Uranio,Accame: 158 contaminati,e 28 vittime



«La procura di Bari nel suo riesame della problematica dell'uranio impoverito dovrebbe tenere conto della situazione che si è creata sotto l'aspetto quantitativo circa i casi di sospetta contaminazione» passati dai 28-44 «presi a suo tempo in considerazione della commissione Mandelli nelle varie relazioni» ai 158 (e 28 morti) indicati lo scorso anno dal ministero della Difesa al Parlamento». L'auspicio è stato espresso da Falco Accame, presidente dell'associazione italiana assistenza vittime delle Forze armate (Ana-Vafaf), intervenendo sul supplemento di indagine che la procura di Bari sta svolgendo sui militari vittime dell'uranio impoverito.
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