Re: [Disarmo] Modesta proposta di Giorgio Nebbia (PeaceLink)





Il 24/05/2017 11:09, "compax at inwind.it" (via disarmo Mailing List) ha scritto:
strumenti di raccolta di firma tipo Change o Avaaz

Nulla da dire sul lodevole tentativo di azione.
Faccio obiezione però sugli strumenti da usare, per non venirne poi usati.
Avaaz non è uno 'strumento di raccolta di firme', ma ben altro, tanto altro. La proposta mi pare quanto meno inopportuna. Su Change.Org non ho al momento nulla da eccepire.
Se servono documenti di inopportunità politica per Avaaz ve li trovo e mando, ma potete anche raccogliere info in rete: non mancano.

Giorgio Ellero, autonomo, Trieste.

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Messaggio originale:

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Il 24/05/2017 11:09, "compax at inwind.it" (via disarmo Mailing List) ha scritto:

Mi sembra un'ottima idea. Alessandro Capuzzo, Trieste (porto nucleare militare di transito)
----Messaggio originale----
Da: "Giorgio Nebbia" <nebbia at quipo.it>
Data: 24/05/2017 10.59
A: "angelo baracca"<angelo.baracca at gmail.com>, <jlau at inwind.it>
Cc: <alfonsonavarra at virgilio.it>, <johnburroughs at lcnp.org>, <disarmisti-esigenti at googlegroups.com>, "semprecontrolaguerra"<semprecontrolaguerra at googlegroups.com>, <fermiamo-il-fuoco-atomico at googlegroups.com>, <cercalarotta-mi at googlegroups.com>, <direnergiafelice at googlegroups.com>, <ak at accademiakronos.it>, "Ennio La Malfa"<accademiakronos at gmail.com>, <coordinamentoregionale at nomuos.info>, <no-nucleare-piemonte at googlegroups.com>, <disarmo at peacelink.it>, <forum at miritalia.org>, <MIR-Riconciliazione at yahoogroups.com>, <lista-di-lidia-menapace at googlegroups.com>, <comitatoticinese at googlegroups.com>, <collegamento.comitati at autistici.org>, <ecologia at peacelink.it>, <pace at peacelink.it>, <consulta at periferiemilano.it>, <movimenti at movimentimetropolitani.it>, "Comitato Fermiamolaguerra"<comitato-fermiamolaguerra at googlegroups.com>, <avv.giangiacomo at libero.it>
Ogg: [Disarmo] Modesta proposta

Nelle scorse settimane c’è stato in Italia un vivace dibattito sulla adesione dell’Italia ad una convenzione per l’eliminazione delle armi nucleari in corso di discussione presso le Nazioni Unite.

Propongo di far circolare e sottoporre alla firma, eventualmente usando strumenti di raccolta di firma tipo Change o Avaaz, una richiesta al Parlamento perché dia mandato al governo --- che rappresenta l’Italia alle Nazioni Unite --- di aderire a tale convenzione.

A mio modesto parere si tratta anche di stimolare l’intervento del Parlamento, unico rappresentante del Popolo ed è titolare dell’indirizzo delle azioni del governo, che non a caso di chiama potere “esecutivo”.

Sono certo che non ci sarà accordo sull’iniziativa e sul testo che propongo e che ho scritto nella forma più stringata possibile, sperando che sia capibile da tutti, al di là dei distinguo e delle finezze giuridiche. Mi auguro comunque che qualcosa sia fatto al più presto, come deciderete.

Cordiali saluti,

Giorgio Nebbia

 

 

“Dal 17 giugno al 7 luglio 2017 presso le Nazioni Unite a New York, si svolgerà una sessione della “United Nations conference to negotiate a legally binding instrument to prohibit nuclear weapons, leading towards their total elimination” per discutere e approvare la “Draft Convention on the Prohibition of Nuclear Weapons”, documento A/CONF.229/2017/CRP.1.

 

“Chiediamo al Parlamento Italiano di dare mandato al governo di firmare tale Convenzione che prevede uno strumento giuridico vincolante per il divieto delle armi nucleari al fine della loro totale eliminazione.

 

“Dopo che il mondo ha conosciuto i devastanti effetti dell’uso di bombe nucleari sulle città giapponesi di HIroshima e Nagasaki (agosto 1945) e gli effetti sulla salute umana e sull’ambiente naturale delle circa duemila esplosioni sperimentali di tali bombe, sempre più potenti, che si sono succedute nei decenni successivi fino ad oggi, dopo che molte personalità scientifiche, politiche e religiose e diecine di milioni di persone si sono pronunciate, da 72 anni a questa parte, contro il possesso e la minaccia di uso delle ami nucleari, ora che nove paesi possiedono circa 15.000 bombe nucleari sparse, pronte all’uso, anche in molti altri paesi, compresa l’Italia, la comunità internazionale ha una occasione per un accordo per il divieto di tali armi, seguendo la strada già adottata per il divieto di ossesso e di uso di altre armi di distruzione di massa.”

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