USCIAMO DAL TUNNEL: BASTA CON LA VIOLENZA



USCIAMO DAL TUNNEL: BASTA CON LA VIOLENZA

Che cosa sta succedendo in questo paese? Da un po' di tempo a questa parte sembra che sia entrato in un tunnel. Un tunnel di violenza. I presunti stupratori di Guidonia vengono arrestati per essere assicurati alla giustizia e invece vengono selvaggiamente picchiati non appena vengono rinchiusi in una cella. Un omosessuale viene massacrato di botte da alcuni buttafuori a Roma e insultato con frasi tipo "Ti faccio vedere io cosa fa un maschio, checca di merda" oppure "Frocio di merda, ti facciamo vedere noi, ti pentirai di essere entrato". Ragazzini stranieri che vengono adescati per estirpare loro alcuni organi al prezzo di un paio di migliaia di euro. Migliaia di migranti che vengono rinchiusi per mesi e mesi in veri e propri lager. Sgomberi indiscriminati di campi rom senza alcuna alternativa. Una montante insofferenza popolare che non viene assolutamente contenuta, ma anzi viene rialimentata da una speculare insofferenza della classe politica verso tutto ciò che potrebbe rappresentare un pericolo per il consenso che le permette di rimanere al potere: dai migranti cosiddetti clandestini al popolo rom, dalle prostitute ai writers, dai lavavetri agli omosessuali, dai ragazzini troppo vivaci ai malati psichici, tutti coloro, insomma, che devono essere in qualche modo segregati per il solo fatto di non rientrare nel modello mediocre e piccolo-borghese, stantio e ammuffito, che non sopporta neppure che qualcuno rovisti nel cassonetto sotto casa. A furia di gridare "tolleranza zero", stanno trasformando questo paese in un crogiuolo di intolleranza indiscriminata e di violenza a fior di pelle. In altre parole, un paese di "esauriti".

Dobbiamo uscire da questo tunnel. Bisogna spezzare questa spirale.
La violenza è come una specie di malattia, perché non rimane racchiusa nella coscienza ma, una volta esercitata, essa agisce sugli altri. Essa agisce in tutti i campi. È sufficiente che un solo uomo venga sfruttato perché dilaghi la violenza economica. È sufficiente che un solo uomo venga diffamato per il differente colore della pelle perché dilaghi la violenza razziale. È sufficiente che un solo uomo perda la sua libertà perché crede in un altro dio affinché dilaghi la violenza religiosa.

È questa la strada che sta percorrendo il nostro paese e noi dobbiamo ribellarci a questo apparente destino. Bisogna innescare un grande dibattito popolare affinché vessa messo in discussione questo andamento che sembra prestabilito. È necessaria una grande campagna per dire "basta con la violenza". Non dobbiamo giustificare il nostro ripudio verso la violenza. Questa violenza ci fa schifo e basta. Ripudiamo la violenza fisica, economica, razziale, sessuale, religiosa, politica. A partire da questo ripudio, cominciamo a parlarne con i nostri amici, con i nostri parenti, con i nostri vicini, nel nostro quartiere, nelle scuole, nella fabbriche, negli uffici, al bar. Dovunque. Organizziamo riunioni, dibattiti, assemblee dove cresca il ripudio della violenza. Chi può vada nelle radio e nelle tv e spieghi perché questa violenza deve finire, perché tutta questa violenza non è più accettabile.

Sì, una grande campagna. "Basta con la violenza". Usciamo dal tunnel. Spezziamo questa spirale.
Per imparare di nuovo a ridere. Per imparare di nuovo ad amare.

Roma, 1 febbraio 2009

Carlo Olivieri
umanista
www.helptochange.org