Re: Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato. Documento da inviare e diffondere se condiviso



GLI ACCORDI DEL PCI BORGHESE DI TOGLIATTI CON LA MASSONERIA DIVENTANO MOLTO STRETTI DURANTE L'ULTIMO CONFLITTO. DICIAMO MEGLIO CHE LA VERA TRIMURTI: PCI-MASSOMAFIA-VATICANO è QUELLA CHE HA RETTO LE COSE D'ITALIA FINO AD OGGI. Chi conosce il ruolo delle famiglie notabili ( Berlinguer, Pintor, Cossiga e Segni ) tutte chissà perchè....sarde...NON si stupisce, ma SA LEGGERE nel passato e ....nel destino. D'altronde... la candidatura della Bonino ( donna...o uomo[?]) della Trilateral e del Bildelberg è sotto gli occhi di tutti ma, come diceva il crocifisso ( beninteso prima di essere crocifisso )...< hanno gli occhi per vedere ma NON vedono! GV.

--- Mar 2/2/10, Lorenzo Dellacorte <l_coortis at yahoo.it> ha scritto:

Da: Lorenzo Dellacorte <l_coortis at yahoo.it>
Oggetto: Re: Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato. Documento da inviare e diffondere se condiviso
A: dirittiglobali at peacelink.it
Data: Martedì 2 febbraio 2010, 17:23

Ci risiamo, ancora una volta la sinistra abbandona la sua connotazione di classe, abbandona la lotta per il salario, per la casa, per il lavoro, per la nazionalizzazione delle banche, ecc e si accoda a perdere tempo alla lotta della massoneria borghese contro la religione!!! Certo è molto più facile staccare un crocefisso da una parete che difendere un posto di lavoro di un precario, e poi queste sono le uniche battaglie concesse!! Complimenti!!

--- Mar 2/2/10, Davide Bertok <davide.bertok at tiscali.it> ha scritto:

Da: Davide Bertok <davide.bertok at tiscali.it>
Oggetto: Re: Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato. Documento da inviare e diffondere se condiviso
A: dirittiglobali at peacelink.it
Data: Martedì 2 febbraio 2010, 01:52

Arrigo, non mi pare un esempio lampante il tuo.
Il Natale posso scegliere di non farlo entrare in casa mia, io posso
evitare la chiesa durante il Natale e persino evitare una piazza e un
negozio con i relativi addobbi.
Ma la scuola per un figlio (se l'avessi, diciamo di si in questo
esempio) non la posso evitare, quella è obbligatoria.
O meglio potrei se avessi i soldi e lo mando in una scuola privata.
Ma siccome da umile plebeo non ho abbastanza soldi lo mando in una
scuola pubblica, una scuola laica dove se voglio posso anche far saltare
la religione a mio figlio e se in famiglia non festeggiamo il natale la
maestra non ne farebbe una colpa e darebbe un tema diverso a mio figlio.
Perchè è espressione di una scuola per tutti, di una repubblica
democratica (almeno apparentemente) che deve rispettare le diversità.
Ma non lo è se impone il simbolo di solo una parte della società.
Avrebbe più senso mettere una foto di Berlusconi in una scuola dove la
maggioranza dei genitori di sinistra: almeno si potrebbe dire "è stato
eletto democraticamente, ma anche se non ci piace rappresenta il nostro
governo".
Il Cristo, per quanto portatore di un messaggio universale, non è uscito
dalle urne elettorali (perdonatemi, non voglio risultare blasfemo con
questa frase, spero di non offendere nessun credente ma anzi essere
piuttosto capito nel mio concetto).
Comunque è più "su questo che bisogna riflettere".

Ciao,
Davide

Il 02/02/2010 1.25, Arrigo Colombo ha scritto:
> Caro Piervincenzo, ma quale offesa? chi viene offeso dalla presenza del
> crocifisso? i non credenti? ma devono essere tolleranti rispetto alla
> maggioranza credente. Ti offende il crocifisso e non ti offende la festa
> del Natale? che è poi la nascita come l'altro è la morte della stessa
> persona. Ma il discorso su stato e società civile è fondamentale e non
> facilmente discutibile; su questo bisogna riflettere.
> Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
>
>
> ----- Original Message ----- From: "Piervincenzo Canale"
> <piervincenzocanale at gmail.com>
> To: <dirittiglobali at peacelink.it>
> Sent: Monday, February 01, 2010 3:54 PM
> Subject: Re: Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato. Documento da
> inviare e diffondere se condiviso
>
>
>> Brava Elisabetta. Anche ammettendo che quest'offesa non esista per i
>> non carttolici allora perche' non tappezziamo i muri delle scuole, dei
>> tribunali, degli uffici comunali, insomma in breve di tutte le sedi
>> istituzionali laiche di tutti i simboli religiosi e non?
>>
>>
>> Il 01/02/10, Elisabetta<gaggiandra at yahoo.it> ha scritto:
>>> Per me è offensivo
>>> ( e non puoi stabilire tu, a priori, che per me non lo sia)
>>>
>>>
>>>
>>>
>>> ________________________________
>>> Da: Arrigo Colombo <arribo at libero.it>
>>> A: Undisclosed-Recipient at yahoo.com
>>> Inviato: Lun 1 febbraio 2010, 13:58:48
>>> Oggetto: Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato. Documento da
>>> inviare
>>> e diffondere se condiviso
>>>
>>>
>>> Movimento per la società di giustizia e per la speranza
>>> Cari amici,
>>> il Movimento ha preparato questo intervento sul crocifisso
>>> nei pubblici uffici; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e
>>> nella
>>> diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio e anche mutato.
>>> Gl'indirizzi:
>>> Pres. Giorgio Napolitano, presidenza.repubblica at quirinale.it (Nome,
>>> Cognome,
>>> Indirizzo sono d'obbligo, altrimenti cestinato);
>>> Pres. Francesco Amirante, segreteria.amirante at cortecostituzionale.it
>>> Vice Presidente Nicola Mancino, segvpres at cosmag.it
>>> Segr. Pier Luigi Bersani, segr.bersani at partitodemocratico.itUn saluto
>>> fraterno da Arrigo Colombo
>>>
>>> Movimento per la Società di Giustizia e per la Speranza
>>> Lecce
>>>
>>> Al Presidente del CSM Giorgio Napolitano
>>> al Vicepresidente Nicola Mancino
>>> al Presidente della Corte Costituzionale Francesco Amirante
>>> al Segr. del PD Pier Luigi Bersani
>>>
>>> Presenza del Crocifisso e laicità dello Stato
>>>
>>> La presenza del Crocifisso nelle scuole e nei pubblici uffici, in
>>> particolare nei tribunali, è stata negli ultimi anni oggetto di
>>> contestazione. Nel 2003 il ricorso di Adel Smith; nel novembre scorso
>>> l’intervento della Corte di Strasburgo; nei giorni scorsi il rifiuto del
>>> giudice Luigi Tosti.
>>> Si è detto che era contro la libertà di religione, offensiva dei non
>>> credenti, contraria alla laicità dello Stato.
>>>
>>> Il Movimento ritiene opportuno fare alcune considerazioni.
>>> Lo Stato è laico in quanto il suo potere si costituisce per una
>>> cessione di
>>> potere dei cittadini, non per un potere divino trasmessogli
>>> attraverso la
>>> Chiesa; come la Chiesa stessa pretese per buona parte del secondo
>>> millennio
>>> dell’era volgare (si vedano i testi di Gregorio VII, Innocenzo III,
>>> Bonifacio VIII). Un potere, dunque, che non ha radici religiose ma è
>>> autonomo, e altro da ogni potere religioso.
>>>
>>> Lo Stato è però l’espressione di una società civile, con la sua
>>> storia, la
>>> sua tradizione, la sua fede.
>>> Così la società italiana è una società cristiano-cattolica, con
>>> frange di
>>> altre confessioni e religioni,
>>> e con uno strato agnostico o ateo. Perciò è una società cristiana
>>> nella sua
>>> stragrande maggioranza, anche se la pratica rituale è più bassa, e le
>>> decisioni della gerarchia sono talora contestate; in base alla
>>> libertà di
>>> coscienza.
>>>
>>> Perciò lo Stato italiano riconosce come giorno di riposo e di festa la
>>> domenica. Perciò riconosce le grandi feste cristiane a cominciare dal
>>> Natale
>>> e dalla Pasqua. Perciò riconosce alla Chiesa un contributo economico.
>>> E la
>>> presenza del Crocifisso si colloca in questo contesto espressivo di una
>>> società cristiana, mentre costituisce una presenza di grande valore
>>> umano,
>>> che parla del ruolo e della potenza redentrice del sacrificio.
>>>
>>> Non contrasta la laicità dello Stato, il quale esprime e deve esprimere
>>> quella società; né è offensiva di altre religioni e confessioni
>>> minoritarie
>>> o marginali; che anzi il loro spirito dovrebbe portarle a condividere in
>>> qualche misura la religiosità cristiana e le sue forme. Né offende gli
>>> spiriti agnostici ed atei che sono piuttosto tenuti al rispetto della
>>> religiosità altrui; come il religioso al rispetto della coscienza
>>> atea. Nel
>>> moderno spirito di tolleranza e di universale fraternità umana.
>>> Lecce, gennaio 2010
>>> per il
>>> Movimento il Responsabile
>>>
>>> Prof. Arrigo Colombo
>>>
>>> Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia,
>>> Università di Lecce
>>> Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160
>>> E-mail arribo at libero.it/ Pag web
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