così è e andrebbe scritto). Insomma profumino di armi segrete celate da AID pagate a caro prezzo dal dittatore al despota russo coi soldi rubati al popolo venezuelano, mentre rifiuta che la CIA armi gratis gli oppositori troppo pacifici. E mentre Guaidò sta urlando ai generali venezuelani di arrendersi. Agli aiuti umanitari. Una melma surreale da materializzare nelle menti dei dementi.

Ripeto: non dico lo facciano apposta.

Jure


Il 21/02/19 12:05, Elio Pagani (via disarmo Mailing List) ha scritto:

---------- Forwarded message ---------
From: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>
Date: gio 21 feb 2019, 11:09
Subject: Ultimatum di Guaidó all’esercito di Caracas
To: Elio Pagani <eliopaxnowar at gmail.com>


Ultimatum di Guaidó all’esercito di Caracas

Venezuela. L'autoproclamato presidente lancia le manifestazioni di sabato prossimo pubblicando su Twitter volti e nomi dei vertici delle forze armate. Primo assaggio di golpe in Costa Rica: gli uomini di Guaidó prendono il controllo dell'ambasciata

Red. EsteriIl Manifesto

21.02.2019

20.2.2019, 23:57

Gli aiuti umanitari restano punta di lancia del tentativo di golpe in atto in queste settimane in Venezuela. Ieri sono arrivati a Caracas gli attesi cargo russi: 300 tonnellate di medicinali e attrezzature mediche spedite da Mosca al Venezuela, pagate – aveva precisato il presidente Maduro – dal governo.

Nelle stesse ore l’autoproclamato presidente Guaidó lanciava le manifestazioni di sabato con un ultimatum alle forze armate: «Avete tre giorni per attenervi all’ordine del presidente (lui, ndr) e permettere l’ingresso degli aiuti». Altrimenti, dice, il 23 febbraio i venezuelani marceranno sulle basi militari e lungo le frontiere.

All’esercito Guaidó si rivolge con sempre più frequenza. Tramite i social: su Twitter sta pubblicando messaggi («Permetti l’ingresso degli aiuti») indirizzati ai vertici delle forze armate, identificati con nome, cognome e foto. Intanto in Costa Rica un primo assaggio di golpe è stato realizzato: uomini di Guaidó hanno assunto il controllo dell’ambasciata venezuelana. Dopo aver cacciato i diplomatici di Maduro, Maria Faria ora fa l’«ambasciatrice».


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