news dalla maddalena nuova sardegna olbia -gallura del 16\9\2004



 Co.Ci.S. ritorna all?attacco  
  
«Contrastiamo il consolidamento della Base Usa»  
  
  
  
LA MADDALENA Lavori iniziati a Santo Stefano  
  
 

--------------------------------------------------------------------------------
 
 LA MADDALENA. Il Co.Ci.S. (comitato cittadino spontaneo), dopo la pausa
estiva riparte all?attacco sulla base americana. «Gli esercenti ci hanno
accusato di aver creato allarmi che hanno condizionato il numero delle presenze
di turisti nell?isola. Niente di più falso, si tratta di una favola metropolitana.
Ma il presunto terremoto, l?incidente all? Hartford e relative bugie, il
presunto inquinamento da radionuclidi, non devono farci abbassare la guardia.
Chiederemo l?ammodernamento delle centraline di monitoraggio, e analisi
ambientali, serie e mirate».
 La ripresa delle ostilità del Co.Ci.S è decisa. «Siamo nati per contrastare
il cosiddetto ?consolidamento? della base Usa. Intanto hanno iniziato i
lavori, anche con la complicità dell?attuale amministrazione comunale che
non rappresenta, certo le prospettive di sviluppo chieste dalla maggioranza
dei cittadini di La Maddalena che, come sempre, rimangono inascoltate coperte
dalle scuse del supremo principio della difesa del territorio nazionale».
Tutto questo è stato anticipato dall?arrivo di una struttura alberghiera
che a detta del comando Us Navy, deve ospitare l?equipaggio della nave chioccia,
per imponenti lavori. «Avete mai visto - si chiedono al Cocis - in questi
lunghi 32 anni una cosa del genere? Probabilmente serve ad altro, forse
ad ospitare gli operai delle ditte, tutte esterne che dovrebbero operare
a S. Stefano), ma che dà un?idea dell?impatto visivo che si avrà a lavori
ultimati, anche alla faccia della fascia di protezione delle coste voluta
dal Presidente della Regione Soru».
 E qui non risparmiano neppure il governatore,chiedendo a gran voce «che
fine ha fatto Soru e la sua Giunta? Lui e la sua maggioranza che quando
era minoranza sbraitava contro la base e ora non si sente più? Forse hanno
rimosso il problema per non vederlo, oppure pensano che si risolverà da
solo? Non si rendono conto che il problema è irrisolto anzi dalla nostra
ottica è peggiorato. E i nostri cosiddetti oppositori locali dove sono?
Da circa un mese prima delle regionali, forse per accaparrarsi qualche voticino
in più, non si sono più sentiti sull?argomento».
 Ma siccome quelli del CoCiS, non hanno bandiera politica glielo ricorderanno
in modo martellante «Questo non è che il primo passo, dalle prossime riunioni
nascerà un programma, invernale, che affronterà nodi ancora irrisolti: a
partire dall?ammodernamento delle centraline di monitoraggio, per finire
con la richiesta di analisi ambientali, serie e mirate, senza clamori di
sorta come quelli invece fatti e dati come atti dovuti e definitivi, ma,
a nostro avviso, insufficienti, sbandierati dal nostro sindaco e persino
dal suo omologo di Arzachena che ha perso un? altra occasione per stare
zitto,poiché il nostro territorio gli interessa per i suoi fini che non
sono i nostri».
 Gli appartenenti al gruppo dichiarano ancora «siamo stanchi di essere oggetto
di invasione anche da parte di chi ha sempre portato acqua al suo mulino
e ignorato i nostri e ?il nostro? problema e solo ora dopo una stagione
non molto prospera, peraltro dovuta a cattiva gestione delle politiche turistiche,
e dei prezzi in primis, si ricorda che esistiamo». Per questo lanciano un
appello ai concittadini: «siate numerosi alle nostre iniziative sia che
siate o che non siate d?accordo con le nostre idee il dialogo è il sale
della democrazie e ognuno, soprattutto in questo caso, ha il dovere di esprimere
in libertà le proprie idee portando un contributo alla crescita del senso
di appartenenza collettivo».
Andrea Nieddu