[Disarmo] Fwd: [disarmisti esigenti] nuova bozza di appello per una Perugia Assisi straordinaria - sulla base del testo di Alex Zanotelli



---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: "Alfonso Navarra" <alfiononuke at gmail.com>
Data: 1 ago 2017 12:02
Oggetto: [disarmisti esigenti] nuova bozza di appello per una Perugia Assisi straordinaria - sulla base del testo di Alex Zanotelli
A: "Giuseppe" <giuseppeluigi.bruzzone at fastwebnet.it>
Cc: "Alberto L'Abate" <labate.alberto at gmail.com>, "angelo baracca" <angelo.baracca at gmail.com>, "Olivier Turquet" <olivier.turquet at gmail.com>, "disarmisti-esigenti at googlegroups.com" <disarmisti-esigenti at googlegroups.com>


da parte di Alfonso Navarra


Ricordo le nostre discriminanti di disarmisti esigenti, frutto degli appelli che abbiamo proposto e firmato nel corso degli ultimi anni (e della attività che essi hanno ispirato). Noi ci riuniamo innanzitutto per ribadirle e svilupparle dopo il 7 luglio, che è uno spartiacque storico.

1- Siamo oggi per la centralità della proibizione giuridica delle armi nucleari che è un passo indispensabile per arrivare alla loro eliminazione fisica. Gli altri accordi internazionali devono essere resi compatibili con tale principio e servire al disarmo.
2- Per ottenere tale obiettivo ci muoviamo come movimento internazionale, coordinato su un obiettivo globale diretto, che poi articoliamo anche globalmente.

Quindi anche quando facciamo informazione locale - magari avendo a disposizione un kit informativo di base - questi due punti devono essere chiarissimi.
(Altrimenti possiamo benissimo lasciare fare alla informazione distorta che ha tanto spazio anche su quotidiani presunti amici!)

L'obiettivo della proibizione delle armi nucleari è stato ottenuto dalla società civile internazionale quando si è organizata a livello globale, con ICAN.
Ci sono 10.000 attivisti in tutto il mondo che si muovono con coscienza planetaria su obiettivi globali=validi contemporaneamente per tutti gli esseri umani, coordinati internazionalmente.
Obiettivi globali che poi possono e devono essere articolati globalmente.
Ora noi dobbiamo decidere come dare un contributo di proposta positivo e costruttivo ad ICAN internazionale.
Significa partecipare in modo attivo. E' una esigenza che dobbiamo sentire in modo prioritario.
A Firenze il 2 settembre dobbiamo riunire 20 attivisti, non le masse popolari.
I 20 attivisti dovrebbero innanzitutto sforzare il loro ingegno e le loro competenze per chiarirsi (e quindi poter chiarire) sulla seguente domanda, che ti rivolgerà qualsiasi uomo o donna della strada: come riusciremo a passare dalla proibizione giuridica all'eliminazione effettiva degli oerdigni nucleari?
Nei bar di Milano, per esempio, è questo che mi chiede la gente dopo che è stata informata che il 7 luglio a NY è stato adottato il Trattato per la proibizione.

Per rispondere a questa domanda c'è da riempire di contenuti i seguenti appuntamenti di fine 2017-2018 a cui io andrò, sperando di avere il conforto di un dialogo con voi e con indicazioni condivise:
1- la COP 23 di Bonn (novembre 2017)
2- New York - conferenza di alto livello dell'ONU sul disarmo nucleare
3- New York - primo incontro dei firmatari del Trattato di proibizione.

Per quanto riguarda la sensibilizzazione del "popolo della pace" è ormai da mesi che ci stiamo dicendo (e ci stiamo lavorando su) che la via passa per una Perugia-Assisi straordinaria.
E' da questo impegno concreto che andiamo poi a costruire gli allargamenti ed i coinvolgimenti.
Io propongo un testo - vedi sotto - che riprende l'appello di Zanotelli (su cui abbaimo raccolto 2.000 adesioni) e che penso di discutere a Napoli il 17 settembre.

Ci sono poi le elezioni politiche nel 2018.
Dovremo scrivere lettere ai partiti politici che si presentano perché saranno poi loro a decidere, con i deputati eletti e con il governo che formeranno.
Un esempio è il tentativo di spostare le posizioni del MDP: attualmente ribadiscono la centralità del TNP e valutano l'ipotesi della proibizione previo accordo della NATO!
Se passano queste idee sarà possibile portare l'Italia a ratificare l'accordo del 7 luglio?

Le mozioni al Senato del M5S e di SI-SEL le abbiamo praticamente scritte noi.
Come continuare questo lavoro di lobbysmo positivo è un altro punto che sarebbe il caso di discutere.

Per quanto riguarda il riconoscimento ufficiale diertto di Disarmisti esigenti in ICAN (al momento agiamo attraverso la WILPF e Peacelink) la pratica è stata aperta da Luigi Cadelli e il sottoscritto, con Giuseppe Bruzzone, lo sta seguendo ed aiutando, anche confidando in un maggior impegno attivo del MUN Milano...


Fermiamo i signori della guerra - per una Perugia-Assisi straordinaria

TESTO di APPELLO (sintesi, aggiornamento e rielaborazione del testo originario di Alex Zanotelli)


All’ONU il 7 luglio scorso è stato adottato uno storico Trattato per proibire gli ordigni "atomici" promosso dalle nazioni che non possiedono il nucleare, assenti le 9 nazioni che  possiedono la Bomba (anzi USA e Russia in primis si stanno impegnando in un boicottaggio attivo). Un movimento mondiale disarmista, che ha sospinto il voto coraggioso di 122 stati "battistrada", ha reso concreta la speranza che l'Umanità riesca finalmente a liberarsi sulla più terribile minaccia che pende sopra la sua stessa sopravvivenza, tenendo conto che una guerra nucleare può essere scatenata persino per caso, per incidente o per errore di calcolo. Una minaccia che è aggravata dai conflitti alimentati dal riscaldamento climatico (anche esso possibile causa di estinzione dell'Umanità). Ma anche su questo punto il diritto internazionale, cioé la nonviolenza efficace (Papa Francesco dixit ripendendo Gandhi), offre una soluzione: implementare e migliorare gli accordi di Parigi del 2015, quelli rimessi in discussione dal presidente USA Donald Trump.

E’ incredibile che il governo Gentiloni e la maggioranza delle forze rappresentate in Parlamento abbia ritenuto tale Conferenza che ha varato il Trattato del 7 luglio “un elemento fortemente divisivo “, per cui l’Italia al momento ha deciso che non firmerà. Eppure il nostro Paese, secondo le stime della Federation of American Scientists, ha sul territorio almeno una settantina di vecchie bombe atomiche che ora verranno rimpiazzate dalle più micidiali B61-12. E dovremmo mettere in conto anche la possibilità, segnalata sempre dalla FAS, di Cruise con testata atomica a bordo della VI Flotta USA con comando a Napoli. Quanta ipocrisia da parte del nostro governo e della politica ufficiale!

Tutto questo mentre l'oligarchia che ci governa non si fa scrupolo di gettare benzina sul fuoco della "guerra mondiale a pezzetti": è impegnata nella contesa per il controllo neocoloniale del petrolio libico (la scusa è quella di arrestare l'invasione degli immigrati!), e sta manifestando vari gradi di complicità con guerre e massacri in corso in Medio Oriente; si veda ad esempio l'ultimo scandalo della vendita di armi all'Arabia Saudita che bombarda lo Yemen.

Aggiungiamo pure che l'Italia, secondo l’Osservatorio sulle armi , ha deciso di spendere quest’anno 23 miliardi di euro in armi (l’1,18% del Pil). Significa 64 milioni di euro al giorno! Ora Trump, che porterà il bilancio militare USA a 700 miliardi di dollari, sta premendo perché l’Italia arrivi al 2% del Pil che significherebbe 100 milioni di euro al giorno.

Il Libro Bianco della Difesa preparato dalla ministra Roberta Pinotti afferma che l’Italia andrà in guerra ovunque i suoi interessi vitali saranno minacciati. E’ un autentico golpe democratico che cancella l’articolo 11 della Costituzione. Dobbiamo appellarci al Parlamento italiano perchè non lo approvi.

In Europa stiamo assistendo in silenzio al nuovo schieramento della NATO nei paesi baltici e nei paesi confinanti con la Russia. In Romania, la NATO ha schierato razzi anti-missili e altrettanto ha fatto in Polonia a Redzikovo. Ben cinquemila soldati americani sono stati spostati in quei paesi. Anche il nostro governo ha inviato 140 soldati italiani in Lettonia. Mosca ha risposto schierando a Kaliningrad Iscander, ordigni atomici, i 135-30. Siamo ritornati alla Guerra Fredda con il terrore nucleare incombente. (La lancetta dell’Orologio dell’Apocalisse a New York è stata spostata a due minuti dalla mezzanotte come ai tempi della Guerra Fredda).

Davanti a una così grave situazione, non riusciamo a capire il quasi silenzio del movimento italiano per la pace. Una cosa è chiara: siamo frantumati in tanti rivoli, ognuno occupato a portare avanti le proprie istanze! Quand’è che decideremo di metterci insieme e di scendere unitariamente in piazza  contestando un governo sempre più guerrafondaio? Perché non rimettiamo tutti le bandiere della pace sui nostri balconi? Il magistero pacifista di Papa Francesco verrà mai recepito convintamente dai nostri vescovi, sacerdoti, comunità cristiane? Ecco perché proponiamo una straordinaria Perugia- Assisi, promossa dalle realtà ecclesiali insieme a tutte le altre realtà, per dare forza alla decisione delle Nazioni unite di mettere al bando le armi atomiche e dire basta alla ‘follia’ delle guerre e dell’industria delle armi.



--
Hai ricevuto questo messaggio perché sei iscritto al gruppo "disarmisti esigenti" di Google Gruppi.
Per annullare l'iscrizione a questo gruppo e non ricevere più le sue email, invia un'email a disarmisti-esigenti+unsubscribe at googlegroups.com.
Per postare in questo gruppo, invia un'email a disarmisti-esigenti@googlegroups.com.
Per visualizzare questa discussione sul Web, visita https://groups.google.com/d/msgid/disarmisti-esigenti/CAJeeBCQ8O%3Dhb%3DhxsuASOTKYDGXHK%3DNKMWaGdis_3LswTxy6FkA%40mail.gmail.com.
Per altre opzioni visita https://groups.google.com/d/optout.